Effettivamente non è malaccio.
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Effettivamente non è malaccio.
... Sarò cocciuto, ma prima di imbarcarsi in spese per nuovi strumenti bisogna imparare come funziona ciò che si ha, accertato che funziona, e cercare di ottenerne il massimo. Altrimenti non c'è strumento che tenga, vecchio, nuovo, grande o più grande. Un telescopio di focale 900 mm a cui monti un oculare da 20 mm ti fornisce 45 ingrandimenti; con uno da 6 mm diventano 150. Lo specchio, nei riflettori giapponesi d'epoca come il tuo, era ordinariamente sferico: il che rende ragione del fatto che probabilmente l'immagine, al massimo ingrandimento, sarà sì precisa ma non "perfetta". Ma a 45 sarà assai buona. 114 mm. permettono una risoluzione teorica di poco più di un secondo d'arco, quanto serve per vedere i maggiori dettagli superficiali dei pianeti e, da cieli bui, raccolgono abbastanza luce per vedere una discreta quantità di oggetti del cielo profondo. Tanto per dire, il mio 114 mi restituisce immagini dei pianeti come quelle che vedi in allegato (Marte, Giove e Saturno): non sono immediatissime da ottenere, ma una volta imparato ad usare correttamente lo strumento si fanno.
Hai imparato la procedura di collimazione? Se cerchi in rete ci sono spiegazioni anche molto chiare. Verifica che le stelle, ai 150 ingrandimenti dell'oculare da 6 mm, appaiano come piccoli dischetti di luce con un anellino intorno, qualcosa di simile all'immagine che posto qua sotto (010.jpg: sono "stelle artificiali", cioè riflessi puntiformi lontani, ma in tutto e per tutto equiparabili all'immagine puntiforme di una stella).
Impara ad usare correttamente la montatura equatoriale, che ti permette di compensare (anche mossa manualmente) il movimento apparente dei corpi celesti dovuto alla rotazione terrestre: l'asse polare va inclinato di 45° e rivolto verso il polo Nord celeste, cioè approssimativamente in direzione della Stella Polare.
Continua anche a fare prove diurne per renderti conto di come funziona il tutto: non arrenderti e... facci sapere come va!
... "manichetto" che è assolutamente imparabile: richiede solo passione, pazienza e un minimo di manualità. E, naturalmente, la voglia di farlo. I 114 "old style" come quello del nostro amico sono quasi sempre di qualità più che discreta, normalmente MOLTO migliore degli strumenti della stessa apertura che si trovano in giro oggi (e nota bene che le mie immagini sono fatte non con quello, ma con il 114/1000 Skywatcher, quello con la barlow integrata, semmai più "parente" del temibile Seben... Ma in fondo non è poi malaccio, no?), perlomeno dal punto di vista ottico. Bisogna solo sperare che la grossa scheggiatura sul retro del primario non comprometta la possibilità di collimarlo (e nel caso ci si può inventare qualche rimedio): ma se così non fosse, piuttosto che uno strumento nuovo, io investirei in un adattatore per oculari da 31.75 mm e un paio di oculari buoni, con - volendo - una buona Barlow acromatica.
Io - ma parlo naturalmente per me - se avessi tra mano uno strumentino così, magari "ereditato" da mio padre, lo spremerei come un limone anche solo per il valore affettivo...
... Per Frens: per mia curiosità, potresti riportare la scritta sulla targhetta incollata sul tubo ottico? Dovrebbe essere nei pressi del fuocheggiatore, o da qualche altra parte sul tubo. In particolare, guarda se in qualche angolino dell'etichetta c'è un minuscolo circolino, o un rombo, con dentro inscritta una lettera: potrebbe dare indicazioni sul costruttore delle ottiche, che all'epoca erano fatte in Giappone.
ragazzi, sto imparando moltissimo da questa discussione, soprattutto grazie ai vostri ultimi interventi, ma non ho ancora chiaro una cosa..
secondo voi il problema della messa a fuoco è dovuto alla rottura dello specchio nella parte bassa?
No perché a sensazione dovrebbe al più dare qualche problema in alcune zone d'osservazione nell'oculare, non un generico disturbo.. e ragionandoci neanche quello essendo uno specchio..
Non è più verosimile che lo specchio negli anni si sia leggermente opacizzato (o semplicemente non sia più omogeneo in superficie) ed abbia bisogno di una nuova alluminatura?
... Dalle immagini che ha postato Frens si vede bene che la scheggiatura, anche se molto grande, è sul retro dello specchio: gli specchi dei telescopi sono lucidati e alluminati sulla faccia anteriore, che è intatta. Quindi, dal punto di vista ottico, la scheggiatura è come se non ci fosse. E' una delle grandi differenze tra obiettivo a specchio (riflettore) e obiettivo a lenti (rifrattore): la lente è attraversata dalla luce, e quindi il vetro di cui è composta deve essere perfettamente omogeneo e senza la minima imperfezione, mentre nello specchio ciò che conta è solo la faccia anteriore, quel che succede al vetro "dietro" è abbastanza irrilevante (a meno che arrivi a produrre deformazioni alla superficie anteriore, ma ce ne vuole...). Addirittura mi par di ricordare che in grandi telescopi da osservatorio si sia arrivati alla soluzione di masse vetrose scavate "a nido d'ape" sul retro, per alleggerirle (ma potrei sbagliare, non ricordo bene). Quindi, nel caso del 114 di Frens, la difficoltà a mettere a fuoco non è dovuta a problemi dello specchio primario; e, vista così, anche l'alluminatura sembra ancora buona (ma ce ne vuole prima che il suo deterioramento arrivi a compromettere seriamente la focalizzazione delle immagini...).
Più probabilmente era dovuta a una collimazione non precisa, che ad alto ingrandimento (e se gli specchi sono particolarmente disallineati anche a medio) si traduce proprio nella difficoltà di mettere a fuoco con precisione; infatti i tentativi successivi hanno dato buon esito, Frens scrive di aver messo a fuoco abbastanza nitidamente le pigne di un albero.
Inoltre bisogna considerare che i primi tentativi sono stati fatti direttamente con l'oculare da 6 mm, che dà l'ingrandimento più alto; anzi, addirittura montando il 6 mm sulla barlow in dotazione (la lente di barlow è concettualmente simile al duplicatore di focale che si usa in fotografia), per complessivi 300x. E' normale che a queste condizioni l'immagine sia impastata, specie se la collimazione non è più che perfetta.
Tranquilli, sono sempre convinto che il vecchio 114, per quanto acciaccato, possa dare buona prova di sè! ;)
Dalla foto non si direbbe. Non penso sia conveniente dal punto di vista economico, una rialluminatura dello specchio.
Ragazzi grazie, un sacco di commenti utili...la targhetta è questaAllegato 11039...c'è un piccolo cerchio con una T... Stanotte ho provato di nuovo a osservare un una stella lontana che sinceramente non so bene cosa fosse e come le altre volte ho notato che senza usare la barlow ma con l'oculare da 6 mm la visualizzazione rimaneva abbastanza a fuoco pur essendo difficile mettere a fuoco l'oggetto e comunque rimaneva soltanto un punto piccolo luminoso, stasera tenterò osservazione di Giove, ma sono pessimista... Io non voglio per forza cambiare lo strumento, lo farò probabilmente soltanto nel caso in cui non funzionasse a dovere… Il problema è che mi viene difficile capire se ha qualche difetto oppure no cioè essendo un novellino faccio molta fatica... Ok, giusto per farvi capire osservazione terrestre guardate la foto dei due pini che vedete quello a destra il più alto e cosa si vede nell'oculare da 6 mm all'incirca giusto per far capire il tipo di ingrandimento che mi dà...distanza approssimativa degli alberi 250-300 mt