Grazie infinite, troppo gentile! :)
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Grazie infinite, troppo gentile! :)
Si queste zone servivano probabilmente non tanto a vedere la luce ma ad evitarla un poco come per gli scarafaggi per nascondersi, ho visto una pagina di wikipedia abbastanza bella sull'evoluzione dell'occhio con i vari passaggi.
Più difficile pensare a come si sia evoluto il radar e il sonar di pipistrelli e cetacei.
Ho letto che sotto profilo evoluzionistico il pipistrello è piu evoluto e meccanicamente meglio costruito di un uomo.
Uscendo un poco dal tema anche alcune invenzioni dell'uomo sono difficili da spiegare per esempio la ruota è fin troppo ovvia, si sarà visto un tronco rotolare e cosi per mazze, pugnali e coltelli copiate da piastre frontali di bovini, zanne, corna e artigli di vari animali ma l'uomo da dove ha tratto ispirazione per l'arco e per l'ago per cucire?
Trovo anche incredibile che i sigilli che venivano apposti sull'argilla per contrassegnare le merci abbiano ispirato la scrittura ma poi gli uomini abbiano impiegato millenni per costruire il torchio per la stampa, L'invenzione era li pronta e facile fin da subito eppure...
Quest'articolo sembra dare ragione a quelli che considerano lo sviluppo della vita quasi ineluttabile: http://www.lescienze.it/news/2015/10...bonio-2814948/
Anche se devo dire che mantengo le perplessità.
Io sono di questo avviso: si può discutere di cosa sia la vita,di come si sia sviluppata, di come potrebbe essere su altri mondi, potremmo discutere sul fatto che su marte esiste o meno la vita, di che genere di energia sfrutti e moooooolto altro.
Ma sul fatto che sia inevitabile o meno... mi pare ovvio... Se no noi non saremmo qui.... se no la vita non risponderebbe a precise leggi chimico fisiche spiegabili... cosa che invece fa molto bene....
Se sfogli un libro di chimica-fisica, troverai certamente una trattazione sistematica di tutti gli eventi che rappresentano la vita (ciclo di krebs, glicolisi, l estrazione di energia in generale) ma analizzati da un punto di vista termodinamico, dicendo quando la reazione può e quando la reazione non può avvenire, in base alle condizioni esterne che sono le solite p, T e V e molto altro...
Se sciolgono un sale in acqua, ad una certa Temperatura sono certo che quel sale si scioglie... nulla me lo fa dubitare... la vita attraverso tantissimi tentativi, si manifesta nello stesso identico modo, ovvero attraverso una precisa e rigorosa termodinamica.... NULLA È LASCIATO AL CASO quando si parla di scienza!!!!!
Un fisico, non ricordo chi, disse che tutto ciò che può esistere, esiste... vedi ad esempio i buchi neri... chi se lo aspettava... Eppure...
In chimica invece si dice che quando la natura produce una cosa, sicuramente la produce in gran quantità... il che vale a dire che le leggi dell universo sono uguali ovunque e si manifestano nello stesso modo ovunque....
Perciò la vita viene inteso come un fenomeno inevitabile, IL CHE NON SIGNIFICA CHE MI ASPETTO DI VEDERE NASCERE UNA FAUNA AMAZZONICA BUTTANDO GIÙ A CASACCIO UN PO DI METANO ED AMMONIACA.
La visione determinista della vita non è affatto una posizione folle, anzi, è una posizione cosciente che prende consapevolezza del posto che occupiamo nell ordine delle cose.... e si rende conto della riproducibilità del fenomeno vita...
Se il fenomeno vita non fosse riproducibile allora si che sarebbe strano....
Però in laboratorio non ci siamo ancora riusciti...questo dovrebbe far riflettere:biggrin:
Se la vita è un fenomeno reale allora è sicuramente riproducibile in laboratorio... anche se oggi esistono forti limitazioni di carattere pratico...
se in generale la vita non fosse riproducibile in laboratorio allora bisognerebbe rivedere seriamente tutta la scienza moderna...
Però, come dice @Gaetano M. non ci siamo ancora riusciti
Non riusciamo a ricreare molte cose in laboratorio... ma principalmente a causa di limitazioni pratiche...
Prima o poi, qualche mente evoluta ci riuscira'. Sara' un epico salto evolutivo che aprira' scenari oggi impensabili, alcuni preoccupanti.
Allora: relativamente alla vita, siamo di fronte all'evidenza di esistere e di ragionarci su, e perciò si può considerare un fatto.
Restano due possibilità di approccio, che la correttezza ed il rispetto per gli altrui punti di vista ove non finalizzati ad ottenere vantaggi convincendo il prossimo impone di trattare con pari rispetto (non necessariamente attribuendo ad ambedue pari dignità razionale ed intellettuale, però):
1) la vita è una "conseguenza" dell'evoluzione della materia e dei suoi complessi rapporti diretti da ferree e solo in parte decifrate leggi chimiche e fisiche (posizione laica e positivista), e allora si deve ritenere che tenda a svilupparsi ogni volta ve ne siano le condizioni - e qualche volta ci riesca, non sempre;
2) la vita è un "miracolo" dovuto ad un intervento soprannaturale da parte di una volontà superiore in grado di determinare non solo lo svolgersi degli eventi, ma in definitiva anche l'esistenza stessa della materia da cui poi con scintilla dovuta alla determinazione di questa entità, e allora potrebbe essere anche un unicum universale. E questa è la posizione fideistica.
Tertium non datur.
Ho scritto, lo comprendo, con toni molto diplomatici, ma è un tema scivoloso e non voglio mettere in imbarazzo nessuno, a cominciare da amministratori e moderatori.