@Angelo_C il Celestron Omni da 32 lo danno con 52° di AFOV , tu sei sicuro ciò che dici , in Italia lo vendono sui 50€ costa di più di un normale plossi
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@Angelo_C il Celestron Omni da 32 lo danno con 52° di AFOV , tu sei sicuro ciò che dici , in Italia lo vendono sui 50€ costa di più di un normale plossi
Comunque anche se potrebbero optare per qualcosa di più corto (come un 20 o 24) con AFOV maggiore, la nitidezza percepita e la comodità di osservazione di un Plossl sulle focali lunghe non merita una ricerca di alternative.
Mentre un 6 mm come questo
https://it.aliexpress.com/item/32847...5-822fcdd96b96
avrebbe certamente senso anche se probabilmente affetto un po' da parallasse. Un Plossl da 9 già è abbastanza sgradevole come estrazione pupillare.
Io per l'estrazione pupillare "usabile", mi son fermato al plössl 7,5 mm e all'abbe 6 mm (entrambi con E.P. di circa 4,8 mm), oltre è da "fachiri" (secondo me).
Si sono sicuro, il diaframma di campo massimo per un oculare da 31,8 mm e circa 28 mm (ovvero i quasi 32 mm del barilotto, meno i 2 mm di spessore dello stesso), questo vuol dire che un oculare da 32 mm, per semplici limiti fisici, non può avere un campo apparente superiore a 50°.
Buono a Sapersi
Un momento, un momento.
I 50° di cui parla angeloma sono teoricamente corretti.
Ma riguardano il limite teorico "perfetto", ossia senza nemmeno teoricamente possibilità di vignettatura.
Fatto è, che l'obiettivo del telescopio non è a distanza infinita, ed i raggi dal medesimo non arrivano paralleli, ma convergenti.
Ne consegue che è come guardare dal buco della serratura: se osservi con la pupilla centrata e dritta, e con una pupilla dell'occhio di un paio di mm (perché c'è tantissima luce) certo quel che inquadri è quello. Ma se la tua pupilla è dilatata perché è buio, ed ha un diametro immaginiamo di 7 mm, il bordo sinistro della pupilla "vede" un po' quel che c'è a destra del campo "perfettamente libero" del buco della serratura, e viceversa.
Insomma, se l'oculare ha un AFOV di 52°, ma il diaframma di campo non ne consente "fisicamente" più di 50°, non è che a 50,01° piomba il buio.
C'è una graduale vignettatura, che peggiora livello di illuminazione e anche nitidezza dei bordi estremi, meno illuminati, ma per percepire se si è riusciti o no a beccare un oggetto ricercandolo con lo star hopping ancora va bene.
I miei "oculari cercatori", quelli con il FOV reale teorico massimo, hanno sempre più campo di quello che potrebbe offrire il tele; ma poco di più, e del fatto che la parte più periferica inizi ad essere vignettata non me ne accorgo mai.
Insomma, c'è un ragionevole margine di manovra, stante che sino al 15% di calo di luce il sistema occhio/cervello, per sua natura molto compensatore dei contrasti, quasi non riesce a percepire il problema.
Se no, pensateci, come farebbero a vendere il Mak 127 che ha una luce libera mi sembra di 26 mm con un visual back da 2" e l'ocularone LET 28? Quel Reverse Kellner ha un diaframma di campo di 31 mm... appena 0,75 meno del limite per un visual back da 31,75... ma in realtà ben 5 oltre i 26 mm realmente liberi.
Per quello dico: sul Mak 127/1540 e sul Mak 150/1800 NON ha senso seriamente utilizzare un visual back da 2"... i 26 mm di diaframma di campo, anche sino diciamo a 29, sono alla portata di oculari da 1 1/4".
Sul Mak 180/2700, almeno con la II serie, il foro libero di 30,un'anticchietta mm sino a un certo punto (LET 28, GSO Superview 32) ne permette il godimento.
Questa sera ho provato (di nuovo) il Lidlscopio.
Seeing discreto, stella doppia facile: Mizar.
Risolta già a 35x (va be', è larga e facile)...
4mm Svbony 62°: 175x. Oculare mediocre, ma considerato quel che l'ho pagato...
4mm Plössl cinese anonimo 41°: 175x. Immagine luminosa, nitida. Un buon oculare.
3,2mm Planetary ED 60°: 218x. Immagine sorprendentemente luminosa e nitida, quasi quanto il Plössl 4mm.
S'intravedono gli anelli di diffrazione, deboli deboli. Il telescopio è collimato. Il disco di Airy è piccolo, segno che il seeing è buono.