Ricordati perchè ora preferisco i piccoli rifrattori:biggrin: Ben tornato;)
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Parlando in generale, il problema dei "corti" risiede più nella sferica che nel cromatismo, rapporti focali molto corti impongono lenti molto "curve", per questo nei "corti" oltre un certo ingrandimento l'immagine tende a "rompersi".
Per rispondere nello specifico, i moderni telescopietti (orami fatti tutti con macchine CNC) sono sostanzialmente fatti tutti bene, al massimo possono essere assemblati alla pene di segugio, ma se ci metti su le mani (ad esempio come fa spesso Cherubino nei suoi test) tornano a lavorare bene e reggono senza problemi ingrandimenti pari al diametro in mm, se poi usati per il deep, riduci tantissimo anche il problema cromatismo.
Ad esempio sul mio primo rifrattore (un Konus vista 80 f/5 tubo giallo), l'oculare che usavo di più era un 8 mm, sul Milo (76 mm f/18,4) tiro ingrandimenti fino a 3D (sulle doppie) con un Abbe 6 mm senza particolari problemi.
Credo che quella focale da 18,4 non ti deluderà mai sulle doppie , a me piace moltissimo , quando vado a caccia di doppie , usare il mio antates 76,2 f16,5 le immagini sono sempre al top , puntiforme con primo anello di diffrazione e talvolta su stelle più luminose , mostra anche il secondo anello .
Grazie mille, chiarissimo. Non colpa dell'aberrazione cromatica, ma della sferica. E l'immagine si "rompe" solo ai margini del campo visivo o anche al centro?
Eh, magari Cherubino si', ma se ci metto le mani io al massimo li posso usare come lente di ingrandimento per i francobolli :biggrin:
Io presi lo stesso tubo (Black Diamond) come primo telescopio quasi 3 anni fa su amazon (79 euro) e da allora l'ho usato molto in visuale e una volta come guida, su treppiede con o senza testa equatoriale e` un setup da usare facilmente, da un mese ho preso pure un Omegon mc 90/1250 che voglio usare in visuale per luna sole e pianeti. Leggerissimo pure questo.
Gna, leggo con piacere che anche tu apprezzi le insospettabili prestazioni di questo piccolo ed ultraleggero ACRO da 70/500mm, che ricordiamocelo, non è un f5 , ma è un f7,14 ed un f 7,14 di soli 70mm di diametro, sulla tabella del cromatismo che mette in rapporto il diametro con il rapporto focale, occupa una posizione di grande tranquillità alla voce cromatismo, ovvero a 2,60 circa e quindi vicinissimo al criterio di SIGWICK che assegna al numero 3.0 solo una lieve acromaticità.:)
Non per polemizzare
Ameno che il rifrattore acro sia un f/20 paragonabile ad un ED ,anche un f/7.14 presenta un cromatismo accentuato, avrei voluto prendermi un f/20 :twisted: aimè non posso gestirlo
Mi sono accontentato di un 90/500 a f/5,5 prima di tutto i 2cm in più lo rendono più luminoso di un 70/500
Oggi ho provato sul solito target di acciaio inossidabile ,inserendo una barlow 2 X e un 9mm
1000/9= 111,1111.......X l'immagine è risultata un pò scuretta ma godibile con una P.U da 0,9mm, la prova vera è propria la farò sulla luna quando sarà visibile a NW
Quando sarà a NW?
Mi ero sbagliato quando sarà a SE , il perchè, non posso uscire al freddo, potrò vederla da una finestra a sud est
Ho sentito parlare bene del tuo 90/500, io uso il Vista su tutto quello che mi capita, profondo cielo (incantevoli le Pleiadi a 24X qualche mese fa) ma anche sulla luna a 200X (oculare LV da 4 mm della Vixen con una Barlow acromatica 2X della mini valigetta della Celestron) e, nel 2020, anche su Marte a 160X-200X (qualcosa come Syrtis Maior, Hellas e la calotta polare sud si vedeva). Prova a vedere che cosa riesci a vedere portandolo al limite delle sue capacità, penso che questi acromatici corti debbano essere almeno in parte rivalutati nel planetario anche se non è il loro ambito.