Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
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Gaetano M.
Penso che per una risposta bisognerebbe calcolare:biggrin:
Red, perchè pensi che le due variazioni dovrebbero equivalersi:confused:
All'inizio, visto che ad una contrazione dello spazio corrisponde una dilatazione del tempo e viceversa, ho pensato che se si usa la luce come mezzo per misurare le distanze in queste condizioni non si noterebbe un bel niente (se le distanze le misuri con il tempo T che impiega la luce per farle, in queste circostanze T rimane sempre uguale anche se la distanza cambia). Ma poi mi sono ricordato che l'interferometro sfrutta le frange di interferenza di due raggi perpendicolari, dei quali uno subisce gli effetti delle onde gravitazionali e l'altro no....
Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
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Red Hanuman
All'inizio, visto che ad una contrazione dello spazio corrisponde una dilatazione del tempo e viceversa, ho pensato che se si usa la luce come mezzo per misurare le distanze in queste condizioni non si noterebbe un bel niente (se le distanze le misuri con il tempo T che impiega la luce per farle, in queste circostanze T rimane sempre uguale anche se la distanza cambia). Ma poi mi sono ricordato che l'interferometro sfrutta le frange di interferenza di due raggi perpendicolari, dei quali uno subisce gli effetti delle onde gravitazionali e l'altro no....
... e quindi?
L'idea rappresentata nell'articolo di Enzo poterbbe funzionare?
Red, grazie per la pazienza;)
Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
[QUOTE=Red Hanuman;2790] secondo Einstein, la geometria dello spazio - tempo varia sempre in modo tale da far si che C sia costante in tutto l'universo, proprio perché è in diretta relazione con l'essenza dello spazio -tempo.
Quindi DEVE essere uguale in tutto lo spazio - tempo, altrimenti non parliamo più di QUESTO universo, ma di un'universo parallelo. O di qualcosa che le attuali leggi della fisica nemmeno immaginano...[QUOTE]
scusa Red, non sono nè matematico nè fisico, ma mi piace ""studiare"" per diletto di entrambe, ma quanto può influire negli ipotetici calcoli il < teorema del viriale > ?
Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
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Gaetano M.
... e quindi?
L'idea rappresentata nell'articolo di Enzo poterbbe funzionare?
Direi proprio di si!:cool:
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Gaetano M.
Red, grazie per la pazienza;)
Ma quale pazienza! E' un piacere!;)
Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
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etruscastro
scusa Red, non sono nè matematico nè fisico, ma mi piace ""studiare"" per diletto di entrambe, ma quanto può influire negli ipotetici calcoli il < teorema del viriale > ?
Direi poco o nulla. Il teorema del viriale vale per sistemi in equilibrio.
Ma un sistema che emette onde gravitazionali non è in equilibrio...;)
Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
ok.... ;) a volte le mie domande contengono le stesse risposte.. :razz:
Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
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etruscastro
ok.... ;) a volte le mie domande contengono le stesse risposte.. :razz:
;) Sapessi quante volte capita anche a me... :biggrin:
Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
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Capitano31
Bhe anchio l'ho letto superficialmente
Una cosa che non capisco è:
perchè raffigurano la distorzione provocata dalle onde grav. di un pianeta, sempre verso il basso?
ma nello spazio esiste l'alto e il basso?
http://img860.imageshack.us/img860/7...n23250x125.jpg
Nello spazio la gravità dovrebbe essere a 360°?
chi me lo spiega?...Capitano
Eh eh no, non esistono l'alto ed il basso nello spazio, questi "appaiono" quando si stà sulla superficie (o nelle prossimità) di un pianeta o di un qualsiasi corpo dotato di una massa sufficiente ad attrarre un corpo nelle vicinanze.
La rappresentazione bidimensionale della "tovaglia elastica" è una semplificazione utile a far comprendere il concetto di deformazione dello spaziotempo in presenza di una massa, ricorda che questo ha quattro dimensioni (..anche di più secondo certe teorie), 3 spaziali ed una temporale ma, come dire, lo spazio non è semplicemente il "teatro" in cui gli eventi si susseguono nel tempo, ma spazio e tempo sono realmente un tutt'uno che formano un "tessuto" spaziotemporale, il quale è il mezzo in cui si propaga la gravità e le onde gravitazionali... Un saluto
Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
Red rieccomi:biggrin:
ho riflettuto e vorrei ancora chiederti... le onde gravitazionali sono sempre descritte dalle equazioni di Maxwell o c'è dietro dell'altra matematica:confused:
A tuo parere cercare di rilevare le onde gravitazionali o misurare la velocità del relativo segnale presenta lo stesso ordine di difficoltà? Ti risulta qualche esperimento per misurare la velocità del segnale gravitazionale indipendentemente dalla sua descrizione fisica?
Qualsiasi piccolo contributo è gradito :angel:
Re: Un fantasma nello spazio: le onde gravitazionali
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Gaetano M.
Red rieccomi:biggrin:
ho riflettuto e vorrei ancora chiederti... le onde gravitazionali sono sempre descritte dalle equazioni di Maxwell o c'è dietro dell'altra matematica:confused:
Le equazioni di Maxwell sono importantissime, perché hanno dato il via a tutte le teorie che pretendono di ridurre ad un'unica causa tutti i fenomeni dell' universo (le famose Teorie del Tutto). Inoltre, con l'unificazione di campo magnetico e di campo elettrico, hanno consentito la scoperta delle onde elettromagnetiche che prima nemmeno si sospettavano. Non solo, hanno permesso di capire che alcuni strumenti matematici molto in voga andavano superati.
Ma tutto ciò non è sufficiente.
Per arrivare alle onde gravitazionali bisogna prima passare dalla teoria della relatività ristretta, che prevede l'uso delle trasformazioni di Lorentz, le quali consentono di poter passare da un sistema di riferimento spazio - temporale ad un'altro (tutto è relativo, ricordi?).
E non basta ancora.
Serve anche la relatività generale che prevede l'uso di una geometria non euclidea, culminata nella geometria differenziale che fu sviluppata inizialmente da Gauss e Riemann e approfondita da Bianchi, Ricci-Curbastro e Levi-Civita.
Un percorso lungo, insomma.
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Gaetano M.
A tuo parere cercare di rilevare le onde gravitazionali o misurare la velocità del relativo segnale presenta lo stesso ordine di difficoltà? Ti risulta qualche esperimento per misurare la velocità del segnale gravitazionale indipendentemente dalla sua descrizione fisica?
Qualsiasi piccolo contributo è gradito :angel:
Direi che siamo sullo stesso ordine di difficoltà. Comunque, prima bisogna rilevare le onde gravitazionali, altrimenti come si fa a misurarne la velocità?;)