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Buongiorno a tutti
Ho trovato spesso scritto che nell’emisfero nord ad esempio nei giorni 22-24 dicembre il Sole sembra fermarsi in cielo (più si è vicini all’equatore più il fenomeno è evidente). Il verbo "sembrare" lascerebbe intendere che il solstizio sia prevalentemente un fenomeno soggettivo. E' vero, oppure c'è una diversa spiegazione? E allora perché all'equatore il fenomeno sarebbe più evidente?
Il termine solstizio deriva dal latino "solis statio" e indica proprio il periodo in cui il sole appare fermo, in declinazione, prima di invertire il moto, come un sasso lanciato in alto prima rallenta poi si ferma un istante e poi precipita al suolo. Il sole descrive durante l'anno un moto apparente sull'eclittica che lo porta a oscillare tra due posizioni estreme a nord e a sud dell'equatore. Il movimento ha due componenti, una in Ascensione Retta che è quasi costante, e l'altra in Declinazione, ed è quest'ultima componente che diventa pari a zero nei solstizi. Non è quindi secondo me un fenomeno soggettivo.
sì, confermo che non è un fenomeno soggettivo, ma legato semplicemente al moto orbitale della Terra intorno a Sole.
stando noi sulla Terra, ci sembra che sia il Sole a muoversi nel cielo, lungo l'eclittica, con un moto sinusoidale (in primissima approssimazione!) con il massimo ed il minimo raggiunti rispettivamente nel solstizio d'estate e d'inverno
Grazie ad entrambi per la risposta, ma i miei dubbi permangono. Se il fenomeno é paragonabile ad un sasso lanciato in alto, ciò non dovrebbe accadere anche nel periodo degli equinozi? La declinazione del Sole al solstizio invernale non è di -23° circa? (......e l'altra in Declinazione, ed è quest'ultima componente che diventa pari a zero nei solstizi.). E poi perché il fenomeno é maggiormente evidente all'equatore, sempre che sia così?
Se ci pensi bene il periodo degli equinozi corrisponde alla massima variazione di velocità in declinazione, così come è massima la velocità del sasso al momento del lancio e al momento del ritorno. Puoi pensare a un'oscillazione, come fa un pendolo che quando è agli estremi, a destra o a sinistra, è fermo (solstizio) mentre al centro, in verticale, ha la massima velocità (equinozio). Ovviamente la declinazione solare oscilla tra circa +/- 23,5° . Secondo me il fenomeno è lo stesso in tutto il pianeta, ma non sono mai stato all'equatore io... ;)
no, confermo che il discorso che il fenomeno sia più evidente all'equatore non ha molto senso... e non c'è bisogno di andare all'equatore per una verifica
è proprio sbagliato il concetto...
Scusate se faccio una critica, ma ho paura che il vostro discorso possa far confondere un ignaro lettore facendo credere che mettendoci a guardare il Sole ad occhio nudo (sempre con le dovute protezioni!) potremmo vedere, in tempo reale, il Sole che si ferma.
Quindi prima di continuare il discorso farei la precisazione che in realtà non si vede un bel niente, perché già solo al telescopio ci accorgiamo del movimento in ascensione retta, che avviene di un solo grado ogni 4 minuti, figuriamoci del movimento in declinazione che avviene mediamente (se ho fatto bene i conti) di circa un grado ogni 4 giorni!
Direi però che gli antichi osservatori del cielo si accorgevano quando il Sole si arrestava ai solstizi, se è vero che essi temevano questo momento. Se allora visivamente non si apprezzava l'arresto del Sole, doveva evidentemente esserci qualcosa che lo evidenziava. L'analemma?
ribadisco che il fatto che il sole si fermi è una metafora, non certo un fatto riscontrabile se non per mezzo di misure della declinazione del sole nel corso dei vari giorni e di cui non ci si accorge minimamente...
dove hai trovato che gli antichi temevano questo momento?
non ha davvero senso!
così come non hanno senso le dizioni tipo "luna blu" per certe lune piene, frutto di traduzioni errate di eventi puramente folkloristici, quali appunto il sole nei solstizi...
credo che si possa concludere così l'argomento ;)
Basta osservare l'ombra di una colonna (o uno gnomone) al mezzogiorno, cioè quando raggiunge la minima lunghezza, e si vede che nei giorni intorno ai solstizi la lunghezza dell'ombra proiettata a mezzogiono resta costante.Citazione:
Originariamente Scritto da aldo58
In effetti, molti popoli piuttosto celebravano il solstizio d’inverno come momento di “rinascita”. La data del nostro stesso Natale è legata all’antica festa romana del Sol Invictus, che corrispondeva appunto ai giorni in cui era evidente che il sole ricominciava a “risalire” nel suo cammino annuale. Stessa cosa più o meno presso gli Incas del Perù ed altri popoli.Citazione:
Originariamente Scritto da Pierluigi Panunzi
Per quanto riguarda la “luna blu”, invece, non mi risulta legata and una traduzione errata o ad una credenza folkloristica. Credo che l’espressione derivi dai vecchi almanacchi lunari usati per scopi agricoli. Nei mesi con due lune piene, una delle due veniva marcata in blu per evidenziare che andava conteggiata in maniera “speciale” per effettuare le semine, raccolti, eccetera. Dato che è abbastanza raro avere due lune piene nello stesso mese del calendario, in Inglese e’rimasta l’espressione “once in a blue moon” per designare eventi poco frequenti. Ovviamente non ha nulla a che fare con il colore del nostro satellite :)