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Buongiorno. Innanzitutto un saluto a tutti da un nuovo utente. Ho acquistato un telescopio 150/750 eq3 OTS con in dotazione un oculare 25 mm, uno da 6,5 mm e una lente Barlow 2x. Quale altro oculare mi consigliate? Sono un dilettante ed essenzialmente visualista, quindi niente di costoso e sofisticato.
@vincenzopappalardo64 , le domande vanno poste nelle sezioni più adatte.
Sposto questa discussione. Nel frattempo, sarebbe buona cosa se ti presentassi come si deve nella sezione apposita. :whistling:
di fatto con la Barlow avresti un 25, un 12,5mm un 6.5 e un 3.2mm, diciamo che sei abbastanza coperto sulle focali, forse si potrebbe pensare a migliorare il 6.5mm se prima ci dici di che marca è!
Ragionando di oculari per un dato telescopio oltre all'ingrandimento esistono altri parametri-chiave. A mente direi:
- pupilla d'uscita (lunghezza focale oculare f/rapporto focale telescopio F)
- luminosità superficiale dell'oggetto (luminosità Ls=2•Pupilla al quadrato Pu²)
- campo reale Ca (campo apparente oculare Ca/ingrandimento I)
Non entro in merito ai vari tipi di oculari e relative aberrazioni, dalle 3 lenti dei kellner (spesso indicati con MA, modified achromat) adatti alle lunghe focali, alle 4 lenti dei plössl più adatti alle focali veloci, passando per gli Orthoscopic, sempre 4 lenti e adatti anche ai Newton veloci, per finire con le 6-9 lenti dei WA, SWA, UWA etc etc.
Concentriamoci su Pupilla d'uscita (Pu) e luminosità dell'oggetto. Quest'ultima la definiamo in funzione della LUMINOSITÀ MASSIMA del medesimo oggetto ottenibile da una certa combinazione di telescopio e oculare, ossia 100%. La luminosità massima di un dato oggetto si ottiene con l'ingrandimento minimo, a sua volta corrispondente alla Pupilla d'uscita massima=7 mm. Perché 7mm? Perché è il diametro massimo della pupilla umana (invecchiando cala, seguendo la regola generale dell'invecchiamento del corpo umano). Ergo, pupille d'uscita maggiori non aumentano la luminosità dell'oggetto anzi la abbassano perché il cono di luce è maggiore della capacità della pupilla=si perdono fotoni. Abbiamo quindi l'oculare a luminosità massima, che per la formula vista sopra è
Focale Oculare per Lmax=7•F
Facile eh? Con F/5 servirebbe un oculare di 35 mm. Che ti darebbe un ingrandimento di 21x. Con un Campo Apparente dell'oculare di 50° avresti un campo reale Cr=50/21=2.3°, abbastanza per abbracciare tutte le Pleiadi (1.5°, a memoria). Ovviamente ti consiglio un diametro più "commerciale" tipo il buon 33 mm di WO o l'equivalente Lunt-APS.
Con F/10 ne servirebbe uno da 70 mm ... Oops, non esiste ... Ergo i telescopi con F veloce (maggiore di 5-6) lavorano sempre a luminosità inferiore alla massima. Ma questo si sa, ecco perché i Dobson sono così popolari (per i nostri fini ci accontentiamo di una Pu di 4-5 mm e oculari da 30-40 mm per avere la *luminosità maggiore praticamente possibile* in telescopi con F/8-F/10).
Passiamo adesso alla luminosità minima. Ai fini pratici la Pu minima utilizzabile varia tra 0.5 e 1 mm. Diciamo che il limite minimo convenzionale è ⅔ mm? Digiamolo. Abbiamo quindi l'oculare corrispondente usando la formula inversa: f=Pu•F. Con F/5 avremmo f=3.3 mm. Ergo un oculare da 3.5 mm. Che ti darebbero un ingrandimento di 214x, un po' troppo. E infatti la luminosità scende sotto al 1%: Ls=2•(⅔)²=0.9%. Quindi andrebbe bene solo per Luna e pianeti econ seeing ottimo. Per avere un oculare più "usabile" direi di aumentare la Pu a 1 mm. Avresti Ls=2% e f=Pu•F=5 mm e 150x.
Se vuoi più comfort però possiamo puntare alla Pu ottimale che gli esperti indicano con Pu= 2.4 mm. Arrotondiamo a Pu=2 mm e otteniamo un oculare da 10 mm, che ipotizzando un Ca di 50° ti darebbe 75x e un Cr=50/75=0.67° e una luminosità Ls=2•(2²)=8% della massima possibile. In realtà la pupilla d'uscita ottimale può assumersi tranquillamente tra 2 e 3 mm, e quindi la focale dell'oculare corrispondente varia tra 10 mm e 15 mm.
Quindi abbiamo un 5 (massimo ingrandimento possibile) , un 10 (ingrandimento massimo ottimale) e un 33 mm (massima luminosità).
E nel mezzo? Direi di usare un criterio semplice: 50% della luminosità massima per avere ancora un campo reale di circa il 70% di quello massimo (ideale per Deep Sky). Usando la formula otteniamo per una Pu=5 mm: f=Pu•F=5*5=25 mm con Ls=50% e ingrandimento di 30x. Nulla vieta di optare per una Pu di 4 mm (luminosità Ls=32%) e f=20 mm, con ingrandimento 38x.
Eccoti quindi servito il quintetto ottimale:
1. Estremo ingrandimento possibile: oculare da 3.5 mm (214x, luminosità 0.9%)
2. Massimo ingrandimento pratico: oculare da 5 mm (150x, luminosità 2%)
3. Pupilla d'uscita ottimale: oculare tra 10 e 15 mm (75-50x, luminosità 8%-18%)
4. Miglior compromesso tra campo, ingrandimento e luminosità per Deep Sky: oculare tra 20-25 mm (38x-30x, luminosità 36-50%)
5 Luminosità massima e massimo campo: oculare di 33-35 mm (21x-23x, luminosità 87%-100%), ideale per oggetti estesi poco luminosi del Deep Sky.
Ovviamente l'oculare 1. non è prioritario, vista la scomodità della piccola pupilla d'uscita e le poche opportunità di salire >200x a causa del seeing.
Ciao!
PS: hi postato questa pappardella solo per invogliare ad approfondire le semplici equazioni alla base della scelta dell'oculare.
A livello pratico, personalmente parlando, non la vedo proprio così, non su tutto almeno. D'accordo per le nebulose, con l'aggiunta di filtri, se necessario, per risaltarne il contrasto; ma per gli altri oggetti sto solitamente con una PU che va dai 1,3 ai 2,5mm, ed anche più bassa per globulari, planetarie e piccoli ammassi. Ad esempio su una galassia mag 12 che mi sognerei di vedere con una PU di 5mm per via proprio di una luminosità troppo eccessiva che influisce sul fondo cielo, la stacco con una PU di 1,8/1,3 mm.:whistling:Citazione:
ecco perché i Dobson sono così popolari (per i nostri fini ci accontentiamo di una Pu di 4-5 mm e oculari da 30-40 mm per avere la *luminosità maggiore praticamente possibile
Un po' di sana teoria può far solo che bene.;)Citazione:
ho postato questa pappardella solo per invogliare ad approfondire le semplici equazioni alla base della scelta dell'oculare.
Condivido in toto caro Mulder.