Osservazione del 6 Novembre 2015 – Stigliano

[nicola66]

Grande report , e grandissima serata , la volta celeste non a segreti quando osservi con il tuo Dobson .
Mi è piaciuta assai la descrizione fatta sulla NGC 1023 sembra M31 vista col binocolo

[fulvio_]

Ciao Oronzo,
Innanzitutto complimenti per il bel report e per la sessione osservativa.
Le Galassie sono proprio il tuo il target preferito... e come darti torto!
Volevo chiederti se puoi postare le coordinate del sito osservativo di Stigliano.
Grazie.
Ps. Non sò Venerdì 6 com'è andata, ma mi hanno riferito che Sabato 7 sul Pollino è stato un gran bel vedere!

[zanzao]

Rispondo con un po’ di ritardo, non per cattiva volontà ma per necessità.

Innanzi tutto ringrazio per i ringraziamenti è sempre bello e motivante ricevere apprezzamenti e devo dire con molta franchezza e senza frasi di circostanza che anche io li ricambio in pieno a tutti voi. Apprezzo moltissimo i vari report che vengono condivisi. Anche se non ho ancora contribuito (lo farò con piacere quanto prima), li ho letti tutti con avidità. Non solo apprezzo i report ma anche i contributi che ognuno fa ai report degli altri, è proprio un bel ambiente!

@fulvio_:
Da questi report sembra che io abbia una preferenza per le galassie…uhm non so se è proprio così. Forse, ma il vero motivo e’ che quando sono sotto cieli bui approfitto di osservare le galassie perché queste, nella maggior parte dei casi, non possono essere osservate con soddisfazione altrove. Quando invece non mi è possibile stare sotto cieli bui i target sono le altre categorie di oggetti (es vedi il report della settimana scorsa in cui sono andato a senso unico sugli ammassi aperti) e il mio appagamento a fine serata è altrettanto soddisfatto.
Riguardo il sito di Stigliano le coordinate sono: 40°23'28.0"N 16°17'17.0"E (40.391111, 16.288056)
Riguardo il Pollino, so che sabato ma anche domenica le condizioni erano perfette. Sabato ero tentato, ma i miei impegni lavorativi non mi consentono di dover rinunciare il sabato a stare in famiglia visto che l’intera settimana sono in trasferta (parto il lunedì, rientro il venerdì). Anzi già così la mia coscienza urla nei venerdì di novilunio.

@Gitt: io non permetto a nessuno di criticarmi! Siccome questa non è una critica ma un commento costruttivo allora te lo consento
A parte gli scherzi e ci mancherebbe che me la prendessi per un’osservazione giusta come la tua. Anzi apprezzo sempre chi come te da sempre valore aggiunto quando scrive. E anche lo fa anche con i toni e i modi giusti.
Non nascondo che i report per me stanno diventando un problema, il tempo è poco e va sottratto a cose più importanti…in particolar modo questo report a me non piace e lo dico sinceramente. In pratica in questo periodo, tranne l’introduzione, tutto il report lo scrivo esattamente così sul campo sul diario e poi uso il convertitore vocale dello smarphone per ritrovarmi al 90% il report scritto. Scrivere sul diario cartaceo sul campo mi fa ovviamente perdere molto tempo, e se dovessi per ogni oggetto scrivere i dettagli che giustamente chiedi starei più a scrivere che ad osservare. Ma starei anche più tempo all'oculare per ogni oggetto, e non sempre nel mio caso è fattibile perché comunque dimenticherei quello che osservo prima di trascriverlo. Tieni presente che punto e inseguo manualmente gli oggetti, osservo, consulto la mappa, cambio vari oculari, ecc … e tutto ciò stando sulla scala in equilibrio a un metro e mezzo d’altezza quando va bene (la focale è 2,5m). E negli ammassi di galassie ci sono molte galassie su cui posare lo sguardo e spostarsi a destra e a manca del campo visivo. Poi scendo, vado sul cofano della macchina, scrivo le prime impressioni, poi mi vengono dubbi, ritorno sulla scala, ripunto il campo che nel frattempo si è perso, insomma francamente mi sembra già molto quello che riesco a fare. La mia priorità è osservare, non quella di fare un lavoro scientifico e perfezionare le note e magari scrivere un libro. I report sono una necessità perché devo tener traccia di quello che osservo altrimenti mi perdo. Anzi già ora faccio fatica a tenere a mente e ricordare e a fare una sintesi della situazione e dei prossimi obiettivi. Ho un mio database, ma se non lo alimento nei tempi giusti allora addio. Quindi devo trovare il compromesso giusto tra il tempo che dedico alle note osservative e il tempo che dedico all'oculare (che è quello più importante).
Però ti prometto una cosa, quando mi passerà un po’ la famelica voglia di cacciare sempre nuove prede, allora osserverò più di qualità che di quantità e vedrai che note osservative inserirò nei report, da leccarsi i baffi

[Ogu]

Grazie @zanzao per gli infiniti spunti osservativi che ogni volta offri!

Appena mi ritroverò a passeggiare per le galassie del Pegaso tieniti pronto per domande e suggerimenti

Intanto ho visto che sei passato per le galassiette del Delfino; questa estate c’ero passato anch’io col dobson 12” ed ho osservato alcuni particolari al limite che ora la tua descrizione mi hanno chiarito. Ecco cosa ho scritto:

“Magnitudine visuale zenit 6,4 – Trasp: 8/10 – Umidità: 65% - Vento: lieve brezza – Seeing III Texereau”

Dobson 300/1500mm – “165x: NGC 6928 è visibile affusolata con diversi chiaroscuri, la sagoma mi ricorda per la sua densità la parte lineare di M17 (!). Anse sfumate. Quasi attaccata in posizione centrale verso Nord osservo una stellina, che il seeing distorce in un globo di 14mag. Il bordo sud appare legg. più contrastato: forse banda di polveri?

NGC 6930 è difficile, forse vista con una zona nucleare grigiona su sfumatura longitudinale, ma al vertice stellina sovrapposta, confonde. NGC 6927 è molto piccola ma concentrata e contrastata, forma a chicco di riso: paradossalmente è anche la più facile!”

La 6927 mi ha dato l’impressione di non essere così al limite, non sembra anche a te? La 6927A invece non l’ho vista, forse per questo gruppo è il vero limite di un 300mm.

[Gitt]

Scrivere sul diario cartaceo sul campo mi fa ovviamente perdere molto tempo, e se dovessi per ogni oggetto scrivere i dettagli che giustamente chiedi starei più a scrivere che ad osservare.

Io vedo la cosa sotto un altro punto di vista: annotare ciò che si vede per me fa parte integrante dell'osservazione. Non la considero una perdita di tempo, almeno per due motivi:
a) quando rileggo le note, imparo dai miei errori e la volta successiva mi sforzo di non ripeterli.
b) lo scrivere obbliga la mia mente a essere più precisa, più acuta nell'osservazione, più attenta ai particolari.

Ma starei anche più tempo all'oculare per ogni oggetto, e non sempre nel mio caso è fattibile perché comunque dimenticherei quello che osservo prima di trascriverlo.

Questa frase non mi è chiarissima, vediamo se ho capito giusto. Intendi che stando più tempo all'oculare catturi più dettagli, che però andrebbero comunque persi ora che scendi dalla scala e vai a trascriverli sulle note?

Poi scendo, vado sul cofano della macchina, scrivo le prime impressioni, poi mi vengono dubbi, ritorno sulla scala, ripunto il campo che nel frattempo si è perso, insomma francamente mi sembra già molto quello che riesco a fare.

Quello che riesci a fare è già tantissimo e per me sei un esempio, una guida e un maestro anche se non ti conosco personalmente!
Non è fattibile prendere appunti stando sulla scala? Se ho ben capito, tu prendi appunti vocali che poi converti in testo con lo smartphone. Non è possibile farlo restando sul "trespolo" risparmiando tanta fatica?

La mia priorità è osservare, non quella di fare un lavoro scientifico e perfezionare le note e magari scrivere un libro. I report sono una necessità perché devo tener traccia di quello che osservo altrimenti mi perdo. Anzi già ora faccio fatica a tenere a mente e ricordare e a fare una sintesi della situazione e dei prossimi obiettivi. Ho un mio database, ma se non lo alimento nei tempi giusti allora addio. Quindi devo trovare il compromesso giusto tra il tempo che dedico alle note osservative e il tempo che dedico all'oculare (che è quello più importante).

Secondo me qui sta il punto: credo di aver capito bene cosa intendi, rispetto profondamente la tua scala di priorità, ritengo che ogni astrofilo visualista ne abbia una e che ognuna sia leggermente diversa da quella di ogni altro
Quello che ci accomuna tutti è la grande passione per il Cosmo

Però ti prometto una cosa, quando mi passerà un po’ la famelica voglia di cacciare sempre nuove prede, allora osserverò più di qualità che di quantità e vedrai che note osservative inserirò nei report, da leccarsi i baffi

Per usare un proverbio, "l'appetito vien mangiando"!!! Non credo proprio che la fame di nuovi oggetti diminuirà nel tempo, casomai aumenterà. Ma se mai tu dovessi essere "sazio", sarei deliziato, come del resto già ora, dai tuoi report da gourmet

[Salvatore]

Beh,a me vien da ridere...perche?
Pensavo appunto a come sarebbe complicato prendere appunti su una scala e osservare.
Quindi avevo pensato o un qualche tipo di appoggio sopra la scala per scrivere,e poi mi era venuta l idea di registare a voce cio che si osserva.
A questo punto credo che l idea non è per niente male.

[Gitt]

Il problema è che ci vuole tanto tempo a sbobinare gli appunti vocali.
Però se Oronzo ha trovato un modo per convertirli in testo con lo smartphone...

[Salvatore]

Io pensavo ad un semplice registratore vocale.
Si evita la carta e la matita.
Con calma a casa si traschive tutto,in piu credo che risentendo la propria voce si riviva quell emozione che si ha stando all oculare.
...Inconvenienti... la durata delle batterie e che magari qualcuno ti prende per pazzo perche si parla da soli

Credo sia una cosa da provare.

[zanzao]

In effetti la stesura delle note osservative sul campo si può ottimizzare, al momento io mi sono organizzato così ma so che ampi miglioramenti sono possibili:

- Sulla scala non ho avuto il tempo e la voglia di trovare un supporto per agganciare una base per posare il brogliaccio cartaceo. E comunque qualche problema me lo creerebbe perché la scala la sposto in continuazione per riposizionarla. Inoltre l'umidità complicherebbe molto le cose quando si hanno fogli di carta.
- Mentre osservo sulla scala con un braccio muovo il dobson per inseguire, con l'altro tengo il tablet con le mappe. Avere anche un registratore mi complicherebbe le cose. Usare il registratore del tablet significherebbe cambiare schermate, magari luminosità, ...insomma bisognerebbe organizzarsi ben benino.
- Sul "vestito" del dobson ho tre tasche a portata di mano entro cui ho gli oculari che cambio e scambio durante l'osservazione.
- Non registro le note ma le tengo a mente, scendo dalla scala e le trascrivo sul diario posizionato nel cofano dove ho anche le mappe cartacee ed il resto degli accessori ben riparati. Cerco di minimizzare le volte in cui scendo per scrivere gli appunti, primo perché inevitabilmente perdo un po di adattamento al buio mentre scrivo, poi perché devo ritornare, ripuntare (ps ho anche la difficoltà di togliere e mettere gli occhiali mentre faccio questa operazione), riadattarmi alla visione. Qualche volta quando ho dubbi lo faccio, ma cerco di minimizzare il sali-scendi, quindi osservo prima a largo campo per una visione sistemica, poi aumento via via gli ingrandimenti memorizzando le informazioni che mi interessano o che mi colpiscono particolarmente. Quando ritengo di aver concluso l'insieme allora scendo dalla scala e riporto le note osservative ripercorrendo sulla mappa il percorso fatto al telescopio.
- Ovvio che quando osservo gli ammassi di galassie non posso tenere a mente per tutti i batuffoli che ci sono le inclinazioni dei loro assi sulle direzioni cardinali o anche le loro dimensioni. Dovrei per ogni oggetto scendere dalla scala scrivere gli appunti, ritornare sulla scala, ripuntare, riadattare l'occhio, ecc ecc E poi col cambia e scambia degli oculari ogni volta cambia il campo, dovrei stimare le dimensioni e gli allineamenti con l'ovest, stimare le altre direzioni cardinali....per ora non e' la mia priorità. Mi limito soprattutto a tenere a mente informazioni dell'insieme ed eventuali dettagli che danno piacere visivo: morfologia (forma, dettagli interni, luminosità superficiale), allineamenti relativi tra galassie (disposte tra loro a triangolo, perpendicolari, attaccate, ecc), vicinanza di stelline, ecc Questo è meno difficile da ricordare, e comunque già cosi sono sicuro che molte cantonate le scrivo.
- Le note scritte sulla carta, poi le leggo e le converto in testo digitale con lo smartphone stando a casa nei giorni seguenti.

[Gitt]

@Salvatore prova e facci sapere, ma gli inconvenienti come tu stesso hai detto ci sono e per me sono due:
1) durata delle batterie
2) tempo necessario per sbobinare le registrazioni

Ti posso garantire che il punto due non è trascurabile, lo facevamo a turno all'università ma quando ti toccava era un supplizio!

Anche fare come dice Oronzo, cioè rileggere le note scritte su carta, porta via del tempo.

Se troviamo un'app, un software o un sito online free che fa conversione voce->testo in italiano, siamo a cavallo

Ho sgooglato un poco, qualcosa c'è. Nel weekend se ho tempo faccio qualche prova e riferisco.