Purtroppo oggi il mercato è "anche" questo...
Fate quindi sempre un bel test al vostro nuovo strumento così da poterlo (eventualmente) restituire entro i termini legali atti a farlo.
Paolo
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Purtroppo oggi il mercato è "anche" questo...
Fate quindi sempre un bel test al vostro nuovo strumento così da poterlo (eventualmente) restituire entro i termini legali atti a farlo.
Paolo
vuoi vedere che é questo "refurbished"?
https://www.bresser.de/fr/Angebote/O...-1200-OTA.html
:biggrin:
PROBABILISSIMO...
Paolo
Non era mia intenzione dare l'impressione di giustificare il controllo di qualità "libertino" di molti degli strumenti mass-market; relativamente al discorso "soldi buoni - prodotto buono" sono d'accordissimo.
La fregatura della strumentazione astronomica è l'ignoranza di base (soprattutto del venditore), ma anche di chi dovrebbe sovraintendere (nel caso uno volesse mettersi di buzzo buono a far valere i suoi diritti) alla "difesa" del consumatore.
Prodotti di largo consumo, svolgono una funzione precisa e riconoscibile, se non riescono a svolgerla detto prodotto è difettoso o quantomeno non conforme e si passa in assistenza.
Già con le automobili, se non è nulla di palese (tipo metti in moto e ti si apre in due la testata) diventa più difficile e si deve prima controllare se è un difetto vero e prorpio, che richiede la sostituzione di uno o più pezzi o una semplice "regolatina" (magari software), ci sono auto nate male che sono diventate un calvario per l'acquirente.
Con gli strumenti astronomici, è quasi come le auto, ma con l'aggravante che se ne sa ancora meno del suo funzionamento e se non c'è nulla di palese (specchio criccato, viti spanate o simili), diventa difficilissimo dimostrare la difettosità.
Insomma se uno specchio/obiettivo è lavorato male e ti spappola la Luna già a 140x, il venditore ti dice «Eh, ma la Luna fino a 139x la si vede, quindi di che ti lamenti? Non ti piace? Hai il diritto di recesso.» Idem se è montato "storto", insomma non c'è nessun disciplinare legalmente normato che ti indichi cosa è difetto e cosa è "entro i parametri di oscillazione qualitativa" e succede che gente d'esperienza come cherubino, è costretta ad esercitare il recesso, perdendo la spese di spedizione (e il suo tempo), così come a norma del Codice del Consumatore; ma sappiamo tutti (noi del ramo) che quello che ha recensito è uno strumento difettoso che serebbe dovuto andare in assistenza a completo carico del venditore (per riparazione/sostituzione), ma disgraziatamente non c'è nessun documento (che abbia valenza legale) che garantisce un certo standard di qualità (punto per punto, relativa all'ottica, alla meccanica e ai parametri di assemblaggio) a cui appellarsi nel caso non sia rispettata.
Quindi è vero che, soprattutto con i mass-market la cosa vada a (_)(_) e sarebbe meglio prima toccare con mano, altrimenti si rischia di perdere tempo e soldi (spedizioni & Co.).
Quelli che ho sistemato io in qualità di "Servizio Assistenza Associazione" :biggrin: avevano problemi di "vecchiaia" (usura di materiali sottoposti a "fatica", non di grande qualità), di manomissione (gente che ci aveva messo le mani sopra senza congnizione di causa) e appunto, strumenti con problematiche di assemblaggio "ad fallum" di cui i proprietari (novelli astrofili) non si erano resi conto, fin quando non hanno visto uno strumento simile a posto.
Sono questi ultimi quelli più esposti.
Lo sconcerto nasce e monta all'intervento del buon @Altomare Secca che ci ha palesemente dimostrato come al venditore non importi assolutamente nulla di quanto vende. L'aver rimesso a listino, con SUPER SCONTO CIOFECA ANDANTE lo strumento, senza sicuramente (non avrebbe avuto il tempo sinceramente di ricostruire da quasi zero il OTA) sistemarlo la dice lunga sul menefreghismo figlio del dover fare numeri a tutti i costi.
Il nostro povero Bresser finirà in mano di qualche astrofilo che lo piazzerà su una vecchia eq5 storta (tanto la pubblicità lo presenta così, grosso modo) che non gli permetterà mai di accorgersi che con un 80 millimetri acromatico vedrebbe meglio...
Paolo