Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
Partecipo a diversi topic, pi o meno interessanti. Astronomia.com è l'ultimo, anche se sono 39 anni che mi diletto di astronomia e ho la pretesa senza presunzione di aver imparato diverse cose, che non sto qui ad elencare. In questo, come in altri topic, tutti e dico tutti devono poter avere la possibilità di esprimere le proprie argomentazioni, che siano queste modeste o banali, poco importa, d'altro canto penso che tutti (me compreso) possiamo sempre imparare, è una fatto certo questo. Io sono sempre aperto ad ascoltare altri, come mi sta capitando con alcuni di voi che trovo veramente preparati a prescindere dall'età. Detto questo, bene continuiamo pure su diversi fronti Un saluto a tutti.
Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
I due tele hanno la stessa risoluzione avendo lo stesso diametro e la luminosità in visuale è teoricamente la stessa (ma il mak 127 skywatcher che ho avuto lasciava qualcosa allo SC con rivestimento XLT).Avendo focali diverse daranno ingrandimenti diversi a parità di oculare ciò si traduce in teoria con un 32 mm avente 52° di campo apparente in un campo reale massimo di 1,1° contro 1,3° vignettatura permettendo.La configurazione mak ha un contrasto migliore ,più affine a quella di un rifrattore e lo si nota soprattutto in diurno.Dato il diametro a meno di cieli strepitosi il mak 127 (ma penso analogamente lo SC a meno che arrivi a 150mm che iniziano realmente a fare la differenza,perlomeno per esperienza personale prima avevo il mak 127 ora il C6) può dare buone soddisfazioni nel planetario e sulle doppie.Per capirsi confrontato ad un rifrattore 102f 11 mostrava più potere risolutivo ,ma su un globulare come M13 era di gran lunga preferibile l'acro, che era anche più propenso a sviluppare più ingrandimenti utili,fianco a fianco la stessa sera.La scelta è tua,spero di averti dato qualche informazione in più
Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
Certo Giovanni, tutto torna utile! Grazie
Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
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confrontato ad un rifrattore 102f 11 mostrava più potere risolutivo ,ma su un globulare come M13 era di gran lunga preferibile l'acro, che era anche più propenso a sviluppare più ingrandimenti utili
La prossima volta, metti nel Mak un Plössl da 4mm e poi me la racconti. :biggrin:
Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
Citazione:
Originariamente Scritto da
Capitano
Senza approfondire molto ,facciamo un po dichiarezza il cosidetto menisco del mak ha una lavorazione molto più complicata della lastra correttrice dei sct puri , il menisco lo puoi appurare da solo toccandolo ha una curvatura verso l'interno , è spesso molto di piu della lastra corretrice dei sct, tutte è due fanno lo stesso lavoro Correggere i raggi verso il primario affinche non si disperdono nel tubo, tu mi chiederai perche non usano lo stesso sistema? qui viene il bello il primario del mak gregori ha un curvatura al contrario del menisco , non mi fate dire parole difficili perche non riesco, perche adottano questo sistema difficile da lavorare ,una spiegazione c'e' questa lavorazione fa si che il secondario risulta più piccolo raggingendo focali lunghissime a f/15 aumentando il contrasto , ecco perche i mak gregori non superano certe aperture ,ps la lasta correttrice dei sct è spessa massimo un cm di vetro con trattamenti per questo costa meno che un Mak Gregori dello stesso diametro
Scusami Capitano ma la cosa è molto diversa, il menisco del maksutov è molto, ma molto (ma veramente molto) più semplice come lavorazione rispetto alla lastra di uno SCT.
La prima è composto da due superfici perfettamente sferiche e di identico raggio, la forma sferica è quella più naturale (e di conseguenza più semplice da fare in poco "tempo macchina" e con grande precisione), la lastra dello SCT ha una faccia piana e l'altra descrive una curva di 4° ordine, la sua lavorazione è molto particolare, necessità di un utensile (una sorta di stampo su cui viene fatto aderire il blank tramite sottovuoto, prima di andare in molatura) il quale deve essere estremamente rigido e preciso nella forma.
Altra cosa il secondario del maksutov-gregory è ottenuto alluminando il centro della faccia interna del menisco (nessuna lavorazione aggiuntiva), nulla di più semplice.
Fondamentalmente il mak e lo SCT rispondono alle medesime esigenze, grande diametro in formato compatto:
- il mak ha dalla sua un progetto con tutte le superfici sferiche (come detto facili da fare velocemente e con grande precisione), di contro ha il peso dovuto alla massa vetrosa dello spesso menisco e del primario (che deve essere di circa il 10% più grande in diametro rispetto al menisco), l'acclimatamento particolarmente lungo e l'essere almeno f/12 (il mak-cas che ha un secondario indipendente dal menisco, mentre il mak-gre deve essere un f/15) altrimenti non si riesce a correggere comletamente il campo dalla sferica;
- lo SCT ha primario e secondario sferici (con tutti i PRO detti sopra) e la lastra "complicata", rispetto al mak (paridiametro) è un po più corto, meno pesante (tra i due 127 in oggetto ci passa circa 1/1,2 kg di differenza, di cui 8/900 g solo di vetro), si acclimata mediamente il 20% più velocemente, ha un rapporto focale più "universale", ma una "difettosità" più alta (una percentuale più bassa di tubi rispetto al mak, passano il controllo qualità).
Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
io direi che per riassumere si potrebbe dire: il mak è più adatto all'osservazione planetaria, ma qualcosina sul deep si può anche fare, come i globulari; mentre il c5 è più "universale", infatti con un riduttore 0.63x diventa uno strumento versatile anche per l'osservazione/fotografia deep-sky... se è il tuo primo strumento io opterei per il c5, dato che in futuro tu potrebbe tornare utile per astrofoto (o comunque osservazione deep a campo medio) mentre se sei un visualista e cerchi uno strumento trasportabile solo per il planetario e poco altro allora opta per il mak... credo che nelle immagini il mak restituisca un contrasto maggiore rispetto al c5... ma perdi la versatilità degli schmidit-cassegrain...:weeabooface:
Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
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Originariamente Scritto da
etruscastro
scusate ho scritto 200" ma ovviamente intendevo 200mm :angel:
Stavo giusto provando a immaginarmi un SCT da 5 metri di diametro.... Un po' ingombrante :D
Allegati: 1
Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
Il telescopio Hale di M. Palomar è giusto 5 metri. Ci sono voluti 2 anni, perché lo specchio si raffreddasse.
Il telescopio di 2 metri Alfred-Jensch dell'Osservatorio Karl Schwarzschild presso Tautenburg in Germania è la più grande camera Schmidt del mondo.
Allegato 43513
Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
Citazione:
Originariamente Scritto da
faggio79
Stavo giusto provando a immaginarmi un SCT da 5 metri di diametro.... Un po' ingombrante :D
niente che una eq2 motorizzata non possa gestire! :D:biggrin:
Re: Confronto tra Maksutov-Cassegrain 127 e Schmidt-Cassegrain 127
La montatura SLT non è il top, io ho il Mak 127. Tuttavia con un po' di accorgimenti (treppiede ad estensione minima, uso di piedini anti-vibrazioni etc) si riesce a raggiungere una discreta stabilità, io faccio al 90% visuale e fotografo la Luna a fuoco diretto e faccio qualche stack dei DSO più semplici con una full frame, con discreti risultati. Ovvio che per fare astrofoto a buoni livelli serve una montatura equatoriale.