Scusa @Red Hanuman, mi spieghi un po' meglio questa frase? Non ci ho capito molto :blush:Citazione:
le supergiganti rosse hanno venti stellari lenti e densi, mentre le supergiganti blu hanno venti stellari intensi e poco concentrati.
Grazie
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Scusa @Red Hanuman, mi spieghi un po' meglio questa frase? Non ci ho capito molto :blush:Citazione:
le supergiganti rosse hanno venti stellari lenti e densi, mentre le supergiganti blu hanno venti stellari intensi e poco concentrati.
Grazie
Vedi, @SVelo, tutte le stelle perdono materia durante la loro evoluzione, tramite il vento stellare (per il Sole si chiama vento solare, ovviamente).
Il vento stellare è un flusso continuo di materia che sfugge dall'atmosfera superiore di una stella, costituito da gas (neutro o ionizzato); ed ha caratteristiche diverse a seconda del tipo di stella e della sua età.
Il flusso di solito è dovuto alla alla pressione di radiazione; ovvero al fatto che la luce, oltre che trasportare energia sotto forma di radiazione elettromagnetica, trasporta una piccola ma significativa quantità di moto, e si comporta a tutti gli effetti come una particella.
Nel caso delle supergiganti rosse la pressione di radiazione è molto forte, perchè è generata dalla intensa nucleo sintesi nel core; talmente forte da espandere gli strati esterni della stella enormemente.
Gli strati superiori si raffreddano a causa dell'espansione e contengono polveri condensate dal materiale stellare. Su di esse si esercita la forza della pressione si radiazione, ed il vento stellare risultante è lento ma molto denso.
Nel caso delle supergiganti blu, invece, la nucleo sintesi è meno intensa, e non riesce a fare espandere a dovere lo strato superiore della stella, che rimane più vicino al core e più caldo.
Non si possono quindi formare polveri, e la pressione di radiazione si esercita sui singoli elementi.
Per questo, il risultante vento stellare è poco denso; ma essendo le particelle spinte molto meno pesanti delle polveri, possono raggiungere velocità maggiori.
Se non sono stato chiaro, chiedi ancora!;)
Tutte le onde e.m., radio incluse, viaggiano alla velocità delle onde e.m., conosciuta come velocità della luce. Le uniche variazioni sono quelle indotte dal mezzo. Le osservazioni complementari in multi-banda sono utili al fine di catturare diversi momenti di un fenomeno astrofisico. Questo non perchè le onde viaggiano in modo diverso a seconda della banda, ma perchè ad ogni banda è associata una emissione in un determinato momento. Quello che cambia dunque è l'istante iniziale in cui una determinata onda e.m. viene prodotta.