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19-06-2015, 14:31 #21
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Secondo me quando si parla di entità biologiche può essere fuorviante ridurre tutto in termini di sola fisica. Questo perchè siamo entità molto complesse e non solo è importante il mondo microscopico degli atomi e delle reazioni chimiche, ma conta anche il fenotipo.
Se ci pensi, vivendo sotto la medesima stella noi umani percepiamo il visibile, molti insetti l UV, molti uccelli l IR. Questo è spiegabile fisicamente in termini di reazioni chimiche, ma biologicamente la differenza esiste anche in quanto siamo entità che occupano nicchie biologiche diverse.
E per capirci potevamo anche essere ciechi come i pipistrelli. O sentire solo gli odori come le formiche...
oltre che alla frequenza emessa dalla stella, dipende anche dallo stile di vita.
Come tu dicevi le clorofille agiscono in un determinato spettro. Ad esempio la clorofilla a agisce bene (se non sbaglio) intorno a 400 e intorno a 700 nm. Invece la clorofilla b agisce bene intorno a 500 e intorno a 600 nm.
e poi c è il carotene che agisce tra 400 e 550 nm.
quindi vedi che dipende dall organismo e non solo dalla stella... ogni organismo ha una sua nicchia.. poi ovviamente è naturale che venga sfruttata principalmente l energia più immediatamente fruibile, dunque quella maggiormente emessa dalla stella
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19-06-2015, 15:10 #22
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
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19-06-2015, 15:17 #23
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Certo anche questo è giusto ma non è che perché il Sole emette principalmente intorno a 500 nm il resto non possa sussistere. Diciamo che GLOBALMENTE la maggior parte delle forme di vita vede in quell'intervallo di frequenze, semplicemente perché l'energia ricevuta e' più elevata e dunque è più facile recepire il segnale. Se ci pensi, gli animali che vivono in condizioni di buio, come animali sotterranei o degli abissi, si sono adattati diversamente, non potendo sfruttare quell'intervallo di frequenze.
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19-06-2015, 15:38 #24
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Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
E' esattamente ciò a cui mi riferivo ,
Ma appunto, è quello che dico io.
Mi sa che, ognuno a modo suo, stiamo dicendo tutti la stessa cosa!
Credo che la validità della frase citata, estrapolata dalla trasmissione, sia non tanto legata a quale particolare spettro di frequenze indichiamo "convenzionalmente" come "luce visibile", quanto piuttosto ad una considerazione filosofica.
Io mi limitavo ad osservare che, fatte le debite considerazioni fisiche e chimiche, quella della "luce visibile", forse non è tanto una convenzione, o una conseguenza della NOSTRA fisiologia (comparata a quella ipotetica di specie, aliene o meno), quanto un dato di fatto che, quello che va dall'infrarosso all'ultravioletto, è con tutta probabilità lo spettro di frequenze "favorito" per portare informazioni dall'universo alla superficie di un pianeta tale che su di esso possa esistere un essere biologico vivente in grado di captare tale segnale...
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19-06-2015, 16:26 #25
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Certo!! Io nel precedente messaggio volevo proprio confermare quello che tu avevi già giustamente esposto, solo che utilizzando degli esempi
Credo che la validità della frase citata, estrapolata dalla trasmissione, sia non tanto legata a quale particolare spettro di frequenze indichiamo "convenzionalmente" come "luce visibile", quanto piuttosto ad una considerazione filosofica.
Se non ci fossero cervelli per osservare, l universo non sarebbe luminoso. Però non sarebbe nemmeno buio...
è la nostra mente a elaborare questi concetti...
In fondo la COMPRENSIONE della realtà esiste solo nella nostra mente... come dire... Esiste o no il colore rosso fuori dalla mia testa? oppure è solo la mia soggettiva comprensione di un fenomeno fisico, ovvero l energia portata da un fotone con una certa lunghezza d onda?
il cervello umano è come un computer che percepisce solo alcuni input e li elabora con precise etichette mentali... tipo che io percepisco una certa onda elettromagnetica e nella mia mente si genera l effetto "colore rosso"...
Capisci che significa che la comprensione della realtà è dentro la nostra mente e non fuori... l universo fuori non è né luminoso ne buio, nè colorato ne non colorato... è la mia mente a produrre tutti questi concetti...
Ma quindi praticamente fuori dalla mia mente che cosa esiste?
Io mi limitavo ad osservare che, fatte le debite considerazioni fisiche e chimiche, quella della "luce visibile", forse non è tanto una convenzione, o una conseguenza della NOSTRA fisiologia (comparata a quella ipotetica di specie, aliene o meno), quanto un dato di fatto che, quello che va dall'infrarosso all'ultravioletto, è con tutta probabilità lo spettro di frequenze "favorito" per portare informazioni dall'universo alla superficie di un pianeta tale che su di esso possa esistere un essere biologico vivente in grado di captare tale segnale...
il fatto che noi terrestri usiamo il visibile, l UV e l IR dipende dal fatto che sono le onde emesse maggiormente dal sole... Se il sole emettesse tanto anche nel microonde o nel radio, allora noi useremo quelle..
Nelle onde elettromagnetiche varia solo la frequenza (o se vuoi la lunghezza d'onda)... quindi perché il visibile dovrebbe essere un miglior trasportatore di informazione delle altre onde?
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25-06-2015, 16:30 #26
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Quoto Dark in questa parte. Considera che la luce che chiamiamo visibile è solo una piccola fetta di tutto lo spettro elettromagnetico e che nell'Universo generalmente dominano fenomeni a lunghezze d'onda completamente diverse. In fin dei conti ti basti pensare che la materia "visibile" è solo la metà di quella conosciuta (senza tenere in conto eventuali materia ed energia oscure) e che la maggior parte delle interazioni energetiche che si sviluppano avvengono a bande molto differenti da quella che percepiamo, come raggi X, lontano infrarosso, e onde radio. Quindi ciò che noi viviamo e che percepiamo, una piccola porzione di tutto ciò che ci sta intorno, è semplicemente il frutto di una causa fondamentale: il nostro Sole e il suo spettro elettromagnetico.
Evitiamo di metterci troppo al centro dell'Universo e di credere che tutto ciò che esiste sia quasi stato creato apposta unicamente per noi...non è così che vanno le cose, almeno secondo la fisica :-).
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25-06-2015, 17:16 #27
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Non e' che non sia d'accordo sul fatto che la luce stessa non sia altro che una interpretazione del
nostro cervello, certamente e' cosi'. Ritengo pero' che cosi' messa, sia piu' una questione squisitamente filosofica piuttosto che scientifica. Qualunque cosa, per esistere, deve essere percepita da qualcuno con un apparato adatto a percepirla, questo a mio avviso non toglie che anche in assenza dell'osservatore, quella stessa cosa continui ad esistere. Ricordo che da ragazzo, mi cimentai a legger di filosofia, con assai scarsi risultati. Mi rimase comunque impresso un ragionamento che facevano alcuni filosofi, forse chiamati solipsisti, i quali sostenevano appunto che qualsiasi cosa nell'universo, per esistere, necessita di una percezione. Altri filosofi confutarono questa teoria, facendo l'esempio di un fuoco che brucia nel camino. Esiste in quanto lo percepiamo pero', se usciamo dalla stanza e torniamo dopo ore, la legna e' completamente arsa, quindi quel fuoco e' esistito anche in nostra assenza. Altri filosofi ancora, sostenevano che a far esistere le cose in assenza di percezione, era proprio Dio.
Personalmente, preferisco pensare che l'universo sia di fatto un'esplosione di luce, che poi l'evoluzione ci abbia
dato i mezzi per percepirla bene, non fosse andata cosi', la luce esisterebbe comunque come fenomeno fisico ben
preciso. Non ci fosse l'umanita' allora sparirebbe l'universo intero? Concetto troppo antropocentrico per i miei gusti.Dob SW 254/1200 - Mak SW 127/1500 Oculari: TS Paragon ED 35, Baader Hyperion 21, UWA 7 82°, Luminos 10 82
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25-06-2015, 17:31 #28
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Ti racconto un piccolo aneddoto.
Il mio professore di Astrofisica si arrabbiava sempre tantissimo ogni volta che qualcuno usava la parola velocità della luce. Voleva esplicitamente che si usasse sempre la parola velocità delle onde elettromagnetiche, perchè il concetto di luce non esiste di per sè, se non posto relativamente alla nostra capacità di interpretare una onda elettromagnetica che colpisce il nostro occhio....e non è un concetto filosofico questo .
Il professore cercava di farci capire che "luce" è solo un nostro punto di vista (un nomignolo od un soprannome se vogliamo), per qualcosa di prettamente fisico, che esiste a prescindere dal fatto che noi la vediamo o meno, cioè le onde elettromagnetiche.
Parlare di luce è quindi semplicemente un concetto relativo. Ad esempio, uno strumento in grado di osservare ai raggi X, non percepisce ciò che noi chiamiamo luce visibile, e per quello strumento pertanto la luce visibile è come se non esistesse.
Possiamo entrare nel merito di numerosi discorsi filosofici, ma la realtà è una. Che le onde elettromagnetiche permeano tutto l'Universo e in un ben preciso intervallo possibile di frequenze. In base al tipo di fenomeno fisico, le frequenze in gioco cambiano. Le frequenze percepibili dal nostro occhio ed interpretabili dal nostro cervello sono solo quelle tra i 350 e 700 nanometri. Il resto ci colpisce ugualmente e non ce ne accorgiamo, se non con effetti a lungo termine (vedi ad esempio radiazioni ad alta energia, o gli stessi UV). Altri esseri viventi, percepiscono frequenze differenti anche se in prossimità. In natura in ogni caso, tutto lo spettro elettromagnetico rimane possibile ed è effettivamente osservato grazie alla padronanza che abbiamo acquisito sulle proprietà della forza fondamentale elettromagnetica.
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25-06-2015, 17:45 #29
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Credo di aver capito, quindi il mio "ragionamento" non e' poi cosi' campato in aria, basta sostituire alla parola luce il termine onda elettromagnetica, e tutto torna. Quello che proprio non va bene, e' attribuire un valore fisico
al termine luce, essendo questa solo una umana interpretazione di quell'onda, e' corretto?Dob SW 254/1200 - Mak SW 127/1500 Oculari: TS Paragon ED 35, Baader Hyperion 21, UWA 7 82°, Luminos 10 82
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25-06-2015, 17:53 #30
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
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