Re: Un cono di luce casalingo
Citazione:
Originariamente Scritto da
Giorgio
Ho letto con la consueta attenzione sia l'articolo di Enzo (mirabile per chiarezza e semplicità espositiva ...dono di pochi e veri divulgatori !) sia le interessanti richieste di chiarimenti ed approfondimenti che ne rappresentano il VERO FRUTTO CHE lentamente MATURA. Ad un certo punto pensavo che Olbers fosse ricercato dall FBI.....
Certo alcune "polemicucce" potevamo risparmiarcele ...altrimenti meglio MasterChef o il Grande Fratello.
D'altra parte anche Copernico preferì che certe sue "ideuzze" fossero diffuse post mortem...evidentemente conosceva la natura umana....QUINDI:
Viva Enzo ! e Viva Red! che, con santa pazienza ci fanno "germogliare" giorno per giorno.
E adesso vado subito a leggermi "Tesoro mi si è allargato il paesino" che ho già visto contiene disegnini FANTASTICI.
P.S. ma questa MEGAAPENDICE me la devo stampare per aggiungerla ai libri di Enzo o ci sposterà la Carota (nuovo libro) ancora più in là????
caro Giorgio,
no, non penso proprio di scrivere un altro libro. Reputo Rosetta il limite minimo per persone che vogliano veramente imparare. Andando ancora più in basso si otterrebbe un risultato opposto: semplificare troppo eviterebbe di pensare e riflettere e allora non lascerebbe segno. Tuttavia, mi sono accorto che si poteva allargare ancora di più il concetto di cono di luce per renderlo più "pratico". Consiglio quindi di tenerlo tra le pagine di Rosetta come eventuale aiuto per i pezzi scritti in corsivo.
L'approfondimento sul buco nero, lo infilirei, invece, tra le pagine del Teatro. Sai, i miei libri sono sempre qualcosa in divenire, ma il sito ci permette di aggiungere in diretta!
Penso che questa sia la vera differenza con altri libri, sicuramente migliori, ma che non possono essere così manovrabili e migliorabili in tempo reale.
Certe polemicucce fanno parte del carattere personale. L'importante che poi si sciolgano come neve al Sole. Non sempre è facile leggere e cercare di capire senza prima "scaricare" tutto quello che si era sicuri di aver capito. Succede anche a scienziati di primaria grandezza :biggrin:
Molti non capiscono bene cosa sia la divulgazione seria e consapevole. Vuol dire sapere le cose (ma saperle proprio bene... e non a macchia di leopardo), estrarre solo ciò che sia spiegabile e che dia informazioni fondamentali, scegliere cosa tralasciare e non farlo pesare, immedesimarsi in chi legge e chiedersi due volte al minuto: "E' comprensibile a chi non ha mai fatto fisica?" e molte altri passi nascosti ma non facili da tenere in conto.
Si rischia spesso di dare dati di fatto come assiomi da ingoiare senza capirne il motivo. Molti interpretano certi passaggi come "approssimazione" della teoria o del concetto descritto e si sentono in dovere di dire: "Ma allora anche le idee che mi sono nate senza alcuna fatica possono essere valide? In fondo anche in quelle che mi si stanno offrendo non ci vedo niente di trascendentale!".
Questo non è vero ed è il rovescio della medaglia della divulgazione troppo semplice. Ti fa pensare che chiunque puà inventarsi una teoria, senza capire che dietro a un concetto dall'aspetto banale e dalla spiegazione quasi infantile ci sta un'opera di cento scienziati, di lotte osservative, di teorie rifiutate e migliorate, di colpi di genio e di umile lavoro di routine. Il divulgatore deve cercare di nascondere tutto ciò e darne una visione quasi infantile. Rischia così di stimolare le idee più fantasiose dei meno preparati...
Insomma, un bel lavoraccio!!!!:shock:
No, direi che Rosetta è proprio l'ultimo. Anche perchè se tanto mi dà tanto, lo acquisterebbero non più di 7-8 persone:biggrin::biggrin:
Re: Un cono di luce casalingo
E' un'eccellente divulgazione! Proverò ad utilizzarla per amici e parenti interessati.
Cordialità fulvio sassani