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Re: Acromatici alla riscossa!
prima che si degeneri vi invito a tenere un tono cordiale sul forum, abbiamo capito tutti i pro e i contro di alcuni calcoli e/o esperienze diverse sul campo, ma mai deve venire meno il buon gusto di scrivere sul forum, e oltretutto potrei dire che siamo anche ot ;)
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Re: Acromatici alla riscossa!
Vorrei dire che continuo ad avere l'impressione che diciate tutti più o meno le stesse cose; se il seeing è cattivo il diametro maggiore è inutile, almeno in hi-res (nel deep sky dove ci sono oggetti estesi magari le cose cambiano), tanto e vero che anche Giovanni diaframma il proprio rifrattore o non osserva proprio.
L'unica cosa per la quale ho dubbi, o che non ho capito, ammetto, è questa:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Free
Per essere più chiari , con seeing da 2 secondi d'arco , il 60ino sdoppia una stella da 2" il dob da 50 centimetri al massimo si ferma a 2" di più non va , mentre per quanto riguarda l'ammasso il 60ino vede una nube il dob vede le stelle che lo compongono , ma ciò è dovuto alla maggiore capacità di raccolta luce del dob e non al potere risolutivo
Io non ho mai letto : il diametro più grande è più risoluto perché raccoglie più luce Ho sempre capito che la risoluzione fosse un parametro fisico legato al diametro... :confused:
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Re: Acromatici alla riscossa!
Ciao Paolo , certamente la risoluzione cresce al crescere del diametro , ma non vedo dove ai letto la frase " il diametro più grande è più risoluto perchè raccoglie più luce"
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Re: Acromatici alla riscossa!
Appunto, non l'ho mai letto da nessuna parte, mentre è implicito nel quoting del tuo intervento.
Da qualunque parte leggo: la risoluzione è figlia del diametro, punto
e mai: la risoluzione è figlia del diametro e dunque, in ultima analisi, della quantità di luce in ingresso
E' chiaro che risoluzione e quantità di luce vanno a braccetto, ma non so se il rapporto è diretto, o solo incidentale ed invece la risoluzione è legata ad altro parametro ottico relativo al diametro dell'obiettivo.
Ho questo dubbio :meh:
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Re: Acromatici alla riscossa!
Se ti riferisci a questo
" ciò è dovuto alla maggiore capacità di raccolta luce del dob e non al potere risolutivo "
Significa che con seeing da 2 secondi un 60mm sgranerà l'ammasso fino a 2 secondi d'arco , mentre il dob anch ' esso sgranerà l'ammasso fino a 2 secondi d'arco , ma la vista sarà enormemente migliore nel dob per via della grande apertura e raccolta luce , le doppie nell'ammasdo saranno risolte in tutti e due telescopi fino a 2 secondi di separazione .
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Re: Acromatici alla riscossa!
FREE, tu hai scritto decine di volte che la risoluzione di un grosso diametro é frutto della maggiore luce raccolta, ma non del maggior diametro, uguale, maggiore risoluzione.
Questo è il nocciolo del contendere, mentre i sacri testi, come ben testimoniato anche dall'esperto Paolo25, scrivono senza alcuna incertezza che la risoluzione è funzione diretta del diametro e io questo ho sempre verificato, sia nel terrestre di potenza, che sul cielo notturno.
Per quanto riguarda i test comparativi terrestri di potenza, io quelli faccio tutti i giorni adatti, rigorosamente mezzora prima del tramonto e fino a tramonto avvenuto, che vuol dire almeno 200 osservazioni terrestri all'anno ed i risultati che ottengo in terrestre sono esattamente uguali a quelli che ottengo sui soggetti astronomici.
Per i soggetti astronomici, in modo particolare i GLOBULARI, se un sessantino me li mostra appallati a qualsiasi ingrandimento, mentre con un SCT da 8" me li mostra esplosi e con del cielo nero fra le stelle, tu dici che è dovuto alla maggiore luce, mentre è il molto maggiore diametro che assomma in se una maggiore risoluzione, che genera la molta maggiore esplosione del GLOBULARE.:)
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Re: Acromatici alla riscossa!
Ciao a tutti, dopo aver letto molti post di questa discussione, penso che il risultato di una osservazione in relazione alle diverse condizioni di seeing e quindi del potere risolvente di un determinato telescopio sia stato ben argomentato da @dob45.
Non possiamo analizzare la questione legando tutto alla famosa formula 120/D. Ci sono molti altri fattori che entrano in gioco, come evidenzia Dob45 (scusa ma non ricordo il nome) e Giovanni Bruno, ad esempio la nitidezza, che è cosa diversa dal potere di risoluzione ed è anche essa funzione del diametro o meglio dei fenomeni di difrazione che sono più deleteri nei piccoli diametri.
Come detto il seeing è variabile. C'è il discorso degli ingrandimenti che va considerato in relazione al potere risolutivo del nostro occhio, che cambia tra persone e con l'età.
Il seeing medio italiano è intorno a 1,5". Ora nelle foto a lunga esposizionie (che non beneficiano del seeing istantaneo) c'è differenza tra un RC da 200mm ed un apo da 60mm? Mi sembra di si, altrimenti tutti quelli che comprano strumento con un PR minore di 1,5" stanno buttando soldi e tempo.
Quindi concludo che non possiamo ragionare solo in funzione della formula empirica 120/D, che resta un valido riferimento per misurare la capacità ottica di uno strumento, per affermare che due diametri così diversi (come un 60 ed un 150 o superiore) portano allo stesso risultato osservativo con un seeing >1".
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Re: Acromatici alla riscossa!
Direi che bisognerebbe tornare alla mia affermazione che ha causato una discussione ancora più appassionata. Avevo scritto che, in una serata dal seeing scadente, col mio 80/400 vedendo la luna, ero passato al 60/900 avendo a 129X un'immagine migliore nel senso di più gradevole. Non sono stato a verificare se con quest'ultimo vedessi di più o di meno, posso solo dire che così mi andava di più; quando vedo la luna al telescopio se vedo che l'immagine è frizzante o oscilla come la superficie di un tappeto volante, mi passa la voglia e rimetto subito tutto dentro. Siccome in questi ultimi anni ciò succede spesso, penso che il sessantino sarà sfruttato molto di più in quanto in queste condizioni mi dà più soddisfazione, d'altronde le mie sessioni osservative il più delle volte sono solo contemplative. Non mi metterò a verificare con quale ottica in mio possesso si vede di più perché in condizioni ideali mi dà già una risposta l'ottica ondulatoria da cui deriva la formula del potere risolutivo P = 120/D.
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Re: Acromatici alla riscossa!
Sulla "piacevolezza" dell'immagine, concordo e il motivo è semplice, le "celle" turbolente hanno anch'esse una loro "estensione", da questo deriva che un grande diametro intercetta più celle turbolente del piccolo diametro, con il risultato che l'immagine (indipendentemente da quanto sia più risoluta) del primo è più "nervosa" dell'immagine del secondo, da quì la differenza di "gradevolezza".
Riguardo al seeing medio che non esiste, la mia era una iperbole per dire che sapere il valore del seeing medio italiano ha lo stesso valore del sapere il seeing medio mondiale, ovvero assolutamente nullo ai fini pratici (osservativi o di ripresa), se io coltivatore del ragusano devo pensare a dimensionare l'invaso per l'acqua di irrigazione, sapere che le precipitazioni medie annuali della nazione sono pari a X mm/anno, mi frega meno di nulla, mi frega molto più il dato locale (soprattutto se il dato locale è magari X/4 rispetto a quello medio nazionale).
Poi come detto da molti, il seeing è un parametro variabile (quasi) secondo per secondo, questo vuol dire che un secondo è 2", quello successivo è 3,5", quello dopo è 1,3" e quello dopo ancora 0,7".
Dire che il seeing medio della serata (questo si un parametro utile ai fini pratici) è di 2", vuole solo dire che saranno quattro volte più rari gli attimi con seeing a 0,5" rispetto ad un seeing medio di 1", ma con pazienza li si aspetta e allora in quegli attimi io percepirò dettagli di 0,5" (se il mio strumento ha un diametro e qualità adeguati), il nostro cervello è in grado di registrare e ricordare i dettagli visti e li "ripropone" immediatamente appena ricompaiono all'occhio (è questo che vuol dire che il cervello impara ad osservare); quindi per quanto capisca il concetto che voleva esprimere FREE, penso che il sapere (ad esempio) che in un certo limitato periodo di tempo (che si misura in secondi) di una intera serata, ho un seeing da 2" sia (all'atto pratico per il bilancio osservativo della serata) perfettamente inutile per decidere la scelta del diametro dello strumento.
Io sono un appassionato osservatore di Marte (è di gran lunga il pianeta che mi affascina di più) e quando voglio semplicemente "sollazzarmi" quei 10/15 minuti, prendo il 76 mm "lungo" proprio perché è "facile", da tutto e subito ciò che può dare; mentre quando voglio "osservare" apparecchio il newton 200 vintage e non sto tanto a pensare al seeing (ovvimente fin quando è entro il limite della decenza, se ad esempio spira il föhn, o faccio altro o osservo altro) perché so che con la pazienza qualcosa la tiro fuori.
Se leggete alcuni dei miei report (soprattutto quelli di Marte), vi accorgerete che sto diverse ore ad osservare, questo perché ci vuole tempo per "ricostruire" tutte le parti "buone" dell'osservazione, ovvero ci vuole tempo ad aspettare quegli attimi di seeing buono-ottimo, perché in una serata da seeing medio pari a 2,5" ci sono attimi dove si scende anche a 0,5" come ho scritto nel messaggio precedente, ci vuole pazienza.
Tanto per intenderci, l'osservazione hi-res è concettualmente come le riprese hi-res, infatti anche in ripresa si effettuano filmati ad alto framerate per (si dice così) congelare il seeing, ma in realtà tale tipo di ripresa serve ad "intrappolare" quei momenti di buono-ottimo seeing, non per nulla delle svariate migliaia di fotogrammi, se ne seleziona solo una parte, quelli migliori (e tanto più il seeing è fetente, tanti più sono i frame scartati), che poi altro non sarebbero che quelli che hanno ripreso i famosi attimi di seeing ottimale. Per questo in tale ambito, un grande diametro rende sempre di più di un piccolo diametro, per il visuale è lo stesso, l'occhio vede i dettagli in quegli attimi "buoni" e il cervello li registra e li ricorda, mettendoli a disposizione quando capiterà l'attimo "buono" successivo, per integrarlo con ulteriori informazioni.
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Relativamente alle formule per la risoluzione, sono valori trovati empiricamente (ai tempi) con le osservazioni che si sono trovati poi in discreto accordo, con le verifiche matematiche derivate dalla Fisica Ottica e dalla Teoria dei Segnali (trasformate di Fourier & Co.), ma come detto da dob45, originariamente erano essenzialmente riferite ad osservazioni di stelle doppie bilanciate e di luminosità ottimale per il diametro utilizzato e a queste erano riferiti i vari "limiti", appunto, di separazione.
Per quanto mi ricordo io dei vari testi di ottica, il limite di Rayleigh si riferiva al raggio del falso disco di Airy (il raggio dal centro al primo anello scuro del pattern di diffrazione); il limite di Dawes si riferiva anch'esso al raggio del falso disco di Airy (ma Dawes pare avesse una vista eccellente e la sua formula risulto "ottimistica" rispetto a quella di Rayleigh); il limite di Sparrow si riferiva al raggio del disco di Airy (il raggio dal centro al bordo del disco centrale del pattern di diffrazione); poi c'è il limite di Argentieri (che egli stesso definisce risoluzione polistigmatica con contrasto al 50%) che era specifica per la valutazione del dettaglio planetario a medio (Marte) e basso (Giove) contrasto e infatti rispetto alle altre, da valori di risoluzione ben più alti delle altre.
Ad esempio per il classico C8 (203 mm di diametro) i valori di risoluzione teorici, sono:
- Sparrow - 0,53";
- Dawes - 0,58";
- Rayleigh - 0,69";
- Argentieri - 1,03".
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Re: Acromatici alla riscossa!
Grazie @Angelo_C per il post esauriente, come sempre.
Questo in particolare è assolutamente in linea con la mia esperienza: “ l'occhio vede i dettagli in quegli attimi "buoni" e il cervello li registra e li ricorda, mettendoli a disposizione quando capiterà l'attimo "buono" successivo, per integrarlo con ulteriori informazioni.”. Ed è uno dei fattori che sencondo me rendono l’osservazione visuale affascinante, perché si tratta di una coordinazione mente-corpo. Non solo l’apparato visivo, ma anche quello respiratorio, visto i benefici della respirazione profonda che sto recentemente approfondendo.
Domanda: dici che “ il falso disco di Airy [e’] il raggio dal centro al primo anello scuro del pattern di diffrazione”. In realtà a me sembra che questa sia la definizione del vero disco di Airy, come menzionato anche nel paper postato più sopra da dob45. Il falso disco invece dovrebbe essere quello illuminato centrale, fino al suo perimetro (e non al punto più scuro del primo anello di diffrazione). In questo campo la terminologia è spesso incerta ed alla fine le definizioni lasciano il tempo che trovano, ma solo per capire se ho preso una cantonata oppure no.
Scusate amministratori se sto perpetuando l’OT ma era più logico rispondere direttamente qui :angel:
Ciao
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Re: Acromatici alla riscossa!
Dalla letteratura di cui dispongo, il "vero" disco di Airy è il primo disco luminoso della figura di diffrazione (quello più interno), mentre il "falso" è quello che arriva al primo anello di diffrazione.
Sempre in letteratura, Rayleigh per avere "misure" più precise scelse come riferimento la mezzaria del primo disco oscura (quello tra il disco e il primo anello di diffrazione), solamente perché era più facile da stimare, da lì (impropriamente) si considera questo il "falso" disco di Airy.
Ricordiamoci che per le "semplificazioni" delle formulette (ad esempio 120/D è una semplificazione) si assume come lunghezza d'onda standard 555 nm (frequenza di maggior sensibilità dell'occhio umano in visione fotopica), visto che la dimensione del pattern di diffrazione varia con la lunghezze d'onda presa come riferimento.
https://www.gigahertz-optik.com/en-u...ectr-sens-eye/
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Re: Acromatici alla riscossa!
Prima di tutto ringrazio ANGELO CUTOLO per il suo dotto e qualificato intervento tecnico, intervento che sottoscrivo ed in cui mi ritrovo al 100%, come tutti gli astrofili scafati da decenni di osservazioni con dei telescopi di vari diametri a partire dal sessantino e su fino a roba da oltre 12".
Quello che è certo è che un sessantino è ferreamente inchiodato ad un PR di 2 secondi, mentre ad esempio il mio attuale C8 EDGE HD da 204mm ha un PR di 0,58 secondi d'arco, sfruttabile .....variamente.... a secondo del seeing istantaneo e solo eccezionalmente totalmente godibile.
Siccome ho avuto la grande fortuna di possedere in un tempo lontano un MEADE LX 200 da 10", con esso ho fatto sia delle osservazioni planetarie del tutto insoddisfacenti ,che delle visioni planetarie di livello altissimo, idem per il C11 CPC HD.
Ripeto per l'ennesima volta, l'osservazione planetaria di un MARTE da grandissima opposizione, intorno al cambio di secolo.
Mai visto abbastanza bene per mesi prima, ma poi ecco la serata magica, tutto il mio gruppo astrofilo del GAE di IVREA era presente, il cielo era immobile e la nebbia già si preannunciava in lontananza, sul 256mm metto su un 10mm per 256mm e MARTE era assolutamente immobile e risolutissimo, allora, visto che ho con me l'oculare MEADE RADIAN da 4mm/60°, senza nessuna speranza lo monto sul telescopio.
Incredibilmente il seeing regge i 625x e subito attira la nostra attenzione il POLO NORD di MARTE, dove la calotta bianchissima, del tutto simile ad una mano in un guanto bianchissim,o pare appoggiata sul polo nord del pianeta.
E subito la mente va ai fiordi Norvegesi, dove le penisole limitano il mare in esse confinate, il seeing eccezionale rimase tale per molte ore e tutti i presenti si portarono a casa quella favolosa immagine.
Come detto, niente di abbastanza buono per mesi prima e niente di ugualmente buono per mesi dopo, rispetto a quella serata magica.
Con lo stesso LX 200 da 10" ho ricordi memorabili di enormi GIOVE ed enormi SATURNO ad alto e ad altissimo ingrandimento, buona risoluzione e grande luminosità, ma sempre in serate rare, ovvero senza un minimo di regolarità.
Questa è l'essenza dell'osservazione visuale, essere pronti ad osservazioni deludenti, ma anche essere pronti alle poche serate magiche che esistono, con un diametro medio-grande in grado di accogliere quei momenti magigi.
Infine, sia quell'antico SCT MEADE da 10" che il favoloso C11 CPC HD che ora non ho più, e mi manca tantissimo, io li ho anche sempre variamete DIAFRAMMATI ECCENTRICAMENTE, con la superficie libera necessaria, per armonizzare il seeing del momento all'area collettrice più adatta al preciso momento.
Morale della favola, con il SESSANTINO si arriva fino ad un modesto PR di 2" e non si va oltre.
Mentre con dei diametri crescenti, si vedrà sempre più in profondità al calare del valore numerico del seeing del momento, ricordando che il seeing di una serata può variare istante per istante e che quindi anche con un seeing mediocre, un grosso diametro avrà dei momenti di seeing discreto che renderanno benedetto il maggior diametro.
Io non credo che sia così difficile capire il vantaggio di un diametro di almeno 8" e meglio oltre, per essere li pronto a cogliere un seeing ideale, che attenzione!!!, non è ne il seeing medio italico e ne il seeing medio locale e neppure il seeing medio della serata, ma solo gli istanti di miglior seeing istantaneo.
Ma sul cielo profondo un medio-grande diametro non ha nessuna grande contropartita, ma solo enormi vantaggi di maggiore risoluzione e grande luminosità.
Ad esempio io osservo per il 10% i pianeti e per il 90% il deep sky e sul deep sky il diametro la fa da padrone, senza se e senza ma.
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Re: Acromatici alla riscossa!
Ritorniamo in Ot parlando di "rifrattori acromatici alla riscossa no io c'è l'ho più grosso" ,parliamo di pregi è difetti, comunque qui a Taranto il meteo è da schifo vorrei tanto provare il mio 102/650 sul cielo e fare una recensione (Personale) senza stare a sentire chi c'è l'ha più grosso ,p.s. nei tempi che furono l'ho tenuto più grosso di molti qui sul forum ora mi accontento di scrivere pregi è difetti solo di piccoli.
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Re: Acromatici alla riscossa!
Ciao @Armando31 , sono sempre ansioso di leggere la tua recensione sul 102/600 , la settimana scorsa ho ricevuto l'oculare da 5mm con diametro da 24,5 mm che mi da 180x con il 60ino , dovrebbe darmi il giusto ingrandimento sulla Luna , lo proverò con la prossima Luna .
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Re: Acromatici alla riscossa!
Citazione:
Originariamente Scritto da
Free
Ciao @
Armando31 , sono sempre ansioso di leggere la tua recensione sul 102/600 , la settimana scorsa ho ricevuto l'oculare da 5mm con diametro da 24,5 mm che mi da 180x con il 60ino , dovrebbe darmi il giusto ingrandimento sulla Luna , lo proverò con la prossima Luna .
;););)
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Re: Acromatici alla riscossa!
Sono curioso anch'io, adoro gli acromatici corti. Per il sessantino mi sono cercato alcune doppie facilmente rintracciabili consultando internet. L'unica doppia che ho visto finora col mio 60/900 è stata Castore e condivido il parere positivo di astrofili navigati riguardo alla loro osservazione con un 60 mm anche se sicuramente la risoluzione di 2" può essere un limite.
Anch'io in questo periodo sto combinando poco @Armando31, più che piovere è nuvoloso. Oggi piove (rottura) però ne abbiamo bisogno, i fiumi qui in Sardegna stanno iniziando a ridursi a pozze (dette in sardo "pischìnas"), cosa che di solito comincia a verificarsi nella seconda metà di Maggio.
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Re: Acromatici alla riscossa!
@Gonariu , prova a cercare in queste sere la stella Algieba nel Leone ha una separazione di 4,7 " , anche facile da individuare dal tuo cielo buio con una magnitudine di 2,37 , altra doppia che ti consiglio perché è sempre bella da vedere è la coppia Mizar Alcor , abbastanza larga .
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Re: Acromatici alla riscossa!
Infatti Algieba l'ho messa nel mio elenco. Speriamo che almeno qualche giorno il cielo sia un po' più decente, speravo di sfruttare il sessantino tra doppie e luna nei giorni passati ma le sessioni sono state scarse.
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Re: Acromatici alla riscossa!
Se anche a voi piacciono le stelle doppie come a me, guardate questo elenco delle principali:
https://www.stelledoppie.it/index2.php?section=2
;)
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Re: Acromatici alla riscossa!
@Paolo25 Grazie! l'ho messo nei preferiti;)
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Re: Acromatici alla riscossa!
Citazione:
Originariamente Scritto da
Armando31
@
Paolo25 Grazie! l'ho messo nei preferiti;)
Ti segnalo anche questo , qui trovi tutti gli oggetti del cielo profondo con tanto di cartina per rintracciarli .
https://www.deepskycorner.ch/index.en.php
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Re: Acromatici alla riscossa!
@Free Molto bello, grazie !
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Re: Acromatici alla riscossa!
Che discussione bislacca.. senza nulla togliere ai 60mm dell'epoca japan vintage, l'usarli al giorno d'oggi, a mio modesto parere, è solo una esercitazione nostalgica e autolesionista. Ovviamente parlo per esperienza, ho/avuto e guardato tutti i diametri a partire 7mm (occhio..) fino a al 300mm e sinceramente, i piccoli acro non hanno alcun senso se non l'amarcord dei bei tempi che furono... - parlare di un 60/1200 .. o di un 76/80/1200 towa .. trabiccoli lunghi e instabili .. magari messi su una eq1! Posso moderatamente perdonare l'uso di acromatici validi dal 90mm in su, giusto se uno li ha in casa regalati o per un uso così.. al volo, tanto per una sbirciatina. Non reggono minimamente il confronto con gli apocromatici di uguale diametro - ma al di sotto di 80mm sono troppo piccoli anche loro. Continuo a non capire l'antipatia verso i mak da 70 mm in su, che si mangiano senza fatica tutti gli acromatici e con poco ingombro. I quali mak, sempre per esperienza, surclassano gli acromatici anche sul terrestre. Non parliamo poi degli oculari da 24,5 .... per carità, qualcuno sarà anche un'ottica superba (mah.. ) ma sono orrendamente scomodi. Ho la netta impressione che non vi interessi osservare qualcosa al meglio ma usare aggeggi tanto per passare il tempo. Sempre come mia considerazione personale.
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Re: Acromatici alla riscossa!
Ho deciso un paio d'anni fa di ricomprarmi un sessantino vintage perché ne avevo letto bene in qualche recensione di strumenti astronomici in internet. Le mie osservazioni sono contemplative, cioé "per passare il tempo". Non l'ho usato molto, posso dire che si difende bene sulle doppie, ieri ho sdoppiato col mio 60/900 Algieba (2.61, 3.80, 4.5") e Porrima (3.48, 3.50, 2.9") a 129X (oculare OR7 della Vixen). Qualche anno fa col 60 mm ho avuto una buona visione di Castore A e Castore B. Sulla luna il 60/900 si difende bene, coi pianeti però non concede molto. Non considero la cosa autolesionistica, un rifrattore di piccola apertura può dare risultati più gradevoli con un seeing scadente rispetto ad un'ottica con un diametro della lente/specchio più grandi, ho visto che un 60 mm può dare ancora un'immagine accettabile che non si ha più con diametri più grandi. Sui Maksutov generalmente concordo con Huniseth, da un mak 90/1250 ho avuto delle buone visioni dei panorami, della luna e di Marte; anch'io non so perché i piccoli mak siano snobbati. Ho verificato io stesso col mio mak 90/1250 si hanno buone visioni di luna, sole e stelle doppie La qual cosa mi sorprende in quanto un esso ha un'ostruzione complessiva sul 30%, sarà dovuta ad una buona correzione dell'aberrazione sferica?
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Re: Acromatici alla riscossa!
@Huniseth Ci mancavi:biggrin:
Allora i mak li preferisco solo sul Planetario ,sono troppo bui per il deep e hanno un campo troppo piccolo
Quando mi sistemerò alla casa nuova mi prenderò un C11 Su una montatura fissa, mi costruirò una cupola ,
Per ora mi accontento di un Rifrattore da 102mm tu sai la mia situazione di salute, pero devo dirti che questo rifrattore acromatico non è niente male per ora ho potuto provarlo solo dalla veranda di casa , in questi giorni sto soffrendo di mal di schiena ,ho ascoltato @Free ,oggi mi arriva una fascia riscaldante , non vedo l'ora di salire sul terrazzo con il 102.
non degrinare i cultori dei sessantini il tuo avatar ha visto anche gli anelli di Saturno e i suoi satelliti:biggrin:
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Re: Acromatici alla riscossa!
Dice bene @Armando31 , Galileo con un diametro inferiore ha fatto scoperte stupefacenti per l'epoca , avesse avuto in 60ino vintage chissà cosa avrebbe fatto , usare i 60ino oggi , forse può essere anche una forma di nostalgia , ma devo dire che a me personalmente mi piace un sacco , sulla Luna dà delle immagini di tutto rispetto e con cieli abbastanza bui si riescono a vedere gran parte dei Messier , anche se minimamente paragonabili a diametri più grandi , ma come scrivo spesso , per essere un astrofilo non serve avere telescopi di grande diametro , comunque @Huniseth vedo che tra la tua strumentazione vi sono anche acro tra i 60mm e 80mm lunghi e corti , quindi credo che anche tu li abbia adoperati , altrimenti non li avresti neanche elencati nella tua strumentazione .
Ricapitolando il senso di questa discussione , era appunto quello di divertirsi , tirare fuori dagli armadi questi tubetti e di passare delle serate divertenti , come si faceva all'epoca di questi vintage quando un 60ino era considerato un telescopio , senza nessuna pretesa .
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Re: Acromatici alla riscossa!
Da quello che ho visto, sono in molti che apprezzano i vecchi sessantini!
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Re: Acromatici alla riscossa!
Ciao a tutti,
si siamo in tanti ad amare i 60mm, ma non tantissimi. Io sono del'74 e credo che tra poco saremo ancora in meno ad amarli ma non perché non verranno più commercializzati ma per il fatto che scompariremo noi che li abbiamo avuti in quegli anni ('70 '80 '90).
Oggi il 60mm (fino all' 80/90mm) è visto come lo strumento che al neofita permette appena l'accesso a questa passione per poi doversene presto sbarazzare in favore di diametri secondo loro più proficui..
voglio dire: un tempo questi strumenti avevano maggior pregio in ragione anche del loro prezzo d'acquisto, insomma erano anche avvolti da un'aura di strumento "professionale o quasi". Oggi forse per fortuna direi, fare lenti in quantità e qualità buone è diventato una sciocchezza e comprarli è più alla portata di tutte le tasche.
Quindi i giovani desiderosi di addentrarsi in questo mondo adesso vedono un 60mm come un oggettino di cui disfarsi al più presto.
Sarò cinico? Forse. Una volta li facevano meglio? Non lo so… ma non per la parte ottica a mio avviso...sicuramente erano più robusti di quelli di oggi e anche più belli per me. Io ne ho conservato qualcuno ma è da molti anni che non li porto fuori.
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Re: Acromatici alla riscossa!
E' il fascino di uno schema ottico antico e semplice, il tubo lungo che ha tanto l'aspetto del 'telescopio', come lo abbiamo conosciuto da piccoli sui libri.
Per l'alta risoluzione devono essere lunghi come la fame (scomodissimi) oppure apocromatici a tre lenti (costosissimi), sicché in questo ambito vado di Mak tutta la vita.
A me piacciono quelli a corto/medio fuoco, ma usati rigorosamente a ingrandimenti medio/bassi; usati così fanno vedere molto e bene (anche se in larga scala). Oltre, i difetti che emergono causa aberrazione sferica (non tanto la cromatica) diventano preponderanti e tutto diventa velocemente improduttivo...
Ma sono divertenti e non costano niente. ;)
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Re: Acromatici alla riscossa!
UN OT per non aprire un'altro trend
Oggi è arrivata la camera planetaria , l'ho provata sul terrestre tutto ok
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Re: Acromatici alla riscossa!
Non concordo per niente sulla faccenda dei sessantini e cugini e cuginetti vintage - Esatto, ho un armadio pieno di telescopi vintage presi proprio sull'onda delle recensioni come in questa discussione. Assolutamente inutili, compreso il 76/1200 towa arrivatomi dalla Germania con tutto il suo scatolame originario - Carino è carino, fa tres vintage ma nulla di più - un tubo lungo una quaresima con un diametro al limite sindacale e con oculari da 24,5 - immediatamente ho fatto un adattatore per i 31.8 - usato qualche volta ma è sempre stato massacrato dai mak e dagli ED. Ora fa bella mostra di sè sopra una mensola in mansarda, unica applicazione che gli ho trovato. (per non dire della sua montatura originale... figuratevi che traballa persino su una eq5)
Armando, mi dici che i mak sono bui sul deep e hanno un campo piccolo.. e allora di sti poveri sessantini da 900/1200 con oculari da 24,5 che mi puoi dire? :biggrin:
Ciò detto, dopo aver provato di tutto l'unico che uso ancora adesso è il mak90/1250 in postazione visuale terrestre -
Escludendo la fotografia per la quale ci voglio gli apocromatici, per conto mio il set minimale ed economico per tutto vedere è il mak125 - per i pianeti e la Luna il mak180 è ancora insostituibile, non lo cambierei mai con un c8 o peggio un dobson (:shock:)
Ragazzi, non offendetevi.. le doppie se le volete vedere come si deve dovete provare il mak180...., mi viene da sorridere a sentirle osservare con i sessantini acromatici.... qualcosa si vede per carità... ma come ho detto, non volete osservare ma armeggiare con gli strumentucoli, fra l'altro non costa nemmeno tanto.
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Re: Acromatici alla riscossa!
Citazione:
Originariamente Scritto da
gattonero
Ciao a tutti,
si siamo in tanti ad amare i 60mm, ma non tantissimi. Io sono del'74 e credo che tra poco saremo ancora in meno ad amarli ma non perché non verranno più commercializzati ma per il fatto che scompariremo noi che li abbiamo avuti in quegli anni ('70 '80 '90).
Oggi il 60mm (fino all' 80/90mm) è visto come lo strumento che al neofita permette appena l'accesso a questa passione per poi doversene presto sbarazzare in favore di diametri secondo loro più proficui..
voglio dire: un tempo questi strumenti avevano maggior pregio in ragione anche del loro prezzo d'acquisto, insomma erano anche avvolti da un'aura di strumento "professionale o quasi". Oggi forse per fortuna direi, fare lenti in quantità e qualità buone è diventato una sciocchezza e comprarli è più alla portata di tutte le tasche.
Quindi i giovani desiderosi di addentrarsi in questo mondo adesso vedono un 60mm come un oggettino di cui disfarsi al più presto.
Sarò cinico? Forse. Una volta li facevano meglio? Non lo so… ma non per la parte ottica a mio avviso...sicuramente erano più robusti di quelli di oggi e anche più belli per me. Io ne ho conservato qualcuno ma è da molti anni che non li porto fuori.
Ciao @gattonero. Quando ero ragazzo avevo un 60/700 (il Konus Hydra) che aveva una montatura altazimutale un po' traballante ma non al limite di non poterlo usare; ho provato a Settembre 2024 il 60/700 della Bresser di un conoscente (quello che ogni tanto vendono al Lidle): la montatura era da cani per stabilità e il cercatore era da cani al cubo. Non so come siano oggi gli altri sessantini di produzione cinese, visto che chi produce telescopi è la Synta non credo che siano migliori. Sicuramente il 60/700 Bresser è decisamente peggio per la montatura di quelli venduti negli anni '80. Il 60/900 Bresser vintage che ho preso qualche anno fa invece è sufficientemente stabile, trovo la montatura equatoriale più comoda di quella azimutale del Konus Hydra. Per i giovani che non vedono l'ora di mandare il loro 60 mm in pensione per prendersi qualcosa di più grosso è una cosa che più o meno abbiamo vissuto tutti, la cosiddetta "febbre dell'apertura", poi dopo che uno l'ha soddisfatta riconsidera con una mente più imparziale il sessantino con cui ha cominciato e vede le cose in una luce diversa, quella della maturità che si ha dopo aver fatto certe esperienze. Personalmente i miei telescopi preferiti sono i piccolini: il Bresser 60/900, il Konus Vista 80 ed il mak Skywatcher 90/1250; gli altri che mi sono comprato (un po' troppi, credo di essere al limite della strumentite ed ho deciso di metterci punto) vengono dopo o molto dopo. Lasciamo perciò che anche i giovani facciano le loro esperienze e tocchino con mano, è un loro diritto come è stato il nostro quando avevamo la loro età.
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Re: Acromatici alla riscossa!
Ciao @Huniseth, sicuramente il mak 180/2700 è una gran bell'ottica. Quando mi sono ricomprato il C8 ero un po' indeciso se prendere questo mak poi ho preferito un'ottica di uso più universale e col goto. Penso che vada ancora bene montarcelo su una EQ5 per un uso visuale, ho letto però che per entrare in temperatura ci mette veramente tanto tempo e forse è questo il limite di quest'ottica molto bella. Per gli acromatici vintage che hai nominato credo che sia anche una questione di gusti personali, ho letto molto bene dell'acromatico vintage 76/1200; personalmente a me piace molto il Konus Vista, molti altri lo ritengono una porcheria e basta: come ho detto prima "de gustibus". Concordo con te sul mak 90/1250, con poca turbolenza regge senza problemi 156X sui panorami e sul birdwatching. Anche sulla luna e su Marte si difende bene, sulla luna regge senza problemi 250X, su Marte gli ho un po' "tirato il collo" a 313X all'inizio di Gennaio, un po' l'immagine perdeva.
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Re: Acromatici alla riscossa!
Finalmente stasera ho potuto osservare Algieba , l'avevo consigliata a @Gonariu , ma io non l'avevo ancora beccata con il 60ino .
Guardando verso sud il cielo sembrava aversi liberato dalle nubi , quindi sono corso in magazzino a prendere il 60ino , portato in terrazzo l'ho montato sulla sua montatura EQ1 , sopra come di consueto ho piazzato il cercatore da 50mm , ho diretto l'asse polare verso nord e in meno di 5 minuti il 60ino era pronto all'uso , come al solito mi sono preso la mia sedia in quanto mi piace osservare in modo rilassato , normalmente scelgo la zona di osservazione , regolo l'altezza del cavalletto in modo che da seduto mi risulta una posizione comoda nell'osservazione , la divisione era già visibile con un 9 mm , ma risultava più agevole con un 6mm la stella principale mostrava un disco di Airy perfettamente rotondo , con intorno il suo bel dischetto perfettamente concentrico , segno della bontà dell'ottica , sono stato ad ammirarla per un pò , dopodichè sono sopraggiunte delle velature che a tratti mi eclissavano completamente la Stella , avrei voluto osservare anche Porrima , ma la sua bassa altezza mi viene preclusa dai tetti delle case che ho verso sud , ma é una doppia che non voglio perdermi , appena potrò mi sposterò nella casa di campagna , dove ho l'orizzonte est sud/est libero .
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Re: Acromatici alla riscossa!
@Huniseth Armando, mi dici che i mak sono bui sul deep e hanno un campo piccolo.. e allora di sti poveri sessantini da 900/1200 con oculari da 24,5 che mi puoi dire? :biggrin:
Non ho mai usato oculari da 24,5:biggrin: ,sai che ho posseduto di tutto, ripeto i mak sono strepitosi sul L'Hi Res ma bui su cielo profondo Il campo reale da non più di 1° almeno per me è come vedere in un buco di serratura ho provato a fare il deep con il mak 18/2700 con oculari da 40mm a 67,5X con un p.u da 2,6mm per me che sono un vecchietto lo trovai molto buio , e non digeriva gli oculari a lunghissima focale, ripeto sul dee preferisco telescopi che mi danno una p.u almeno da 4mm e un c.r almeno da 2,5° indovina chi sono questi telescopi lascio a te indovinare:biggrin:
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Re: Acromatici alla riscossa!
... i Newton !! :D
:biggrin:
Scherzo, ma non tanto. I Newton uniscono tanta luce e p.u.
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Re: Acromatici alla riscossa!
@Paolo25 i newton li uso come porta ombrelli ,ho posseduti almeno una decina anche gli F/4 li ho trovati molto scomodi , non ho fatto un corso di contorsionista:biggrin:
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Re: Acromatici alla riscossa!
Un Newton su equatoriale necessita di brevetto da contorsionista, su altazimutale è quanto di più comodo esista.
Mi dirai piuttosto che pesi e ingombri potrebbero creare problemi. In questo caso meglio i rifrattori ;)
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Re: Acromatici alla riscossa!
Citazione:
Originariamente Scritto da
Free
Finalmente stasera ho potuto osservare Algieba , l'avevo consigliata a @
Gonariu , ma io non l'avevo ancora beccata con il 60ino . ..... avrei voluto osservare anche Porrima , ma la sua bassa altezza mi viene preclusa dai tetti delle case che ho verso sud , ma é una doppia che non voglio perdermi , appena potrò mi sposterò nella casa di campagna , dove ho l'orizzonte est sud/est libero .
Ciao @Free, le ho viste tutte e due la notte del 22 di questo mese a 129X col mio 60/900 senza tanti problemi. Porrima è stata una doppia sorprendentemente facile, pensavo che la sua separazione di 2,9" potesse essere un problema, sarà grazie al fatto che le due stelle della coppia hanno all'incirca la stessa magnitudine. Stamattina ho fatto una lunga passeggiata col cane e sono uscito dal paese. Ho visto alcuni spiazzi dove mi potrei mettere con il Travelscope 70 (acromatico 70/400) per vedere nebulose ed ammassi aperti alla sua portata. Nel terrazzo di casa (abito all'estrema periferia) si ha un cielo che non dispiace, tuttavia l'illuminazione stradale un po' rompe, negli spiazzi che ho visto avrei sicuramente un cielo migliore senza andare così lontano, potrei andarci anche a piedi. Appena posso vedrò di farlo, ovviamente con la necessaria prudenza, ho visto che ci sono un po' di cani che oggi ho tenuto a debita distanza senza problemi (ci sono degli ovili nei dintorni), non vorrei avere "incontri ravvicinati del terzo tipo" con miei compaesani che si vorrebbero divertire alle mie spalle al buio pesto. Anche per evitare furti che sarebbero troppo dolorosi preferisco portarmi un'attrezzatura molto economica come il Travelscope e oculari di resa sufficiente, un cielo più buio compenserà.
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Re: Acromatici alla riscossa!
Anche per me è impossibile fare osservazioni, del cielo profondo da casa mia , le luci di strada interferiscono con gli occhi e quindi la pupilla non riesce a espandersi come dovrebbe , fortuna mia che ho una casetta lontana dal paese diroccata sui vicini monti , dove posso effettuare osservazioni senza problemi di abbagliamento, infatti spegnendo le luci del viale e della veranda , il buio pesto è l'unico a troneggiare , prossimamente porterò con me l'ACRO 90/500 che ho comprato insieme al cavalletto e testa fluida e mi farò una scorpacciata di ammassi .