In teoria, dovrebbero rimbalzare contro la materia ordinaria, rilasciando parte della loro energia. Vedi QUI.
Per certi versi, un po' come i neutrini... ;)
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Nel tuo link fa riferimenti a assioni e a particelle supersimmetriche, se non erro tutte ipotizzate, quindi l'ipotesi si fonderebbe su altre ipotesi. vi è anche un'immagine di una mappa della materia oscura.
a questo proposito mi chiedo come hanno potuto fare questa mappa se la materia oscura rivela la sua presenza solo tramite gli effetti gravitazionali?
Un effetto gravitazionale come è identificabile?
Mi aspettavo lo fosse solo dai moti orbitali o dalla deformazione di corpi
La maggior parte delle particelle del modello standard si sono scoperte tramite "urti": http://www.fisicaparticelle.altervista.org/
Quindi, penso, che se la D.M. potesse urtare contro una qualsiasi altra particella conosciuta non si chiamerebbe più "materia oscura", verrabbe immediatamente ribattezzata:)
Il link allegato mi è stato molto utile per cominciare a capire qualcosa del Modello Standard.
Gli urti avvengono normalmente per effetto dei campi elettromagnetici, nucleari forti e deboli. Quando si cercano urti tra particelle per effetto gravitazionale le cose si complicano moltissimo, perchè l'interazione gravitazionale è estremamente debole, la più debole e di gran lunga, delle 4 forze fondamentali. Quello che si cerca di fare negli esperimenti per rivelare la DM è proprio tentare di farla interagire con la materia ordinaria per vedere eventuali effetti prodotti sulla materia ordinaria che non possiamo spiegare altrimenti, se non con l'interazione con altre particelle che a noi sono invisibili. Quello che si fa similmente con i neutrini, con esperimenti tipo NEMO, è di costruire enormi strati di materia (ad esempio una enorme vasca a forma cubica piena di acqua marina) per far si che i neutrini abbiano a disposizione più spazio per interagire con la materia circostante. Più è lo spazio a disposizione, più è alta la densità del mezzo, e più è probabile che i neutrini interagiscano. E' quello che si chiama sezione d'urto, in fisica nucleare e particellare, cioè una superficie efficace di impatto perchè un urto fra due particelle avvenga. Scopo di tutti gli esperimenti di questa tipologia è quello di massimizzare la sezione d'urto delle particelle da analizzare.
Quindi, dato che l'effetto lente gravitazionale che deforma o sdoppia l'immagine dell'oggetto che sta dietro, possiamo ipotizzare si tratti di materia oscura se abbiamo immagini sdoppiate di stelle o galassie senza che che sia visibile un oggetto interposto?
Se fosse cosi non potrebbe trattarsi anche di un buco nero isolato di dimensioni adeguate?
Si può dedurre che ci sia un effetto aggiuntivo dal punto di vista gravitazionale, ma non possiamo sapere che cosa genera l'effetto, cioè se effettiva materia o se la stessa legge gravitazionale sta cambiando.
Per trattarsi di un buco nero, dovremmo allora esserne pieni, dal momento che gli effetti di lente gravitazionale sarebbero prodotti da regioni vastissime dello spazio, enormemente più grandi di un qualunque buco nero, per quanto supermassiccio possa essere. Inoltre, se vi fosse un buco nero, ne vedremmo le emissioni ai raggi X ortogonalmente al piano del disco di accrescimento, cosa che invece non si osserva. Caro @Morimondo, gli effetti in questione sono su due scale di grandezza completamente diverse. Avevo quantificato qualche giorno fa a qualcuno nel forum (non ricordo il nome ora) quanto è grande un buco nero supermassiccio rispetto al bulge della galassia, e parlavamo di un fattore dell'ordine dei milioni. Le lenti gravitazionali sono prodotte da regioni che hanno le dimensioni di un ammasso di galassie, quindi pensa un pò che differenza!
Verissimo non avevo considerato le dimensioni incredibilmente piccole di un buco nero perquanto massiccio possa essere, senza parlare poi delle emissioni ai raggi X.
Il problema è che ho pregiudizi sulla materia oscura e questo mi fa fuorviato:biggrin::biggrin::biggrin:
Non bisogna perdere di vista il 'perché' abbiamo bisogno della DM.
Si parte sempre dall'oggettivita' delle osservazioni che riportano una discrepanza fra la velocità di rotazione dei bracci galattici con i calcoli.
Senza introdurre un fattore di massa aggiuntivo, aleatorio potremmo dire, le galassie andrebbero a pezzi.
Ecco perché abbiamo bisogno di Immaginare un tipo di materia che influisce solo a livello gravitazionale con la materia barionica, perciò completamente invisibile!
Posso suggerire un'analogia con una maschera di livello grafica, che si sovrappone all'immagine aumentandone il 'peso', senza però apportare dettagli visibili.
Ĺ'energia oscura, in maniera analoga, ci serve per spiegare la recessione accelerata, ma forse è il TEMPO a scorrere in maniera diversa nel passato! Più lontano guardiamo e più indietro nel tempo andiamo, e più l'accelerazione aumenta.
Srano no?