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Re: Pupilla di Uscita
Citazione:
Originariamente Scritto da
Salvatore
In generale per esempio le planetarie,con il tuo strumento 150/200 e anche piu ingrandimenti dovrebbero andare benissimo.
In Cosa sta la difficolta,spiegati meglio,magari possiamo arrivare allasoluzione.In generalecon piu ingrandimenti é normale che il fondo cielo diventi piu scuro.
A parte l'errore nei conti, ci casco sempre, ripeto il ragionamento con un esempio:
Parlando del Dobson 250/1200
con oculare 10 pari a 120x PU 2,0 visione rilassante e piacevole
con oculare 7 pari a 171x PU 1,4 visione gia' difficoltosa, mi stanco presto.
con oculare. 3,2 pari a 375x PU 0,6 non e' che vedo male, e' che bastano pochi minuti e devo togliere l'occhio dall'oculare perche' mi si impasta tutto e faccio davvero fatica
Non so se questa mia difficolta' ha a che fare con la PU, magari il problema e' altrove, pero' ho capito che oltre un certo ingrandimento, osservare diventa una fatica. Non sono ingrandimenti cosi' fuori dalla logica, per un 250, eppure piu' di tanto non sopporto. Anche con il C8 avevo problemi analoghi.
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Re: Pupilla di Uscita
Dopo pochi minuti ti affatichi? E quanto tempo vorresti starci, con l'occhio incollato all'oculare? :colbert:
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Re: Pupilla di Uscita
Beh, non ho mai misurato, pero' su M11 che adoro, ci sto anche un quarto d'ora con l'occhio appiccicato all'oculare, e mi faccio i miei film, esagero?
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Re: Pupilla di Uscita
Penso che sia così. C'è anche chi resiste poche decine di secondi prima di doversi riposare. Postura, occhio, cervello... ognuno ci mette del suo.
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Re: Pupilla di Uscita
Potrebbe essere un problema di seeing,se c è turbolenza piu si ingrandisce e peggiore sara la pulizia dell immaggine.A sto punto penso a questo,o nella peggiore delle ipotesi una scollimazione.
Comunque anch io su certi soggetti mi ci faccio i film,a volte faccio delle pause a meta.Se osservo i pianeti,si parla di ore.
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Re: Pupilla di Uscita
la P.U. è un valore fondamentale nell'osservazione astronomica perché è un fattore di "luminosità" (quanto non mi piace questa parola... non si sa mai a quale luminosità si fa riferimento!!) che è sempre strettamente legata al diametro di apertura del nostro strumento, può sembrare una banalità ma non lo è perché più diametro significa più potere risolvente ed una migliore gestibilità della P.U. che ne deriva e quindi a conti fatti anche dalla "comodità" o "rilassatezza" dell'osservazione stessa.
come si è detto non può esistere una regola che indicizzi le osservazioni, dipende da molteplici fattori e non solo atmosferici ma veri e propri personali, come l'uso che se ne è fatto dei propri occhi nella vita (mio padre autista di TIR a 68 anni ha una vista distrutta ad esempio), i gusti personali, problemi alla vista più o meno importanti e così via.
se vogliamo generalizzare (e non si dovrebbe mai generalizzare) possiamo dire che con sufficiente ragionevolezza che una P.U. compresa tra 1.6 e 2.2 è consigliabile per gli oggetti del profondo cielo diffusi, una P.U. minore (0.7 - 1.2mm) sono usabili sul planetario senza subire una grossa stanchezza perché sostanzialmente abbassare la P.U. (e quindi alzando gli ingrandimenti) si aumenta anche il contrasto di soglia.
è fondamentale ricordare che questo è l'unico valore che possiamo variare a piacimento mentre la Luminosità Superficiale di un oggetto rimane quella al variare del diametro di apertura.
c'è da mettere in conto anche un'altro parametro fondamentale..... l'adattamento al buio....far lavorare la nostra pupilla a 0.6 o 0.8mm significa avere una pupilla altamente dilatata capace di captare anche il singolo e difficile fotone che ci arriva.
oggi, quasi tutti, me compreso, con il fatto di scrivere report e prendere appunti, anche la minima lucina (tassativamente rossa) fa perdere millimetri preziosi alla nostra pupilla rendendola meno "aggressiva" al buio, e forse, e dico forse, al netto di problemi di vista individuali, è proprio questo che a taluni rende difficile osservare a P.U. particolarmente basse.
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Re: Pupilla di Uscita
Vorrei chiedere il vostro parere su questo argomento, che trovo estremamente interessante.
Supponiamo di avere due strumenti:
Un 8" 200/1200 f/6
Un 12" 300/1500 f/5
Supponiamo che siano uguali per qualità, percentuale di ostruzione, ecc.
Con f/6 PU=2 significa 100x
Con f/5 PU=2 significa 150x
Supponiamo di avere due oculari identici in tutto, tranne la focale, uno con F=12mm e l'altro con F=10mm e C.A.=60°
Mettiamo il 12mm sull' f/6 e il 10mm sull' f/5 e otteniamo le PU=2mm di cui sopra.
Avremo anche come campi apparenti:
f/6 + 12mm/60° => C.A. 36'
f/5 + 10mm/60° => C.A. 24'
Supponiamo che con questi due treni ottici, guardiamo lo stesso DSO, e per un momento lasciamo da parte gli effetti del seeing, della temperatura ecc.
Come vedrò l'oggetto nei due strumenti?
Più grande e più luminoso nel 12"?
Più grande nel 12", ma stessa luminosità?
Grande uguale, luminoso uguale, ma più contrastato nel 12"?
Sottolineo che la mia domanda è meramente fatta su un aspetto teorico.
Sono ben conscio che tutti gli aspetti che ho semplificato, nella realtà cambieranno pesantemente il risultato, portando a quella soggettività dell'osservazione che riscontriamo ogni volta che confrontiamo le nostre impressioni osservative.
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Re: Pupilla di Uscita
Citazione:
Originariamente Scritto da
etruscastro
…….se vogliamo generalizzare (e non si dovrebbe mai generalizzare) possiamo dire che con sufficiente ragionevolezza che una P.U. compresa tra 1.6 e 2.2 è consigliabile per gli oggetti del profondo cielo diffusi, una P.U. minore (0.7 - 1.2mm) sono usabili sul planetario senza subire una grossa stanchezza perché sostanzialmente abbassare la P.U. (e quindi alzando gli ingrandimenti) si aumenta anche il [U]contrasto di soglia....
Ma allora prendere oculari (come ho fatto io con un 35 mm da 2") che hanno una PU di 4 mm non ha alcuna utilità ma è addirittura sconsigliato?
Citazione:
Originariamente Scritto da
etruscastro
c'è da mettere in conto anche un'altro parametro fondamentale..... l'adattamento al buio....far lavorare la nostra pupilla a 0.6 o 0.8mm significa avere una pupilla altamente dilatata capace di captare anche il singolo e difficile fotone che ci arriva.
Questo passaggio non lo capisco: la nostra pupilla dopo un congruo adattamento al buio non dovrebbe dilatarsi sino a 4-5 mm (ovviamente molto età-dipendente)?
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Re: Pupilla di Uscita
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fazio
Ma allora prendere oculari (come ho fatto io con un 35 mm da 2") che hanno una PU di 4 mm non ha alcuna utilità ma è addirittura sconsigliato?
assolutamente no, primo perché non superi la soglia delle P.U. massima (ipotizziamo tu abbia 5mm) e poi perché 1000/35=28.5x quindi con questi ingrandimenti NON fai deep sky, ma bastano per fare osservazioni a grandi campi (ammassi aperti ad esempio) che hanno una buona Magnitudine Integrata e dove puoi non abbassare il contrasto di soglia.
al netto del diametro (nel tuo caso 100mm) e con il 35mm di oculare, se tu puntassi M81/82 (tanto per rimanere su due oggetti "semplici") li vedrai su un fondo cielo "chiaro" (4mm di P.U.), ma se tu le osservassi a 100x (P.U. 1mm) avrai più contrasto sul fondo cielo (lasciando invariata la L.S.) avendo la possibilità di poter osservare più dettagli..
Citazione:
Questo passaggio non lo capisco: la nostra pupilla dopo un congruo adattamento al buio non dovrebbe dilatarsi sino a 4-5 mm (ovviamente molto età-dipendente)?
la pupilla lavora come il diametro di un telescopio, più è dilatata e più luce raccoglie, se tu osservi a 5mm di dilatazione sarà per te molto più semplice osservare un oggetto ad una P.U. di 0.8 (esempio).
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Re: Pupilla di Uscita
@Gitt non ne ho la competenza ma mi verrebbe da dire:piu grande anche se poco,piu contrastato e piu luminoso.
Sono curioso anch io.