Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
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manuela
basta ! non voglio sapere di più, non voglio mangiarmi ancora il fegato ! scusate ... so che spesso è la norma ma proprio questo mi indigna ancora di più. Già è grave di per sè che avvenga, che poi la gente si rassegni e la accetti come norma ... non ci posso pensare... e siccome ho famiglia che ha bisogno di mamma sana e serena, non mi voglio mangiare oltre il fegato...
dai non te la prendere :). In fondo, anche se con qualche piccolo scivolone, la Scienza va avanti molto meglio del resto della meravigliosa realtà quotidiana mediatica e idiota. Speriamo solo che non venga inghiottita da quest'ultima, ma io penso proprio di no. Al limite, i veri studiosi dovranno stringere ancora di più i denti, ma ci sono già abituati!;)
Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
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Vincenzo Zappalà
dai non te la prendere :). In fondo, anche se con qualche piccolo scivolone, la Scienza va avanti molto meglio del resto della meravigliosa realtà quotidiana mediatica e idiota. Speriamo solo che non venga inghiottita da quest'ultima, ma io penso proprio di no. Al limite, i veri studiosi dovranno stringere ancora di più i denti, ma ci sono già abituati!;)
grazie dell'incoraggiamento, a volte c'è bisogno di qualche iniezione di fiducia...:)
Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
Sinceramente non comprendo i toni drammatici che leggo in questi post.
Le due sonde Voyager hanno riscritto le nostre conoscenze sul Sistema Solare esterno e tutt'ora raccolgono dati importantissimi per capirne gli estremi confini. Si tratta di una delle missioni di maggior successo in assoluto nell'esplorazione planetaria. Ci lamentiamo che si poteva fare di più? Certo. Possiamo anche lamentarci che il nostro yacht super lussuoso lungo 50 metri non è lungo 75 metri. Di fatto ci si può lamentare di qualsiasi cosa!
Però non bisogna mai perdere di vista il quadro complessivo, che nel caso specifico delle Voyager è straordinariamente positivo, malgrado alcune manchevolezze. Non dimentichiamo poi che tutto è perfettibile, ma nulla sarà mai perfetto.
Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
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Endeavour
Sinceramente non comprendo i toni drammatici che leggo in questi post.
Le due sonde Voyager hanno riscritto le nostre conoscenze sul Sistema Solare esterno e tutt'ora raccolgono dati importantissimi per capirne gli estremi confini. Si tratta di una delle missioni di maggior successo in assoluto nell'esplorazione planetaria. Ci lamentiamo che si poteva fare di più? Certo. Possiamo anche lamentarci che il nostro yacht super lussuoso lungo 50 metri non è lungo 75 metri. Di fatto ci si può lamentare di qualsiasi cosa!
Però non bisogna mai perdere di vista il quadro complessivo, che nel caso specifico delle Voyager è straordinariamente positivo, malgrado alcune manchevolezze. Non dimentichiamo poi che tutto è perfettibile, ma nulla sarà mai perfetto.
carissimo,
nessun tono drammatico (come ho scritto a Manu), ma una pura e semplice presa di coscienza della realtà dei fatti. I Voyager sono stati meravigliosi, ma hanno introdotto una spinta verso la ricerca spaziale che ha penalizzato non poco le ricerche interpretative e teoriche. Dovevo tacere il fatto che scuole di pensiero celebri e fondamentali sono state chiuse? Mettere la polvere sotto il tappeto? Direi proprio di no. I loro risultati hanno, però, fatto dimenticare e accettare certe ricadute negative, ma non certo drammatiche. Molto peggio le missioni lunari e marziane che di scienza ne hanno fatta ben poca (a parte le primissime e a distanza) e di soldi ne hanno mangiati tantissimi (e continuano).
Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
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Vincenzo Zappalà
Dovevo tacere il fatto che scuole di pensiero celebri e fondamentali sono state chiuse? Mettere la polvere sotto il tappeto? Direi proprio di no.
Assolutamente d'accordo. La libertà di opinione, di espressione (a maggior ragione se si conoscono, come in questo caso, particolari non noti al grande pubblico) e di critica è fondamentale per ogni progresso, in ogni campo. L'importante è mantenere sempre il giusto equilibrio e dare il giusto peso alle cose. Altrimenti rischiamo di far passare un messaggio sbagliato o fuorviante. Mangiarsi il fegato per come sono state gestite le sonde Voyager (non considerando di conseguenza tutto ciò che di straordinario hanno prodotto) significa aver recepito non correttamente un messaggio corretto oppure aver recepito correttamente un messaggio non corretto.
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Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
Molto peggio le missioni lunari e marziane che di scienza ne hanno fatta ben poca (a parte le primissime e a distanza) e di soldi ne hanno mangiati tantissimi (e continuano).
Anche qui ognuno può avere la sua opinione, ma teniamo sempre ben presente che tutte le missioni spaziali (e quelle marziane in particolar modo) presentano delle sfide ingegneristiche molto difficili da affrontare e vincere. La scienza deve quindi per forza di cose convivere con la tecnologia (molto costosa) necessaria a fare in modo che la sonda possa raggiungere il suo luogo di operazioni. Sono d'accordo che si dovrebbe fare in proporzione più scienza e meno tecnologia (ove possibile), ma dire che di scienza se ne fa molto poca lo ritengo un messaggio potenzialmente fuorviante, soprattutto per i "deboli di stomaco".
Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
Chiedo scusa per come mi sono espressa, non mi riferivo alle sonde in particolare ma al fatto che, una volta di più, si ha dello spreco di risorse che costano molto alle persone "piccole" come me. Vedi, io sono una persona che non è ricca e fa MOLTA fatica a coprire le spese e ciononostante deve comunque pagare le tasse : che ce la faccia o no! e vedere che i suoi spiccioli così faticosamente raggrannellati vengono così "buttati" le fa rodere il fegato perchè , ogni giorno, sente raccontare allegramente come chi ha il potere se la ride delle sue fatiche. Ogni giorno siamo bombardati da notizie di sprechi pubblici, e i piccolini come me vorrebbere che ognuno dei suoi centesimi fossero rispettati, e l'unico modo, per me come contribuente, di sentirmi rispettata e non derisa,è far rendere al massimo ogni soldo.
Non è una questione di voyager; voyager (o meglio, i dati non utilizzati di voyager, e non la missione) è solo uno spreco in più e io non volevo mandare giù un rospo in più, tutto qui.
Ad ogni modo chiedo scusa, hai perfettamente ragione, potevo esprimermi in termini migliori e , anzi, potevo, dovevo soprassedere alla questione economica (e sfogarla altrove) perchè, GIUSTAMENTE , qui si fa scienza e non gossip o protesta sociale. Chiedo mille volte scusa e spero che l'incidente si possa chiudere qui perchè non voglio essere causa di contrasti tra persone per una mia leggerezza. Spero che un amministratore possa chiudere la questione . Per me è una lezione che non dimenticherò. Fine.
Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
Cara manuela, a meno che tu non sia una cittadina americana nessuno dei tuoi spiccioli è stato sprecato nel progetto Voyager, come qualsiasi altra missione della NASA.
Se vogliamo discutere dell'eventuale spreco dei nostri soldi, limitatamente all'ambito spaziale, dobbiamo considerare solo le missioni ESA e ASI.
Ancora una volta però mi sembra che manchi la visione generale delle cose ed il senso delle proporzioni. Per farti solo uno di tanti esempi possibili, i soldi che l'Italia spende annualmente per le attività spaziali (come ASI e come membro dell'ESA) sono 10 volte inferiori rispetto a quanto sono costate le Olimpiadi di Londra dello scorso anno.
Ammettiamo pure che una piccola parte del budget ESA-ASI venga "sprecato" per cattiva gestione o scelte sbagliate. Si tratta comunque di un'inezia rispetto a molte altre attività umane, la cui necessità (soprattutto in tempi di vacche magre) potrebbe essere messa in discussione.
Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
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Endeavour
Cara manuela, a meno che tu non sia una cittadina americana nessuno dei tuoi spiccioli è stato sprecato nel progetto Voyager, come qualsiasi altra missione della NASA.
Se vogliamo discutere dell'eventuale spreco dei nostri soldi, limitatamente all'ambito spaziale, dobbiamo considerare solo le missioni ESA e ASI.
Ancora una volta però mi sembra che manchi la visione generale delle cose ed il senso delle proporzioni. Per farti solo uno di tanti esempi possibili, i soldi che l'Italia spende annualmente per le attività spaziali (come ASI e come membro dell'ESA) sono 10 volte inferiori rispetto a quanto sono costate le Olimpiadi di Londra dello scorso anno.
Ammettiamo pure che una piccola parte del budget ESA-ASI venga "sprecato" per cattiva gestione o scelte sbagliate. Si tratta comunque di un'inezia rispetto a molte altre attività umane, la cui necessità (soprattutto in tempi di vacche magre) potrebbe essere messa in discussione.
Caro endevour la tua versione è molto pragmatica e difficilmente attaccabile.
Di conseguenza in molti punti concordo con te però la ritengo, in alcune parti un pò troppo cinica (ovviamente senza offesa).
In tempi di vacche magre (come dici tu), non è possibile accettare errori gestionali e strategici soprattutto se compiuti da alcune delle più grandi menti dell'attuale e della precedente generazione.
Dire che sono piccoli sprechi rispetto ai grandi sprechi a cui siamo abituati è verissimo ma rimane comunque lo stesso difficilmente perdonabile.
Anche se in molti casi i soldi non sono stati pagati dai cittadini italiani una visione complessiva mi spingerebbe a pensare in termini globali, quindi lo sperpero di risorse c'è comunque stato a livello dell'umanità vista nella sua interezza...
Fare delle nuove missioni senza aver completato lo studio delle precedenti, in ogni ambito lavorativo, è senza dubbio poco logico e dettato da motivi di opportunità...
Per non parlare di quello accennato da Enzo circa il "dirottamento" di fondi da alcuni modelli di ricerca ad altri e delle relative conseguenze sul modo stesso di fare ricerca...
Questo è il mio pensiero,concordo con te in linea di massima ma senza eccedere nel "cinismo"! :)
Ci tenevo a dire la mia opinione anche se ritengo che forse abbiamo sbagliato un pò tutti a questionare troppo sulle nostre opinioni personali allontanarci dal tema iniziale dell'articolo che parlava di cose un pò diverse... :)
Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
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Originariamente Scritto da
alexander
In tempi di vacche magre (come dici tu), non è possibile accettare errori gestionali e strategici soprattutto se compiuti da alcune delle più grandi menti dell'attuale e della precedente generazione.
Siamo proprio sicuri che le agenzie spaziali sono governate da alcune delle più grandi menti umane? Forse è proprio perché ci aspettiamo troppo che molte volte restiamo delusi.
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Originariamente Scritto da
alexander
Anche se in molti casi i soldi non sono stati pagati dai cittadini italiani una visione complessiva mi spingerebbe a pensare in termini globali, quindi lo sperpero di risorse c'è comunque stato a livello dell'umanità vista nella sua interezza...
Vero, ma l'umanità nella sua interezza non è infallibile. Non siamo droidi. Siamo esseri umani e sbagliamo. Lo sperpero di risorse, in un settore o in un altro, ci sarà sempre. Anche nella nostra gestione famigliare ci capiterà di fare un acquisto sbagliato. L'importante è imparare dagli errori per non ripeterli. Ma pensare ad un sistema con errori zero è utopistico.
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Originariamente Scritto da
alexander
Fare delle nuove missioni senza aver completato lo studio delle precedenti, in ogni ambito lavorativo, è senza dubbio poco logico e dettato da motivi di opportunità...
Il telescopio spaziale Kepler, che sta osservando una piccola porzione di cielo alla ricerca di pianeti extra-solari, ha già prodotto una tale mole di dati che ci vorrà qualche lustro per analizzarli tutti. Quindi non lanciamo altre missioni prima del 2030 per scandagliare altre aree di cielo. Geniale.
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Originariamente Scritto da
alexander
Ci tenevo a dire la mia opinione anche se ritengo che forse abbiamo sbagliato un pò tutti a questionare troppo sulle nostre opinioni personali allontanarci dal tema iniziale dell'articolo che parlava di cose un pò diverse... :)
Sono d'accordo. Siamo usciti dal seminato.
Re: Bastano gli impatti a creare la vita?
concordo sul chiudere la discussione. Tuttavia, dato che mi rendo conto di non essere riuscito a farmi capire da Endeavour, sintetizzo il mio pensiero in tre punti:
1) I dati del Voyager di cui si parla NON sono in attesa di essere analizzati come cerca di convincere Endeavour. Sono stati messi in magazzino e temo che nessuno li guarderà più, dato che ormai sono per la maggior parte superati e obsoleti. Poco male. Ma più che un segno di cattiva pianificazione e un indicatore evidente che una spinta troppo mirata alla tecnologia ci ha fatto perdere una quantità non indifferente di giovani menti teoriche e interpretative. Questo è un dato di fatto.
2) Ben altra cosa sono le missioni umane e dei robottini su Luna e Marte. Chiederei a Endeavour di elencarmi i maggiori risultati scientifici ottenuti da queste missioni che non siano già stati ottenuti dai primi satelliti artificiali dei due corpi celesti, ossia con osservazioni a relativa distanza. Pensi a Magellan e a Mercurio. Faccio anche presente che certe conclusioni NON sono personali, ma provengono da molte discussioni avute durante congressi internazionali sulla questione in oggetto.
3) Per una spinta tecnologica d'avanguardia NON vi è certo bisogno di andare su Marte. Vi sono luoghi e situazioni ben più estreme sulla Terra dove testare strumentazione di prim'ordine. Così come non vi è bisogno di fare stare stare mesi e mesi gli astronauti ad ammalarsi per studiare gli effetti delle radiazioni e della gravità. Basterebbe far girare modelli che ormai simulano perfettamente il metabolismo umano e le reazioni dei vari organi.
Due parole su Manuela. Chi la conosce per i suoi lucidi, intelligenti e puntuali interventi sulle discussioni relative ad articoli e news, sa benissimo come interpretare il suo sfogo (non seguo il forum e quindi non so cosa succede lì). La sua mente è razionale, capace di separare e di sintetizzare, a seconda dei casi. Il suoi era uno sfogo (più che condivisibile) su tante finzioni che siamo costretti a subire, anche in un campo che a molti sembrerebbe perfetto. E io la penso come lei. So benissimo che la maggior parte delle missioni sono eccezionali e straordinarie e penso che chi segue questa piccola parte del sito sappia benissimo quanto io sia sempre pronto a mostrare la grande efficacia e utilità della strumentazione spaziale, anche se estremamente costosa.
Non sono, invece, d'accordo di dare ai lettori (di questa parte del sito) notizie travisate e smussate per non creare una visione realistica della scienza, con i suoi tanti pregi e qualche difetto. Sono stufo di un mondo che dice solo bugie e che vuole farci sapere le cose come vuole la politica o la finanza per farci diventare tutti imbecilli e pronti a ingoiare tutto. Se Endeavour vuole qualcosa del genere, mi troverà sempre in disaccordo.
Spero solo che idee completamente diverse non appaiano su notizie spaziali in questa parte del sito e sul forum (da cui mi sono autoescluso proprio per dare libertà d'espressione). Questo sì che creerebbe confusione. Inviterei Endeavour, nel caso volesse dare una sua interpretazione diversa, di avvisarmi in modo che io possa evitare di dare la stessa notizia in modo opposto o sensibilmente diverso. Di notizie ne ho tante e posso lasciare tranquillamente a lui tutte quelle che riguardano i robottini su marte o i futuri (ridicoli per me) viaggi umani sul pianeta arruginito.