Ecco una foto aerea e il mio video su youtube
Allegato 35742
https://www.youtube.com/watch?v=YAYK-nKs7oI&t=0s
;););)
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Ecco una foto aerea e il mio video su youtube
Allegato 35742
https://www.youtube.com/watch?v=YAYK-nKs7oI&t=0s
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Ciao, vorrei portare un mio parere sulla questione citata anni fa qui sullla relazione Monte d'Accoddi - Croce del Sud.
Benché non sfugga a nessuno che la Croce del Sud fosse visibile per intero nei cieli sardi in tempi antichi (e in realtà lo è stata per parecchio tempo, almeno per diecimila anni fino a circa il 200 a.C. (un paio di secoli più di recente dalle coste meridionali), io ho sempre faticato assai a mandare giù questa teoria. E non perché sia impossibile (abbiamo visto che i presupposti ci sono), ma perché non ne vedo la ragione pratica.
Di megaliti e strutture antiche allineate con gli astri c'è pieno il mondo, letteralmente. Tuttavia queste strutture, quando non sono legate al sorgere del Sole o al suo mezzogiorno, spesso sono allineate con stelle e gruppi stellari molto appariscenti, oserei dire dominanti, tanto che appunto fungevano da riferimento per la cultura di chi questi megaliti li eresse. Ora, è innegabile che il gruppo di stelle della Croce del Sud sia molto appariscente, ma occorrerebbe anche collocare queste stelle nel contesto celeste che i sardi antichi osservavano ogni notte.
Come oggi, anche all'epoca, le figure più brillanti erano la stella Sirio, il grande quadrilatero che oggi chiamiamo Orione con il suo trio allineato al centro che non ha eguali in tutto il cielo, e poi altre figure particolarmente facili, come il Grande Carro, lo Scorpione (che all'epoca era più alto per via delle precessione - attenzione, non che dovesse per forza rappresentare uno scorpione nell'antichità, ma solo e unicamente perché è una figura molto luminosa). Più vari gruppi di stelle di prima grandezza con annesse stelle più deboli vicine, come il Toro, la parte superiore dell'Aquila, e così via.
Cosa ha di speciale dunque la Croce del Sud? Premesso che ovviamente oggi noi la chiamiamo così, ma anticamente le sue stelle erano semplicemente le zampe posteriori del Centauro; e prima ancora o in differenti culture, chi lo sa... ma di gruppi stellari a forma di croce è pieno il cielo, se "disimpariamo" la forma delle costellazioni come oggi le riconosciamo: la croce più grande che si possa trovare in cielo per esempio ce l'abbiamo alta tutti gli inverni e neppure ci abbiamo mai fatto caso: pensate all'asse maggiore formato da Sirio e Alhena, e l'asse minore formato da Betelgeuse e Procione. Una croce immensa, chiarissima, altro che la Croce del Sud...
Altro elemento: la Croce del Sud è indissolubilmente legata ai "Puntatori", ossia Alfa e Beta Centauri. Chi ha esperienza nella loro osservazione visuale e non è troppo plagiato da una conoscenza approfondita delle costellazioni attuali, non può fare a meno di considerare tutte queste stelle come un unico, omogeneo e ben distaccato gruppo stellare, quasi senza eguali, e, cosa importante, di cui la Croce del Sud non è che il "ramo debole" dell'asterismo, ossia la parte meno "attraente", per via della minore luminosità delle sue stelle. Un po' come l'angolo in basso a sinistra lo è per Orione, con Saiph che è meno luminosa anche delle stelle della Cintura.
Poi c'è un altro elemento a mio avviso molto importante e forse persino dirimente: la Croce del Sud era un gruppo di stelle abbastanza basso (circa 10° nel 3000 a.C., più o meno come noi oggi sempre da Sassari vediamo la coda dello Scorpione), visibile per pochissime ore ogni notte e per giunta solo in certe stagioni, quando cioè il Sole era lontanissimo dal tratto dell'eclittica compreso fra il Cancro e lo Scorpione, in pratica del tutto invisibile in estate. L'estinzione atmosferica fa il resto, ed ecco così che Acrux diventa una stella più o meno come tante. Dunque perché dare tanto spazio e importanza a un gruppo di stelle neppure bene osservabili, quando c'è in alto comodo comodo ben altro di più appariscente da usare? Senza contare che, come detto, il vicino Gruppo dei "Puntatori" risalta maggiormente, a maggior ragione che all'epoca le due stelle erano anche più distanziate e l'intero "segno celeste" appariva dunque più esteso.
Tutto questo ragionamento, per altro, si basa su un postulato: che Monte d'Accoddi sia per forza allineato a qualche gruppo stellare. Probabile, magari anche molto probabile, dato che altre strutture megalitiche antiche sono allineate con astri, ma non del tutto certo. Inoltre la stragrande maggioranza dei siti megalitici noti sono allineati con il Sole e con la sua posizione in determinati periodi dell'anno.
Insomma, io credo che ci affascini di più l'idea che ci sia un sito megalitico che sia allineato a stelle che oggi per giunta non sono più osservabili: è il doppio fascino di una cosa doppiamente perduta, da una parte una cultura misteriosa scomparsa e dall'altra un cielo ormai cambiato. Ma io sarei per tenere i piedi per terra e pensare a ciò che già conosciamo o che potremmo scoprire, senza scomodare l'Associazione Scorpius-Centaurus. Ovviamente nulla si può escludere al 100%, ma ecco, credo personalmente che ci siano spiegazioni più plausibili.
Ecco, trovo questa accurata analisi un esempio corretto di come si ragioni con mentalità scientifica.
Senza "aringhe rosse". ;)
Ciao amici, diverse volte ho citato il Pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino e condivido con voi questo articolo.
https://www.sardiniapost.it/culture/...una-nel-pozzo/
Roberto sicuramente ci aiuterà a capire meglio la questione;););)
Se ti riferisci a me, non sono un esperto di archeoastronomia... casomai potrei essere un buon "smontatore di archeoastrobufale". :biggrin:
Se non altro qua non si parla di improbabili legami con la Croce del Sud.
Forse farà piacere a @corrado973 sapere che sulla "La Stampa" c'è un breve articolo (ed un bel filmato) proprio sul pozzo sacro di Santa Cristina.
Questo l'articolo il cui titolo mischia il sacro con il profano (... ma non fate i soliti "bacchettoni" :biggrin:).
Grazie Fabrizio. La cosa positiva è stato l'avvicinamento delle persone alle cose belle della nostra civiltà nuragica. In realtà tale evento è tutt'altro che raro...
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Vedi pseudo documentari di giacobbiana fattura...
Hmmm... non è che mi convinca del tutto.
Ciò, nonostante il fatto che edifici antichi spesso siano stati progettati od orientati con particolare riferimento a fenomeni celesti.
E' il caso dell'Ara Pacis augustae, che nella sua originaria giacitura ed orientamento vedeva l'ombra dello gnomone (costituito dall'obelisco attualmente rieretto a piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati) proiettarsi attraverso l'ingresso dell'Ara esattamente sull'altare... il 23 settembre, giorno del compleanno di Augusto. La cosa era tutt'altro che "un mistero", era stata accuratamente ricercata e voluta con metodo e precisione, era nota a tutti ed è riportata da innumerevoli storiografi tanto contemporanei che non.
Utilizzi simbolici consapevoli e pianificati con precisione di effetti di origine astronomica erano estremamente frequenti. Però è facilissimo poi oggi ricamare sopra a quel che si vede, andando ad estrapolare ex post il dato o la misura dell'angolo che serve per suffragare una teoria (che in realtà diventa solo una ipotesi ad hoc). Molte giacobbate vengono fondate sul lavoro inutile di rilevatori a misurare con grande precisione e cura orientamenti, angoli, azimut, latitudini, declinazioni e precessioni... magari su strutture che sono state massivamente rimaneggiate con una anastilosi estremamente poco scientifica in tempi moderni, come nel caso di Stonhenge che nei dipinti e nelle incisioni ottocentesche viene rappresentata dal vero in condizioni moooolto diverse da quelle attuali (vedasi sotto e confrontare con le foto fatte oggi dai turisti...).