Bello lo zoom Antares ( se non sbaglio ).
Ma si trova ancora in commercio o non lo fanno più?
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Bello lo zoom Antares ( se non sbaglio ).
Ma si trova ancora in commercio o non lo fanno più?
Onestamente non lo so, il mio è lo speers waler mkI (fecero anche un mkII "argentato", magari questo è ancora in commercio :confused:), per il setup portatile (tutto in uno zaino) come detto ho optato per soli zooms (hyperion 8-24, s. waler 5-8 e nagler 2-4, piu un oculare "cercatore" tmb paragon 40), con soli 480 mm di focale non ho particolari problemi di campo da qui la scelta, ma tornando in tema, per il dobson (1830 mm di focale) il campo largo serve come il pane e visto che non avevo dai 700 ai 1000 € per un oculare zoom TOP come quelli sù indicati, sono andato di "normali" oculari fissi ma con campo generoso.
Buongiorno a tutti e grazie in primis per le risposte, tutte molto utili e che mi hanno fatto riflettere.
Donc, il consiglio di Angeloma sarebbe in effetti l'ideale. Provare vari oculari altrui in osservazione pubblica con esperti. Assolutamente verificheremo la fattibilita' della cosa.
Nel mentre, pero', vorrei proseguire l'analisi e provare a mettere un punto visto che non so tempi e modi della soluzione ideale.
Vi rispondo ora perche' nel frattempo "ho studiato" onde non subissarvi di ulteriori domande ridondanti,andandomi anche a spulciare vecchi topic dove ho ritrovato tra l'altro risposte utili proprio di Angeloma ed Etruscastro che ho combinato alle risposte tecniche e chiare di Angelo C.
Ho realizzato che oculari da planetare e deep sky sono generalizzazioni. Nel senso che bisogna vedere cosa vuoi osservare TU di entrambi e valutare in base a tue esigenze e sopratutto al tipo di telescopio in dotazione.
Assodata dunque la mia esigenza di estrazione pupillare elevata e la necessita' di campi larghi per il mio dobson, mi sono studiato anche la questione "P. U." in relazione all'osservazione deep sky che dovrebbe avere un valore di riferimento intorno a 2.
Ora, se ho inteso giusto il calcolo si ottiene dividendo apertura del telescopio per gli ingrandimenti. Incrociando tali dati con i limiti dati da calcolo degli ingrandimenti possibili sul mio dobson e tenuto conto di quanto mi avete detto sulla notevole incidenza del seeing ad alti ingrandimenti, ho parzialmente rivisto le mie idee iniziali.
L'Orbinar da 17mm con fov 70 ed e.p. 15 garantirebbe in effetti dei valori adatti per una media focale in deep sky con p.u. intorno a 2 e campo apparente buono adatto al mio dobson ad un ottimo prezzo. Varrebbe la pena provare e in un secondo tempo eventualmente integrare con un 13mm (magari risparmiando un po' puntando all'ES da 82 °).
Quanto alla corta focale.. Sono in dubbio fra tre alternative.
Provare un 6mm omegon cronos WA con 66 apparenti che ha un costo contenuto (47 euro in promozione invece che 59), per sfruttare i 200x sfruttabili dal mio dobson, avendo appurato che andando oltre col 5mm spenderei soldi per usare un oculare due volte l'anno..
Oppure salire ad 8mm e andare di ED planetary visto che se ne parla tanto bene. In questo modo non sfrutterei i 200x MA ho letto che 150x sono sufficienti per i pianeti (tanto pare che Mercurio, sia cliente mooolto difficile e dunque caso a parte.). Tuttavia mi scoccerebbe un po'.. Cioe' non voglio farmi prendere la smania dagli ingrandimenti pero' prendendo un 8mm poi volessi salire, ecco un 6mm diventerebbe molto ravvicinato.
E allora (terza ipotesi) fare la follia di prendere un ES 6,7 da 82 che pero' costa molto (e io appunto sono ancora agli inizi) e ha un campo largo che dai commenti che ho letto potrebbe sui pianeti non piacermi (nel senso che non mi concentrerei su di esso, diciamo, avendo un campo cosi' largo) ma questo non lo posso sapere fino a quando non provo ed e' per questo che il 6mm economico ma non ciofeca della omegon che dicono adatto ai pianeti mi attira. Voi stessi avete detto che 60 sarebbero sufficienti e l'occhio umano comunque non percepisce piu' di 70 giusto?
Il punto importante IN SINTESI e' se 150x siano solo sufficienti per i pianeti e stelle doppie oppure siano gia' buoni (cioe' se 200 sia uno sfizio)
E se 60 gradi apparenti siano si' adatti, ma capire se meglio o peggio o equivalenti per lo scopo rispetto ai 70 - sotto i quali non scenderei per focali medie e lunghe.
Grazie a chi sarà arrivato sino a qui :P
Con oculari da 70 gradi, c'è ancora un bel po' di spazio da sfruttare...Citazione:
l'occhio umano comunque non percepisce piu' di 70 giusto?
l'occhio, senza girare la pupilla, copre tra i 65/68°.
secondo me, per oculari che ti rilasciano forti ingrandimenti bastano ai classici 60° (anche 68° a trattarsi bene), oltre questa focale diventa solo uno sfizio personale che, potendo economicamente, è giusto anche accontentarsi.
c'è da dire anche che quasi la totalità degli astrofili hanno iniziato con oculari di fascia medio/bassa per fare poi degli up grade in futuro.
L'occhio, senza girare la pupilla, o anche girandola, ha sempre lo stesso campo visivo di 100-110°, se non sono presenti patologie. E che c'è di male, nel girare la pupilla? È fatta apposta!Citazione:
l'occhio, senza girare la pupilla, copre tra i 65/68°
Il campo è così suddiviso:
- area centrale: 5°.
- area paracentrale: 8°.
- area maculare: 18°.
- area periferica prossimale: 30°.
- area periferica mediana: 60°
- area periferica distale: 100-110° (la "coda dell'occhio"). Ecco perché esistono oculari fino a 100-110° e perfino di 120°.
Fisiologicamente parlando, quella che si può chiamare "area d'attenzione" arriva a 30° e con progressiva diminuzione, fino a 60°; ecco perché c'è ampia scelta di oculare con campo compreso fra i 50 e i 70 gradi.
Relativamente agli ingrandimenti da utilizzare, devi prima di tutto verificare la bontà del tuo luogo di osservazione principale, ovvero se questo gode spesso di buon seeing (e quanto buono) o meno, solo fatto ciò si può prendere la decisione su quale oculare per massimi ingrandimenti orientarsi, magari godi di una postazione baciata dal seeing e il 6 mm (200x) potrebbe starti stretto (soprattutto su Giove ed ancor di piu su Saturno) sentendo sempre piu spesso il bisogno del 5 mm (che intendiamoci, nessuno ha detto che non si possano avere entrambi, budget permettendo); ovviamente è possibile anche il contrario e quindi si avrebbe già difficoltà ad untilizzare il 6 mm.
In ogni caso, secondo me, 150x per il planetario sono un po pochini, penso che 200x (soprattutto per i due giganti sù citati) sia il giusto compromesso tra usabilità e dettagli mediamente visibili, avresti una P.U. di 1 mm ancora godibilissima.
Riguardo all'omegon cronus ( che è dichiarato da 60° e non 66° ), mi sembra il solito Planetary HR, un oculare che dalle recensioni che ho letto sembra comunque accettabile.
Che poi dovrebbe essere questo
https://www.ebay.com/itm/New-1-25-in....c100005.m1851
Solo che non avendo marchio costa la metà.
Vien però da chiedersi se chi metta il proprio marchio su un oculare (o un telescopio) non richeda al produttore che il prodotto non rispetti determinate specifiche e standard di qualità; per questo motivo, si prospetta la possibilità che oggetti apparentemente identici non abbiano in realtà prestazioni diverse ed è già successo.
Come può anche essere che la differenza del prezzo richiesto non giustifichi tali differenze.
Tutto sommato, se il prezzo è appetibile, vale la pena "rischiare": quasi di certo, si avrà comunque un oggetto decoroso a fronte della spesa. :)
attenzione però, se tu hai un oculare da oltre 82° l'occhio non vede fino ai bordi senza girare la pupilla.
ora, prendo per buono i numeri che hai postato, ma questo conferma che oltre 60° per percepire dettagli l'occhio deve spostare la pupilla, anche perché fisiologicamente quella che noi chiamiamo visione distolta (i bastoncelli) hanno peculiarità totalmente diverse dai coni.
e infatti si torna a dire che oculari fino ai 68° sono già del tutto sufficienti per coprire la parte visiva dell'occhio senza girare la pupilla! ;)Citazione:
Fisiologicamente parlando, quella che si può chiamare "area d'attenzione" arriva a 30° e con progressiva diminuzione, fino a 60°; ecco perché c'è ampia scelta di oculare con campo compreso fra i 50 e i 70 gradi.