Per chi se lo fosse perso, eccolo QUI ;).
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Per chi se lo fosse perso, eccolo QUI ;).
Ho notato l'articolo... E l'autore...[emoji12]
Ma mi aspettavo dettagli da te, @Enrico Corsaro...[emoji56]
Sono a disposizione per qualsiasi domanda :).
Diciamo che questo metodo non è proprio nuovo nel senso che combina fattori già noti. Comunque funziona in modo piuttosto semplice: si procede con una misura di parallasse tramite il satellite Gaia per avere la distanza della stella da noi; in secondo luogo si ottiene una magnitudine apparente bolometrica tramite l'osservazione della stella in più bande fotometriche (trattandosi di stelle simili al sole essenzialmente parliamo di ottico, IR e UV); di seguito si calcola la luminosità assoluta e grazie alla legge di Stefan-Boltzmann si ricava una misura del raggio stellare; infine si misura la gravità superficiale tramite l'analisi della granulazione e/o delle oscillazioni, come già avevamo discusso QUI; dalla gravità superficiale e dal raggio possiamo così ricavare la massa della stella poichè