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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Citazione:
non ho capito cosa vuoi dire!
Se dico che lo scopo è di rendere parafocali oculare e camera, capisci? :biggrin:
Parafocali significa che passando dall'oculare alla camera e viceversa non c'è bisogno di modificare la messa a fuoco. :)
Si fa in genere con gli oculari per comodità, usando gli anelli parafocali; gli O-rings costano meno e sono facilmente reperibili.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
aaaah!! ok, adesso ho capito, grazie :)
funziona come un "fermo" diciamo...
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Più che un fermo, una battuta utile per entrambi gli accessori che ottengono il punto di fuco, può servire quando si estrae la camera e si inserisce l'oculare, si aggiungono gli anelli all'oculare per andare a fuoco, senza spostare il punto di fuoco della camera...
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
:sowsuser: Sono senza parole dopo aver letto tutto il post ho capito che quel poco che sapevo e fumo negli occhi.
Sapevo che più è grande il diametro è più puòi vedere dettagli degli oggetti ma adesso mi devo ricredere o forse ho capito male? Io uso il mio vecchio 2080 meade manuale quasi esclusivamente da un balcone di una cittadina dove il seing e discreto non so che scala ma spesso riesco a intravedere la via lattea lo usosolo in visuale, ho visto oltre hai pianeti e luna molti oggetti deep Sky certo non come nelle foto spettacolari che mettono in giro ma si vedono e rimanendo all oculare si notano tanti particolari che ha prima vista non noti. Adesso nel prossimo anno avevo pensato di farmi un regalo e passare ad uno strumento goto da 14" lx 200 ma leggendo il post mi sono davvero congelato e non so davvero se farlo. Mi fate capire per favore se vale la pena fare upgrade ho stare come sono e conservare moneta :D
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
I dettagli aumentano sempre con l'aumentare del diametro, ma le condizioni del cielo possono vanificare il vantaggio di un diametro maggiore, solo perché viene vanificata la possibilità di sfruttare i potenziali ingrandimenti utili del tele, resta sempre il fatto che un 300mm è superiore a un 200, se si va sotto un cielo buio a 1500mt slm non vale la pena neanche parlarne...
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
@Oramaipiu69 ti conviene aprire una discussione tutta tua perché nel post che hai pubblicato ho già ravvisato alcuni indizi di confusione teorica. Se apri una tua discussione e ci spieghi cosa vuoi fare e da dove ossevi forse possiamo tentare di fare chiarezza nelle tue incertezze e dipanare i tuoi dubbi
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Ragazzi ho appena finito di osservare la luna col mio Mak 127 e ASI 224.
L'impressione che ho avuto di questa magnifica fotocamera è che sia sovradimensionata per il Mak.. penso che equivalga ad avere un oculare da 4 mm circa. Vedevo la luna enorme. Per riuscire a mettere a fuoco ho fatto fatica ed andavo di cratere in cratere, meravigliandomi oer la potenza del Mak.
Facendo un paragone automobilistico potrei dire che il Mak è una Golf duemila di cilindrata, e questa fotocamera è un turbo che gli conferisce il doppio della potenza. Ho fatto un sacco di video, bisogna stare in ogni momento attenti a esposizione luminosità gain contrasto gamma scala di rosso di blu ecc ecc.. basta che passi una nuvoletta e bisogna immediatamente adattare tutti i parametri. Ovviamente a quegli ingrandimenti bisogna mettere a fuoco in modo davvero più che millimetrico.
Sarebbe bello se qualcuno mi spiegasse come fare per diminuire gli ingrandimenti di base. Forse ho sbagliato a prendere queta fotocamera perchè ingrandisce troppo. Del resto mi lamentavo che all oculare le cose erano troppo piccole.. e adesso sono troppo grandi e tende a sgranare. Comunque serata fantastica. Buinanotte
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Dovrai tagliare il tele per accorciarlo..
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Citazione:
Forse ho sbagliato a prendere questa fotocamera perchè ingrandisce troppo
Beh... questo era stato preannunciato!
Lo scopo della camera planetaria è di riprendere filmati, selezionare i fotogrammi migliori e integrarli; semmai si moltiplica la focale per ottenere il giusto campionamento.
In visuale le cose cambiano. Tuttavia, è possibile ridurre la focale applicando un riduttore di focale al barilotto della camerina: ne esistono con diversi fattori di riduzione e permettono di avere lo stesso effetto che si avrebbe in visuale quando si cambia oculare.
Per facilitare la messa a fuoco, ti suggerisco di applicare una pinzetta da bucato alla manopola del focheggiatore, così sarà come avere un demoltiplicatore.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Se ingrandisce troppo per godere dell'immagine al monitor non basta rimpicciolire la finestra video o alla peggio allontanarsi dallo schermo?
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Premesso che ognuno è libero di comprare quello che vuole e quando vuole ma non ti conviene invece iniziare a documentarti sulla strumentazione che hai e su come sfruttarla al meglio?
Continui a parlare di telescopio potente ma ti sei reso conto che se passi dal tuo mak che avrà 1500mm o 1900mm di focale ad un C9.25 la focale salirà ulteriormente a 2350mm con conseguente aumento dell'ingrandimento?
Qualsiasi camera planetaria non ti farà mai vedere l'intero disco lunare.
Per quanto riguarda le regolazioni limitati al tempo di esposizione, la Luna è abbastanza luminosa da permetterti di non toccare il gain, e se poi passa una nuvola aspetta e lascia che passi! Non metterti a stravolgere tutti i parametri per un evento di qualche secondo.
In ogni caso osservare la Luna quando è piena non è il massimo, ti conviene aspettare le varie fasi e concentrare l'osservazione nella zona del terminatore.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Citazione:
Originariamente Scritto da
Richard1
Vedevo la luna enorme. Per riuscire a mettere a fuoco ho fatto fatica ed andavo di cratere in cratere, meravigliandomi oer la potenza del Mak.
i nodi vengono già al pettine, abbiamo tentato in 5 pagine di discussione a farti capire a cosa andavi incontro, ora capisci quale è il limite del seeing, dello strumento e degli ingrandimenti!
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Ti avevamo avvissato su tutto , ma non che la Luna non l' avresti vista mai piu per intero con la camera planetaria. In effetti a me non é venuto proprio in testa. Comunque é meglio riprendere la Luna ( vale la stessa regola per l' osservazione visuale) quande é nelle sue fasi , dalla falcetta fino 70 -80° . Vedrai che lungo il terminatore ci saranno decine di crateri maggiori da esplolare con ombre luci e contrasti di ogni genere. Quando la Luna é piena apparirá sempre piatta e troppo luninosa.
E comunque dato che con la camera ti é impossibile , Se sentissi la voglia di osservarla per intero ti basterá dare un occhio nell' oculare. ;)
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Citazione:
Se sentissi la voglia di osservarla per intero ti basterá dare un occhio nell' oculare
Magari con un bell'oculare 13mm da 70° (o migliore)...:)
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Grazie ragazzi. Si ma comunque sono contento. Unica cosa, dovrò cambiare pc. Continuaa bloccarsi anche durante le riprese.. devo chiudere e riaprire sharpcap durante la ripresa perchè l immagine si blocca ogni tanto.. se solo muovo un po ar o dec fa effetto scia dell immagine.. sembra sia lentezza di scheda grafica o insufficienza di ram.
Comunque stamattina alle 6 (anche se andrà visto a maggio ) ho osservato Giove, sempre con la webcam. Bè in effetti sullo schermo è quasi come una moneta da 1 euro, come volevo io. Visibili due satelliti su 4. Il pianeta risultava un dischetto bianco, senza bande.. nè agendo su gain nè su luminosità nè su gamma ecc ecc. Dovrò anche capire come fare a "risparmiare gigabyte" nelle riprese perchè un video di 30 secondi sono un giga e mezzo! Tra ieri e stamattina ho fatto 100 giga di video. E' normale?! Poi più avanti imparerò a usare registax.
Comunque Etruscastro.. quanto avevi ragione! Quanto sottovalutiamo la potenza dei nostri strumenti. Con un diametro di 127 mm di apertura arrivo a dettagli e ingrandimenti che non mi sarei mai aspettato. Io penso che per luna e pianeti il mio Mak basti e avanzi. Il problema ieri era proprio la foschia che continuava a passare e diaturbava l'immagine. Lo strumento non aveva alcun problema.
Devo dire che in effetti un conto è l'occhio umano e un conto l occhio elettronico. Grandi pregi e grandi difetti da parte di ambedue. E adesso capisco perchè dite che la visione all'oculare è e rimane insostituibile.
Ben vengano le fotocamere, sono felice dell'acquisto. Ma vi do ragione: non continuerò solo ed esclusivamente ad osservare con questa ASI solo per il fatto di poter vedere tutto molto più grande. All'oculare è un'altra cosa. A presto grazie siete tutti meravigliosamente gentili!
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Citazione:
Il pianeta risultava un dischetto bianco, senza bande
E questo è strano. Però Giove è maledettamente luminoso e per vederlo bene dovetti ridurre al minimo tutte le impostazioni per la sensibilità e aumentare al massimo la cadenza di ripresa.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
L'effetto scia è dovuto al frame rate basso, prova ad abbassare il tempo di esposizione compensando la perdità di luminosità con il gain. Poi anche l'area inquadrata influisce sul frame rate, se punto un pianeta non tenere 1280x1024 ma vai pure di 640x480.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Citazione:
sembra sia lentezza di scheda grafica o insufficienza di ram
Uso due portatili con monoprocessore Celeron RAM video condivisa e disco esterno USB2 e non ho inconvenienti di sorta.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Ok trovo la scritta "frame rate"? A quanto devo metterla? Ps il mio pc è un i3 intel con 4 mega ram.
Attendo info su frne di ripresa. Non so cosa sia.
Ma un mese fa non sapevo cosa fosse un telescopio, eppure grazie a voi, alla forza di volontà, ai libri letti e alle ore di impegno adesso so fare un sacco di cose.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
In basso a sinistra in Sharpcap, trovi FPS, quello è il frame rate.
Comunque per l'acquisizione non servono per forza macchine potentissime, io uso un portatile del 2009 senza alcun problema.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Trovato! C'è scritto frame rate limit ed era impostato su maximum. Cosa devo fare per una visione più veloce e un semplice video alla luna di 30 secondi? 480 fps? 240? 120? 60? 30? 15? Ecc. Ecc. Oppure 1 every 2 seconds, every 4... 8... ?
Grazie
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
@Richard1 ti avevo aperto una discussione dedicata a questo tema, qua siamo fuori discussione!
https://www.astronomia.com/forum/sho...tri-di-ripresa
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Grazie ma è proprio quello che avevo fatto io. Avevo cambiato forum ma sono stato ripreso da un altro utente che mi ha chiesto di tornare al dibattito originario e di non fare le stesse domande in due forum diversi.
Gli avevo anche risposto che avevo cambiato forum per rispettare le regole del sito, ovvero rimanere nel tema dell'oggetto.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Guardate cos'ho trovato! Qui potete provare online la grandezza reale degli oggetti celesti all'oculare di qualsiasi telescopio. Ho già provato e in effetti è molto realistica. Provate, soprattutto se avete intenzione di cambiare telescopio e volete vedere quale sarà la differenza di grandezza percepita degli oggetti (purtroppo minima).
Basta inserire diametro, focale e mm dell oculare. https://www.stelvision.com/en/telescope-simulator/
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Io uso stellarium per fare questo, e così lo puoi usare per tutti gli oggetti del cielo. Quello che purtroppo Stellarium non simula è la luce che questi oggetti avranno all'oculare.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Come Stellarium? Io su stellarium vedo tutti gli oggetti celesti. Ce l'ho sullo smartphone e lo uso per capire cosa vedo davanti a me guardando il cielo.
Non sapevo che Stellarium avesse una simile funzione. Come si fa? Non lo trovo. Forse che quella opzione sia disponibile solo su pc?
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Si io parlavo di stellarium su pc.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
C'è un tizio che ha postato due sue foto di Giove (quando era in opposizione). Non sono perfette ma non sono neanche male.
Quel che mi ha stupito è che le abbia fatte con un Meade ETX 90 con webcam e barlow 3x portando la focale nativa fino a 3750. Lui stesso dice che il seeing era mediocre.
Ora, visto che mediamente una webcam "vede" come fosse un oculare da 6 mm.. questo signore ha ingrandito Giove fino a 625×. Con 9 cm di diametro. E' un falso a vostro giudizio? Ok che webcam e visuale sono cose diverse, ma con 9 cm di diametro cosa avrà mai visto durante la ripresa del video a 625 sul monitor? Marmellata? Secondo voi è possibile o è falso?
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
è possibile perché poi dal video devi fare lo staking di quei frame che hanno colto il seeing migliore e di li poi elaborarli per estrapolare il segnale.
ciò che tu non ti ritrovi è che tu ti immagine la foto come se fosse una continua ripresa visibile sul monitor, e no, quello non lo vedrai quasi mai!
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
No no.. io capisco bene che la foto finale sia scelta tra le due tre cinque dieci frames "buone" su 1500. Quello che non capisco è come possa avere un simile potere di ingrandimento un 90 mm di diametro. Non si finisce mai di imparare.. vedo anche su astrobin foto molto belle al sistema solare fatte da riflettori da 12 cm con focale triplicata dalla barlow a 600x o 800 x. Proprio due cose diverse il visuale e l'astrofoto. E a quanto pare seguono regole totalmente diverse. Altro che ingrandimenti al doppio del diametro.. più che altro diciamo 8 volte il diametro, anche con seeing mediocre!
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Se ti è arrivato il libro di Gasparri leggiti bene la parte sul campionamento, parlare di ingrandimento a 600x, 800x, 2000x è pratico ma non ha molto senso. Diciamo che per sfruttare al meglio la strumentazione si dovrebbe lavorare alla focale ottimale, in questo modo tutto quello che c'è da catturare il sensore lo cattura.
Con il mio mak da 102mm ho fotografato la rima all'interno dalla Vallis Alpes, che è larga se ben ricordo circa 500 metri! Tutto questo per dire che anche strumenti piccoletti possono dare molto se spremuti per benino.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Matteo, se quello che dici è vero, e non ho motivo di dubitarne, in fotografia si riesce a quadruplicare il dettaglio! Dai miei conti infatti il dettaglio minimo visibile ad occhio nudo è di 2 Km, mi son fatto un foglio di calcolo con qualche formula recuperata in rete che calcola il minimo dettaglio visibile in base alla distanza dell'oggetto...
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Io ho provato con la luna in questi giorni col mak 127 e la ASI 224 MC.. in effetti anche senza barlow vedi al monitor in diretta crateri molto ingranditi.. difficile la messa a fuoco e sembra che sia proprio al limite messimo di ingrandimento.. nessuna definizione.. sembra che siano assolutamente troppo spinti gli ingrandimenti (non oso pensare se provassi con barlow 2x). Poi con Registax va un po'meglio. Ma difficile che si possa ottenere gran che da Registax se il video ripreso è già pessimo. Io sono agli inizi.. e infatti anche con Registax l'immagine è bruttina.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Richard1: credo di ti stai fissando troppo sul discorso "ingrandimenti", che in questo mondo ha senso fino ad un certo punto.
Innanzi tutto, se stai usando una fotocamera, cerca di capire bene il concetto di "campionamento" (sampling): in fotografia l'ingrandimento non ha molto senso come concetto, quello che conta è il campionamento.
In cosa consiste il campionamento? Semplicemente indica qual'è la grandezza angolare di cielo che un singolo pixel del tuo sensore "riprende".
Lo calcoli con la seguente formula:
Sampling = (Dimensioni_del_pixel / Focale_del_Telescopio) * 206265
Le dimensioni di un singolo pixel le trovi nelle specifiche della tua fotocamera, e di solito sono espresse in micron (per convertirle in millimetri devi moltiplicarla per 0,001).
Ora facciamo finta che il pixel size della tua camera è 3,75, quindi 0,00375 mm.
Se la focale del tuo telescopio è 1000, allora il campionamento è: (0,00375 / 1000) * 206265 = 0.77349375.
Il che significa che ogni pixel del tuo sensore riprende 0,77 secondi d'arco di cielo.
Se ti fai quattro calcoli riesci anche a capire se un oggetto "rientra" nel campo del tuo sensore: guarda la risoluzione del tuo sensore, e moltiplica il campionamento per il numero di pixel del sensore (sia in verticale che in orizzontale). Se il tuo sensore ha una larghezza di 1000 pixel, vuole dire che il campo massimo è di 0,77 * 1000 secondi d'arco, ovvero 770 secondi, circa 13 minuti d'arco. Ti basta fare poi il raffronto con le dimensioni dell'oggetto che devi riprendere.
Questo per quanto riguarda il campo: il campionamento ti permette anche di capire il livello di dettaglio che riesci a riprendere.
Se il tuo telescopio ad esempio è di 130mm di diametro, ha un potere risolutivo di circa 0,88 secondi d'arco (se il seeing è perfetto), ovvero 115/130. Se il campionamento è maggiore di 0,88 secondi d'arco, di fatto perdi definizione, in quanto il dettaglio più fine che il tuo strumento è in grado di risolvere è più piccolo del dettaglio più fine che il tuo sensore può risolvere.
La cosa viene complicata da fatto che in realtà, in teoria, il dettaglio più fine che lo strumento risolve dovrebbe cadere su almeno 2 o 3 pixel del sensore (nel caso di fotografia planetaria ad alata risoluzione).
Come controlli il campionamento? visto che le dimensioni dei pixel non le puoi variare, lo controlli con la focale, quindi ad esempio con una barlow per aumentare la risoluzione (e diminuire il campo visivo di conseguenza) oppure con un riduttore focale che diminuisce la risoluzione ma aumenta il campo.
Oppure ancora con la tecnica della proiezione oculare, che può aumentare di tantissimo al focale del telescopio.
Come vedi il concetto di ingrandimento è poco appropriato. Inoltre ti consiglio seriamente di riscoprire la bellezza dell'osservazione visuale: alla fine, sia che fai fotografia, sia che fai osservazione visuale, quello che conta non è "quanto grande lo vedo", ma "cosa riesco a vedere". L'ingrandimento dei pianeti, in questo senso quindi serve solo a spingere al massimo quello che il potere risolutivo dello strumento riesce a farmi vedere (la grande macchia rossa, la divisione di cassini, ecc.).
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Ti ringrazio moltissimo della spiegazione, ne farò tesoro. Ho problemi di vista e devo per forza vedere grande allo schermo del pc. Non avrò mai l occhio da astronomo.
La mia webcam è una cmos. Ho letto articoli che dicono che è meglio la ccd. Riprendo solo pianeti. Ho sbagliato quindi nell'Acquisto di questa ASI 224 ?
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
La ASI224 va benissimo per i pianeti. Le CCD sono più appropriate sullo spazio profondo perché sono più sensibili e quindi aiutano a riprendere oggetti particolarmente deboli (anche se danno risultati eccellenti anche sui pianeti).
Il discorso è che devi imparare bene ad usarla. Cerca di capire bene il concetto di campionamento, è quello il concetto più importante.
L'ingrandimento in fotografia digitale lo gestisci con lo zoom dell'immagine: quello che conta invece è quanto dettagliata è l'immagine (inutile zoomare un'immagine poco definita, la vedrai sempre più sgranata man mano che ingrandisci oltre il limite della sua risoluzione) e, nel caso di oggetti grandi come la Luna, se riesci a farla entrare nel campo.
Entrambe le cose le controlli con la focale: barlow o proiezione oculare per aumentare il dettaglio dei pianeti che sono oggetti piccoli, riduttore focale per provare a far entrare la Luna nel campo visivo, o al limite, impara a fare le riprese a "mosaico".
Tenendo sempre conto di una cosa importantissima: anche se aumenti il campionamento a dismisura, il tuo strumento ha sempre un potere risolutivo limitato di base dalla sua apertura, per cui se lo strumento non riesce a risolvere la divisione di cassini (è solo un esempio), non è che "sovracampionando" magicamente appare.
Mettici anche che a parte l'apertura, il potere risolutivo viene fortemente limitato da: seeing, acclimatamento del telescopio e collimazione dello stesso.
Anche se il seeing è perfetto, il telescopio dev'essere collimato bene altrimenti perdi dettaglio, e dev'essere acclimatato: se lo esci fuori al freddo dopo che è stato in una stanza calda, non puoi metterti subito ad osservare, perché lo scambio d'aria calda è fredda tra l'interno e l'esterno del tubo crea micro-turbolenze interne che rovinano la definizione. Se hai un mak, considera anche che mediamente ci mettono un pò di più ad acclimatarsi.
Insomma, c'è molto da imparare: non spendere soldi in accessori inutili se prima non comprendi bene come funziona un telescopio.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Ti ringrazio. Ok, quello che mi hai scritto lo sapevo bene. Il Mak è nuovo e ben collimato. Faccio sempre acclimatare sul balcone almeno due ore. Il seeing era quello che era. Ho capito bene la cosa del campionamento.. acquisisco almeno 1000 frames, poi metto il filmato su registax. Regolo bene exposure e gain.. ma comunque mi sembra che lo zoom sia poco influente. Nel senso, che io veda a 100% a 300% o a 25% l immagine captata dal sensore della webcam è sempre quella. Poi posso vederla più o meno grande sul monitor, ma quella è.
Non so invece se sia meglio filmare a 680x480 o 1296x..... ecc ecc. cosa mi consigli?
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Se lo spazio sul tuo computer lo permette, cerca di riprendere sempre alla più alta risoluzione possibile, proprio per non perdere dettaglio a causa del resampling software utilizzato per scalare l'immagine.
Il concetto è: cerca di riprendere più dettaglio possibile per quello che il seeing e lo strumento ti permettono. Poi sul monitor puoi ingrandire quanto vuoi. L'importante è risolvere più cose possibili nel pianeta.
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
Infatti dopo Natale compro un nuovo portatile. Prenderei un i7 con 8 o 16 mega di ram, almeno 1000 giga di hard disk perchè le acquisizioni astronomiche ho visto che "pesano" molto, circa 1 giga e mezzo riprendendo un minuto.
Poi ho letto sulle istruzioni della fotocamera che è molto importante per la velocità di trasferimento dati in diretta nella ripresa, che la usb sia di nuova generazione (2.0 ? 3.0 ?). Il mio pc è vecchiotto. E addirittura posso riprendere solo in mono o in RGB. Se provo a riprendere in RAW, vado a vedere il fimato ed è pieno di quadratini neri in tutto lo schermo. Come se si vedesse la rete dei pixel, ma grandi.
Quindi mi consigli i7, 16 giga, e usb 3.0 ? La fotocamera è molto prestazionale e vorrei un pc all'altezza, visto che non penso che il mio Mak 127 faccia poi così schifo.. ;)
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Re: Osservare i pianeti a forti ingrandimenti
puoi tranquillamente prendere un hard disk esterno e scaricare tutto lì, in fondo non occorrono prestazioni mirabolanti del pc per fare riprese planetarie, io uso un i3 ma spesso uso anche un vecchio pc di mia moglie!