Dalla newsletter dell'UAN
ESOPIANETI ED ESOBIOLOGIA
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NANE ROSSE A GOGO. La maggior parte delle stelle sono nane rosse: piccole, fredde, con una evoluzione estremamente lunga. Ambiente ideale per chi e' a caccia di mondi extrasolari di tipo roccioso, purtroppo emettono radiazioni molto energetiche, in grado di "sterilizzare" i pianeti vicini. Insomma, non proprio l'ideale per lo sviluppo della vita (http://bit.ly/2uOwl1T).
CATENE DI CARBONIO NELLA NUBE DI ORIONE. Un gruppo di astronomi ha trovato, in un ammasso stellare molto simile a quello in cui si formo' il Sole, tracce di cianopoliini: molecole prebiotiche come il cianoacetilene, un precursore della citosina (http://bit.ly/2uRB9DH).
UN NUOVO CONTEGGIO DEI PIANETI ERRANTI. I pianeti di tipo gioviano che hanno perso il legame con la propria stella e che ora vagano nello spazio sono appena un quarto delle stelle piu' comuni: lo ha stabilito un nuovo censimento, riducendo di quasi 10 volte la stima precedente (http://bit.ly/2ude9x5).
Re: Dalla newsletter dell'UAN
Non ho più grazie @SVelo, quindi ti ringrazio qui!
Avrei una domanda, l'alto numero di nane rosse nella nostra galassia dipende da un preciso fattore? O solo la vita lunga rispetto alle stelle di altre classi permette loro di "sembrare" numerose?
Re: Dalla newsletter dell'UAN
Sicuramente @Red Hanuman ti risponderà ;)
Re: Dalla newsletter dell'UAN
Citazione:
Originariamente Scritto da
Christopher
Non ho più grazie @
SVelo, quindi ti ringrazio qui!
Avrei una domanda, l'alto numero di nane rosse nella nostra galassia dipende da un preciso fattore? O solo la vita lunga rispetto alle stelle di altre classi permette loro di "sembrare" numerose?
Ci sei quasi arrivato.
È ovviamente più difficile avere le condizioni ideali per la formazione di una stella di tipo O che per una di tipo M, perché serve molta più massa, e non è detto che una nube interstellare ne contenga abbastanza.
Poi una nube molto massiccia è molto più probabile che si frammenti generando, invece di un'unica stella grande, un certo numero di stelle più piccole.
Anche la formazione di stelle grandi è problematica, perché nel momento in cui si accede la fornace nucleare la radiazione luminosa spazza via la materia nei dintorni, impedendo ulteriori accrescimenti.
Per finire, una stella di classe O impiega poco tempo a formarsi ed a morire, mentre per le stelle di classe M il tempo di formazione e di vita nella sequenza principale è dell'ordine di decine di miliardi di anni almeno.
L'insieme di queste condizioni porta ad avere le seguenti abbondanze stellari.(all'incirca):
Classe O - 1 su 3 milioni
Classe B - 1 su 800
Classe A - 1 su 160
Classe F - 1 su 33
Classe G - 1 su 13
Classe K - 1 su 8
Classe M - 3 su 4. [emoji6]
Re: Astrouanews n. 12 del 31 luglio 2017
Re: Astrouanews n. 12 del 31 luglio 2017
i recapiti li ho tolti io! ;)