Io non ho problemi a 30 minuti posso disporre di un cielo buio e a 1000 metri.Bel secchio comunque;)certo io sono del parere che tutto si puo gestire.ce da abituarsi prima..Che focale ha il tuo strumento?
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Io non ho problemi a 30 minuti posso disporre di un cielo buio e a 1000 metri.Bel secchio comunque;)certo io sono del parere che tutto si puo gestire.ce da abituarsi prima..Che focale ha il tuo strumento?
è un 1910mm quindi un f3.7 doveva essere accessibile senza scalette ...anticipo già la domanda :weeabooface: non soffre di coma in maniera eccessiva: il 16" f4.5 che avevo prima era decisamente peggiore, al punto di farmi decidere per l'acquisto del paracor ma l'eccellente lavorazione di questo specchio non rende questo correttore indispensabile, però meglio averlo, soprattutto perché uso tutti oculari 100°
Che specchio hai?
Chi lo ha prodotto?
Ciao
Lo specchio è un 20" spessore 49mm, la sbozzatura del blanc è fatto da Reginato ma la lavorazione l'ha fatta Dario Vianello: ne ha fatti due, uno mio ed uno per il mio "compagno" di uscite al quale ho fatto il dobson uguale al mio... due piccoli capolavori di vetro usciti dalla passione di un ottico per hobby :weeabooface: mentre il secondario è un 130mm di Zen
Diciamo che è stata una piccola follia per le mie tasche... ma col senno di poi ne è valsa la pena... avessi qualche giorno di sereno in più non dispiacerebbe
ciao.
sui "luoghi comuni" direi che può essere vero per chi non ne ha uno (io ne ho avuti diversi, dai 40 cm. in su… compreso un 80… e attualmente un 50 cm.).
Sul resto… dipende:
Un 50 cm. a f3.7 che non richiede collimazione io non l'ho mai visto.
E devo dire che, francamente, non credo esista…
Forse esiste una accettazione diversa delle prestazioni ottiche.
Ho guardato dentro a molti strumenti di astrofili che ne magnificavano le prestazioni ed erano, in molti casi scollimati e le prestazioni che venivano decantate erano appena sufficienti (non sempre, anche meno..).
Non è polemica (lungi da me), è che ho già visto questo atteggiamento.
Paolo
Concordo in pieno, al bando le polemiche... discussione costruttiva e scambio di idee ;)
Riguardo la collimazione Paolo o mi sono espresso male oppure hai frainteso... ho scritto "La collimazione a volte non serve nemmeno che la tocchi" e nello specifico intendevo che dopo il montaggio lo trovo collimato esattamente come l'ho lasciato la volta precedente e comunque anche se necessitasse questa porta via pochi minuti, non di più. Sicuramente quella volta che decido di osservare pianeti (rare volte) curo la collimazione in modo maniacale (successo solo una volta) ma senza passarci la serata perché comunque lo scopo è sempre osservare e non settare lo strumento... quello lo faccio a casa :)
Qui non ho capito cosa intendevi "sui luoghi comuni direi che può essere vero per chi non ne ha uno " :sad: però sono conscio che per alcuni strumenti serve un mare di tempo per la preparazione ma sinceramente se mi trovo in quella situazione significa che ho sbagliato strumento... e comunque non voglio assolutamente dire che il dobson sia la scelta giusta e che nello specifico il mio sia il migliore, Dio me ne scampi :angel: ma torno a ripetere che un 20" non necessita di due ore di preparazione e due persone per il montaggio, e se così fosse significa che non è uno strumento versatile: il dobson per antonomasia è uno strumento itinerante quindi deve prestarsi a montaggi veloci
Massimo
:sneaky:
intendevo dire "i luoghi comuni vanno bene per chi non ha mai sperimentato di propria pelle", nel senso che, solitamente, che va per "luoghi comuni" lo fa perché ha poca esperienza di un campo e si "accoda" alla idea generalizzata e più diffusa di verità.
Ora qui, e mi fa piacere che tu lo abbia spiegato, non si tratta di decidere se un telescopio X vada bene, e nemmeno quale sia la soluzione più fruibile in assoluto.
Siamo di fronte a un amico virtuale (non nel senso che non esiste ma che parliamo con lui in modo virtuale) il cui "desiderata", in occasione del passo cruciale nella vita di un astrofilo (passare da uno strumento modesto "scuola" ad uno più importante che possa accompagnarlo a lungo) ha alcuni punti saldi: puntamento automatizzato, predisposizione alla ripresa deep sky e magari anche planetaria, alta possibilità di evolversi e caricare strumentazione ausiliaria, il tutto con un budget immaginario che sia comprensibilmente non superiore ai 5/6000 euro.
Mi è sembrato di capire, dalle parole di Salvatore, che queste sono un po' le linee guida. Inoltre, importante ragguaglio, il nostro amico non ha una propensione smodata per l'osservazione visuale del cielo profondo e, salvo qualche gita fuori porta, utilizzerebbe lo strumento principalmente dalla sua postazione attuale (che ha certe caratteristiche).
In funzione di questo gli abbiamo consigliato quello che sembra rispondere meglio alla serie di "paletti" posti che, anche e soprattutto in virtù del suo sistema integrato, appare essere un LX600 da 10" o qualcosa di analogo (che però, a fronte di costi inferiori, non offre le medesime prestazioni globali).
Io stesso mi riconosco nelle velleità di Salvatore (con l'eccezione della ripresa di oggetti deboli) e, se dovessi scegliere uno strumento unico senza spendere follie, pur detestando gli Schmidt Cassegrain quasi quanto i newton, sceglierei proprio un LX-600 da 10 pollici.
:surprised:
Paolo
Paolo trovi sempre le parole giuste;)
Ma devi rispondere ancora alla mia domanda.. per riprendere con camere planetarie e ccd occore anche una testa equatoriale?
FINALMENTE sono in ferie per due settimane:razz:
Allora come ho detto sono andato a vedere questo CPC 11.
Che dire,certo lo strumento ha la sua mole e si presenta molto bene,pero in base a quanto detto e per lo scopo a cui serve me... non e'la scelta apprppiata.Il venditore comunque mi ha spiegato abbastanza dettagli e cio di cui dovrei disporre per riprendere.
Comunque sara quel che sara ma in definitiva sono sicuro al 100 per 100 che la scelta cadra su un Meade lx600.
Allora nel negozio(celestron eVixen)ho visto il SC HD da 14"sinceramente con una sola parola e enorme.Il 12" forse su una forcella lo vedo meglio.Comunque questi strumenti erano a f10 quindi immaggino che un f8 possa essere poco piu compatto.
Quindi un 10" o un 12" credo che gia ho ricevuto tutti i consigli possibili. Comunque sono convinto anzi ne sono sicuro che un 12 posso sfruttarlo molto bene con il cielo che ho spostandomi.. dal balcone di casa cosi cosi.Un 10 potrei prenderlo subito per un 12 dovrei aspettare quest estate(money).
Grazie;)
:angel:
grazie, Salvatore, e grazie anche a Jach Black perché i suoi interventi sono stati utili a chiarire alcuni punti.
Per riprendere il cielo profondo serve, come ti scrivevo, o una testa equatoriale o un derotatore, ammesso che tu non voglia eseguire tantissime pose molto corto (poche decine di secondi) e poi sommarle.
Questa è una tecnica che comincia apprendere piede e che offre pro e contro.
Sicuramente, però, la scelta di una equatorial wedge è quella forse più "centrata" anche perché la nuova della Meade mi sembra piuttosto bella e non costa uno sproposito.
Per i pianeti invece, considerando che usi un frame rate molto elevato e pose "corte" puoi anche farne a meno, i programmi di stacking e allineamento fanno il resto.
Per la foot deep tea un 10" e un 12" non ci soon difference abyssal con quell rapport di aperture a meno che tu non voglia fare astrometria/variabilia
Per il "planetario" (inteso come ripresa) un 12" è superiore a un 10".
Non è trascendentale la cosa ma se dovessi diventare davvero bravo con un 10" ti sentiresti un pochino stretto anche se ci sono imager che lavorano con 25 cm. e fanno opere fantastiche.
Paolo
per Salvatore:
sì, il test del MARCON 300 (se ti riferisci a questo: http://www.dark-star.it/astronomia-a...arcon-300-s-c/) .. sì, è mio.
Paolo