Mai parlato di Ufo! Nessuno si può nascondere le difficoltà di distanza sia spaziale che temporale. Le dieci/undici dimensioni ipotizzate per le stringhe magari aiuteranno:biggrin:
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:thinking::sneaky:Citazione:
L’energia richiesta per deformare lo spaziotempo è comunque spaventosa, dell’ordine dell’energia che si otterrebbe convertendo tutta la massa del Sole.
Eh lo so...:razz:. Quel che voglio dire nei miei interventi in questa discussione è che le idee ci sono state (dalla padronanza del fuoco), ci sono e si evolvono, così come la tecnologia, che hanno reso vere cose impossibili, e "voglio crederci" che l'essere umano riesca a viaggiare ben oltre il nostro sistema solare in futuro. Chissà, magari l'ingegneria genetica (clandestina) riuscirà anche a produrre un ibrido uomo-pterodattilo...:biggrin:
Ma ancora una volta l'articolo non di tiene conto di ulteriori paradossi relativistici che questo tipo di viaggio comporta:
Per es. se riuscissimo ad andare in un sistema solare F lontano 10 mila anni luce, in pochi giorni terrestri (per il viaggiatore), quando arriveremmo a destinazione, quel sistema solare sarebbe 10 mila anni più vecchio di come lo conosciamo, nel frattempo potrebbe non esistere più, e la stella principale potrebbe essere esplosa, lasciando solo un cumulo di polvere stellare, e rivolgendoci verso il nostro sole, lo vedremmo com'era 10 mila anni fa, in una posizione completamente diversa.
Quindi per fare questo tipo di viaggio dovremmo innanzitutto prevedere di migliaia di anni (a seconda della distanza) come sarà l'universo in quel punto e in quel momento, e di conseguenza modificare il nostro tragitto.
Ad occhio mi pare una cosa improponibile.
Questo è solo uno dei tanti problemi relativistici insormontabili che incontreremmo se dovessimo mai superare la velocità luce.
Come aspettare il fulmine nel posto giusto ed al momento giusto per andare a farsi un barbecue, alla grigliatrice elettrica o just eat, per non parlare del reperire il cibo di gradimento e che magari non ti faccia secco.
Nell'articolo linkato però si dice:
"Inoltre, in un solitone le forze mareali sarebbero minime, per cui il passare del tempo all’interno del solitone corrisponderebbe al tempo all’esterno. Ciò significa che in questi viaggi non ci sarebbero le complicazioni del cosiddetto paradosso dei gemelli – il fenomeno per cui un gemello che viaggia alla velocità della luce invecchierebbe molto più lentamente dell’altro che è rimasto sulla Terra. Secondo le equazioni di Lentz, entrambi i gemelli – ritrovandosi – avrebbero la stessa età."
Questo non dovrebbe "risolvere" il problema giustamente indicato da turik?
@mbrio76
ciao, purtroppo no, il discorso che hai quotato allineerebbe soltanto il tempo tra quello trascorso sulla terra e quello del viaggiatore, ma il tempo di destinazione rimarrà sempre disallineato.
beh, lo stesso ragionamento varrebbe se i gemelli fossero tre: uno sulla Terra, uno sull'astronave e uno (per assurdo) già a destinazione... se il tempo tra i due gemelli sulla Terra e sull'astronave resta lo stesso, immagino resti lo stesso anche per quello a destinazione...
Il punto non è sulla Terra o a destinazione, ma che tra dentro e fuori dal solitone non cambia. Ovviamente tra partenza e arrivo la destinazione avrà cambiato posizione, ma non dovrebbero esserci gli effetti relativistici.
Mi sfugge qualcosa?
(spoiler: molto probabilmente sì, ma mi piacerebbe capire cosa :D )