io per raggiungere il massimo campo inquadrato dal mio SCT 11" è:
E-LUX 40mm 52°
ES 34mm 68°
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io per raggiungere il massimo campo inquadrato dal mio SCT 11" è:
E-LUX 40mm 52°
ES 34mm 68°
Un diagonale da 50,8 mm oltre ad essere più largo è anche più lungo per il semplice fatto che lo specchio o il prisma sono più grandi (nelle tre dimensioni) dei loro omologhi da 31,8 mm, per fare un esempio un diagonale "piccolo" ha uno "spessore ottico" mediamente tra i 60 e i 75 mm, uno grande mediamente tra i 110 e i 135 mm.
Per gli oculari è diverso è questione di schema ottico e dimensione fisica delle lenti (a parità di schema ottico l'oculare da 50,8 mm è più grosso del 31,8 mm).
Se non si esagera le controindicazioni sono minime; uno SCT è progettato per avere la massima correzione della sferica (dovuta alla lastra correttrice) a una precisa distanza tra primario e secondario che è quella che fornisce la lunghezza focale nominale di 2030 mm (che poi è la configurazione standard con cui viene venduto che prevede il solo diagonale da 31,8 mm).
Ogni scostamento dalla focale nominale porta a una sovracorrezione (o sottocorrezione) della sferica pari al quadrato della differenza in percentuale tra focale nominale e quella risultante; usando il tuo esempio con una differenza di focale del 5% (in eccesso) si ha una sovracorrezione dello 0,25%.
Per quella che è la mia esperienza con SCT "classici" (quindi esclusi i vari HD, ACF et simila) una sovracorrezione della sferica del 3% (equivalente a una differenza di focale di circa 17,5%) si comincia a percepire anche in visuale, ed ecco che spuntano le celeberrime "stelle a palline di polistirolo", di cui si legge in tanti test di SCT. :biggrin:
Si, è esatto. Il prisma è otticamente è assimilabile a un pezzo di vetro pianparallelo (ne più ne meno come una lastra), le lastre pianparallele hanno la particolarità di rifrangere la luce del cono ottico (come ogni lente del resto) di un certo angolo (dipendente dall'indice di rifrazione del vetro), questo "trasla" in avanti (ovvero verso l'oculare) il piano focale di una frazione delle spessore della lastra attraversata; attenzione, ho detto trasla, NON allunga la focale, che rimane quella originaria dell'obiettivo.
Il bak4, il materiale di cui sono fatti la grandissima parte dei prismi (potrei dire tutti) trasla di una quantità pari a circa un terzo dello spessore della lastra; in pratica un prisma con cateto di 30 mm (misura tipica di un diagonale da 31,8 mm), trasla il piano focale di circa 10 mm.
Questo vuol dire che due diagonali strutturalmente identici (ovvero di identiche dimensioni), uno con specchio e l'altro con prisma, il primo avrà uno spessore ottico di 10 mm superiore al secondo.
Grazie mille per l'esauriente spiegazione, tutto chiarissimo :cool:
Negli ultimi giorni ho provato e riprovato a mettere e togliere la diagonale prismatica e non riesco a notare differenze: quando le noterò (e sarà probabilmente quando potrò andare sotto cieli migliori) valuterò il dielettrico con cognizione di causa.
Penso comunque di restare con il setup a 1.25 e prendere il riduttore - tra l'altro di usati ne saltano fuori abbastanza spesso. Spesa tutto sommato contenuta per arrivare al campo reale massimo del C8 senza imbarcarmi sulla via dei 2" in cui non vedo gran vantaggi, ma più gli svantaggi di peso e costo.
Se rimani con il 31,8 mm ti basta un normale plössl 32 mm e hai già il massimo campo possibile per quel barilotto. ;)
Si appunto, che con il riduttore equivale proprio al massimo campo possibile dato il draw tube del C8 (quei circa 1.1° che riportavo prima).