Re: Consigli primo strumento
Mak127 su azgti se rientra nel tuo budget
Portabilissimo in ogni veicolo (anche moto e bicicletta)
Re: Consigli primo strumento
Stavo pensando la stessa cosa si @stevesp; l’ho avuto e mi ci sono trovato bene, se il treppiede fosse troppo instabile fatti dei piedini con la para (la dovresti trovare da un buon calzolaio), ridurrai parecchio le vibrazioni.
Il goto non ti preclude l'apprendimento del cielo, il maestro arriva quando l’allievo è pronto. Io uso il goto, anche perché la notte fa freddo, è umido, sei scomodo, stanco, assonnato e la ricerca può essere complessa soprattutto se usi un reddot. È chiaro, il cielo lo devi conoscere, devi saper leggere una mappa, sapere a grandi linee dove sia l’oggetto che vuoi visualizzare, se no ti prendi l’unistellar e buonanotte ai suonatori.
Un maksutov ti permetterà di vedere luna, pianeti (adesso bassi e da mattinieri), stelle doppie e qualche DSO, quelli più luminosi. Si va su facilmente con gli ingrandimenti quindi i campi inquadrati saranno piccoli.
alternativa un rifrattore apocromatico con un rapporto focale 8/9 ma non ho esperienza con quegli strumenti.
Re: Consigli primo strumento
https://www.bresser.de/it/Angebote/U...-mit-EQ-3.html
Citazione:
Per lo strumento senza accessori, posso spendere:
Quanto necessario...
Se con questo intendi 7/8 mila euro, si può rivalutare il consiglio...:sneaky:
Re: Consigli primo strumento
Citazione:
Originariamente Scritto da
stevesp
Mak127 su azgti [...] portabilissimo in ogni veicolo (anche moto e bicicletta)
Il Maksutov era una delle opzioni, ma l'idea era di prendere almeno un 150 mm; se un 127 lo porto anche in bicicletta non dovrei aver problemi a mettere un 150 nel bagagliaio dell'auto.
Sulla montatura invece ho qualche dubbio in più: una alt-az meccanizzata la muovo solo se attaccata alla corrente, e se osservo i pianeti si perde il gusto di puntare a mano aiutandosi col cercatore. Se poi la alt-az meccanizzata me la porto fuori, come la alimento? Sul terrazzo ho la presa elettrica, ma in mezzo ad un campo? Pacchi batterie? Adattatori per accendisigari? Con un tipo di montatura utilizzabile anche in manuale alla peggio qualcosa posso sempre puntarlo anche senza corrente: quello che si vede anche ad occhio nudo.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Czamba
se no ti prendi l’unistellar e buonanotte ai suonatori.
Un maksutov [...] si va su facilmente con gli ingrandimenti quindi i campi inquadrati saranno piccoli.
Alternativa un rifrattore apocromatico.
L'unistellar non sapevo cosa fosse, ho controllato. Spendere tra i 2500 e i 4500 euro per un 114 mm mi sembra una follia. Peraltro da quanto ho capito non sono nemmeno dei telescopi veri e propri: c'è un sensore ed un software che elabora le immagini. In pratica fanno astrofotografia in tempo reale. Ma sul fatto che si vedano i DSO anche con IL (come dice la reclame) ho i miei dubbi (è pur sempre un 114 e nessuna tecnologia può superare le leggi della fisica); inoltre una fotografia gestita dal computer con un algoritmo non verrà mai bene come una fotografia fatta come si deve, impostando a mano i vari parametri. In sostanza fanno foto scadenti e a bassa definizione in tempo reale; può essere un approccio facile e spettacolare all'astronomia, ma non è quello che cerco. Perlomeno non per 4000 euro.
Infatti l'altro ragionamento era questo: con un newtoniano a focale corta posso sempre mettere una lente di barlow e raddoppiare o triplicare la focale, una focale lunga invece come la accorcio se ho bisogno di più campo? Il newtoniano mi sembra più versatile. Certo oltre certe misure si perde del tutto la trasportabilità, ma forse un 150/750 (o tutt'al più un 130/650) ancora li trasporto. O no?
Con un rifrattore (apocromatico per giunta) per avere certi diametri si va un po' troppo su con i dineri.
Un telescopio bello (anche come semplice oggetto di arredo!) come un newtoniano su montatura equatoriale a mio avviso non c'è. E' vero però che forse, per i miei scopi e le mie possibilità (leggi: terrazzo inquinato di luce) un Mak sarebbe meglio.
Tornando al discorso montature: una equatoriale ha vantaggi e svantaggi: tra i primi c'è che la posso usare anche in manuale: potrei acquistarla col go-to, ma se poi una sera ho semplicemente voglia di guardare Saturno che si punta anche a mano dalla mia terrazza, tutta l'elettronica la lascio nel cassetto e la montatura si usa lo stesso. Con una alt-az no: devo per forza attaccarla alla corrente e muoverla con i pulsantini. Certo la alt-az si monta più in fretta, ma poi anche lì: c'è comunque da fare tutta l'inizializzazione del software, dargli le coordinate, forse puntare qualche stella per inizializzarla? Se invece di fare questa roba monto la equatoriale, la bilancio e la staziono a mano, non ci metto più o meno lo stesso tempo? La fotografia, se mi limito ai pianeti, si fa con entrambe le montature, ma con la equatoriale potrei provare anche qualche timido esperimento col deep space, con la alt-az no/ni. La equatoriale però ha anche i suoi svantaggi: in primis la portabilità: uno SC da 150 mm su alt-az motorizzata go-to pesa 15 Kg, lo stesso telescopio su equatoriale motorizzata go-to arriva a 25 Kg: ci vuole più voglia. In più il mio terrazzo è esposto a sud-ovest e verso nord c'è il muro della casa: a patto di non aprire un buco sulla parete dell'appartamento di sopra, non c'è modo di vedere la polare e quindi di fare uno stazionamento preciso. Ha senso prendere una equatoriale se poi devo stazionarla "alla buona"? A volte penso che se mi prendessi un Dobson non avrei nessuno di questi problemi: lo monto e lo uso, fine. Ma poi devo dire addio anche alla più semplice delle fotografie e se lo voglio trasportare sempre massimo 150 mm lo devo prendere e non so quanto senso abbia un Dobson da 150.
Non so se sono io che mi sto facendo troppi problemi o se faccio bene a riflettere su tutti questi aspetti (alla fine la fase in cui si sceglie un oggetto nuovo è sempre la più divertente, perché le possibilità sono infinite; una volta scelto invece non si cambia più - è il collasso della funzione d'onda :biggrin: ); la realtà forse è che io vorrei un newtoniano su montatura equatoriale, ma quello che mi serve veramente è più probabile che sia un catadiottrico su alt-az. Ma quanto è più brutto però!
Re: Consigli primo strumento
Sempre e comunque uno strumento "facile" otticamente e dotato di montatura stabile e con sistema goto.
Quindi un rifrattore, un mak da 13/15 vm. E una montatura solida automatizzata.
Paolo
Re: Consigli primo strumento
Se sei all’inizio non devi complicarti la vita con strumenti difficile da gestire.
A mio parere con un mak 127 o 150mm hai uno strumento ideale per il planetario e l’high res in generale, è leggero, compatto, se arriva collimato bene, la tiene benissimo, se devi ritoccare la collimazione non è un dramma.
Una montatura equatoriale con goto come una heq5 ci va a nozze.
Re: Consigli primo strumento
io ti consiglio di evitare la montatura equatoriale. Primo perchè non è particolarmente "amichevole" ad un neofita, secondo perchè nell'astrofotografia planetaria non produce alcun valore aggiunto (la rotazione di campo non è un problema tranne se vuoi fare dei timelapse, ma anche in quel caso puoi derotare via software).
Io mi unisco a chi ti consiglia il Mak 127 su montatura AZ Goto. Il Mak 150 non offre prestazioni particolarmente migliori rispetto a un 127, ma pesa molto di più e ti costringe all'utilizzo di una montatura equatoriale (oppure all'acquisto - a parte - di una costosa montatura ALT-AZ aftermarket).
Se vuoi un diametro generoso e hai il budget per un 150 su EQ, a questo punto, farei uno sforzo in più e mi butterei su un C8 su monobraccio SE o EVO.
Ciao
Re: Consigli primo strumento
Quanta carne al fuoco. Aggiungo anche la mia braciola...
Ho iniziato due anni fa con un 114/500 su eq2. Se ti piace studiare il cielo , le stelle, i movimenti celesti... insomma come girano gli astri intorno a noi non farti spaventare da una EQ.
Osserverai per lo più da un cielo con forte IL per cui alla fine avere un goto per raggiungere un oggetto che non vedi al cercatore può essere utile.
Più diametro è sempre meglio che meno diametro, ma poi ti serve più spazio, trasporti più pesi, costa di più.
Per iniziare un bel mak 127 su az goto che non ha bisogno della polare per allinearsi ed inseguire è una buona scelta. Avresti un telescopio trasportabile, adatto ai pianeti e che puoi utilizzare anche con una camera planetaria per fare delle belle foto. Adatto a fare che del deep sky light. Se vai fuori ti procuri una bella batteria da collegare alla monatura ed il gioco è fatto.
Oppure puoi percorrere una altra strada. Più impegnativa. Prendi un bel newton 150/750 su una exos2 o una eq5. Impari a fare lo stazionamento, il puntamento, a ricercare gli oggetti manualmente, farti venire il torcicollo, fare le prime foto ai pianeti. Poi ti viene voglia di fotografare la nebulosa di Orione, oppure un bell'ammasso stellare. A questo punto compri il goto per la tua montatutra ed inizi a fare un poco di deep sky. Sempre una batteria ti serve per alimentarla e per portarla fuori. Più pesante da trasportare rispetto al mak. Ma hai più diametro e dal mio punto di vista è anche lo strumento più versatile. Ci fai visuale, astrofotografia planetaria, e puoi iniziare a fare anche astrofotogfrafia deep sky. Perché magari poi ti viene voglia di fare lunghe pose ed allora compri un telescopio guida, a cui colleghi la cam planetaria che hai comprato ed al newton colleghi una camera per il deep sky.
La scelta è tua. Cieli sereni
Re: Consigli primo strumento
Se hai un bel terrazzo e un buon budget ti consiglio di non partire da micragnoso e puntare su un bel Celestron EdgeHD C9.25 o meglio C11 su altazimutale, oppure un Vixen VISAC 200 sulla sua SXP2, oppure un lussuoso apocromatico giapponese o americano su treppiede Berlebach e testa azimutale Ayo2.
Costicchiano ma ricorda che si vive una volta sola.