L'ho letto ed è tutto corretto; ma è facile cadere in equivoco, se già non si conosce un po' la materia.Citazione:
avete avuto modo di leggere l'articolo ?
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L'ho letto ed è tutto corretto; ma è facile cadere in equivoco, se già non si conosce un po' la materia.Citazione:
avete avuto modo di leggere l'articolo ?
No. Si dice a chiare lettere che si possono integrare più scatti di breve durata; poiché dal primo all'ultimo scatto la rotazione di campo è evidente, il software si occuperà di raddrizzare e sovrapporre i singoli fotogrammi.
Non si può fare un singolo scatto a lunga esposizione perché la rotazione di campo provoca l'effetto mosso.
Nell'articolo? Allora sono diverse pagine che diciamo che questa tecnica esiste da molto tempo ed è perfettamente alla portata delle altazimutali goto.
A me sembrava che Albertus cercasse conferme sulla possibilità di applicare una tecnica simile alle lunghe esposizioni, con singoli fotogrammi da alcuni minuti.
angeloma e Gimo85
In effetti l'articolo parlava di stacking e tempi brevi senza specificare la durata ( e anch' io non l'ho mai fatto)
non dimenticatevi però che l'articolo affremava anche che questa tecnica è adatta per applicazioni scientifiche avanzate quali la ricerca di pianeti extra solari e asteroidi
a mia conoscenza il tempo di esposizione non puo essere troppo breve come quando si fotografa un pianeta in AZ in quanto il rapporto segnale rumore sarebbe troppo basso
Francamente non penso che l'articolo sia tutto corretto , forse si son date per scontato certe cose, ma potrebbero esserci delle idee interessanti
Comunque sarebbe interessante che angeloma ci fornisca la sua interpretazione
P.S
dopo averci riflettuto su, dopo vi do la mia interpretazione
L'articolo è corretto e non c'è niente da interpretare.
La nota vaga sul concetto di "esposizioni brevi" è tale perché, come già detto, la durata dello scatto, per non avere rotazione di campo, è subordinata a:
- Lunghezza focale.
- Rapporto focale.
- Apertura.
- Sensibilità ISO.
- Sensibilità del sensore.
- Efficienza del sensore.
Manca niente? :confused:
Quelli devi trovarteli da solo per l'attrezzatura che intendi usare e provando.Citazione:
Mancano i numeri
C'è una formula matematica, ma credo sia solo per le foto con fotocamera su cavalletto; non so esista qualcosa di analogo per lo scopo che c'interessa.
do la mia interpretazione
i software per la correzione della rotazione di campo consentono di sovrapporre perfettamente immagini ruotate una rispetto all'altra a condizione che le singole immagini non presentino a loro volta gli effetti della rotazione
Per ottenere immagini con stelle puntiformi bisogna limitare il tempo di esposizione a circa 30 ms
Purtroppo con tubi da 200-250 mm il rapporto segnale /rumore sarebbe troppo basso a meno di non moltiplicare a dismisura il numero di pics nello stacking
con telescopi di grande diametro è un'altra storia
E' vero che l'articolo parla di "applicazioni amatoriali" ma dal contesto si evince che si riferisce a "osservatori amatoriali " non a chi fotografa dal balcone di casa
Certo poteva essere un po' più esplicito, definire un tubo da 600 mm roba da amatori:surprised:
In sostanza jerri ci aveva visto giusto sin dall'inizio
vengo alla parte credo più interessante
Ho chiesto all'autore se quanto scritto vale anche per telescopi di piccola / media taglia
Ammette di non avere esperienza ma a suo giudizio vale sicuramente la pena di provare ovviamente ridimensionando gli obiettivi
da parte mia a Natale mi regalerò un cpc 800 o un LX90
Mi faccio un po' di esperienza in visuale è poi provo con la fotometria in AZ non guidata di stelle variabili di media magnitudine
Se ottengo risultati decenti, mi fermo qui altrimenti mi rassegnerò a comprare il cuneo equatoriale l'auto guida