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Re: Primo Mak
Quando penso agli apo, per esempio al 102/900 SW dell'Associazione che frequento, subito considero che non è superiore, al netto del campo inquadrato, a nessuno dei Mak 127 che ho avuto.
Con un Mak 127 della Celestron vidi nel 2016 il più bel Marte a mia memoria, certamente complice una serata perfetta, con la calotta polare a fare da contrasto al colore aranciato dei deserti e al violetto della Syrtis Major. Con il Mak 102 ho scoperto la piacevole maneggevolezza per osservazioni casalinghe e portabilità per avventure senza problemi in vacanza; con il Mak 90 ho un veloce mordi e fuggi per le osservazioni diurne, 1,400 kg di simpatia e performance.
Ma anche il Mak 180 mi ha dato belle soddisfazioni, sulla Luna anche delle visioni commoventi.
Mai nessuno si è scollimato, nessuno presentava mirror shift.
Dato via a malincuore il Mak 180 (alla fine lo usavo troppo poco, considerando il peso e la necessità della montatura equatoriale), e cosa ho preso per consolarmi ?
Ovviamente un Mak 127 ! Questa volta nella versione Bresser 127/1900...:cool:
:)
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Re: Primo Mak
Ottima scelta.
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Re: Primo Mak
PAOLO25, anche io i MAK SW li ho avuti tutti, il 90mm il 127mm il 150mm ed il 180mm e per tutti ne ho avuto un enorme rispetto per avermi dato una magnifica soddisfazione prestazionale.
Per non farmi mancare nulla , ho anche avuto dei RUMAK INTES ED INTES MICRO da 125/1270mm, 150/1500mm e 180/2700.
Oggi ho comunque in scuderia i MAK 102/1200mm e 127/1550mm + un metafisico RUMAK INTES MK67 da 152/1800mm a specchio fisso.
Tornando a MAK-RUMAK vs APO, il mio RUMAK MK67 da 150/1800mm ha sempre visto di più e meglio del mio ex 120ED APO, oltre che essere immensamente più maneggevole e più montabile.
Ho avuto anche degli SCT C8, C9 1/4 e C11, per la loro sovrabbondanza di luce e grande potenza ottica, ma i MAK li ho amati sempre per la loro robustezza strutturale, per la loro tenuta granitica della collimazione e per lo ZERO MIRROR SCHIFT.
Oggi di SCT ho solo più un bellissimo C8 EDGE HD, che in verità uso pochissimo, mentre i più piccoli MAK e RUMAK li faccio letteralmente fumare per un intenso uso terrestre architettonico e naturalistico oltre che planetario.
Come mi piace recitare: un MAK non tradisce mai ed un RUMAK INTES ed INTES MICRO non tradisce mai, elevato al quadrato.:)