Re: Espansione dell'universo... dubbi!
Quello che non ho capito, invece, è quali siano le evidenze sperimentali dell'espansione accelerata. Sono prove dirette, o indirette?
Come prove dirette, io riesco a immaginare solo la misurazione del redshift sullo stesso oggetto in momenti diversi, ma non credo che in tempi "umani" si possano apprezzare delle variazioni.
Ne deduco che devono esserci prove indirette, ma quali? Esiste un testo divulgativo dove venga spiegato il ragionamento da cui si è dedotta questa accelerazione?
Re: Espansione dell'universo... dubbi!
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bertupg
Quello che non ho capito, invece, è quali siano le evidenze sperimentali dell'espansione accelerata. Sono prove dirette, o indirette?
Come prove dirette, io riesco a immaginare solo la misurazione del redshift sullo stesso oggetto in momenti diversi, ma non credo che in tempi "umani" si possano apprezzare delle variazioni.
Ne deduco che devono esserci prove indirette, ma quali? Esiste un testo divulgativo dove venga spiegato il ragionamento da cui si è dedotta questa accelerazione?
le prove esistono e si basano sulla misura delle supernove di tipo Ia. Ne abbiamo già parlato nel sito... Vedo se trovo il link
Re: Espansione dell'universo... dubbi!
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bertupg
Quello che non ho capito, invece, è quali siano le evidenze sperimentali dell'espansione accelerata. Sono prove dirette, o indirette?
Come prove dirette, io riesco a immaginare solo la misurazione del redshift sullo stesso oggetto in momenti diversi, ma non credo che in tempi "umani" si possano apprezzare delle variazioni.
Ne deduco che devono esserci prove indirette, ma quali? Esiste un testo divulgativo dove venga spiegato il ragionamento da cui si è dedotta questa accelerazione?
non riesco a trovare il link del vecchio articolo. Comunque il discorso è abbastanza semplice. Le supernove di tipo Ia sono candele cosmiche, ossia hanno sempre la stessa luminosità assoluta, ragion per cui la differente magnitudine è dovuta soltanto alla loro distanza da noi. Osservando l'Universo si vedono supernove di quel tipo a distanze molto diverse e quindi a tempi molto diversi tra loro. Confrontando la differenza di redshift con il tempo passato tra una e l'altra si è visto che il redshift aumenta andando verso il presente a parità di differenza di tempo.
Re: Espansione dell'universo... dubbi!
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Originariamente Scritto da
bertupg
Quello che non ho capito, invece, è quali siano le evidenze sperimentali dell'espansione accelerata. Sono prove dirette, o indirette?
Come prove dirette, io riesco a immaginare solo la misurazione del redshift sullo stesso oggetto in momenti diversi, ma non credo che in tempi "umani" si possano apprezzare delle variazioni.
Ne deduco che devono esserci prove indirette, ma quali? Esiste un testo divulgativo dove venga spiegato il ragionamento da cui si è dedotta questa accelerazione?
uno l'ho trovato!!!
eccolo: http://www.astronomia.com/2011/10/05...per-la-fisica/
su astronomia.com c'e tutto! basta cercare :biggrin:
Re: Espansione dell'universo... dubbi!
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Vincenzo Zappalà
Cavolo, l'avevo pure letto! Che memoria bacata che mi ritrovo... :sad:
Grazie 1000, anche per il "riassunto" nel post precedente!;)
P.S.: Conoscevo il ruolo delle Ia nella valutazione delle distanze, ma non ricordavo che fosse così "diretta" la misurazione nella differenza di velocità in epoche diverse...
Re: Espansione dell'universo... dubbi!
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Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
ti rispondo anche se altri hanno già fatto la mia parte egregiamente. Il discorso è proprio quello: tutto lo spazio si espande, ma per vederne gli effetti dobbiamo considerare distanze enormemente grandi. Prima o poi, però, anche le molecole si sfalderanno e così gli atomi fino a finire nel brodo originario o quasi. Comunque c'è tempo anche perchè l'epansione dovrebbe continuare per molto tempo ancora prima di toccare l'infinitamente piccolo...
Comunque la domanda è più che pertinente!
Dai magari l'espansione si arresterà e quindi niente sfaldamento...solo una bella implosione! Non so se questo mi consola, però :-)
Re: Espansione dell'universo... dubbi!
Ciao a tutti,
sono nuovo del forum, però vorrei dare il mio contributo.
In realtà l'espansione dell'universo avviene solo a grandissime scale, su scale "ordinarie" prevalgono di gran lunga altre forze di tipo attrattivo (gravità, forza nucleare forte e debole); altrimenti stelle e galassie sarebbero state disgregate da tempo dall'espansione. Quindi tranquillo, a livello molecolare l'espansione non porterà mai alla frantumazione dei corpi (in realtà nemmeo a livello stellare) ma all'allontanamento reciproco delle galassie (o almeno degli ammassi).
Per quanto riguarda il destino ultimo dell'universo, ci sono ancora molti dubbi. Allo stato attuale delle conoscenze sembra che l'espansione stia accelerando (misurata sulla base delle cefeidi) forse verso un grande attrattore gravitazionale che non vediamo, ma ci sono anche altre spiegazioni; altri dati indicano invece un universo "piatto" ovvero che rallenterà sempre più l'espansione senza però invertirla mai. C'è da tenere presente che, secondo la teoria inflazionaria, noi in realtà potremmo vedere solo una minima porzione dell'Universo (il che ne spiegherebbe la piattezza, se l'universo è enorme e noi ne vediamo una piccola porzione è come supporre che la terra sia piatta perchè il terreno intorno a noi sembra esserlo).
Poi c'è la questione dell'entropia ma questa è un'altra faccenda.
Ciao
Re: Espansione dell'universo... dubbi!
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riccarbi
Ciao a tutti,
sono nuovo del forum, però vorrei dare il mio contributo.
In realtà l'espansione dell'universo avviene solo a grandissime scale, su scale "ordinarie" prevalgono di gran lunga altre forze di tipo attrattivo (gravità, forza nucleare forte e debole); altrimenti stelle e galassie sarebbero state disgregate da tempo dall'espansione. Quindi tranquillo, a livello molecolare l'espansione non porterà mai alla frantumazione dei corpi (in realtà nemmeo a livello stellare) ma all'allontanamento reciproco delle galassie (o almeno degli ammassi).
Per quanto riguarda il destino ultimo dell'universo, ci sono ancora molti dubbi. Allo stato attuale delle conoscenze sembra che l'espansione stia accelerando (misurata sulla base delle cefeidi) forse verso un grande attrattore gravitazionale che non vediamo, ma ci sono anche altre spiegazioni; altri dati indicano invece un universo "piatto" ovvero che rallenterà sempre più l'espansione senza però invertirla mai. C'è da tenere presente che, secondo la teoria inflazionaria, noi in realtà potremmo vedere solo una minima porzione dell'Universo (il che ne spiegherebbe la piattezza, se l'universo è enorme e noi ne vediamo una piccola porzione è come supporre che la terra sia piatta perchè il terreno intorno a noi sembra esserlo).
Poi c'è la questione dell'entropia ma questa è un'altra faccenda.
Ciao
mi spiace contraddirti, ma è necessario farlo per non creare dubbi inutili.
Se lo spazio continua a espandersi lo farà anche quello interno ai corpi. Quando l'accelerazione (che corrisponde a una forza non dimentichiamolo!) sarà maggiore di quella che tiene unite le molecole, anche i copri si disintegreranno... Non ci piove. Il punto è: ci riuscirà mai?
Poi non è vero che l'accelerazioni si misura tramite le cefeidi, ma tramite le supernove. Insomma... ti consiglio di chiarirti meglio le idee prima di dare notizie come fossero atti di fede (soprattutto se sbagliati).
Qui vogliamo far conoscere non creare confusione.
Infine l'entropia ben si collega alla disgregazione della materia che, per il fatto di esistere, va in verso opposto alla tendenza generale del Cosmo..
Abbi pazienza, ma i contributi devono essere positi e costruttivi... e non sbagliati...
Re: Espansione dell'universo... dubbi!
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Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
mi spiace contraddirti, ma è necessario farlo per non creare dubbi inutili.
Se lo spazio continua a espandersi lo farà anche quello interno ai corpi. Quando l'accelerazione (che corrisponde a una forza non dimentichiamolo!) sarà maggiore di quella che tiene unite le molecole, anche i copri si disintegreranno... Non ci piove. Il punto è: ci riuscirà mai?
Poi non è vero che l'accelerazioni si misura tramite le cefeidi, ma tramite le supernove. Insomma... ti consiglio di chiarirti meglio le idee prima di dare notizie come fossero atti di fede (soprattutto se sbagliati).
Qui vogliamo far conoscere non creare confusione.
Infine l'entropia ben si collega alla disgregazione della materia che, per il fatto di esistere, va in verso opposto alla tendenza generale del Cosmo..
Abbi pazienza, ma i contributi devono essere positi e costruttivi... e non sbagliati...
Sorry, ma per primo non devi sbagliarti tu.
La domanda originale era: se l'universo si espande alla fine anche gli atomi del mio corpo si stanno espandendo.
La risposta è: attualmente no di certo in un futuro remotissimo puo' darsi in un solo caso ovvero:
- se l'espansione del cosmo è in accelerazione
- se se questa accelerazione è dovuta all'azione di una forza repulsiva misteriosa (l'energa oscura versione moderna della costante cosmologica di Einstein) in una sua configurazione particolare
Solo in questo caso, in un futuro ripeto remotissimo, le componenti degli atomi si troveranno a distanze tali da sopravanzare la componente attrattiva delle forze elettromagnetiche e/o nucleari che li tengono insieme (per essere corretti il loro universo osservabile sarà così ridotto che non gli permetterà più d'interagire), questo scenario è detto Big Rip e l'ipotesi è stata fatta dal fisico Robert Caldwell. Nota bene che non bastano nemmeno queste due condizioni in realtà, nella maggior parte degli scenari in ogni caso le galassie rimarrebbero esattamente come sono, solo si allontanerebbero sino a non potersi più vedere tra loro e "morirebbero" di morte termica per il secondo principio della termodinamica. Solo nel caso l'energia oscura risponda a determinate condizioni teoriche anche la trama dello spazio sarebbe in espansione a livello microscopico (ovvero quanto il rapporto W tra pressione di energia oscura e densità di energia sia minore di 1).
La prima condizione sembra vera: dall'osservazione delle supernove di tipo IA (su questo hai ragione, ho scritto una cosa pensandone un'altra) sembra probabile che la velocità di espansione stia aumentando. Le ragioni però potrebbero essere una forma di energia oscura diversa da quella ipotizzata da Caldwell, un "grande attrattore" esterno alla nostra area osservabile, un rallentamento del tempo, o svariate altre ipotesi sulla natura dell'energia oscura TUTTE escludenti che l'espansione sia in grado di sopravanzare le forze attrattive a scala molecolare (e se è per questo anche a scala galattica, in genere). Non è tra l'altro chiaro se questa accelerazione continuerà anche in un futuro arbitrario oppure no.
Dunque: nel 90% perlomeno degli scenari attuali scientificamente accreditati la risposta alla tua domanda è: NO.
Penso di essere stato esaustivo.
Re: Espansione dell'universo... dubbi!
Dunque, se ho capito bene, per dirlo in termini semplici è come se le varie particelle o i pianeti e lune di un sistema solare fossero chicchi di uvetta all'interno di un panettone che si gonfia.
Con l'unica differenza che questi chicchi di uvetta sono legati tra di loro da dei piccoli cordini (le forze di attrazione universali) e quindi mantengono le loro distanze relative fino a che la forza di espansione dell'universo non supera la resistenza dei cordini (la forza dei legami), che a quel punto si spezzano e permettono ai chicchi di uvetta (corpi/particelle) di allontanarsi tra di loro.