Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
    Staff • Autore L'avatar di Pierluigi Panunzi
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    Come ridurre le distanze astronomiche

    Chi mi conosce sa che l'argomento delle distanze astronomiche mi intriga parecchio: alcuni affermano che siano una mia fissazione......
    leggi tutto...

  2. #2
    SuperGigante L'avatar di Vincenzo Zappalà
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    Re: Come ridurre le distanze astronomiche

    Citazione Originariamente Scritto da Pierluigi Panunzi Visualizza Messaggio
    Chi mi conosce sa che l'argomento delle distanze astronomiche mi intriga parecchio: alcuni affermano che siano una mia fissazione......
    leggi tutto...
    caro Pier,
    mi sfugge il significato finale dell'articolo (molto bello esteticamente)...

    Hai voluto spiegare la scala logaritmica? Beh... non la chiamerei "innatutale", dato che il nostro occhio la usa molto bene. E nemmeno evitabile, quando si parla di Universo.

    Oppure cosa? Purtroppo non c'è niente da fare: gli oggetti del sistema solare NON sono confrontabili cone quelli galattici e questi non lo sono con quelli di un ammasso galattico e via dicendo. L'Universo usa scale a gradoni, che non possono essere inserite in una scala lineare. L'unica risorsa è la scala logaritmica che il nostro occhio, infatti, ha scelto.... mica stupido!

    Devi fartene una ragione... le distanze vanno trattate su scale diverse e per capire la loro estensione bisogna capire l'Universo. Qualsiasi altro modo lascia l'amaro in bocca... Capire le distanze e riuscire a confrontarle NON può essere fatto senza prima comprendere com'è fatto l'Universo...

  3. #3
    Staff • Autore L'avatar di Pierluigi Panunzi
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    Re: Come ridurre le distanze astronomiche

    Sono d'accordo con te!
    In tutti gli articoli che scrivo, il target sono gli amici lettori che hanno la benevolenza di iniziare a leggere e vogliono arrivare fino in fondo.
    Il pubblico del sito-più-bello-dell'universo-sempre-più-bello è davvero eterogeneo, come già ci siamo accorti in altre occasioni: in genere un articolo deve poter essere letto da chiunque, non deve essere troppo semplice né troppo complicato, a meno che esigenze specifiche non lo richiedano, sia da un lato che dall'altro.

    Come dicevo all'inizio dell'articolo lo spunto l'ho tratto da FaceBook: stiamo parlando di un calderone dove si trova di tutto e di più, dalle cretinate alle questioni scientifiche estreme... trovare una foto nota mi è sembrato un buono spunto per ampliarla e per parlare ancora una volta di distanze e scale.
    Quando io parlo di "innaturalità" di un diagramma logaritmico, io intendo per una persona comune, con un grado di preparazione medio: da Ingegnere Elettronico ho avuto a che fare quotidianamente con diagrammi logaritmici (e anche antilogaritmici) soprattutto laddove si parlava di frequenze, di decibel, di decadi e di ottave, ma anche di trasformate e integrali curvilinei. Ovviamente per un Ingegnere Elettronico tutte queste nozioni sono assolutamente normali.
    Stessa cosa (ad esempio) in Astronomia, come dici giustamente.

    Ma purtroppo (o per fortuna) il mondo non è costituito solamente da Astronomi e da Ingegneri, per cui le persone genericamente hanno a che fare solo con diagrammi lineari e non è raro il caso che qualcuno non sappia nemmeno cosa sia un logaritmo, nonostante la scuola lo insegni nei licei.

    Quelle che ho citato, le mappe della metropolitana e lo stradario della propria città sono (senza che nessuno se ne accorga) improrogabilmente lineari... le mappe che vediamo in TV e ci indicano le previsioni meteorologiche della giornata sono (in prima approssimazione) lineari.

    Invece la manopola del nostro vecchio stereo, anche se ha tacche equidistanti, all'interno corrisponde ad un potenziometro logaritmico, che varia con questo andamento la tensione di riferimento dell'amplificatore: ora che è tutto digitale, il circuito integrato viene pilotato da numeri che aumentano logaritmicamente se uno vuole aumentare il volume. Queste cose le sanno bene gli appassionati di Hi-Fi ma non l'ascoltatore disattento.

    Il nostro occhio ragiona logaritmicamente e così pure il nostro orecchio e parti del cervello, ma chi non è esperto di anatomia in prima analisi non se ne rende minimamente conto.

    In ogni caso se si vuole sapere qualcosa in più ci si rivolge laddove si può imparare qualcosa.
    Se già si sanno le cose, se ne potrà avere una conferma e magari si potrà essere stimolati nella propria curiosità.
    :-)

    PS tutto questo l'ho detto a favore di chi legge i commenti e conosce poco la materia, non per noi due, che sappiamo esattamente come vanno le cose!!
    concludo dicendo che "non devo farmene una ragione": il "problema" non sussiste, tanto è vero che cerco di spiegare agli altri come stanno le cose!

    ed ora lasciamo lo spazio ai nostri amici!
    Telescopio detto Monster : SkyMaster 25012 (riflettore da 10"), montatura equatoriale EQ6 motorizzata
    Fotocamera Nikon Z50 mirrorless con sensore in formato DX, adattatore FTZ
    tele MTO 500mm, Nikkor 18-50mm,Tamron 70-300mm, tele JINTU 420-800mm
    Fotocamera Nikon Coolpix P900 (focale 2000mm ottico, zoom 4x digitale), filtro Hoya NDPro 100k
    Montatura equatoriale eq1 motorizzata

    LA GUIDA DI STELLARIUM
    LE COSTELLAZIONI IN 3D
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    I VIAGGI VIRTUALI

  4. #4
    Pianeta L'avatar di Alberto
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    Re: Come ridurre le distanze astronomiche

    Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    Hai voluto spiegare la scala logaritmica? Beh... non la chiamerei "innatutale", dato che il nostro occhio la usa molto bene.
    Ovviamente OT ma avrei una domanda: Cosa significa la frase che ho citato? In che modo l'occhio la usa molto?

    Perdonate l'ignoranza!!!
    Ultima modifica di Alberto; 09-10-2012 alle 15:36 Motivo: Ocsa in Cosa

  5. #5
    Staff • Amministratore L'avatar di Stefano Simoni
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    Re: Come ridurre le distanze astronomiche

    Citazione Originariamente Scritto da Alberto Visualizza Messaggio
    Ovviamente OT ma avrei una domanda: Cosa significa la frase che ho citato? In che modo l'occhio la usa molto?
    Perdonate l'ignoranza!!!
    leggi qui

  6. #6
    SuperGigante L'avatar di Vincenzo Zappalà
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    Re: Come ridurre le distanze astronomiche

    Citazione Originariamente Scritto da Pierluigi Panunzi Visualizza Messaggio
    Sono d'accordo con te!
    In tutti gli articoli che scrivo, il target sono gli amici lettori che hanno la benevolenza di iniziare a leggere e vogliono arrivare fino in fondo.
    Il pubblico del sito-più-bello-dell'universo-sempre-più-bello è davvero eterogeneo, come già ci siamo accorti in altre occasioni: in genere un articolo deve poter essere letto da chiunque, non deve essere troppo semplice né troppo complicato, a meno che esigenze specifiche non lo richiedano, sia da un lato che dall'altro.

    Come dicevo all'inizio dell'articolo lo spunto l'ho tratto da FaceBook: stiamo parlando di un calderone dove si trova di tutto e di più, dalle cretinate alle questioni scientifiche estreme... trovare una foto nota mi è sembrato un buono spunto per ampliarla e per parlare ancora una volta di distanze e scale.
    Quando io parlo di "innaturalità" di un diagramma logaritmico, io intendo per una persona comune, con un grado di preparazione medio: da Ingegnere Elettronico ho avuto a che fare quotidianamente con diagrammi logaritmici (e anche antilogaritmici) soprattutto laddove si parlava di frequenze, di decibel, di decadi e di ottave, ma anche di trasformate e integrali curvilinei. Ovviamente per un Ingegnere Elettronico tutte queste nozioni sono assolutamente normali.
    Stessa cosa (ad esempio) in Astronomia, come dici giustamente.

    Ma purtroppo (o per fortuna) il mondo non è costituito solamente da Astronomi e da Ingegneri, per cui le persone genericamente hanno a che fare solo con diagrammi lineari e non è raro il caso che qualcuno non sappia nemmeno cosa sia un logaritmo, nonostante la scuola lo insegni nei licei.

    Quelle che ho citato, le mappe della metropolitana e lo stradario della propria città sono (senza che nessuno se ne accorga) improrogabilmente lineari... le mappe che vediamo in TV e ci indicano le previsioni meteorologiche della giornata sono (in prima approssimazione) lineari.

    Invece la manopola del nostro vecchio stereo, anche se ha tacche equidistanti, all'interno corrisponde ad un potenziometro logaritmico, che varia con questo andamento la tensione di riferimento dell'amplificatore: ora che è tutto digitale, il circuito integrato viene pilotato da numeri che aumentano logaritmicamente se uno vuole aumentare il volume. Queste cose le sanno bene gli appassionati di Hi-Fi ma non l'ascoltatore disattento.

    Il nostro occhio ragiona logaritmicamente e così pure il nostro orecchio e parti del cervello, ma chi non è esperto di anatomia in prima analisi non se ne rende minimamente conto.

    In ogni caso se si vuole sapere qualcosa in più ci si rivolge laddove si può imparare qualcosa.
    Se già si sanno le cose, se ne potrà avere una conferma e magari si potrà essere stimolati nella propria curiosità.
    :-)

    PS tutto questo l'ho detto a favore di chi legge i commenti e conosce poco la materia, non per noi due, che sappiamo esattamente come vanno le cose!!
    concludo dicendo che "non devo farmene una ragione": il "problema" non sussiste, tanto è vero che cerco di spiegare agli altri come stanno le cose!

    ed ora lasciamo lo spazio ai nostri amici!
    hai perfettamente ragione Pier... ma vedi (tanto per dare altri input ai lettori) il problema delle distanze, che rimangono comunque inspiegabili a chi non conosce l'Universo, non credo si possa spiegare attraverso le scale logaritmiche. Loro possono far capire -se comprese- quanto si possano maneggiare misure enormemente differenti senza usare chilometri di carta. Tuttavia, servono a poco se dietro non si crea un bagaglio culturale sulla natura e la sostanza dell'Universo. Solo in quel momento, una rappresentazione logaritmica (anche senza ancora sapere cosa sono i logaritmi) diventerà più che necessaria a tutti. E sarà quindi capita nella sua vera essenza...
    Un discorso un po' filosofico, ma spero sia compreso...

    Dire che una galassia dista 8 miliardi di anni luce (a parte che non è esatto ...) e che un pianeta dista solo qualche miliardo di chilometri è il vero concetto assurdo per molti. Non è tanto il modo di rappresentarli in una scala, ma proprio l'idea in sè. L'unico modo per avvicinarsi alle distanze dell'Universo e per non spaventarsi più della impossibilità di confrontarle tra loro facilmente è quello di comprendere, anche in modo semplice e divulgativo, la struttura e la natura dello stesso Universo. Il resto è solo un palliativo...

    Comunque, complimenti per i tuoi sforzi...

  7. #7
    SuperGigante L'avatar di Vincenzo Zappalà
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    Re: Come ridurre le distanze astronomiche

    Citazione Originariamente Scritto da Alberto Visualizza Messaggio
    Ovviamente OT ma avrei una domanda: Cosa significa la frase che ho citato? In che modo l'occhio la usa molto?

    Perdonate l'ignoranza!!!
    scusa Alberto, ma ho scritto un articolo proprio su questo problema poco tempo fa... (l'occhio vuole la sua parte).
    Perchè non cercate ogni tanto sul search? su Astronomia.com c'è quasi sempre già una risposta a tutto...

  8. #8
    Pianeta L'avatar di Alberto
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    Re: Come ridurre le distanze astronomiche

    Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    scusa Alberto, ma ho scritto un articolo proprio su questo problema poco tempo fa... (l'occhio vuole la sua parte).
    Perchè non cercate ogni tanto sul search? su Astronomia.com c'è quasi sempre già una risposta a tutto...
    Mi sento piccolo piccolo!!! Scusatemi!!! :(

  9. #9
    Pianeta L'avatar di Alberto
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    Re: Come ridurre le distanze astronomiche

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano Simoni Visualizza Messaggio
    leggi qui
    Grazie!!!

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