Sì @Enrico Corsaro avevo capito bene quello che volevi dire. Sono perfettamente d'accordo ;)
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Sì @Enrico Corsaro avevo capito bene quello che volevi dire. Sono perfettamente d'accordo ;)
Ammettiamo sono in minoranza:whistling: Piccolo appunto: l'argomento era la confutazione del Multiverso.
Io ho provato a difenderlo.
Guarda che io non sono contro il multiverso, semplicemente non ho motivo di essere contro o a favore di qualcosa che non posso purtroppo verificare, almeno allo stato attuale, per quanto condivido anche io il pensiero che le costanti in natura potrebbero essere il risultato di una casualità statistica.
Quello che ho cercato di spiegare in 4-5 post consecutivi è che il principio antropico di fatto parla solo di un Universo, l'unico che con ovvietà conosciamo e che di base non confuta, nè si pronuncia a favore della possibilità di altri universi. Non c'è scritto da nessuna parte che il nostro Universo è l'unico possibile, nel qual caso ti avrei detto: hai ragione, il principio antropico assume a priori che non esista nient'altro! Infatti se sapessimo di un altro universo, il principio antropico così come è formulato può tranquillamente continuare ad esistere senza andare in conflitto con l'esistenza di un altro universo. Per questo ripeto, questo principio è di una banalità incredibile e francamente non se ne parla neanche mai in ambito scientifico. Diverso il caso del principio cosmologico, che anche se semplice ha delle implicazioni scientifiche importanti.
Tutto qua Gaetano, non fraintendermi ;).
Enrico, prima di tutto grazie per la tua disponibilità, nessun fraintendimento. Semplicemente penso che, stiracchiando un po' la statistica, il principio antropico potesse portare acqua al mulino del multiverso.
Mi sono ricordato di questo articolo su Media INAF, combinazione fa un anno oggi: http://www.media.inaf.it/2014/07/18/bolle-cosmiche/
Dagli un'occhiata, anche all'originale, quando hai un po' di tempo.
Possono leggerlo tutti naturalmente:biggrin:
@GaetanoM
capisco il tuo discorso. Credo che sia il termine "principio" che ci confonde. In realtà, il principio antropico non è che una costatazione. E' l'interpretazione che può cambiare.
Avevo scritto un articolino sull'argomento tempo fa
http://www.astronomia.com/2012/05/12...icata-parte-i/
http://www.astronomia.com/2012/05/17...cata-parte-ii/
Intanto mi complimento con Francesca per i bellissimi articoli!
Poi vorrei fare un osservazione inerente al loro contenuto: secondo me è un errore pensare all ottica materialista come se volesse spiegare la presenza dell umanità con il puro "caso".
Vedendo tutte le CHIARE E DEFINITE LEGGI SCIENTIFICHE che spiegano il perché esistiamo, tutte le precise variabili in gioco (dal peso del protone alla distanza terra-sole), io mi chiedo: dove è il "caso"? A me sembra tutto così spiegato nei minimi dettagli..
Cioè, noi esistiamo per certe precise caratteristiche del nostro universo. Caratteristiche note ed indagate dalle varie scienze.
Come può una cosa DEFINITA essere chiamata "caso"?!
Forse è che si tende a ribaltare il problema magari pensando "guarda quale fortuita coincidenza di eventi ha portato a noi..."
Quando invece è "dati questi valori iniziali questi sono i risultati..."
È diverso!
Sapete perchè è stata costruita la Torre Eifelle?
Per sostenere la goccia di vernice in cima alla sua antenna :sneaky:
(Chi lo diceva? :thinking:)
Tutto giusto @DarknessLight, chi può contestare quello che dici? Ma, attenzione, la tua è una professione di fede grande come una casa:biggrin: Ti metti in una situazione che io non voglio neanche sfiorare. E per evitare questo che sono arrivato al "Multiverso". \infty elevato a \infty possibilità di fare tentativi.
Tutte le chiare e definite leggi scientifiche, in realta', ci raccontano il mondo cosi' come e', non
risolvono pero' la questione di fondo che e' la nostra presenza. Vero che una molteplicita' di eventi
e combinazioni favorevoli ha favorito l'inizio della vita, e' altrettanto vero che eventi e combinazioni
diverse, potenzialmente potevano produrre diverse "tipologie" di vita. Si puo' risolvere questo enigma
ricorrendo a un creatore, pero' si cade nella presunzione tipica di un atto di fede. Prediligo sempre l'approccio
scientifico, che esige misurazioni, verifiche e conferme, tutto quanto sta oltre non mi interessa, o meglio,
mi interessa anche molto ma lo colloco nella cartella: "Ipotesi affascinanti ma non verificabili".
Francamente, ti leggo da un po' e con grande piacere, non credo tu la pensi diversamente. Per questo forse
un pochino stona il concetto che mi sembra tu abbia espresso, che suona tipo: Tutta questa serie di coincidenze
scientificamente verificabili, avranno un senso? Personalmente penso che un senso cosi' esteso non ci sia,
dobbiamo accontentarci di osservare quanto siamo capaci di osservare ed evitare di tirare le conclusioni, non
siamo ancora in grado di farlo e forse, mai lo saremo. Questo pragmatismo, di fatto, non vieta comunque il
rimanere affascinati da teorie tipo quella del multiverso, anzi, mi auguro che molte menti allenate e competenti
dedichino il proprio tempo a provarlo questo multiverso, magari un giorno lo insegneranno nelle scuole, chi
puo' dirlo?
Attenzione in questo contesto a non fare l'errore di credere che tutto esista perchè dovevamo nascere noi, o che siccome è tutto così perfetto la vita doveva nascere per forza di cose.
Io francamente non ho motivo di pensarla così e senza dover tirare in ballo argomenti metafisici e religiosi, credo che di base tutto ciò che ci circonda sia ben regolato e gestito da aspetti fondamentali della natura delle cose. Il come e il perchè la natura si sia formata così rimangono a mio avviso domande a cui non siamo in grado, almeno allo stato attuale, di dare una risposta.
Che lo si voglia accettare o meno, questo è quello che per ora siamo in grado di fare e di comprendere.
Ragazzi sicuramente ci deve essere stato un equivoco. Sicuramente sono io ad essermi espresso male.
La penso esattamente come voi. E credo anche come @Gaetano M.
Mi sa che ho fatto passare il messaggio opposto a quello che volevo passare :D
Sono d accordo sul fatto, come dice Enrico, che l universo non esiste per fare nascere noi (è come dire che la torre eifelle esiste solo per sostenere la goccia di vernice in cima alla sua antenna).
Sono d accordo con Marco riguardo il fatto che l unica indagine capace di rispondere a certe domande sia quella scientifica.
Io in realtà nel mio post volevo appunto difendere questa visione materialista.
Spesso alcuni ti dicono che se NON credi in un disegno superiore, se vuoi "ridurre tutto in termini scientifici", allora è come spiegare l uomo con il "caso".
Io dico no! (Marco se hai letto Dawkins come mi hai detto allora capirai cosa intendo): non esiste "caso"! Esistono se mai un insieme di LEGGI SCIENTIFICHE PERFETTAMENTE DEFINITE CHE SPIEGANO PERCHE' SIAMO QUI. Questo non è caso!
Insomma mi riferisco ai creazionisti, che snobbano il lavoro di fisici, chimici, biologi dicendo che la scienza spiega tutto con il "caso".
Non è affatto vero! Sono loro che si accontentano di spiegazioni semplicistiche!
La scienza NON è affatto riduttiva. E NON spiega l uomo e l'universo "a caso"
E per questo, non volevo affatto dire che l universo ha come fine ultimo la nostra venuta. Ne che tutte le costanti fisiche siano state aggiustate apposta per noi.
Volevo solo dire che la scienza SPIEGA L UOMO. E questo non è "caso" ;)