Avevo letto la notizia qui http://trendintech.com/2017/08/27/ch...stars-surface/
Che bello, pensare che su Antares ci ho fatto spesso l'allineamento del GoTo questa estate!
Ciao!
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Avevo letto la notizia qui http://trendintech.com/2017/08/27/ch...stars-surface/
Che bello, pensare che su Antares ci ho fatto spesso l'allineamento del GoTo questa estate!
Ciao!
Aggiorno
https://s26.postimg.org/5hw0q06mh/potw1739a.jpg
Questa spettacolare galassia a spirale, conosciuta come NGC 1964, si trova approssimativamente ad una distanza di 70 milioni di anni-luce dalla Terra nella costellazione della lepre. NGC 1964 possiede un nucleo brillante e denso. Esso si trova all’interno di un disco ovale e macchiato, che è a sua volta attorniato da braccia a spirale distinte e punteggiate con brillanti regioni stellari. Il brillante centro della galassia ha attirato l’attenzione dell’astronomo William Herschel durante la notte del 20 novembre 1784, portando alla scoperta di questa galassia e la sua successiva documentazione nel Nuovo Catalogo Generale. Oltre a contenere stelle, NGC 1964 risiede in una regione del cielo costellata di stelle. In questa vista dal Wide Field Imager (WFI) - uno strumento montato sul telescopio MPG/ESO di 2,2 metri all’osservatorio La Silla di ESO, Cile - la stella HD 36785 è visibile subito a destra della galassia. Sopra si trovano due altre stelle notevoli chiamate HD 36784 e TYC 5928-368-1 - e la stella brillante sotto NGC 1964 è conosciuta come BD-22 1147.
Questa vista di NGC 1964 contiene anche una serie di galassie, visibili sullo sfondo. Lo WFI è anche capace di osservare la luce di queste distanti galassie, e di galassie fino a 40 milioni di volte più debole di ciò che l'occhio umano può vedere.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1739a/
Di una bellezza inaudita è questa ultima immagine del VLT.
https://s26.postimg.org/d639e86eh/eso1731a.jpg
La nebulosa planetaria NGC 7009, nota anche come Nebulosa Saturno. L’immagine variopinta è stata ottenuta dello strumento Muse montato sul Very Large Telescope) dell’Eso. Crediti: ESO/J. Walsh
Fonte
Bellissima, e il nome è proprio azzeccato direi:D
Veramente mozzafiato:wub:.
https://s1.postimg.org/9fa46j0h9b/potw1740a.jpg
A prima vista non sembra granché, ma questa macchia mostra una stella notevole chiamata V766 Centauri (abbreviato V766 Cen) e la sua compagna. Essa è stata studiata per la prima volta e classificata alcuni anni fa da ricercatori che hanno usato lo strumento Very Large Telescope Interferometer (VLTI) di ESO. All’epoca è stato scoperto ch’era una stella chiamata “iper gigante gialla”, una stella massiccia e luminosa estremamente rara - e estremamente grande !
Il diametro è 1400 volte quello del Sole, V766 Cen non solo è la più grande stella di questo tipo mai scoperta, ma è anche una delle dieci stelle più grandi mai scoperte.
Tuttavia uno studio recente ha suggerito che V766 Cen sia probabilmente in una fase della sua vita appena prima di quella di una iper gigante gialla: una super gigante rossa evoluta, che perde la sua massa così velocemente che tornerà alla fase di super gigante gialla più calda per un corto lasso di tempo. In ogni caso la stella è un vero colosso ed è molto interessante per gli scienziati che cercano di capire di più a proposito di questo stadio inusuale nel ciclo di vita delle stelle.
Un team di scienziati ha ora usato il VLTI di nuovo per studiare V766 Cen con maggiori dettagli. Usando la rete dei quattro telescopi ausiliari e uno strumento montato sul VLTI chiamato PIONIER (the Precision Integrated-Optics Near-infrared Imaging ExpeRiment), il team ha fotografato V766 Cen e la sua compagna con impressionanti dettagli. Hanno trovato che la compagna è più piccola e più fredda della sua partner - probabilmente una gigante fredda o super gigante con un raggio di circa 650 volte il raggio del Sole. Avere una compagna vicino è assai tipico per una stella massiccia ed è importante nel processo di evoluzione stellare.
Questa foto della settimana mostra V766 Cen in tre epoche diverse. Queste immagini contengono entrambi V766 Cen e la sua compagna - nella prima immagine, la compagna passa dietro V766 Cen, ma nella seconda e nella terza immagine la compagna passa davanti ed è visibile come una macchia brillante.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1740a/
Aggiorno:
https://s1.postimg.org/6ejk7rhye7/potw1742a.jpg
Quest’immagine di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) mostra V1247 Orionis, una giovane stella calda, circondata da un anello dinamico di gas e polvere, chiamato disco circumstellare. Questo disco è visibile in due parti: un anello centrale di materia chiaramente definito e una struttura più delicata, crescente e più distante (si trova verso l’esterno).
Si pensa che la regione tra l’anello e la parte crescente, visibile come una striscia scura, sia stata formata da un giovane pianeta che ha scavato il suo cammino attraverso il disco. Mentre un pianeta orbita attorno alla sua stella, il suo moto crea delle aree di alta pressione su ogni lato del suo passaggio, un po’ come una nave che crea onde d’urto mentre avanza attraverso l’acqua. Queste aree di alta pressione possono diventare barriere protettive attorno ai siti di formazione planetario; le particelle di polvere sono intrappolate nel loro interno per milioni di anni, lasciando il tempo e lo spazio per aggregarsi e crescere.
L’ottima risoluzione di ALMA permette agli astronomi di studiare la struttura intricata di un tale vortice che intrappola la polvere per la prima volta. Quest’immagine svela non solo la forma crescente della trappola di polvere sul bordo esterno della striscia scura, ma anche regioni di eccesso di polvere all’interno dell’anello, che potrebbero indicare una seconda trappola di polvere che si forma all’interno dell’orbita del potenziale pianeta. Ciò conferma le predizioni delle precedenti simulazioni al computer.
L’intrappolamento della polvere è una soluzione potenziale ad un problema maggiore nelle teorie di come si formano i pianeti, che prevede come le particelle debbano viaggiare (in inglese “drift”) verso la stella centrale prima di avere il tempo di crescere fino a dimensioni planetesimali (il così detto problema del “drift” radiale).
Aggiorno :sbav::sbav::sbav:
https://s1.postimg.org/2804ttbx6n/eso1411c.jpg
Innumerevoli galassie pretendono attenzione in questa immagine gigantesca dell'ammasso di galassie della Fornace: alcune appaiono come semplici punti di luce, mentre altre dominano la scena. Una di queste ultime è la galassia lenticolare NGC 1316. Il passato turbolento di questa studiatissima galassia ha lasciato una delicata struttura di nodi, archi e anelli che gli astronomi hanno ritratto con un dettaglio mai raggiunto prima utilizzando il telescopio VST (VLT Survey Telescope). Questa immagine incredibilmente profonda rivela anche una mirade di oggetti fiochi e una debole luce diffusa tra una galassia e l'altra.
https://s1.postimg.org/1uvz9gin3j/eso1734d.jpg
Fonte
:surprised:
Che spettacolo:sbav::surprised:
Buongiorno a tutti:
Allegato 26694
Con una dimensione di 300’000 anni-luce, tre volte il diametro della Via lattea, questa bolla colorata di gas ionizzato è la più grande mai scoperta. Quest’enorme bolla contiene 10 galassie individuali ed è situata in una regione particolarmente densa di un gruppo di galassie chiamato COSMOS-Gr30, ad una distanza di 6.5 miliardi di anni-luce dalla Terra. Scelto per la sua alta densità di galassie, questo gruppo è estremamente variegato - alcuni galassie stanno attivamente formando delle stelle mentre altre sono passive, alcune galassie sono brillanti mentre altre sono deboli; alcune sono massicce mentre altre sono piccole.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1746a/
Allegato 26760
Questa foto della settimana mostra un’enorme nube di gas attorno al distante quasar SDSS J102009.99+104002.7, ripreso dallo strumento MUSE (Multi Unit Spectroscopic Explorer) sul telescopio VLT (Very Large Telescope) di ESO all’osservatorio Paranal. I Quasar sono i centri luminosi di galassie attive, essi sono mantenuti attivi dalla caduta di materiale nel buco nero centrale supermassiccio. Questo quasar e la nube nei suoi dintorni si trovano ad un redshift maggiore di 3, il che significa che sono visti come erano circa 2 miliardi di anni dopo il Big Bang. La nube di gas (o nebulosa) che circonda il quasar è conosciuta agli astronomi come ELAN (“Enormous Lyman-Alpha Nebula”). Questi tipi di nebulosa sono strutture massicce di gas formate nell’universo primordiale, esse possono aiutare gli astronomi a capire come il momento angolare - che spiega la rotazione osservata delle galassie più recenti - sia stato creato nell’universo. Grazie allo strumento rivoluzionario MUSE è ora possibile osservare queste rare nubi di gas in modo più dettagliato di prima.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1747a/
Aggiorno con un quadro di 4 asteroidi e con relativa e preziosa spiegazione...
Allegato 26991
Queste immagini sono state riprese dallo strumento SPHERE (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch) di ESO, installato sul telescopio Very Large Telescope (VLT) di ESO all’osservatorio Paranal in Cile. Queste viste con dettagli impressionanti svelano quattro dei milioni di corpi rocciosi nella fascia principale degli asteroidi, un anello di asteroidi tra Marte e Giove che separa i pianeti rocciosi interni del sistema solare dai pianeti esterni gassosi e ghiacciati.
In senso orario dall’alto a sinistra, gli asteroidi mostrati sono 29 Amphitrite, 324 Bamberga, 2 Pallas e 89 Julia. Chiamato in onore della dea greca Atena, 2 Pallas misura circa 510 chilometri. È il terzo più grande asteroide nella fascia principale e uno dei più grande asteroidi del sistema solare. Esso contiene circa il 7% della massa totale dell’intera fascia degli asteroidi - così pesante che una volta era classificato come pianeta. 89 Julia è un terzo della dimensione di 2 Pallas, si pensa che sia stato nominato in onore di santa Giulia di Corsica. La sua composizione sassosa lo ha condotto alla classificazione di asteroide di tipo S. Un altro asteroide di tipo S è 29 Amphitrite, che è stato scoperto solo nel 1854. 324 Bamberga, uno dei più grossi asteroidi di tipo C nella fascia degli asteroidi è stato scoperto ancora più tardi: Johann Palisa lo individuò nel 1892. Oggi si capisce che gli asteroidi di tipo C potrebbero essere corpi del sistema solare esterno che seguono la migrazione dei pianeti giganti. Come tali, essi possono contenere ghiaccio nel loro interno.
Malgrado che la fascia degli asteroidi sia spesso raffigurata nella fantascienza come un posto di violenti collisioni, pieno di grandi rocce troppo pericolose da navigare anche per il più bravo pilota di nave spaziale, in realtà essa è molto sparsa. In tutto, la fascia degli asteroidi contiene solo il 4% della massa della Luna, con circa la metà contenuta nei suoi quattro più grandi residenti: Cerere, 4 Vesta, 2 Pallas e 10 Hygiea.
Fonte ESO
L'immagine ESO che vi linko oggi va aperta direttamente dal sito. Giocando col mouse capirete di aver di fronte qualcosa di strabiliante...
https://www.eso.org/public/italy/ima...ons/potw1752a/
;););)
:shock::shock::shock:
Allegato 27365
spettacolari nastri di gas e polvere avvolti attorno al centro perlato della galassia a spirale barrata NGC 1398. Questa galassia si trova nella costellazione di Fornax (la fornace), ad una distanza di circa 65 milioni di anni-luce.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1801a/
Che spettacolo!!!:shock:
Meravigliosa!
Attinente questo bellissimo video di Daniele Gasparri nel deserto di Atacama...
https://www.youtube.com/watch?v=A2LWAXQY4FU
Molto suggestivo!
Mi piacerebbe fare una bella vacanza nei dintorni un giorno:biggrin:
Buongiorno a tutti,
Allegato 27774
Tutto al centro di quest’immagine, ripresa con lo strumento VIMOS, montato sul telescopio Very Large Telescope (VLT) di ESO, potete appena intravedere la forma blu debole e sfuocata della lontana galassia, conosciuta come la galassia nana irregolare del Sagittario.
Scoperta nel 1977 con il telescopio Schmidt di ESO di 1 metro all’osservatorio La Silla di ESO, la galassia nana di forma irregolare si trova approssimativamente a 3 milioni di anni-luce di distanza nella costellazione del Sagittario (il centauro che tende un arco). Essa è il membro più distante del gruppo locale di galassie, di cui fa parte la Via lattea. Al contrario delle galassie normali, le galassie nane sono tipicamente più piccole e ospitano un numero relativamente piccolo di stelle. Gli strattoni gravitazionali delle galassie vicine possono spesso disturbare le forme (sferica o a disco) di queste fragili galassie - questo stesso processo potrebbe essere responsabile per la forma leggermente rettangolare di questa particolare galassia nana.
Fonte ESO
Ragazzi,
l'immagine che vi linko mi ha fatto letteralmente venire un capogiro...
Allegato 27788
Una nube scura di polvere cosmica serpeggia in questa spettacolare immagine panoramica, illuminata dalla luce brillante di nuove stelle. La densa nube è una regione di formazione stellare nota come Lupus 3, in cui abbaglianti stelle caldissime nascono dalle masse di gas e polvere che collassano. L'immagine è stata prodotta dai dati del telescopio VST (VLT Survey Telescope) e del telescopio da 2,2 metri dell'MPG/ESO: è l'immagine più dettagliata di questa regione ottenuta finora.
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1804/
Se andate nel link foto e video impressionanti
Si avvicina l'ora del tè e niente di più rilassante questa super immagine dell'ESO:
Allegato 27798
nota come Nebulosa Tarantola, la più grande regione di formazione stellare vicina alla Via Lattea. Classificata anche con le sigle Ngc 2070 e C 103, la regione è stata al centro di una ricerca condotta da un team internazionale di scienziati coordinato dall’Università di Oxford. Lo studio è stato illustrato nell’articolo “An excess of massive stars in the local 30 Doradus starburst”, apparso recentemente su Science.
https://www.eso.org/public/italy/ann...ents/ann18006/
Aggiorno con una foto straordinaria...
Allegato 27943
Questa immagine fantasma presenta una stella gigante rossa distante e pulsante, chiamata R Sculptoris. Situata a 1200 anni-luce da noi nella costellazione dello Scultore, R Sculptoris è una stella che fa parte del ramo asintotico delle giganti ricco di carbonio, il che significa che essa si avvicina alla fine della propria vita. A questo punto, le stelle di piccola massa e di massa intermedia si raffreddano, creano atmosfere estese e perdono molta della loro massa - stanno, cioè, diventando delle spettacolari nebulose planetarie.
Se da un lato si conoscono le basi di questo processo di perdita di massa, dall’altro gli astronomi stanno ancora cercando di capire come esso inizi vicino alla superficie della stella. La quantità di massa persa dalla nebulosa planetaria ha enormi implicazioni per la sua evoluzione stellare, cambiando il suo futuro e portando ad un altro tipo di nebulosa planetaria. Durante il tempo in cui le stelle AGB finiscono la loro vita come nebulose planetarie, esse producono una vasta varietà di elementi chimici - incluso il 50% degli elementi più pesanti del ferro. Essi sono rilasciati nell’universo e usati per formare nuove stelle, pianeti, lune e, infine, i mattoni della vita.
Una caratteristica particolarmente intrigante di R Sculptoris è la sua macchia brillante, che sembra essere due o tre volte più brillante delle sue regioni vicine. Gli astronomi, che hanno ripreso questa meravigliosa immagine con lo strumento VLTI (Very Large Telescope Interferometer) di ESO, hanno concluso che R Sculptoris sia circondata da giganteschi grumi di polvere stellare, che si staccano dalla stella in muta. Questa macchia brillante è, infatti, una regione attorno alla stella quasi senza polvere, permettendoci, così, di osservare più profondamente la superficie stellare.
http://www.eso.org/public/italy/images/potw1807a/
Non metto immagini oggi ma una notizia sensazionale...
Per la prima volta il VLT dell'ESO funziona come un telescopio da 16 metri
Lo strumento ESPRESSO, montato sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO in Cile, ha usato per la prima volta la luce combinata di tutti e quattro i telescopi principali (UT) da 8,2 m di diametro. Combinare così la luce degli UT rende il VLT il più grande telescopio ottico in funzione, in termine di area di raccolta
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1806/
Grandioso:shock:
Buon lunedì a tutti:
Allegato 28152
Annidato nella giovane regione di formazione stellare Ofiuco, a 410 anni-luce dal Sole, un’affascinante disco protoplanetario, chiamato AS 209, si fa lentamente scolpire. Questa meravigliosa immagine è stata ripresa, usando il telescopio ad alta risoluzione ALMA, che svela una struttura curiosa di anelli e buchi nella polvere che circonda una giovane stella.
La lacuna esterna è profonda, larga e in gran parte senza polvere, il che suggerisce agli astronomi che un pianeta gigante di quasi la massa di Saturno stia orbitando qui - a circa 800 minuti-luce dalla stella centrale e più di tre volte la distanza tra Nettuno e il Sole! Mentre il pianeta ritaglia il suo cammino, la polvere si accumula al bordo esterno della sua orbita, creando anelli ben definiti nel disco. La lacuna nella polvere più sottile e interna potrebbe essere stata formata da un pianeta più piccolo, ma gli astronomi hanno suggerito l’intrigante possibilità che il pianete grande e distante avrebbe in effetti creato entrambi i cammini.
Il pianeta simile a Saturno, così lontano dalla sua stella centrale, solleva domande affascinanti sulla formazione dei pianeti ai bordi dei dischi protoplanetari su scale di tempo così corte.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1809a/
Sarete d'accordo con me sulla grande bellezza di questa foto:
Allegato 28284
Questa immagine spettacolare e insolita mostra parte della famosa Nebulosa di Orione, una regione di formazioni stellare a circa 1350 anni luce dalla Terra: combina un mosaico di immagini a lunghezza d'onda millimetrica ottenute da ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) e dal telescopio IRAM da 30 metri, mostrate in rosso, con una veduta infrarossa piu' familiare dallo strumento HAWK-I sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, mostrata in blu. Il gruppo di stelle brillanti bianco-blu in alto a sinistra e' l'ammasso del Trapezio - formato da stelle giovani e calde di appena pochi milioni di anni.
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1809/
Wow, incredibile!
Buongiorno. Condivido con voi una immagine ESO a detta loro UNICA
Allegato 28786
Quest’immagine dal telescopio VST (VLT Survey Telescope) di ESO svela due galassie all’inizio del processo di fusione. Le interazioni tra le due hanno creato un effetto raro chiamato eco luminosa, dove la luce è riflessa dal materiale all’interno di ciascun galassia. Essa è l’analogo dell’eco acustica, dove il suono riflesso arriva all’ascoltatore con un certo ritardo dopo il suono diretto. Essa è il primo caso di un’eco luminosa osservata tra due galassie.
http://www.eso.org/public/italy/images/potw1814a/?lang
Superlativa. Ecco una nuova foto pubblicata da poco:
Allegato 28817
E superlativa non solo lo è per la bellezza astronomica ma anche per la triade che ha lavorato per lo scatto
Hubble , MUSE e Chandra infatti hanno unito le loro forze per regalarci questa perla, un complesso intrico di filamenti di gas nella Piccola Nube di Magellano, una delle galassie più vicine a noi.
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1810/
Allegato 29269
Composto da migliaia di immagini incredibilmente dettagliate riprese dal telescopio VISTA (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy) di ESO, il mosaico svela più stelle nel cuore della Via lattea di quanto sia mai accaduto prima.
Se avete tempo provate a fare questo. Andate nella fonte:
http://www.eso.org/public/italy/images/potw1818a/
Scaricate l'immagine a grandezza originale e provate a ingrandire. Farete così:shock::shock::shock:
Buon lunedì a tutti...
Allegato 29607
Questa galassia si trova a 55 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione del Lupo ed è conosciuta come una galassia di Seyfert. Le galassie di Seyfert hanno centri molto luminosi - si pensa che essi siano alimentati dal materiale che viene accresciuto in un buco nero supermassiccio in agguato - che può anche essere avvolto e oscurato da nuvole di polvere e materiale intergalattico.
http://www.eso.org/public/italy/images/potw1822a/
Brillando da circa 160 000 anni luce di distanza, la Nebulosa Tarantola è la struttura più spettacolare della Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della nostra Via Lattea. Il telescopio VST (VLT Survey Telescope) all'Osservatorio del Paranal dell'ESO, in Cile, ha ritratto questa regione e i suoi dintorni spettacolari con dettagli squisiti. Si rivela un paesaggio cosmico di ammassi stellari, di nubi di gas caldo rilucenti e di resti sparsi di esplosioni di supernova.
Allegato 29633
Allegato 29634
http://www.eso.org/public/italy/news/eso1816/
ALMA scopre un nuovo vivaio planetario
Allegato 30057
Questa immagine dell’osservatorio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) mostra MWC 758, una giovane stella che si avvicina all'età adulta, circondata da anelli nodosi e irregolari di polvere cosmica: tre di questi anelli sono visibili in quest’immagine. Insolitamente, essi hanno una forma ellittica anziché perfettamente circolare. Questa è la prima scoperta di un disco protoplanetario intrinsecamente ellittico!
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1827a/
Certe foto fanno venire un attimo di capogiro
Allegato 30237
cluster di stelle RCW 38 in tutta la sua gloria
https://www.eso.org/public/news/eso1823/
Condivido con voi una gemma del cosmo:
Allegato 31393
Questa meravigliosa immagine mostra la splendente galassia a spirale NGC 3981 sospesa nell'inchiostro nero dello spazio. Questa galassia, che si trova nella costellazione del Cratere, è stata fotografata nel maggio 2018 usando lo strumento FORS2 (FOcal Reducer and low dispersion Spectrograph 2) installato sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO.
Ecco il cielo attorno a questa bellezza:
Allegato 31394
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1830/
Ciao a tutti
Allegato 31474
Questa immagine mostra la galassia detta Fenice nana.
La Fenice nana è unica nel suo genere e non può essere classificata secondo l’usuale schema per le galassie nane; infatti la sua forma la etichetterebbe come una galassia nana sferoidale - che non contiene abbastanza gas per formare nuove stelle - tuttavia gli studi hanno mostrato che la galassia ha una nube di gas associata nelle vicinanze, suggerendo una recente formazione stellare e una popolazione di giovani stelle.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1838a/
Allegato 31848
Ecco CK Vulpeculae, originariamente classificata come nova, oggi si propende verso la tesi che sia il risultato di due stelle in collisione
CK Vulpeculae fu avvistato per la prima volta il 20 giugno 1670 dal monaco e astronomo francese Père Dom Anthelme. Quando apparve per la prima volta, esso fu facilmente visibile ad occhio nudo; nel corso dei due anni successivi la luminosità variò: scomparve e riapparve due volte, prima di scomparire definitivamente dalla vista per sempre
https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Vulpecula_IAU.svg
Fonte
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1841a/
Buon lunedì a tutti...
Cosa succede attorno al buco nero Sagittario A? Una nuova ricerca ha rivelato prove entusiasmanti di gas interstellare e polvere in orbita attorno al buco nero ad alta velocità
Allegato 32033
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1843a/
Il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO ha catturato una serie di immagini senza precedenti che mostrano il passaggio dell'esopianeta Beta Pictoris b attorno alla sua stella madre. Questo giovane esopianeta massiccio fu inizialmente scoperto nel 2008 usando lo strumento NACO sul VLT. Lo stesso team scientifico ha monitorato l'esopianeta dalla fine del 2014 fino alla fine del 2016, usando lo strumento SPHERE (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch) - un altro strumento sul VLT. Beta Pictoris b passò così vicino all'alone della stella che nessuno strumento riuscì a distinguerli l'uno dall'altro perché l’esopianeta si confondeva con l’immagine della stella. Quasi due anni dopo Beta Pictoris b è ora riemerso dall'aureola. Questa ricomparsa è stata nuovamente ripresa da SPHERE. La serie completa di immagini, con il bagliore luminoso della stella Beta Pictoris bloccato, è stata compilata per creare uno straordinario ed unico time-lapse dell'orbita di lungo periodo di Beta Pictoris b.
Allegato 32237
Time Lapse