Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
No, non oserei mai pensare di imitare Galileo Galilei e il suo celeberrimo e magnifico "dialogo sui due massimi sistemi". Molto più semplicemente vorrei riportare una discussione avuta durante il pranzo di Natale, trascorso a casa di carissimi amici. Ho passato ore a chiacchierare di Universo e dei concetti più difficili da "digerire" ad esso collegati: finito, infinito, nulla, niente, confini, ec...
leggi tutto...
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Sicuramente, non è una discussione finita in NIENTE.... O sì?:wtf::biggrin:
Eh, caro Enzo, quando si ragiona di infinito la mente si perde facilmente. Dopotutto, non è una cosa che maneggiamo tutti i giorni. Almeno, per ora...;)
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Vorrei fare una domanda:
con che forma è approssimabile l'universo?
Cambia forma nel tempo? (si espande, ok, ma la forma è sempre quella?)
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Questo mi sembra l'Argomento per eccellenza di ogni essere razionale, dunque credo che varrebbe la pena affrontarlo anche a costo di ricadere nell'ontologia.
Nella limitatezza delle mie conoscenze scientifiche ho sviluppato un'opinione pressochè coincidente con quanto esposto dal prof. Zappalà, non certo per merito mio, ma poichè, accordata alla scienza quella supremazia che merita, ho cercato soluzioni non autocontadditorie all'interno dello stesso paradigma.
Purtroppo temo, o forse spero, che tra qualche decennio i nostri posteri sorrideranno compassionevolmente dei nostri modelli del "tutto". Mi sembra abbastanza indicativo il fatto che non abbiamo ancora minimamente compreso il 96% di ciò che abbiamo misurato (sto parlando ovviamente dell'energia espansiva e della massa gravitazionale non luminosa). La sensazione forte è che davvero appariamo lontani dall'aver intuito la natura dello spazio e dei suoi processi evolutivi; in ogni caso l'aver superato il concetto di spazio assoluto rappresenta sicuramente una meravigliosa conquista del pensiero.
Per quanto riguarda il Nulla... non vi è nulla che mi sta più a cuore, essendomi autoverificato tale, ma qui lascio cadere l'argomento poichè c'è rischio reale di "metafisica"... se mi si passa la battuta trovo solo molto buffo che in quanto essere, non conosco il mio stesso corpo.
p.s.: sto ancora aspettando con ansia "l'infinito teatro del cosmo" (mannaggia alle festività che ritardano la consegna), ma temo che presto avrò bisogno della bella addormentata...
buon anno e buon baktun (sperando che sul prossimo asteroide non vi sia un cartello con scritto "scusate il ritardo")
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Citazione:
Originariamente Scritto da
vecchiaspugna
Vorrei fare una domanda:
con che forma è approssimabile l'universo?
Cambia forma nel tempo? (si espande, ok, ma la forma è sempre quella?)
la forma dell'Universo è ancora un problema aperto, anche se sembra che quello piatto sia il più probabile...
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Citazione:
Originariamente Scritto da
marco massara
Questo mi sembra l'Argomento per eccellenza di ogni essere razionale, dunque credo che varrebbe la pena affrontarlo anche a costo di ricadere nell'ontologia.
Nella limitatezza delle mie conoscenze scientifiche ho sviluppato un'opinione pressochè coincidente con quanto esposto dal prof. Zappalà, non certo per merito mio, ma poichè, accordata alla scienza quella supremazia che merita, ho cercato soluzioni non autocontadditorie all'interno dello stesso paradigma.
Purtroppo temo, o forse spero, che tra qualche decennio i nostri posteri sorrideranno compassionevolmente dei nostri modelli del "tutto". Mi sembra abbastanza indicativo il fatto che non abbiamo ancora minimamente compreso il 96% di ciò che abbiamo misurato (sto parlando ovviamente dell'energia espansiva e della massa gravitazionale non luminosa). La sensazione forte è che davvero appariamo lontani dall'aver intuito la natura dello spazio e dei suoi processi evolutivi; in ogni caso l'aver superato il concetto di spazio assoluto rappresenta sicuramente una meravigliosa conquista del pensiero.
Per quanto riguarda il Nulla... non vi è nulla che mi sta più a cuore, essendomi autoverificato tale, ma qui lascio cadere l'argomento poichè c'è rischio reale di "metafisica"... se mi si passa la battuta trovo solo molto buffo che in quanto essere, non conosco il mio stesso corpo.
p.s.: sto ancora aspettando con ansia "l'infinito teatro del cosmo" (mannaggia alle festività che ritardano la consegna), ma temo che presto avrò bisogno della bella addormentata...
buon anno e buon baktun (sperando che sul prossimo asteroide non vi sia un cartello con scritto "scusate il ritardo")
caro Marco,
i tuoi commenti sono sempre precisi e puntuali. Direi, comunque, che l'esistenza o meno dell'energia e della materia oscura non dovrebbero influire più di tanto sulla struttura generale dell'Universo come oggi ipotizzato. D'altra parte, la maggior parte delle teorie moderne considerano ormai assodata la loro esistenza, eppure non hanno avuto bisogno di paradigmi veramente nuovi. In fondo, sono state introdotte proprio per dare maggiore credibilità a ciò che si osserva.
In conclusione, sono d'accordo con te sulla nostra ignoranza profonda. Tuttavia, certi concetti fondamentali come infinito, confine, nulla, ecc., sono ormai sicuramente propri dell'Universo (con o senza materia ed energia oscura) e devono essere affrontati senza inutili giri intorno all'ostacolo. Lo sforzo va fatto anche se noi siamo ben lontani da certe grandezze. Pensiamo, però, che i nostri protoni sopravviveranno per sempre o quasi e quindi anche noi siamo comunque un po' infiniti!
Infine, non penso che le generazioni presenti si dovranno preoccupare di quell'ASTEROIDE... (però pianificare qualcosa per i futuri nascituri ci starebbe bene senz'altro)... :biggrin:
Continua a essere dei nostri! ;)
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Questo articolo è un capolavoro!
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Francesca Diodati
Questo articolo è un capolavoro!
e ne abbiamo parlato non poco scrivendo il nostro libro....;)
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
la forma dell'Universo è ancora un problema aperto, anche se sembra che quello piatto sia il più probabile...
E se io dovessi immaginarmelo a quale figura dovrei pensare?
Re: Un dialogo sul nulla, il niente e -forse- il... tutto.
Citazione:
Originariamente Scritto da
vecchiaspugna
E se io dovessi immaginarmelo a quale figura dovrei pensare?
molto difficile direi... Si dice piatto un universo che ha curvatura nulla, ma pensare a un piano a quattro dimensioni diventerebbe fuorviante. Il concetto di forma perde di significato e si usano similitudini riconducibili a forme conosciute e descrivibili, come la sfera (universo chiuso), il piano e l'iperboloide (universo aperto)...