No, assolutamente, il loro punto forte è proprio la estrema comodità
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No, assolutamente, il loro punto forte è proprio la estrema comodità
In realtà sarebbe proprio l'opposto, ma la tua confusione è stata indotta dalle scelte di denominazione, che seguono criteri di marketing.
Le "vere" ottiche planetarie, "moderne", sarebbero gli ortoscopici di Abbe, i monocentrici di Steinheil, i simmetrici di Plossl: tutti oculari con pochi passaggi aria/vetro (quattro in tutto nei Plossl e negli Abbe, addirittura solo due nei monocentrici), estremamente incisi, corretti e contrastati, ma che pagano lo scotto di una scarsa estrazione pupillare - per dire, gli Or sotto i 6-7 mm e i Plossl sotto i 9 son davvero scomodi, bisogna adattarsi.
Gli oculari che trovi con denominazioni tipo "Planetary HR", "Planetary ED" eccetera son tutti oculari in cui l'estrazione pupillare ed un campo visivo elevato vengono privilegiati, ed infatti son comodi, rinunciando ai dettagli più fini e ad un poco di contrasto in cambio di una usabilità anche nelle osservazioni "mordi e fuggi". Ciò si ottiene appunto con l'inserimento prima dell'oculare vero e proprio di una Barlow "dedicata".
Avendo a disposizione le ottiche moderne, se OGGI Schiaparelli o Antoniadi volessero tentare una cartografia visuale di Marte o Mercurio, stai pur certo che dopo aver fatto prove comparative si scorteccerebbero la cornea con gli ortoscopici da 4 mm o altri strumenti di tortura simili, ma alla ricerca del dettaglio più evanescente e al limite della percepibilità userebbero quelli, non un Planetary nemmeno fosse ben più impegnativo e costoso di un Tecnosky o TS ma avesse scritto sopra Televue, Baader o Fujiiama.
Se vuoi far vedere un bel Giove alla fidanza, però, e la sottoponi alla vana ricerca della minuscola pupilla di uscita di un Plossl da 5 mm montato dietro un C8 (vengon 406 X con 0,5 mm di Pu) facendole sentire il fastidio delle ciglia che le entrano nel campo visivo che un istante trova e un attimo dopo riperde, bé, allora sei matto, ti farai sotto sotto un pochino maledire, l'allontanerai dal desiderio dell'osservazione del cielo, e probabilmente ti starai giocando anche le probabilità di qualche fuori programma extra-astronomico. :rolleyes: Vedi tu chi te lo fa fare...
Confermo quello detto qui da Valerio .Contro un ortoscopico non c'è planetario di marca che tenga sulla bontà visiva.
Secondo Raffaello Braga, non è proprio così: http://www.astrotest.it/oculari-tecnosky-planetary-ed/
Secondo Aldir invece si è cosi :sneaky: Almeno con i miei due vixen ortoscopici contro i baader Hyperion e due radian televue.Mi pare dalla recensione che abbiano luce diffusa e distorsione cosi dice lui..Altra considerazione forse ho capito male dice che gli ortoscopici li danno in dotazione ai strumenti cinesi commerciali...non mi pare. Vorrei aggiungere che un ploss da 10 con aggiunta di una buona barlow fa miracoli.
A volte i preconcetti fanno leggere quei che si vuole…
...Stesso identico (autorevole) recensore:
"L’ortoscopico di Abbe (1880) è uno schema semplice ma di alte prestazioni che tuttavia come il Plössl è stato un po’ penalizzato dal trascorrere del tempo e dalla diffusione degli oculari “planetari” ad alta estrazione pupillare: in Giappone gli orto non vengono quasi più prodotti e attualmente rimangono disponibili solo quelli cinesi, che però faticano a suscitare le simpatie di chi è da sempre abituato ai mitici “Circle-T” o “Circle-V”. Lo schema dell’Abbe è costituito da un tripletto di campo che corregge le aberrazioni della lente singola dell’occhio, il campo apparente varia in genere da 40° a 45° (ma ne ho trovati alcuni da 50°) e le aberrazioni sono ben corrette su tutto il campo se il rapporto focale del telescopio non è più aperto di f/10 o 12. Gli Abbe sono stati per decenni gli oculari preferiti dagli osservatori di pianeti e lo sono tuttora(...) perché coniugano la grande nitidezza, trasmissione luminosa e naturalezza delle immagini caratteristica dei monocentrici a un campo più ampio e più corretto, al centro del quale le immagini restano eccellenti anche scendendo a f/7. Anche se il termine “ortoscopico” è divenuto oggi sinonimo di oculare di Abbe non bisogna però dimenticare che anche il Kellner e il Plössl sono a pieno diritto ortoscopici."
Estratto dal link http://www.astrotest.it/tecnica/oculari-quanti-e-quali/
E prosegue così:
Nell’osservazione del cielo la comodità non è soltanto un lusso, è invece molto importante. Questo è vero soprattutto durante le osservazioni prolungate, con strumenti privi di inseguimento o quando si posseggono difetti visivi che obbligano a indossare gli occhiali anche al telescopio. Gli oculari ad alta estrazione pupillare – ticamente compresa tra 15 e 20 mm – stanno diventando quindi sempre più popolari non solo tra chi pratica l’osservazione del cielo profondo (molti grandangolari citati più sopra possiedono infatti questa caratteristica) ma anche tra gli appassionati di osservazioni lunari, solari e planetarie.
La possibilità di osservare comodamente tenendo gli occhiali era già stata soddisfatta nella serie Vixen LV di oculari al lantanio, che hanno conosciuto a suo tempo una grande fortuna nonostante i difetti di gioventù, soprattutto l’effetto di parallasse e la distorsione. A questi sono poi seguiti tutta una serie di sviluppi e di imitazioni, da oculari con caratteristiche simili a quelle dei Vixen LV e di produzione – manco a dirlo – cinese, fino a dei veri e propri grandangolari che oltre a conservare la comodità di osservazione presentano un effetto di parallasse inferiore o addirittura assente. Oggi sono disponibili diverse linee di oculari con un campo tra 55° e 60° specificamente reclamizzati come superamento dell’ortoscopico tradizionale per le osservazioni hires e che troviamo nei cataloghi sotto le denominazioni più diverse, TMB Planetary, Planetary ED, Planetary HR ecc. Metterei in questa categoria anche i Baader Hyperion, più votati all’alta risoluzione che al cielo profondo nonostante i 68° di campo. Sulla carta sono tutti di buona qualità, in pratica la correzione delle aberrazioni può variare con la focale e naturalmente con l’accuratezza di assemblaggio. All’interno di una stessa serie – ma questo è vero anche per altre tipologie di oculari – vi possono essere infatti differenze anche vistose.
E che ognuno usi ciò che più gli aggrada.
Su un asse delle ascisse fra i due estremi "austera recensione indipendente" e "le aziende informano" a che punto si situerà quel testo?
Ho trovato assai "gustosa" la frase
Gli oculari di focale più corta, invece, hanno mostrato una correzione molto spinta su tutto il campo, in particolare il 5 e il 12 mm, ciò che ne fa degli ottimi oculari per l’alta risoluzione anche degli oggetti estesi, Sole e Luna. Il 12 mm ha evidenziato però una certa distorsione al bordo, maggiore che nelle altre focali.
Vera la distorsione... ma com'è che provato il 12 mm con l'idea di farne primariamente un oculare "lunare" visti i bordi da poco oltre metà campo ho acquistato subito un X-Cel LX di pari focale anche se era più ingombrante?
Se vuoi, Valerio, te lo dico io a che punto del grafico si trova...;)
Alcune recensioni sono semplicemente scandalose, ma sappiamo che servono a far vendere.
Paolo
l'autore del test non può rispondere perché non iscritto su astronomia.com quindi eviterei commenti giudicanti verso il suo operato, e questo lo dico da moderatore pur rispettando la libertà di commento di ogni utente, e proprio per questo ognuno poi è responsabile di ciò che scrive.
parliamo degli oculari dei pro e dei contro in base alle nostre esperienze e tralasciamo gli autori dei test.
Io intanto mi prendo sulla baia un plossl cinese 3.2mm da 15€....con focale minore non l'ho trovato...
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Grazie Aldir, sono contento che le mie parole corrispondano a realtà.
il 102/500 è uno strumento che "ha il suo perché", con i suoi limiti ovviamente, ma va meglio di quanto non ci si aspetti sulla carta.
Paolo
Allora, Mi inserisco dopo essermi letto tutta la moltissimo istruttiva discussione attorno alla convenienza o meno di acquistare un certo tipo di oculari rispetto ad altri. E da buon principiante (con gli occhiali) mi sono solo confuso le idee nel senso troppe informazioni a volte contrastanti fra loro sulla convenienza o meno di certi oculari al posto di altri e sulla opportunità di spendere a fronte di spendere poco per un neofita...
Avendo ora il "problema" di acquistare un 5 mm e partendo dall'assunto che sono un principiante ma che per predisposizione preferisco spendere un po' di più una volta che fare la politica dei piccoli passi accetterei un gradito consiglio su quale oculare "vada meglio" in relazione al mio (in arrivo) MESSIER NT-203/1200L e i miei occhi..
E come sempre il mio più umile grazie per la pazienza
;);)
Il planetary ed ce l'ho oramai da anni... Gli oculari vanno e vengono, questo resta e resterà.
Non credo esista un oculare con un rapporto qualità prezzo migliore.
Eccellente, lo consiglio senza riserve, lo ricomprerei altre mille volte.
Mi accodo anche io ad @alextar.
Ce l'ho e ne sono soddisfattissimo.
Il 5 mm ha un rapporto qualità/prezzo veramente esemplare.
Di quelli che ho sin qui provato io, mi è sembrato il migliore seguito dall'8 e dal 18 mm. Un po' deludente purtroppo il 12.
Un 203 mm a 240X è sfruttato in ragione di 1,2 ingrandimenti circa per mm di apertura o se preferisci 30 ingrandimenti per pollice. 240X è un valore abbordabilissimo anche da uno specchio primario che... non sia stato lavorato da una reincarnazione di Dmitry Dmitrievich Maksutov o di William Herschel in persona. Basta che non sia un Seben, via.
Chiaro che per tirare 240X con un tubo aperto ci vuole un buon seeing, e non osservare da un lastrico solare che abbia preso tutto il giorno il sole e poi la notte rilascia tutto il calore verso il cielo creando delle termiche da tener su un aliante.
Tieni presente che, al solito, lo stesso preciso oggetto venduto con marchi di diverse catene di vendita cambia (quasi di nulla) il nome e ... un po' pure il prezzo.
Non comprarlo d'impulso nel primo posto dove capiti e lo riconosci.
e chi sono io per mettere in dubbio i vostri consigli @alextar @Tucana e @Valerio Ricciardi ..??:angel:
Ulteriore domanda.. @etruscastro in un post precedente suggeriva 8 mm FF .. Fra il 5 e l'8 c'e' molta differenza?
explore scientific 5 mm 139 euro
tecnosky 5mm 75 euro
Oculare Flat Field Tecnosky 8mm 60 euro
Quale?
Grazie
Direi che il 5 mm venduto come Tecnosky è il miglior acquisto: i Flat Field gradiscono di più un rapporto focale superiore ad f/8.
E poi un 8 mm non va comunque confrontato con un 5. Il rapporto di ingrandimento cambia di troppo.
Ho seguito il consiglio e acquistato il tecnosky.. Grazie..
Rianimo questa discussione perchè da buon neofita, preso dal raptus "black friday", ho comprato proprio un TS Planetary ED 3.2 su cui però non ho trovato molto (forse è più recente) all'interno di questo interessantissimo thread: tra l'altro ho capito perchè mai c'è una lentina montata all'interno del barilotto di innesto nel fok: è "barlowato"!
Ho scelto il 3.2 invece del 5 per raggiungere i 200x con il mio newton 152/750 ma stando a quel che ho letto qui ed alla mia insoddisfacente esperienza con il 3.2, avrei forse fatto meglio a prendere il 5mm.
Forse sono io che mi aspettavo delle immagini più definite e contrastate rispetto a quelle che è possibile avere con la mia strumentazione, ho però il sospetto che il mio possa essere un esemplare "uscito male"... C'è qualche test che posso condurre per verificare in maniera oggettiva che l'oculare sia "a posto" ?
Grazie :)
tieni presente che a oltre 234x è difficile stabilire se il problema risiede nell'oculare o nel telescopio o nel seeing, e comunque moltissimi oculari dalle "corte" focali sono barlowati, anche altri ben più blasonati!
non ti rimane che riprovarlo con calma e in serate dal buon seeing, e comunque puoi iniziare anche a dirci di quale/i tipo di problemi riscontri, così da capire quale test specifico puoi eseguire.
Cosa hai osservato? In quali condizioni? 200x potrebbero essere, in taluni casi, pure troppi.
Io uso quell'oculare sui miei due Maksutov-Cassegrain e neanche troppo di rado, quando servono ingrandimenti molto alti: 323x col 110/1035 e 481x col 127/1540.
L'ho provato per curiosità sul Newton 300/1500, ma sinceramente non mi è piaciuto molto.
Buono col Lidlscopio acromatico 70/700 a 218x; "nobbuono" con gli acromatici 70/350 (109x) e 90/500 (156x).
Potrebbe essere che non vada granché bene per telescopi con rapporto focale aperto. Quelli con rapporto focale chiuso sono meno esigenti.
Innanzitutto grazie a entrambi per la risposta... in effetti non ho fatto un grande test astronomico, solo una estemporanea osservazione di Giove alle 5 di mattina... un dischetto senza dettagli in cui si distinguevano vagamente le due bande maggiori. Nei test diurni invece adotto un bellissimo albero di Araucaria ad un centinaio di metri dal mio terrazzino di osservazione, che ha il vantaggio di essere fermo e pieno di dettagli "netti" (coperto di scaglie, le foglie): solitamente per gli oculari meno spinti, mi permette di apprezzare chiaramente le differenze tra qualche economicissimo fondo di bottiglia (Seben), i Meade in dotazione al vecchio 114/900, quelli in dotazione al 152/800 e il bellissimo OMNI 40mm appena acquistato.
Con il Planetary 3.2 l'immagine appare ovviamente scura ma anche poco dettagliata, quasi fosse sempre fuori fuoco... Una sera di queste pensavo di testarlo con qualche lampione molto lontano che forse per luminosità e contrasto si avvicina maggiormente ad un oggetto celeste... :-)
Se foste più vicini ve lo porterei a provarlo con le vostre "bestiole", giusto per togliermi il dubbio che sia un esemplare "nato male" e tenermelo felice e contento
PS: dopo aver letto tutta questa discussione, sono tentato di prendere anche un Planetary NED 5mm (ho occhiali ed un po' di problemini di vista, oltre ad utilizzare il puntamento manuale...) che tanti dichiarano essere un modello "ben riuscito" di quella serie.
Ricordo di aver provato quel Planetary ED 3,2mm anche con un Cassegrain puro, un 150mm di almeno 1800mm di focale (se non di più); di notte, col tele sul cavalletto video, puntando un lampione di Farnocchia, un paese dirimpettaio all'osservatorio del GAV, a circa tre chilometri. Immagine chiara, colorata e nitida a 562x con una pupilla d'uscita di 0,27mm.
Non ho potuto provare su oggetti celesti: con quell'ingrandimento, col tele sopra un cavalletto, senza diagonale e senza cercatore, con un campo reale di 0,11°, non sarebbe bastato un miracolo.
domanda, il telescopio è stato fuori tutta la notte o lo hai portato fuori all'ultimo momento per osservare Giove?
Tutti gli oculari di quella focale sono barlowati. Di oculari moderni almeno fino a 20mm di focale, solo ortoscopici, plossl, erfle e Panoptic (e cloni) non hanno barlow.Citazione:
ho comprato proprio un TS Planetary ED 3.2 su cui però non ho trovato molto (forse è più recente) all'interno di questo interessantissimo thread: tra l'altro ho capito perchè mai c'è una lentina montata all'interno del barilotto di innesto nel fok: è "barlowato"!
Solo una mezzoretta: "estemporanea osservazione" dovuta alla insonnia per il troppo aglio nelle cime di rapa mangiate a cena :rolleyes:
Faccio prima una bella prova del lampione come quella fatta da Angelo e poi mi organizzo per una osservazione antelucana di Giove !
Grazie !
mezz'ora è troppo poco per mandare in temperatura un telescopio, soprattutto con queste temperature polari degli ultimi giorni, a forti ingrandimenti il moto convettivo all'interno del tubo non ti potrà mai far vedere delle immagini chiare, poi a quegli ingrandimenti lo ritengo impossibile, già difficile a telescopio in temperatura.
io non prenderei troppo alla lettera quanto detto da Angelo, ma non perché non sia valido, ma perché lui ha utilizzato uno schema molto chiuso sul suo rapporto focale e puntato comunque un oggetto relativamente lontano, il tuo test sulla Araucaria è troppo vicino per usarlo come test.
io posso consigliarti di lasciare il tele fuori almeno 1 ora prima, non puntare oggetti troppo bassi all'orizzonte anche se, il miglior test per valutare un oculare sono i grandi campi estesi, puntiformità stellare, correzione del campo, parallasse, immagini fantasma, insomma, non è questo il periodo dell'anno per testare un oculare sui pianeti.
manda in temperatura lo strumento e controlla bene, molto bene la collimazione, i dettagli si perdono all'aumentare degli ingrandimenti, e per adesso punta un ammasso aperto, come il doppio ammasso del Perseo, poi piano piano faremo anche altri tipi di test.
Televue! Proprio... Riesumo questo intervento non per fare necroposting... ma perché essendomi aggiudicato un oculare Televue Radian 8 mm da 58°, fresco e immacolato nella sua bella scatolina, dal prezzo di mercato appena appena più che TRIPLO rispetto a un Planetary ED da 8mm usato/nuovo, venduto a marchio Tecnosky,
...ho tentato ovviamente un confronto nel modo più obiettivo possibile e immaginabile a mia disposizione: alternandoli in diurno (a ben 337,5x nominali, col Mak 182/2700... leggere etichette autoadesive scritte in corpo piuttosto piccolo e variabile da riga a riga, invertite destra/sinistra, su caldaie individuali di riscaldamento di facciate a qualche centinaio di m di distanza... specifico invertite perché questo costringe a leggere lettera per lettera e rende mooooooolto più difficile "credere di leggere" perché si è riconosciuta la parola e si legge anche a senso; e poi i numeri di telefono non hanno "senso", una cifra o la leggi bene o non sei sicuro).
Ebbene, campo apparente circa uguale, ma non si possono valutare differenze minime.
Campo reale appena appena appena maggiore nel Televue (come se uno inquadrasse 58° e l'altro 58°20', un'inezia),
parallasse non vistosa ma presente ugualmente in ambedue,
dettaglio finissimo al limite della leggibilità un pelo più contrastato nel raffinato Radian rispetto al proletario cinesaccio Planetary ED.
Più contrastato di un poco.
Godibile?
Sulle scritte al limite di quel che i miei coni riescono a distinguere, si. :sneaky:
Appena più limpido, diciamo. :meh:
Prova uno prova l'altro.
Poca roba in realtà.
Ma no, mi sarò sbagliato. :confused:
Rifinisci il fuoco.
Intra-extra-intra-extra si, proprio lì.
Prova uno cambia con l'altro.
E si, è meglio il Radian come si potrebbe legittimamente pretendere con la puzza sotto il naso che ha. :cool:
Di tanto?
Macché. :hm:
Niente di speciale.
Ad essere buoni un 10% globale di miglioramento, magari 8-9% di certo non 13 o 15 o 20.
Ma di così poco?
Rimettiamo il Planetary per la sesta volta, cambiamo soggetto... la targhetta con le caratteristiche di targa di un condizionatore... rifiniamo il fuoco...
Guardiamo anche questa col Televue... e si, siamo lì, il Planetary ED resta un peletto più indietro.
Ma un 10% di qualità di visione in più, a fronte di un 300% di costo sul mercato in più?
E no e no? Chettelodicoaffà?... :cry:
LA MORALE Non si sopravvalutino MAI i miglioramenti che si possono avere cambiando il "livello" degli oculari.
Fra una mezza schifezza e un qualcosa di decoroso c'è veramente il Tirreno.
Fra qualcosa di decoroso e una cosa buona la distanza si accorcia, ma il prezzo scala una marcia apre il gas e prende il fugone.
Fra una cosa molto buona e il top del top la differenza è sempre di meno e l'incremento di costo è sempre di più.
PERCHE' LA QUALITA' DI IMMAGINE LA PRODUCE L'OBIETTIVO, NON L'OCULARE.
Che al massimo di suo può DEGRADARLA MENO di un altro oculare ingrandendola.
Punto e fine.
Perché riuscivo a leggere scritte tanto piccole a un ingrandimento tanto alto?
Perché il mio Mak 182/2700 evidentemente è ben lavorato e poi è uno schema vocato all'hi-res, facile da realizzare bene senza costi elevati perché le superfici son tutte sferiche etc etc .
Prima comanda il seeing, limita la stabilità di immagine.
Poi viene il livello di inquinamento luminoso che influisce sul contrasto, e tanto.
Poi la qualità dell'ottica primaria e la sua tipologia (ossia quanto sia intrinsecamente adatta in rapporto a quel che si desidera osservare).
MOLTO DISTANZIATO si gode ANCHE un po' di un livello qualitativo più elevato di diagonali e oculari.
Il resto è un po' fuffa, un po' wishwilling.
Just my two cents, per quel che valgono.
Sottoscrivo parola per parola...il mio ed 5mm è e resta l'oculare che uso di più.
Il prurito di prendere qualcosa di blasonato mi è venuto, hai voglia se mi è venuto...poi però capita che guardi nel vetro da entinaia ed entinaia di vecchie lirette, riguardi nel tuo proletario planetary da 50€ e...tutto qui?
Dov'è il gregge di euro che ho sparpagliato per la pampas? Ed il planetary continua ostinatamente a non voler mollare il focheggiatore...
Sto cercando un mak 182/2700 ......
Concordo, le differenze bisogna saperle cercare, io non uso oculari sotto il 5mm, preferisco usare la barlow, tanto sono per l'appunto barlowati anch'essi. L'unico 5mm che ho è la serie LV Vixen al lantanio, ma è l'oculare più inutile che ho, sarà che ingrandisce troppo oppure gli hanno messo carta velina fra le lenti.
Il Mak 182 lo hai in firma... te lo sei venduto? :shock:
E' sempre il solito discorso che vale un po per tutto, dopo un certo livello qualitativo (o prestazionale), per avere poco di più, si deve spendere tanto di più.
Poi è lasciato al singolo valutare SE quel poco in più, vale la spesa o meno.
Lo temevo che ad usarlo poco si gonfiava... :biggrin::biggrin::wub::wub:
Che c.lo, ho pagato 180 per avere 182.....
Per esperienza personale con un mediocre riflettore f/8 usavo un ES 5.5mm 68°, credo molto simile ai planetary ed, e vedevo bene i pianeti. Poi son passato ad un ortoscopico di abbe da 7mm, e nonostante l'immagine fosse più piccola si vedevano più dettagli; ma qui potreste obiettare che era per colpa del seeing. Allora vi dirò che una sera con ottimo seeing (8/10) ho confrontato lo stesso ES 5.5mm con un ortoscopico 4mm e anche questa volta l'ES ne è uscito sconfitto.
Eppure la sua comodità è essenziale quando sono in compagnia di amici e bambini, ed esclusivamente per queste occasioni preferirei all'ES proprio il Planetary ED 5mm (ha pochi mm di ep in più)
Esatto! Se stai facendo la serie di osservazioni della vita per la Grande Opposizione Fine Di Mondo che si ripeterà quando tutti noi utenti saremo andati (il più tardi possibile eh? :biggrin:) a far terra per ceci, o se stai tentando di vedere anche tu Cerere tondeggiante o macchie di albedo diverso su Ganimede, eccccccerto che preferisci un true ortho... se possibile Circle-qualchecosa sperando di non averlo acquistato da un collezionista.
Ma in tante condizioni meno critiche e irripetibili una buona e comoda estrazione pupillare ed un campo apparente riposante (io son fra quelli che concepisce di andare sopra i 68° maaaax 70° solo coi Dobson gestiti a mano senza GoTo passivo...) fanno godere di più di un hobby che non è vocato alla sofferenza. Basta che il prezzo da pagare in termini di dettaglio non sia vistoso...
Ci credo che con l'abbe vedevi più dettagli, innanzitutto essendo un 7mm spappola di meno l'immagine e poi non è quello che volevi vedere? :whistling:
Buonasera a tutti,
riesumo (per l'ennesima volta direte) questa discussione, che ho avuto modo e tempo di leggere in toto.
Ringraziando anticipatamente tutti voi per la mole di informazioni apprese in 20 pagine (tutto di guadagnato per un neofita come il sottoscritto), vi chiedo giusto un parere su una questione che ho visto solo appena accennata in questo topic.
Faccio riferimento all'utilizzo di un oculare per planetario per gente che, come il sottoscritto, lavora esclusivamente su monttura ATZ.
Premettendo di essere in possesso di un Skywatcher Evostar 100 ED (F9), di cui al momento sono felicissimo, e di essere alla ricerca di un 5 mm con cui strigliare un po' lo strumento (al momento non posso superare i 130 x) vi chiedo se con la mia configurazione abbia senso orientarsi su un ortoscopico, che, a pelle, temo mi faccia poi diventare matto in fase di inseguimento.
Pur essendo dell'idea del "pochi oculari ma buoni", mi stavo chiedendo quanto valesse la pena orientarsi su ottiche estremamente performanti (e costose) ma probabilmente più scomode.
Per intenderci (e qui forse in molti rabbrividiranno), utilizzando barlow 2x + 14 mm ES da 82°, a me Urano è piaciuto da morire (pur essendo microscopico), forse anche perchè a quegli ingrandimenti ho avuto "molto tempo" per osservarmelo in tranquillità.
Grazie mille a chi risponderà
MAD
Un Planetary ED da 5 mm da 60° (un pelo scarsi secondo me) usato come nuovo, o un Explore Scientific LER 4,5 mm da 52° ti daranno fra i 180 e i 200 ingrandimenti, nel range delle prestazioni massime gestibili con un seeing buono ma non necessariamente ideale... non solo con la stessa frequenza con cui un assessore comunale calabrese rifiuterebbe una mazzetta.