Perdona l'ignoranza, come fai a stabilire quanto di uno scarto che ritieni di aver misurato derivi dalla precisione del profilo lunare o altri parametri noti "oggettivi", e quanto dal tuo errore "fisico" legato al tuo tempo di reazione?
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L'errore fisico (tempo di reazione e equazione personale) è noto e sottratto dal tempo di osservazione. Ad esempio la mia PE (equazione personale) nelle condizioni in cui ho osservato l'ultima osservazione è pari a 40 centesimi di secondo. Questo tempo al momento della riduzione dell'osservazioni sarà sottratto dal tempo in cui viene fermato il cronometro in modo da recuperare l'errore.
L'ipotesi possa invece esserci un altra componente di errore non nota verrà scongiurata se altre osservazioni provenienti da altri osservatori indicheranno lo stesso scarto dalla previsione. In quel caso allora è stata la previsione a non essere precisa a causa della scarsa precisione del profilo lunare (che attualmente in Occult4 deriva dai dati acquisiti dall'orbiter Kaguya.
In generale c'è una condizione di accettabilità data da un fattore O-C calcolato da occult4 al momento della riduzione. Se questo valore rientra in |0,50|" allora l'osservazione in generale è valida. Valori superiori a |1,0|" indicano sicuramente un errore legato o ad un'errato rilevamento della posizione geotetica o ad un errore di identificazione della stella (ad esempio se questa è doppia) etc.
Debbo pensare però che il tempo di reazione sia nella stessa persona variabile, anche in funzione delle condizioni di stanchezza, della giornata che ha trascorso prima, se sta digerendo, se è reduce da un'influenza, etc etc
...che si fa, uan sorta di "taratura" con un software apposito che ti fa apparire sul PC uno stimolo luminoso misurando poi quanto ci metti a reagire (per dire la prima cosa che mi viene in mente)?
perché avere un ritardo di 40 centesimi di secondo, e cercare di ottenere dati la cui precisione cerchi al netto della correzione di questo "fattore di tara" rientri entro il centesimo lo vedo molto impegnativo...
A MENO CHE la precisione finale sia ottenuta dalla media pesata d molte osservazioni, corretta per la longitudine dell'osservatore ovviamente... si potrebbe attribuire ad ogni membro del programma di rilevazioni un "rating" che viene applicato alla media pesata come fattore di moltiplicazione della validità della sua misura... :rolleyes:
la faccenda mi intriga. :cool:
Esistono dei software apposta che consentono di stimare la personal equation. Uno di questi è LOW4.1 reperibile sempre presso il sito della IOTA. Questo software oltre a predire (come Occult4) l'occultazione, genera anche una simulazione della stessa consentendoti di stimare la tua PE per quella particolare occultazione. In effetti la PE varia (anche se per mia esperienza veramente poco) con la fase Lunare, con il lembo lunare dove avviene l'occultazione, se è un "Disappear" o "Riappear" e con la Position Angle della stella osservata.
In ogni caso ho notato che in circostanze diverse la mia PE varia nell'ambito di 2-3 centesimi di secondo nelle diverse condizioni, quindi posso dire che sono abbastanza costante. La stima della PE è in effetti abbastanza semplice e precisa e consente di fornire dati validi.
Al metodo con cui viene rilevata l'osservazione è invece legata l'accuratezza dell'osservazione. Con il metodo del cronometro (stopwatch) l'accuratezza difficilmente scenderà a valori inferiori ai +/-0.2" mentre ad esempio sempre citando metodi visuali, con il Tape Recorder l'accuratezza migliora di molto. Poichè quando si inviano le riduzioni delle osservazioni bisogna sempre indicare il grado di accuratezza della misura direi che qualsiasi misura effettuata con i metodi previsti dal manuale, stimando la Personale Equation in maniera corretta e fornendo i dati di accuratezza della misura l'osservazione con la sua incertezza nota (l'accuratezza appunto) sarà comunque sempre valida. E' poi ovvio a tutti che più l'accuratezza dell'osservazione sarà "stretta" tanto più il dato sarà utile e fruibile alla camunità scientifica.
Spero di essere stato d'aiuto ed in ogni caso vi invito a leggere il manuale IOTA dove anche il discorso della Personale equation, di come stimarla ed il discorso sull'accuratezza sono spiegate perbenino. In questo la IOTA non lascia spazi ed invita i suoi collaboratori a digerire bene le nozioni di base prima di accettare le riduzioni che inviamo. La riduzione dell'osservazione in ogni caso verrà vagliata dal personale che si occupa di analizzare il dato e solo quando la misura risulta coerente con le richieste per quel tipo di osservazione verrà archiviata ed entrerà a far parte dell'archivio IOTA.
Il processo di validazione della riduzione è un pò lungo. Le mie ultime osservazioni in effetti sono comparse (con tanto di mio nome :awesome:) nell'archivio della IOTA solo dopo un mese dal mio invio. In quel frangente sono anche stato contattato da un operatore perchè nel mio report avevo fornito le coordinate geotetiche con un grado di precisione troppo basso.