Su "Coelum Astronomia" n.112 (dic 2007) c'è un articolo di D. Gasparri molto esaustivo a riguardo e una controreplica altrettanto dettagliata di S. Albano sul n. 123 (dic. 2008).
Comunque Angelo C. ha riassunto molto bene il concetto.
Alberto
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Su "Coelum Astronomia" n.112 (dic 2007) c'è un articolo di D. Gasparri molto esaustivo a riguardo e una controreplica altrettanto dettagliata di S. Albano sul n. 123 (dic. 2008).
Comunque Angelo C. ha riassunto molto bene il concetto.
Alberto
E con questo, se ne va tutta la poesia...
Aneddoto sul colore delle nebulose. M57 al 300mm: guardo io, sgrano gli occhi e lascio il posto al mio compagno d'osservazione; alza la testa, occhi sgranati e mi fa:
"ma li hai visti, i colori ?"
"perché? Li hai visti anche tu?"
Quando si dice la suggestione!:D
Che mi ricordi, ci sono cinque oggetti deep la cui luminosità superficiale è in grado di attivare i bastoncelli, tra cui la bellissima blue snowball.
Io ho visto d'un bel turchese intenso: Nebulosa Saturno, Occhio di Gatto e NGC6210. Come vedere Urano.
Col 300mm, però; fino a 150mm, sono grigie.
Non è che siano grige a prescindere in un certo diametro, è che per sfruttare tutta la luminosità superficiale di questi oggetti ci vuole una pupilla d'uscita oltre i 5 mm (secondo la mia esperienza a partire dai 6 mm, ma c'è gente con occhi molto migliori dei miei), ma non basta solo la P.U. ci vuole anche almeno il minimo ingrandimento risolvente ed ecco il motivo per cui ci vogliono grandi diametri (unitamente ad un cielo buio e trasparente ovviamente), infatti con un 300 mm e una P.U. di 6 mm, si è ha 50x (ad esempio perfetta per la Blue snowball), mentre con un 150 mm e stessa P.U. si sarebbe a soli 25x, un po pochino per nebulose superficialmente luminose ma abbastanza compatte, le quali si vedrebbero come scriccioli poco più che puntiformi.
Non so se ho gli occhi particolarmente buoni, ma le piccole planetarie ad alta luminosità superficiale (quele già citate) le vedo sature di colore fino a 300x (oltre, non ho provato) con una PU d'un millimetro. Ora la vista è pure migliorata: mi è stata rinnovata la patente senza più l'obbligo degli occhiali...:biggrin::cool:
Allora non dovresti avere alcun problema a vederele anche con un 150 mm a un ingrandimento ancora congruo.
Io anche col 400 (quindi con discreto ingrandimento), appena scendo a P.U. di poco superiori a 5 mm, sono al limite "B/N-Col", mi tengo generalmente sui 6 mm per percepire tonalità abbastanza sature.
Più che una photoshoppata, diciamo che essendo i coni di tre tipi sensibili ai tre colori primari, i primi che iniziano a percepire qualcosa sono quelli sensibili al verde che hanno una soglia di attivazione più bassa. Gli altri due tipi non percepiscono nulla. Perciò al nostro cervello arriva una informazione che ha una dominante verdognola, unica risposta che su quei livelli di illuminazione può arrivare dalla retina.
Ottima puntualizzazione. Avete ragione entrambi.
No Valerio, devo dissentire, c'è un'eccessiva differenza di luminosità necessaria all'attivazione dei coni, rispetto alla normale visione scotopica (bastoncelli), differenza di oltre 4000 volte, almeno nel caso della luminosità superficiale di M42 (oggetto dalla quale è nata la puntualizzazione).
Attivare anche solo i "coni verdi", vorrebbe dire essere già in regime mesopico, cosa non possibile con M42; con i famosi 5 oggetti abbastanza luminosi, si arriva appunto in regime mesopico, con l'attivazione dei "coni verdi" (quelli blu e rossi sono troppo poco sensibili) e allora quello che dici è corretto, ma solo nel caso di questi specifici oggetti, tanto più che in regime mesopico, il massimo di sensibilità dell'occhio si sposta dai 555 nm nel verde (regime fotopico) ai 505 nm nel blu-verde.