Il mio primo spettro

Ciao a tutti,oggi finalmente ho catturato il mio primo spettro,trattasi di Altair,classe spettrale A7 V,da Wikipedia:Altair (α Aql / α Aquilae / Alfa Aquilae) è una stella bianca di sequenza principale avente magnitudine 0,77, che si trova a una distanza di circa 17 anni luce dalla Terra, nella costellazione dell'Aquila. È la stella più luminosa della costellazione nonché la dodicesima stella più brillante del cielo notturno; è inoltre una delle più vicine alla Terra. È anche uno dei vertici del Triangolo Estivo, essendo gli altri due Vega e Deneb[10]. La sua vicinanza all'equatore celeste la rende osservabile da tutte le regioni popolate della Terra.

Altair è degna di nota per la sua rotazione su sé stessa, molto rapida: misurando la larghezza delle sue linee spettrali, si è appurato che compie una rotazione completa su sé stessa in appena 8 ore e mezza. Per confronto, il Sole impiega circa 25 giorni per ruotare su sé stesso. Tale velocità di rotazione schiaccia la stella ai poli, rendendola uno sferoide oblato. Altair è anche una variabile Delta Scuti.
ma ecco a voi lo spettro:Allegato 18949
e la foto
è il mio primo lavoro,sicuramente avrò fatto degli errori ma non demordo e vado avanti:biggrin:
a voi l'ardua sentenza.;)

Stavo aspettando la prima [emoji3]
Che ne dici di spiegare come si "legge" lo spettro che hai postato?
Ti ringrazio


Andrea

Bel lavoro!!!

@Andrea86 appena mi sveglio ci provo a spiegarlo:sneaky:

Non so dare un giudizio tecnico, ma ho letto con gioia di questa tua prima! Ottimo lavoro.

Ciao paperbike,
non mi torna molto il tuo profilo spettrale, poiché la scala delle lunghezze d'onda è molto larga e dovrebbe essere ristretta solo alla parte visibile (tra 4000-8000 A circa). Alcune domande: come hai ottenuto lo spettro e come lo hai elaborato e calibrato?
A titolo di esempio ti allego lo spettro che avevo ottenuto di Altair qualche anno fa con StarAnalyser 200, un telescopio da 8" ed una camera CCD.
Allegato 18962
Saluti
Lorenzo Franco

Grazie Franco
Mi torna utile il tuo consiglio ,come accennato in precedenza di sicuro ho commesso degli errori grossolani di calibrazione,ho fatto un filmato in avi poi messo su Rspec,ed elaborato,purtroppo però il tutorial è inglese ahimè, e anche se un mio amico mi ha tradotto le cose più importanti non credo di averci capito granché. Quindi credo sia normale che non ti tornano i conti se poi ci metti che c' è la luna di mezzo.....e la mia inesperienza....però se hai consigli sono ben accetti :D

Ciao paperbike,
innanzitutto posta sul forum un solo frame del filmato, così posso farmi un'idea di cosa hai acquisito.
Poi vedremo cosa si può fare.
Saluti
Lorenzo Franco

Ciao Paper.
Ottimo.
Ma la calibrazione l'hai fatta sul riferimento di ordine zero e una riga dell'idrogeno ?
O sulle due righe Ha e Hb ?
Come dice Franco Lorenzo dovrebbe essere più "largo".
Io non conosco Rspec ma credo che il principio sia lo stesso per tutti i sw di elaborazione.

Magari fai anche qualche prova riprendendo l'immagine in formato FIT anzichè AVI.

Fabrizio

Io in realtà non ho capito come si fa la calibrazione, cioè cosa prendo in considerazione la stessa stella che devo analizzare o quella artificiale ,perché sul programma dice di fare rifetimento a dei video di Vega e prendere quelli come dati:confused:si comunque su ordine zero. E due punti.
non so se riesco a mettere un singolo frame al limite posso mettere il link dell'intero filmato.

Ciao Paperbike,
un reticolo di diffrazione, come StarAnalyser, produce delle sorgenti puntiformi (le stelle) una immagine puntiforme della stella (ordine zero) ed una immagine dispersa (ordine uno), ovvero il suo spettro.
La calibrazione consiste nel trovare una relazione tra l'immagine in pixel dello spettro ed i corrispondenti valori in Angstrom. Per fare questo occorrono almeno due punti. Il primo punto è rappresentato dalla stella stessa (ordine zero) ed un altro punto è rappresentato da una riga di assorbimento della stella (es: riga Hbeta).
Puoi ottenere un frame del tuo filmato semplicemente facendo il printscreen.
Saluti
Lorenzo Franco