Una galassia ha i colori
L’occhio non li vede, la camera sì
Guarda le foto di galassie con reflex senza modifiche
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Una galassia ha i colori
L’occhio non li vede, la camera sì
Guarda le foto di galassie con reflex senza modifiche
Scusate OT: Massi il paradiso degli astrofili :shock: Complimenti per il 15cm allora :)
Albertus tutti i soggetti hanno dettagli da riprendere ed è proprio questo che si cerca di fare, o almeno, a chi interessa questo. C'è chi vuole vedere un piccolo cratere lunare e chi la conformazione del nucleo di una galassia, la struttura, le polveri, le sue microscopiche galassie satelliti, gli ammassi stellari sui bracci ecc.. insomma mica è solo una nuvoletta informe una galassia.
basta anche pensare inoltre ad una piccola nebulosa planetaria, senza dettagli e risoluzione vedresti solo un palla.
C'è chi si "ammazza" per vedere due microscopici dettagli sulle lune di giovedì e chi fa lo stesso per le galassie o altro.
Cieli sereni
saluti a tutti
non avendo esperienza diretta di fotografia non insisto più di tanto
non posso fare a meno però di chiedermi per quale ragione in fotografia i piccoli apo sono molto popolari
L'esempio dell' RC + eq8 era evidentemente un paradosso ma se l'apertura è cosi importante dovrebbero furoreggiare i Newton , invece non mi risulta siano particolarmente amati dagli astrofotografi
gli apo a piccola focale sono più facili da guidare e il tempo di esposizione è importantissimo?
tra un apo 120/900 f7.5 e un newton 200/1000 f5 l'astrofotografo DSO medio quale sceglie ? (soldi a parte)
l'argomento era comunque un settore molto particolare dell'astrofotografia DSO: le piccole galassie
essendo piccole si richiede un grande ingrandimento e quindi una grande lunghezza focale e quindi, di conseguenza, una grande apertura
l'alternativa sarebbe di aumentare la lunghezza focale con l'uso delle barlow con conseguente aumento esponenziale del tempo di integrazione
l'apertura potrebbe essere insomma una conseguenza piuttosto che una necessità
quello che conta veramente, per questi soggetti, è la lunghezza focale
a parità di lunghezza focale e CCD tra :
a) grande apertura e tempi brevi
b) piccola apertura e tempi lunghi
ci sarebbe una grande differenza?
Per il planetario sicuramente per una galassia non ne sono convintoi
I piccoli apo sono 70, 80 che su heq5 vanno senza problemi
Un 120 per me diventa impegnativo, oltre a costare molto
Per quanto riguarda le differenze cerca lo stesso soggetto su astrobin e fai i confronti con i diversi strumenti
Alcuni utenti hanno già mostrato i loro confronti ma non sembra ti abbiano convinto
I newton sono degli ottimi stumenti fotografici e non e' vero che non sono amati.
Pero' hanno alcuni svantaggi rispetto ai rifrattori, ad esempio le aberrazioni ottiche che solitamente nei rifrattori Apocromatici in fotografia non vengono notati, la collimazione piu' frequente e poi il peso-ingombro che rimane importante rispetto ad un rifrattore.
Il rifrattore e' piu' comodo e semplice da gestire , da spostare e da mettere in servizio.. Da qui la sua popolarita' negli astrofotografi sopratutto itineranti.
Alla domanda se scegliere APO120f7.5 o Newton 200f5 per DSO personalmente non esiste paragone, sceglierei sempre l'apocromatico se i target sono le galassie.
Risposta veloce agli OT:
@ale.crl
Si, esatto se il cielo e' buono si apre, se poi uno vuole fotografare o no non ha importanza..
@rey
Il 150 non e' il mio, ho preso una foto a caso da Astrobin giusto per far notare le differenze...
Come dicevo un po di tempo fa ,mi sto' attrezzando per sostituire il mio rifrattore e probabilmente sara' operativo dal prossimo mese.. Mi resta da trovare ora due giorni puliti per andare a piazzarlo , stazionare e provare... Sempre che la AZ-EQ6 non faccia poi scherzi...:biggrin:
Se cerchi il dettaglio c'è differenza.
Ciò che chiamiamo "dettaglio" in una qualunque fotografia digitale ha un valore numerico: il campionamento, che si determina in arcsec/pixel sia nell'astrofotografia planetaria che in quella deep sky.
La "fruibilità" del campionamento è influenzata da due fattori: come sappiamo tutti benissimo dal diametro (anzi no, per l'esattezza, dalla diffrazione diametro-dipendente che riduce la fruibilità del campionamento) e dal cattivo seeing (altro effetto disturbante).
I tempi lunghi o brevi non hanno influenza sul campionamento, semmai il contrario: il campionamento unito alla magnitudine dell'oggetto influiscono sui tempi, che a loro volta si ripercuotono sulle scelte strutturali - ovvero montatura e schema ottico (ma a parità di diametro, altrimenti cambi il campionamento e scombini tutto il progetto a monte, e quindi devi rifare da capo tutto il ragionamento).
Si scelgono gli RC perché uniscono grandi diametri, lunghe focali e lunghezza del tubo ridotta (minore leva rispetto ai newton).
Inviato dal mio Redmi 4 utilizzando Tapatalk
allora confermi quanto ho detto io
nella fotografia DSO , anche di galassie la purezza dell'immagine è più importante dell'apertura
altrimenti la scelta più logica sarebbe il Newton da 200 mm che oltretutto è più veloce e costa molto meno
non credo che un astrofotografo esperto e appassionato si faccia intimorire dalla collimazione, dalla messa in servizio o anche dal peso
la spiegazione secondo me è la seguente :
Non si richiede un grande risoluzione in quanto sono immagini povere di dettagli
fate una prova
sottoponete la foto di una nebulosa planetaria ad un compressore di immagini
ve lo riduce ad un file di dimensioni molto piccole pur rimanendo indistinguibile dall'originale
non sono assolutamente d'accordo, il diametro conta sempre, altrimenti certe immagini non li tiri proprio fuori, senza contare poi del discorso ricerca nel senso ampio del termine!