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  1. #1
    Sole L'avatar di Giova84
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    Il nafragio nella Via Lattea

    Salve a tutti, volevo condividere con voi la serata osservativa avuta ieri, 18 giugno 2015, dalle ore 23.30 alle ore 01.15, presso una delle colline che circondano Fondi, a circa 556 m.s.l.m.
    Il cielo era completamente sgombro di nubi e molto scuro, a eccezione della fascia sud e ovest entro i primi 30°-40°, dove era percepibile l'inquinamento luminoso causato dall'abitato non molto distante; l'umidità non era eccessivamente alta, almeno per il periodo e la zona (60-70% secondo meteo) e il seeing era apparentemente buono, almeno stando alla mia scarsa esperienza, con immagini abbastanza ferme e stabili. La strumentazione a mia disposizione era, al solito, uno Sky-Watcher rifrattore acro 120/600 StarTravel su AZ-3 e oculari Sky-Watcher MA Series Super 10mm e Super 25mm.
    La serata non è partita nel migliore dei modi, con un ritardo di più di mezz'ora causato dal mio perdermi completamente nelle buie stradine dei colli attorno Fondi: per fortuna che, per una volta, il gps del telefono ha funzionato, altrimenti chissà come andava a finire!
    Il programma stabilito, quindi, è in parte saltato e per non perdere ancora più tempo ho iniziato la seduta osservativa dopo aver atteso soltanto un quarto d'ora circa per l'ambientamento microclimatico dello strumento. Intanto mi guardo un po' intorno e devo dire che il cielo è fantastico, senza paragoni rispetto a quello urbano e suburbano: le costellazioni si riconoscono immediatamente, anche nelle stelle meno luminose, e la Via Lattea si estende in tutta la sua grazia da nord a sud.
    Inizio dai DSO di Bootes. Non avendo con me una carta astronomica, l'individuazione in prima istanza di IC4665 è difficoltosa, ma alla fine riesce. Si tratta di un bell'ammasso aperto, a stento contenuto nel 25mm, a primo sguardo non affascinante come M44, in quanto meno concentrato di quest'ultimo; si deve dire però che alle 23.30 non siamo ancora altissimi (48°) e la luce diffusa degli abitati circostanti ancora disturba, per cui è il caso di rivalutarlo. Da questo momento in poi, devo ammettere, entro in grossa difficoltà: spostandomi verso est cerco di riconoscere NGC6633, IC4756 e NGC6709, tuttavia la concentrazione di stelle è tale in questa porzione di cielo che l'operazione mi risulta quasi impossibile, forse anche perché disponevo soltanto dei miei schizzi relativi alla loro generica collocazione.
    Mi sposto allora sugli ammassi globulari e, in particolare, su M10 ed M12: risulta facile trovare il primo (che inizialmente confondo con il secondo) e dopo un po' di tempo passato a spazzolare il cielo limitrofo trovo anche il secondo. Entrambi appaiono sempre come batuffolini grigi indistinti, ma M12 mi colpisce maggiormente, forse perché leggermente più luminoso e perché circondato da una gradevole cornice fatta di tre stelle poste poco sopra, sotto e a sinistra dell'ammasso.
    A questo punto mi sposto sul Cigno per osservarne gli ammassi aperti ed è qui che naufrago completamente: a parte NGC6910, dalla posizione inconfondibile, e M29 (osservato col 25mm e col 10mm), chiaramente riconoscibile per la forma molto caratteristica, per il resto mi perdo definitivamente tra le stelle: tutta la costellazione è uno scintillio ininterrotto, uno spettacolo cui non ero preparato, in cui una concentrazione inverosimile di astri rende del tutto inutile i miei tentativi di dare un confine e un nome agli ammassi che si addensavano nell'oculare (rigorosamente il 25mm)!
    Per chiudere, provo a puntare le mie prime nebulose, iniziando da M16 ed M17: siamo soltanto tra i 32° e i 34°, laddove ancora c'è l'influsso negativo dell'inquinamento luminoso, e infatti la prima non riesco proprio a percepirla, mentre della seconda scorgo solo l'alone grigiastro di forma elissoidale allungata che ne rappresenta il cuore più luminoso.
    Infine, provo a con una nebulosa planetaria, M27, e mi dice ancora male: non la individuo, anche se in compenso osservo quello che, a posteriori (cioè a casa con Stellarium) si rivelerà essere NGC6820. Si deve dire però che quest'ultimo tentativo è stato piuttosto frettoloso, a causa della vicinanza eccessiva di un cavallo al pascolo che non mi faceva stare molto tranquillo!
    In conclusione, la serata è partita male e non è proseguita proprio come sperassi, complici le grandi difficoltà a distinguere tra loro gli ammassi aperti, nonché a vedere nebulose e galassie, nonostante un cielo di tutto rispetto.
    Il bicchiere mezzo pieno si trova comunque: bella serata, bel posto, bel cielo, costellazione del Cigno mozzafiato, un altro po' di esperienza accumulata.
    Rifrattore acro SW 120/600 e Messier MC 127/1900 su montatura altazimutale ES Twilight I; ES Dobson UL 12"; oculari MaxVision 68° 24mm, AP UWA 16mm, ES 82° 11-8,8-6,7-4,7mm.

  2. #2
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di etruscastro
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    Re: Il nafragio nella Via Lattea

    ottimo... così si fa esperienza!

  3. #3
    SuperNova L'avatar di Marcos64
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    Re: Il nafragio nella Via Lattea

    Grazie, bel report, vissuto!
    Dob SW 254/1200 - Mak SW 127/1500 Oculari: TS Paragon ED 35, Baader Hyperion 21, UWA 7 82°, Luminos 10 82

  4. #4
    Nana Bianca L'avatar di garmau
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    Re: Il nafragio nella Via Lattea

    Buon report letto con una punta di invidia perché a me salta pure questa luna nuova. Giugno si sta dimostrando un mese decisamente affannoso e quandi rientro crollo in catalessi sul divano e galassie e affini non mi passano neanche nell'anticamera del cervello. ..
    -MAURIZIO-
    Leggi di Murphy sul big bang: all'inizio era il nulla. Poi qualcosa ando' storto.

  5. #5
    SuperGigante L'avatar di PHIL53
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    Re: Il nafragio nella Via Lattea

    Grazie per la condivisione !

    Per riposarsi dalle ricerche nella zona del Cigno, ti consiglio la prossima volta un'occhiata ad Albireo (la "testa del cigno), una bella doppia bi-colore.

    Abbiamo telescopi molto diversi, ma la mia tecnica per arrivare a M27 è:
    partire da Altair (Aquila) salendo in direzione di Albireo, incontri una costellazione piccola ma inconfondibile: la Freccia.

    Individuata lambda bella visibile, e l'immediata compagna più ad est, costruisci un triangolo isoscele al cui vertice trovi M27.
    Grag - Dobson Expl. Scientific 16" - ES 82° 18mm & Meade 24mm 2" - ES 14mm & 8,8mm - Telrad - Filtri UHC - OIII - SkySafari 4 Plus

  6. #6
    SuperGigante L'avatar di Gitt
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    Re: Il nafragio nella Via Lattea

    Bravo @Giova84, hai fatto passi da gigante e hai scritto un bel report, dettagliato e completo.

    Se riesci a trovare un posto senza IL nel cielo sud, la prossima volta punta nel Sagittario M8 e M20, non resterai deluso sicuramente

    Su NGC6820 ho qualche perplessità: intendi l'ammasso aperto (che su NGCProject è catalogato come 6823)? O la nebulosità associata?
    Dobson RPAstro 16"/f4,5 | Oculari: Hyperion 21/68°, ES 14-11-8,8-6,7/82°, Planetary ED 5-3,2/60° | Barlow: Meade APO 140 2x | Filtri: Astronomik UHC e O-III

  7. #7
    Nana Bianca L'avatar di Salvatore
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    Re: Il nafragio nella Via Lattea

    É stato molto piacevole leggereil tuo Report,facendo a Volte un sorriso tra una Riga e l'altra...continua cosi e conoscerai tante emozioni.
    Credo che un po tutti ci siamo persi agli inizi quando ci siamo imbatutti su "cieli molto stellati"perdona il Termine.Figurati mi capita ancora adesso.
    alla prossima
    Ps Oggetti estesi come grandi nebulose,e ammassi aperti sono pane per il tuo strumento che é a focale corta.
    Ciao
    La Mia Strumentazione
    Sempre con gli occhi verso il cielo

  8. #8
    Sole L'avatar di Giova84
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    Re: Il nafragio nella Via Lattea

    Ieri sera ho avuto occasione di buttare un altro po' l'occhio nel telescopio, ma da cielo suburbano decisamente peggiore: figuratevi che non riuscivo a distinguere a occhio nudo nemmeno la Chioma di Berenice!
    Più che altro è stata una sorta di "allenamento", per prendere confidenza con cielo estivo e imparare a orientarmi anche in condizioni così ostiche...mi sono rimesso alla prova sugli ammassi del Cigno (sempre con difficoltà, figuriamoci...da rimpiangere i "cieli molto stellati" di @Salvatore ), ho visto M4 e M28 (anche se a malapena) e mi sono deliziato con Albireo (grazie alla segnalazione di @PHIL53)!
    @Gitt: hai perfettamente ragione, si trattava dell'ammasso aperto NGC6823.
    Rifrattore acro SW 120/600 e Messier MC 127/1900 su montatura altazimutale ES Twilight I; ES Dobson UL 12"; oculari MaxVision 68° 24mm, AP UWA 16mm, ES 82° 11-8,8-6,7-4,7mm.

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