Secondo te su quale DSO potrei provare considerato il (limitato) campo ?
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la domanda è posta male, perché poche nebulose diffuse o pochi ammassi aperti hanno una dimensione apparente da non poterci stare dentro, tutto il resto è alla sua portata, il discorso è: quale pupilla di uscita mi rilascia?
Come dice Etruscastro, il fattore limitante non è l’ampiezza degli oggetti. Generalizzando, molte galassie, nebulose planetarie e ammassi globulari (non troppo grandi) sono alla portata. Il BCO ha 50 gradi di campo apparente, quindi come un Plossl.
Per quanto riguarda la PU, col tuo telescopio ed il BCO 10mm avresti 1.25mm il che non è molto per DSO, ma a mio avviso ancora fattibile. Io lo uso a volte sul c8, dove la PU è 1mm, per tirare fuori qualche dettaglio in più su galassie e planetarie che non viene mostrato da oculari con più lenti e molto spesso il trucco funziona.
Dato che la questione ortoscopico si / ortoscopico no è molto dibattuta, dico subito a scanso di equivoci:
1. Lo considero un oculare complementare e non necessariamente sostitutivo di altri a campo più ampio.
2. Si tratta di miglioramenti marginali (ma alla fine “tutto fa”, giusto?)
3. La questione comodità è molto soggettiva, e quindi ci possono essere opinioni discordanti.
4. Non escludo che anche altri schemi ottici a poche lenti possano sortire lo stesso effetto, es. Plossl. Il costo è comunque comparabile.
Scusami, forse sbaglio io a fare i calcoli che purtroppo non collimano con i tuoi.
Vorrei capire solo dove sbaglio
Il mio fattore di ingrandimento con il BCO da 10 mm è pari a 180
Il diametro del mio tubo è 150 mm
La PU non dovrebbe essere 150/180=0.83 ?
Forse un po pochinio per un DSO .,..
Però si potrebbe rimediare con un oculare con focale piu lunga giusto?
.. @John Koenig sopra ho detto erroneamente P=1.25mm ma mi sono confuso con il telescopio di GiovanniZ che aveva detto di avere un 150/1200 all'inzio del thread :angel:
Se la tua focale e'1800 (hai un mak?) allora la PU e'effettivamente 0.83 e si, e' bassina. Dovrebbe comunque rendere bene sulle nebulose planetarie.
Si ho un Mak 150
Generalizzando il discorso (cerco di capire più cose possibili) potremmo dire che una PU bassa (diciamo al di sotto di 1 mm) potrebbe essere accettabile per il planetario ma decisamente insufficiente per un DSO?
Il problema dovrebbe essere la perdita del dettaglio?
Se non ho scritto baggianate direi che me lo aspettavo perche comunque, quando ho scelto il mio tubo , la mia intenzione principale era la visione planetaria.
Adesso se con questo set-up riuscissi a fare qualcosina diciamo "in omaggio" allora tutto di guadagnato.
Detto questo con una PU intorno a 1 mm cosa potrei provare a cercare?
Comunque grazie ragazzi!
Con ogni singolo post imparo ogni giorno un concetto nuovo!
Questo posto è una fonte inesauribile :-)
A grandi linee - a parita' di telescopio - piu'aumenti gli ingrandimenti e piu' la PU si abbassa. Una PU piu'bassa corrisponde ad un'immagine piu "scura".
Come sempre, le opinioni possono variare, ma secondo me grossomodo:
PU alte intorno a 3 e superiori sono interessanti per nebulose estese e sopra al 3 per utilizzare filtri da nebulosa tipo UHC e Oiii (che di loro tendono a scurire il cielo)
PU medie tra 3 e 1.5 vanno generalmente bene per galassie ed ammassi stellari
PU basse intorno ad 1 (e sotto), pianeti, nebulose planetarie e stelle doppie. Soprattutto con queste ultime puoi spingere anche sotto 0.5 se il seeing lo consente.
Poi, sperimenta perche' non ci sono regole fisse e tutto questo dipende dal tuo occhio, dalle condizioni atmosferiche e da tuo cielo. Per esempio, le PU alte le puoi usare bene se hai cieli scuri, ma se sei sotto cieli inquinati come Bortle 6 e superiori, PU sopra il 4 possono dare immagini troppo "slavate".
In ogni caso, non temere di provare soluzioni non "ortodosse", troverai un tuo optimum con il tempo e l'esperienza. Come detto sopra, dopo averle osservate a minori ingrandimenti, io a volte do' il "colpo di grazia" alle galassie a PU=1 e mi dice bene... Tanto non lo sanno con quale PU le stai guardando :)
La PU è semplicemente il diametro del cilindro di luce che arriva all’occhio.
La massima PU sfruttabile corrisponde quindi alla massima apertura della pupilla del tuo occhio che varia genericamente da 7 a 5mm al crescere dell’età anagrafica.
Al variare della PU non variano i dettagli ma la quantità di luce raccolta dall’occhio, per farla breve: il fondo cielo passa da chiaro a scuro al diminuire della PU. Da qui capisci perché piccole PU vanno bene su oggetti molto luminosi.
Grazie!
tutto chiarissimo!!!
E la parte finale del messaggio è ancora piu chiara!
"Tanto le galassie non lo sanno,,,"
Da incorniciare!!!:awesome::awesome::awesome: