Re: upgrade al prossimo telescopio
Grazie, ma la domanda in pratica era: ' un pianeta che ha una dimensione angolare molto piccola rispetto al campo raccolto dall'obiettivo, è soggetto all'interferenza di tutta l'onda sinusoidale o solo di una piccola parte di essa?'
Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
Re: upgrade al prossimo telescopio
Mi dispiace che @AstriD si è trovato il suo post invaso da una entusiasmante e frizzante discussione tecnica.
Per rispondere all'ultimo intervento di @Alby68a, l'immagine del pianeta è soggetta all'interferenza di tutta l'onda sinusoidale.
Ogni oggetto celeste (o meglio ogni dettaglio di un oggetto celeste) produce un fronte d'onda di luce che investe l'intero pianeta e di cui il telescopio raccoglie solo una superficie ampia quanto l'imboccatura.
Tutti i fronti d'onda che entrano nel telescopio si differenziano leggermente per inclinazione (direzione di provenienza e di propagazione), e ciascuno di essi si focalizzerà in un preciso punto del piano focale per imprimersi sul sensore o sulla retina dell'occhio.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Alby68a
Nel video si fa riferimento a sensori e risoluzioni angolari ma l'occhio umano funziona in modo diverso da un sensore.
Il seeing peggiora la risoluzione in termini di campo reale, senza mettere in mezzo il campionamento o l'ingrandimento.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Free
Paul Couteau , che sul volume 2 (pag.261) della rivista "Orione" ha scritto :
" Più l'apertura aumenta più lo strumento è sensibile alla turbolenza
Questa frase riassume bene quello che volevo dire.
Citazione:
Originariamente Scritto da
dob45
per vedere le speckle nel mio strumento (che corrisponderebbe a un Pickering 3 o 4 al massimo) il seeing deve essere proprio pessimo!
Ho il dobson da poco tempo, mi fido di chi come dob45 ha più esperienza in merito. Probabilmente mi sono trovato a fare osservazioni planetarie sempre in serate con seeing pessimo. Prossimamente farò osservazioni parallele sia con il dobson che con il 114.
Inviato dal mio 23021RAA2Y utilizzando Tapatalk
Re: upgrade al prossimo telescopio
Vorrei contribuire anche io alla interessante discussione.
Sul “Libro dei telescopi” quarta edizione scritto dall’astronomo Walter Ferreri, che penso non abbia bisogno di presentazioni (astronomo professionista e non semplice dilettante) a pag. 230 vi è un’appendice intitolata: “Le prestazioni nei corpi planetari”.
Si può leggere: “La turbolenza atmosferica livella ed altera, anche profondamente, le prestazioni offerte dai telescopi sull’osservazione dei pianeti. L’esperienza insegna che i risultati sono abbastanza lineari fino a strumenti di 15-20 cm di diametro, soprattutto rifrattori. Oltre, ciò che si vedrà è così fortemente influenzato dalle condizioni atmosferiche che solo in notti eccezionali gli strumenti più grandi rendono di più” seguono esempi, anche fotografici, e citazioni.
D’altronde se il seeing non limitasse le grandi aperture non ci sarebbe alcuna ragione per spendere miliardi di dollari per mandare telescopi nello spazio o costruire ottiche adattive.
La mia opinione, beninteso senza volere polemizzare con nessuno e maturata in base alla mia limitata esperienza, è che, in ambito di osservazione planetaria, oltre 250 mm non vale la pena andare, e che 200 mm sono più che sufficienti nella maggior parte dei casi.
Re: upgrade al prossimo telescopio
Ringrazio @cesarelia per video postato e per avermi chiarito un aspetto della questione. Il confronto è sempre un arricchimento per tutti.
Questo mi lascia pensare che anche in fotografia hi-res è bene approfondire gli aspetti legati al seeing prima di immaginare di salire di diametri importanti.
Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
Re: upgrade al prossimo telescopio
Però, quello che non capisco è che ci sono persone che hanno telescopi con aperture di 800/900mm, e dicono che riescono a vedere i colori di galassie e oggetti del cielo profondo.
Potranno essere nel posto con miglior seeing, ma da quello che ho capito è, che il seeing comunque non va sotto i 0,3 arco secondi, che corrisponde a una apertura di circa 400mm.
Posso capire che in città il seeing sia più ostico, e probabilmente arriverà mai a 0,3 arcosecondi, ma probabilmente nella maggioranza delle serate arriverà a 1,0 arcosecondi (120mm) e più raramente si raggiungeranno i 0,6/0,8 arcosecondi (200/150mm).
Quindi, conviene veramente superare i 400mm?
Correggetemi pure se ho scritto cavolate!
Re: upgrade al prossimo telescopio
Una cosa è l’osservazione ad alta risoluzione (pianeti, Luna, stelle doppie) un’altra è l’osservazione deep sky (galassie, ammassi, nebulose).
Quando si osservano pianeti, ed è l’argomento dei post precedenti, il dettaglio visibile è determinato dal potere risolutivo del telescopio che aumenta con l’apertura, ma viene limitato dal seeing atmosferico. Oltre i 200–250 mm, nella maggior parte delle notti l’atmosfera diventa il collo di bottiglia. Un telescopio da 800 mm, in alta risoluzione, non vedrebbe più dettagli di uno da 250 mm se il seeing non è eccezionale. Esempio semplice: si può paragonare all’utilizzo di una fotocamera da 100 megapixel impiegata per scattare attraverso un vetro appannato: non risolvi più dettagli rispetto ad una fotocamera con minore risoluzione.
Invece, per il deep sky, il discorso cambia: qui non serve risolvere dettagli finissimi, ma raccogliere più luce per vedere oggetti deboli. Una grande apertura come un 800 mm permette, grazie alla maggior luminosità, di percepire anche sottili colorazioni in alcune galassie o nebulose. Ma questo non ha nulla a che fare col potere risolutivo angolare, è solo questione di quantità di fotoni raccolti.
Esempio: se guardi un affresco sbiadito in una stanza semibuia, aumentare la luce (cioè l’apertura) ti fa percepire i colori.
Sono due regimi fisici diversi: uno è limitato dal seeing e lavora su dettagli minuti (alta risoluzione), l’altro dalla magnitudine superficiale e dalla sensibilità dell’occhio (deep sky)
Re: upgrade al prossimo telescopio
Se non ti aspetti di vedere i colori come sono in fotografia , posso dirti che qualcosa si vede , un classico è la famosa Nebulosa di Orione m42 , un buon rifrattore da 6 pollici o un catadriottico da 8 , in serate favorevoli mostreranno sfumature di verde , ho avuto occasione di vederlo quando avevo il c8 , bisogna rimanere bassi di ingrandimenti ed avere una buona PU .
Per quanto riguarda la tua curiosità , sul fatto che sia opportuno avere un telescopio superiore a 300 mm , direi sicuramente di si , se si ha la possibilità di sfruttare un cielo nero e si vuole fare Deep Sky a bassi ingrandimenti , il seeing non nuoce tanto , quindi un diametro generoso va benissimo , la storia cambia in alta risoluzione , ( a parte il fatto , che per quanto mi riguarda un dob manuale non è indicato a tale scopo ) quando ci saranno giornate di seeing straordinario "poche" allora il 300mm darà spettacolo , in altre serate "molte" quando il seeing sarà poco buono , " come è stato bene argomentato in queste pagine " il diametro maggiore non sarà capace di sfrutterà le sue potenzialità .
Personalmente non sono un fans dei grossi diametri , avere telescopi di grossi diametri richiederebbe delle postazioni fisse in luoghi lontano dalle città .
Osservare da siti con grande inquinamento luminoso con grossi dobson non ha senso .
Non vogliateneme per quanto scritto , certamente non tutti saranno d'accordo su quanto accennato , ma è giusto che sia così.