Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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alexander
Sperando di non urtare la sensibilità di nessuno volevo anche io esprimere la mia opinione.
Credo di essere l'unico iscritto al sito che non abbia mai alzato gli occhi al cielo (da sempre mi interessa piu la teoria che la pratica) e forse, proprio per questo, posso dare un punto di vista diverso dal solito (ovviamente del tutto personale).
Le poche volte che entro nelle discussioni in oggetto (non si sa mai mi venga anche a me la voglia di osservare) ho sempre avuto la sensazione che le persone che vi partecipano abbiano una profondissima inclinazione alla fotografia e alle tecniche di ripresa.
Penso ai miei amici fotografi che fotografano qualsiasi cosa bella ritengono di vedere in terra e poi penso a loro che fotografano (credo) qualsiasi cosa bella ritengono di vedere in cielo.
Perfettamente legittimo, magari però l'incomprensione nasce da quello, magari piu' che astrofili sono fotografi del cielo che è un pò diverso...
Se fosse cosi il problema è risolto, si parla di due discipline ben diverse e quindi basta separare il sito in 2 sezioni: fotografia e tecniche di osservazione una e l'altra astronomia...
Ps. un tipico esempio è proprio quello della stella polare, un fotografo la guarda e la fotografa ma non sa nulla del perchè è fissa a nord e non ha bisogno di saperlo...
Spero di non aver suscitato malumori, siate comprensivi verso uno che il cielo non lo guarda mai e che quindi magari non ha saputo interpretare bene questa discussione...
grazie Alexander!
magari spostiamo la discussione sull'altro post, dove proprio avrei piacere di avere suggerimenti e idee sulle varie posizioni. Qui lasciamo liberi i virtualfotini finché possono :biggrin:
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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manuela
"da Mario" a Cantavenna, sono 2/3 anni che non vado , adesso è gestito dal figlio, Mario non c è più, ma mi ricordo quando, a fine lavoro Mario suonava la chitarra per i suoi clienti, un carattere eccezionale.
Peraltro a Cantavenna c'è un vitigno particolare riconosciuto , il Rubino, e nella piazza ci sono le cantine sociali che vendono delle bottiglie notevoli... c'è anche un negozio che vende i prosciutti e altri salumi che fanno loro... ho detto tutto..:sbav:
No, non sono mai stato da quelle parti... potrebbe essere una bella occasione per conoscere anche il rubino (che deve essere a base barbera, se non vado errato...). Comunque, anche la Langa non è male... Ne riparliamo sicuramente;)
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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Vincenzo Zappalà
Va bene, cercherò di non andare nemmeno più a leggere il forum da esterno. Tuttavia, avrei anche bisogno di sapere come si allevano i neofiti, se non altro per non scrivere pagine e pagine divulgative che servano solo e soltanto ai soliti noti
Diciamo che non può ricadere solo sullo staff il discorso di veicolare gli utenti alle pagine divulgative, sebbene ci impegnamo comunque a farlo. Le risposte ai contenuti arrivano per lo più dagli utenti stessi del forum, perchè sono proprio loro a fare contenuto. Tra questi utenti ci sono anche i "soliti noti" che tu menzioni, e che interagiscono su tutto il Forum.
Se questa è una collettività, io mi aspetterei che fossero soprattutto le persone che seguono assiduamente i tuoi articoli ad indirizzare gli altri agli approfondimenti, e invece non lo vedo quasi mai fare.
Perchè?
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
grazie Alexander!
magari spostiamo la discussione sull'altro post, dove proprio avrei piacere di avere suggerimenti e idee sulle varie posizioni. Qui lasciamo liberi i virtualfotini finché possono :biggrin:
Ma come si fa a spostarla? :thinking:
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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Stefano Simoni
Diciamo che non può ricadere solo sullo staff il discorso di veicolare gli utenti alle pagine divulgative, sebbene ci impegnamo comunque a farlo. Le risposte ai contenuti arrivano per lo più dagli utenti stessi del forum, perchè sono proprio loro a fare contenuto. Tra questi utenti ci sono anche i "soliti noti" che tu menzioni, e che interagiscono su tutto il Forum.
Se questa è una collettività, io mi aspetterei che fossero soprattutto le persone che seguono assiduamente i tuoi articoli ad indirizzare gli altri agli approfondimenti, e invece non lo vedo quasi mai fare.
Perchè?
Pienamente in accordo con te Ste. Non possiamo pretendere che faccia tutto lo staff....siete bravissimi, ma non onnipotenti. Noi utenti dovremmo mostrare davvero un po' piú di iniziativa, in proporzione alla nostra capacitá di contribuire.
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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Originariamente Scritto da
Stefano Simoni
Diciamo che non può ricadere solo sullo staff il discorso di veicolare gli utenti alle pagine divulgative, sebbene ci impegnamo comunque a farlo. Le risposte ai contenuti arrivano per lo più dagli utenti stessi del forum, perchè sono proprio loro a fare contenuto. Tra questi utenti ci sono anche i "soliti noti" che tu menzioni, e che interagiscono su tutto il Forum.
Se questa è una collettività, io mi aspetterei che fossero soprattutto le persone che seguono assiduamente i tuoi articoli ad indirizzare gli altri agli approfondimenti, e invece non lo vedo quasi mai fare.
Perchè?
pienamente d'accordo! Io non mai parlato di staff, ma solo di forum... l'aiuto l'ho chiesto a tutti...
Perchè non andiamo a chiaccherare nell'altro post e questo lo lasciamo ai virtualfotini???!!! Non vorrei sprecare un lavoro che mi è costato abbastanza...
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
Stavo pensando...
Ma se un fotone viene rivelato, la sua funzione d'onda decade...
Allora un evento può essere visto da un numero finito di rivelatori, pari al massimo al numero di fotoni emessi, raggiunto il quale nessun altro rivelatore potrà intercettare il fotone...
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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Originariamente Scritto da
Beppe
Stavo pensando...
Ma se un fotone viene rivelato, la sua funzione d'onda decade...
Allora un evento può essere visto da un numero finito di rivelatori, pari al massimo al numero di fotoni emessi, raggiunto il quale nessun altro rivelatore potrà intercettare il fotone...
non ho capito : forse volevi dire che l'onda può essere vista da un numero finito di rivelatori (uno per ogni onda), dopodichè essendo diventata particella, non può più essere rivelata come onda. O non ho capito io ?:confused:
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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Originariamente Scritto da
manuela
non ho capito : forse volevi dire che l'onda può essere vista da un numero finito di rivelatori (uno per ogni onda), dopodichè essendo diventata particella, non può più essere rivelata come onda. O non ho capito io ?:confused:
Se ho ben capito io, il fotone viene trasmesso come onda e assorbito come particella. Comunque quando viene assorbito, l'onda relativa a quel fotone semplicemente scompare.
Per esempio il sole emette uno spettro continuo di luce come una lampadina ad incandescenza molto calda. Gli elettroni degli atomi più freddi della cromosfera solare o dell'atmosfera terrestre assorbono parte di questi fotoni creando le righe di assorbimento. Se i nostri occhi fossero sensibili solo a quelle particolari lunghezze d'onda, il sole sarebbe invisibile.
http://www.osservatoriomontebaldo.it...ielo%20800.jpg
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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Originariamente Scritto da
Beppe
Se ho ben capito io, il fotone viene trasmesso come onda e assorbito come particella. Comunque quando viene assorbito, l'onda relativa a quel fotone semplicemente scompare.
Per esempio il sole emette uno spettro continuo di luce come una lampadina ad incandescenza molto calda. Gli elettroni degli atomi più freddi della cromosfera solare o dell'atmosfera terrestre assorbono parte di questi fotoni creando le righe di assorbimento. Se i nostri occhi fossero sensibili solo a quelle particolari lunghezze d'onda, il sole sarebbe invisibile.
http://www.osservatoriomontebaldo.it...ielo%20800.jpg
Beppe, il fotone è SIA pacchetto d'onda CHE particella, in ogni stato in cui lo trovi o misuri.
Quando viene rilevato complessivamente è l'effetto della sua energia che misuri, non una sua singola proprietà.
Il comportamento di particella sta a anche in questo: o tutto viene rilevato, o nulla.
In questo senso sta il tuo "assorbito come particella", e cioè che, quando un fotone della giusta energia si scontra con il giusto elettrone di un'atomo, allora viene assorbito e si trasforma in un qualche tipo di lavoro compiuto dall'elettrone.
Le righe di assorbimento ci sono, ma l'energia assorbita si trasforma in altro, magari in due fotoni di energia più bassa...