Per me @etruscastro , si può anche terminare qui , le carte sono sul tavolo ,e chiunque le può consultare e comunque sia credo di non aver fatto niente che il forum non concedesse , in tal caso me ne scuso .
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Per me @etruscastro , si può anche terminare qui , le carte sono sul tavolo ,e chiunque le può consultare e comunque sia credo di non aver fatto niente che il forum non concedesse , in tal caso me ne scuso .
basta proseguire con meno aggressività. ;)
Il problema è che si tende sempre a generalizzare e a semplificare concetti altrimenti molto complessi e questo lo si fa, io in primis, per permettere a chi si avvicina a questo mondo, di poter approcciare in maniera semplice, lineare e costruttiva una passione che è, per sua natura, complessa.
estrapolare dei messaggi e dargli una "legge" indiscussa, che l'abbia scritto io come moderatore o un altro utente che sia di fama dichiarata, può essere sbagliato perché si potrebbe perdere il senso di un determinato discorso e quindi il "perché" si sia scritto determinate cose.
Io penso, e l'ho scritto nell'altro thread, che il seeing sia un "fattore" troppo variabile per dargli un "valore" "assoluto" e come vedi metto tutto tra "", per la mia personale esperienza il diametro vince sempre, e nei momenti di calma può fare la differenza, sempre per mia esperienza personale, quando il seeing non collabora non tiro fuori neanche gli strumenti.
Per tutto il resto, un vero punto di svolta in questa discussione sarebbe proporre testi di fisica ottica cosicché chi ha gli strumenti per approfondire lo potrà fare col metodo più rigoroso.
La discussione ha preso carattere spumeggiante da quanto affermato :
Il seeing medio italiano si assesta su 1,5" un 60ino con PR di 2" andrà bene per osservare tutte le volte che il seeing sarà di 2" o inferiore .
Un diametro da 120mm con PR da 1" potrà esprimere tutta la sua risoluzione quando il seeing sarà di 1" o inferiore .
Un diametro maggiore da 250 mm con PR da 0,5" potrà esprimere tutto il suo potere risolutivo quando il seeing sarà da 0,5" o inferiore , questo non significa che se il seeing è di 2" non si potrà usare il diametro da 250mm , anzi con un diametro così grande , rispetto al 60mm l'immagine sarà molto più luminosa , contrastata e nitida dovuta appunto alla maggiore capacità di raccolta luce .
Non capisco cosa c'è di non vero in questo che ho scritto .
Va bene diciamo che il seeing medio italiano non esiste , ma due telescopi con diametro diverso puntati sulla Luna nello stesso momento con seeing da 2" avranno la stessa risoluzione , anche se il più grande sulla carta registra o,5 " , è vero questo o no ?
Poi è logico che avre a disposizione del maggiore diametro , per quando arrivano quegli attimi di calma , e sfruttare tutto il PR è sempre un vantaggio ..
Ringrazio @etruscastro per la condivisione di materiale di ottica astronomica, ho studiato ottica geometrica e ondulatoria all'università ma mi manca qualcosa di specialistico riguardo l'astronomia.
Penso che abbia senso parlare di seeing medio ma non basta, si dovrebbe parlare, almeno in linea teorica anche della deviazione standard σ. Se il seeing ha un valore medio μ,allora il suo valore in buona parte dei casi (il 68%, veda la distribuzione normale o di Gauss in statistica) dovrebbe stare tra μ-σ e μ+σ. Orbene se σ è piccolo (o non è grande) parlare di seeing medio dice qualcosa, se invece in un'altra serata σ è grande allora parlare di seeing medio non dice molto. Idem se invece di parlare in senso temporale si parla in senso spaziale. Non voglio proporre dei calcoli statistici che in pratica sono poco o niente fattibili ma raccogliere in un'unica spiegazione teorica le posizioni di Free e di Angelo_C sul seeing che di fatto non si escludono a vicenda.
P.S. per chi non conosce l'alfabeto greco (poco probabile fra gli astrofili ma lo scrivo per essere chiaro in ogni caso):
μ: my
σ: sigma
Il seeing è un valore qualitativo e non quantitativo con valutazione soggettiva.
Per di più condizionato da mille fattori locali che può cambiare a distanza di pochi metri oltre che nel tempo.
Parliamo del nulla.
Perdonate la crudezza.
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Sono d'accordo, inutile andare oltre, chi legge si farà la propria opinione.
Ps.: FREE, solo un'ultima puntualizzazione, hai portato citazioni di etruscastro, ora di cherubino, ma quello che non hai capito è che non mi convincerai mai con il "principio di autorità", quindi puoi portare tutte le citazioni delle maggiori menti del pianeta, ma se IO non concordo con quelle citazioni, semplicemente non mi persuado della cosa.
Visto che mi hai chiamato in causa , permettimi di risponderti allo stesso modo ; non mi farai cambiare idea neanche tu , con il tuo " principio di autorità"
Ok. ;)
Concordo con te che il seeing è condizionato da mille fattori, un sistema di questo tipo è detto "caotico" e ce ne sono diversi: l'atmosfera e anche lo stesso sistema solare, in intervalli di tempo dei milioni di anni, lo è. Un pizzico di approccio statistico perciò ci sta bene alla fine. Che nel seeing ci sia una valutazione soggettiva è vero, basta vedere le scale adottate (di Pickering, di Antoniadi), qui ammetto di aver semplificato la cosa, ma certe volte è necessario introdurre delle semplificazioni per poi poter trarre determinate conclusioni.