Ottima montatura anche la new polar ecco una foto , anche qui ho rifatto il cavalletto in legno di faggio , dietro la new polar si intravede il cavalletto della Super polar .Allegato 54904
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Ottima montatura anche la new polar ecco una foto , anche qui ho rifatto il cavalletto in legno di faggio , dietro la new polar si intravede il cavalletto della Super polar .Allegato 54904
Free, la tua NEW POLARIS sembra appena uscita dalla fabbrica, con una vernice perfetta.:)
Sembrerà strano , ma è la vernice originale , l'ho smontata e reingrassata perchè era dura da morire .
Se ti organizzi bene puoi ottenere buoni risultati, sempre considerando i limiti del setup, con lo smartphone bisogna fare delle prove preliminari, per avere le giuste impostazioni per la camera, poi quando hai definito il tutto fai una sessione di scatti sull'oggetto che ti sei programmato, non tutti gli smartp.. hanno impostazioni manuali per la camera, ma esiste un app per l'astrofoto "deepsky camera" ha le impostazioni basilari che servono, il resto dipende dalla sensibilità della camera, può succedere che invece di 50 scatti ne servano 100 o più da sommare per ottenere più segnale possibile, una parte viene scartata dal programma come autostakkert, io per bilanciare fondo cielo e bianco ho usato Gimp, ma i programmi sono svariati, la base sta nelle prove fin quando non trovi le impostazioni giuste per partire, non aspettarti il risultato subito, però è fattibile...
Interessanti questi sessantini "corti" 60/420, ho visto un po' di tempo fa in vendita su Astrosell il Konus Perseo, anch'esso un 60/420 che penso che abbia un cromatismo contenuto in quanto soddisfa quasi il criterio di Sidgwick. Come telescopio da viaggio economico credo che non dispiaccia, strano che non siano ancora proposti. Di che marca è @Free?
Grazie per la segnalazione @frignanoit, ho letto stamattina il tuo post e mi sono scaricato subito l'app nel cellulare. Ci ho frugato un pochino e ho visto con grande piacere che c'è un'ampia possibilità di regolare il tempo di esposizione a frazioni di secondo, cosa che in soggetti molto luminosi come la luna è molto importante per evitare fotografie sovraesposte. Mi scaricherò il manuale che leggerò con molta attenzione.
Ciao Gonariu , ti spiego , in realtà quel 60 mm in origine era un cannocchiale vintage zoom , con ottiche towa , mi pare facesse 20x 40x 60x , all'interno ha un sistema di lenti che sfilando il tubo del fok a lunghezze stabilite fa variare gli ingrandimenti .
Tempo fa avevo trovato una discussione sù cloudy nights dove spiegavano che questi cannocchiali zoom avevano una focale nativa di 420 mm cioè f7 e accorciando opportunamente il tubo si sarebbe avuto un cannocchiale con quella focale , io l'ho comprato usato in Germania per 20 euro se non ricordo male era un asta su ebay , quindi l'ho accorciato a misura e ho montato un fok che avevo da 24,5 .
Per 20 euro è stato un buon affare, bisogna dire che mentre all'estero per telescopi vintage fanno un prezzo equilibrato invece qui in Italia spesso si chiede troppo e a quella cifra nell'usato uno si può comprare un buon apocromatico ED, molto più recente. Un 60/420 è buono sia come ottica economica ultratrasportabile sia come cercatorone. Da quello che ho letto per il Konus Perseo ci sarebbe da togliere qualcuno dei diaframmi interni che lo riduce di fatto ad un'ottica di apertura minore, ho letto una cosa analoga anche per il Konus 80/1200 che di fatto sarebbe come un 76/1200.
P.S. leggo anche io su Cloudy Nights la sezione "Rifrattori!"!
Hai perfettamente ragione @Gonariu , lo stesso cannocchiale l'ho visto in vendita un pò di tempo fa su astrosell , alla stratosferica cifra di 100 euro più la spedizione .
Qui da me il meteo non mi dà tregua , le serate si coprono sempre di nubi e vanificano le osservazioni .
Vero, un sessantino vintage non lo trovi a meno di 100 euro, per un prezzo più basso uno potrebbe avere una bidonata. Sono d'accordo che il cosiddetto "made in Japan" pare che non conosca tramonto ma bisogna dire che da quando i Cinesi hanno cominciato a produrre telescopi, mentre all'inizio avevano un rendimento incostante da esemplare ad esemplare, col tempo hanno imparato. Pare che, tra un acromatico giapponese ed uno cinese il primo sia ancora migliore, ma la cosa è tale da giustificare certi prezzi per strumenti usati?
Per il tempo la cosa è comune, qui si alternano sole e scrosci di pioggia, io non sto combinando più niente. E' vero che qui in Sardegna abbiamo bisogno che piova altrimenti d'estate potremmo avere problemi vista anche l'estate molto lunga che ci troviamo, ma .....