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  1. #1
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    Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    Qualcuno me lo aveva chiesto e alla fine mi ero convinto a partire in quarta. Soprattutto leggendo certe domande che non riescono a nascondere un livello di conoscenza della fisica pari quasi a zero. E senza fisica, l'astrofisica perde di significato. Tuttavia... comincio ad avere ripensamenti. E' veramente dura cercare di parlare di fisica mettendomi nei panni di chi non ha basi matematiche. Sono g...
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    Ultima modifica di Red Hanuman; 10-11-2012 alle 15:12

  2. #2
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    Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    Caro Enzo, il problema di far digerire la matematica assilla anche me.
    Penso alla mia piccolina e agli insegnanti che si ritrova, e mi viene il magone.
    In due anni di medie, i migliori si presentano all'inizio dell'anno, per essere poi rimpiazzati dai soliti "furbetti" che non hanno la passione per l'insegnamento della matematica, ma ne hanno fatto un mestiere. E lei comincia a digerirla male...
    Hai voglia a dirle che la matematica č il linguaggio con cui ci parla la natura (a volte le dico che č il linguaggio con cui Dio parla a tutti... Altro che l'aramaico... ).
    Invece di entusiasmarla, raccontando anche la storia e i personaggi che stanno dietro alle scoperte matematiche (storie di vita intensa, lampi di genio e di pazzia, che non lasciano indifferenti), trasmettono tutto in modo asettico e monotono.
    Anche per questo mi ha fatto molto piacere vederla felice di venire ai nostri raduni, e impaziente di sentirti raccontare le tue esperienze. Ho un grosso debito di riconoscenza nei tuoi confronti (no, non č la solita "leccata").
    Ti scrivo per lei: vai avanti!!! Lo so che č durissima. Ma cosė facendo, sono sicuro che la spingerai ad approfondire la conoscenza dell meraviglioso mondo della matematica fuori dall'ambito scolastico.
    Il vero Codice Da Vinci č lė, giusto fuori di casa, che aspetta di essere decifrato.....

  3. #3
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    Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    Citazione Originariamente Scritto da Red Hanuman Visualizza Messaggio
    Caro Enzo, il problema di far digerire la matematica assilla anche me.
    Penso alla mia piccolina e agli insegnanti che si ritrova, e mi viene il magone.
    In due anni di medie, i migliori si presentano all'inizio dell'anno, per essere poi rimpiazzati dai soliti "furbetti" che non hanno la passione per l'insegnamento della matematica, ma ne hanno fatto un mestiere. E lei comincia a digerirla male...
    Hai voglia a dirle che la matematica č il linguaggio con cui ci parla la natura (a volte le dico che č il linguaggio con cui Dio parla a tutti... Altro che l'aramaico... ).
    Invece di entusiasmarla, raccontando anche la storia e i personaggi che stanno dietro alle scoperte matematiche (storie di vita intensa, lampi di genio e di pazzia, che non lasciano indifferenti), trasmettono tutto in modo asettico e monotono.
    Anche per questo mi ha fatto molto piacere vederla felice di venire ai nostri raduni, e impaziente di sentirti raccontare le tue esperienze. Ho un grosso debito di riconoscenza nei tuoi confronti (no, non č la solita "leccata").
    Ti scrivo per lei: vai avanti!!! Lo so che č durissima. Ma cosė facendo, sono sicuro che la spingerai ad approfondire la conoscenza dell meraviglioso mondo della matematica fuori dall'ambito scolastico.
    Il vero Codice Da Vinci č lė, giusto fuori di casa, che aspetta di essere decifrato.....
    caro Red,
    ne abbiamo giā parlato a lungo e sai che la penso come te. Tuttavia, gli sforzi devono anche avere una minima contropartita... Se mi mettessi sopra una collina a discutere di massa, forza, energia e cercassi di mostrare come tutto ciō non č altro ciō che ci circonda, sarebbe un gesto utile e doveroso. Ma se mi accorgessi che non c'č nessuno ad ascoltarmi (tranne quei pochi che la pensano come me), non ti sembrerebbero parole gettate al vento?
    In fondo la natura non ha bisogno delle mie parole. Potrresti dirmi: "Ne basta una che ascolta perchč ne valga la pena". Teoricamente hai ragione... ma a sessantasette anni compiuti la fatica non č poca...

    Sono partito in quarta... poi ho riflettuto e ho visto come i cosiddetti appassionati preferiscano vedere e non capire. Magari si comprano occhiali costosissimi e si riempono la bocca di sigle, numeri, codici. Per cosa? Per sentirsi bravi, per giocare -in fondo- a una specie di playstation stellare. Cosa importaloro cosa sia l'oggetto che si guarda, come č nato, cosa rappresenta, come si collega alle azioni che facciamo tutti i giorni? Niente, putroppo.

    Penso di essere fuori tempo, troppo vecchio: la gente preferisce usare solo i sensi e non la mente. Troppo faticoso? Tutto ciō mi riempie di tristezza e delusione. Mi fa quasi "odiare" la visione dilettantistica del cielo... se deve essere solo un modo per divertirsi, come guardare la televisione... mi sento fremere.

    Mi si dice: "io lavoro, faccio altro, voglio distendermi senza studiare. Apprezzo l'Universo solo guardandolo." Beh, per me questa č quasi un'offesa per la natura e le sue magnifiche leggi! Capire come agisce, quali sono i meccanismi che si ripetono dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo č un divertimento ben maggiore. Troppo difficile? Solo alibi! La Natura č di tutti, delle cose, degli animali pių inferiori, delle stelle, delle galassie e degli uomini (anche). La sua meravigliosa bellezza e perfezione meriterebbero un piccolo sforzo per capirla. E se č di tutti č ovvio che non possa essere difficile!

    Insomma: guardare Giove e i suoi satelliti, un ammasso globulare dove milioni di stelle stanno unite assieme, una galassia, un ammasso di galassie e sapere che esiste una sola e semplicissima legge che regola tutti questi oggetti mi fa venire i brividi. Non potrei pių guardarli senza sapere. Se č riuscito a farlo Galileo quando non vi erano le sigle, i codici e i numeri, ma solo un pezzo di vetro appena sbozzato... mi vergogno di chi oggi non riesce a capirlo.

    Sai... forse la cosa migliore č parlarne a tu per tu con chi č interessato, dargli lo spunto per poi andare oltre e superare l'apparente freddezza. No, forse un libro sulla bellezza della Natura č oggi fuori tempo. Meglio un catalogo con oculari, obiettivi, codici, prezzi e poi via a giocare a un enorme videogioco. Poi basta spegnere le luci e andare a letto...

  4. #4
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    Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalā Visualizza Messaggio
    caro Red,
    ne abbiamo giā parlato a lungo e sai che la penso come te. Tuttavia, gli sforzi devono anche avere una minima contropartita... Se mi mettessi sopra una collina a discutere di massa, forza, energia e cercassi di mostrare come tutto ciō non č altro ciō che ci circonda, sarebbe un gesto utile e doveroso. Ma se mi accorgessi che non c'č nessuno ad ascoltarmi (tranne quei pochi che la pensano come me), non ti sembrerebbero parole gettate al vento?
    Una volta ho letto in giro che se semini al vento, fioriranno le nuvole.... Qui non si tratta di parlare, ma di scrivere. Le parole scritte restano e continuano a parlare anche dopo che noi abbiamo lasciato questo universo per altri lidi. Pensa alla faccia di Aristotele, Platone, Galileo.... Pensa cosa direbbero, sapendo che li leggiamo anche oggi, e che anche oggi possono insegnarci qualcosa....

    Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalā Visualizza Messaggio
    In fondo la natura non ha bisogno delle mie parole. Potrresti dirmi: "Ne basta una che ascolta perchč ne valga la pena". Teoricamente hai ragione... ma a sessantasette anni compiuti la fatica non č poca...

    Sono partito in quarta... poi ho riflettuto e ho visto come i cosiddetti appassionati preferiscano vedere e non capire. Magari si comprano occhiali costosissimi e si riempono la bocca di sigle, numeri, codici. Per cosa? Per sentirsi bravi, per giocare -in fondo- a una specie di playstation stellare. Cosa importaloro cosa sia l'oggetto che si guarda, come č nato, cosa rappresenta, come si collega alle azioni che facciamo tutti i giorni? Niente, putroppo.
    E' lo stesso atteggiamento che avevo io nei confronti dell'arte medioevale. Poi ho incontrato un'appassionato, che mi ha dato la chiave per decifrarne i simboli. Sai che soddisfazione, adesso, nel sapere vedere oltre l'immagine che si puō percepire? E nella consapevolezza d'essere andato oltre?

    Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalā Visualizza Messaggio
    Penso di essere fuori tempo, troppo vecchio: la gente preferisce usare solo i sensi e non la mente. Troppo faticoso? Tutto ciō mi riempie di tristezza e delusione. Mi fa quasi "odiare" la visione dilettantistica del cielo... se deve essere solo un modo per divertirsi, come guardare la televisione... mi sento fremere.

    Mi si dice: "io lavoro, faccio altro, voglio distendermi senza studiare. Apprezzo l'Universo solo guardandolo." Beh, per me questa č quasi un'offesa per la natura e le sue magnifiche leggi! Capire come agisce, quali sono i meccanismi che si ripetono dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo č un divertimento ben maggiore. Troppo difficile? Solo alibi! La Natura č di tutti, delle cose, degli animali pių inferiori, delle stelle, delle galassie e degli uomini (anche). La sua meravigliosa bellezza e perfezione meriterebbero un piccolo sforzo per capirla. E se č di tutti č ovvio che non possa essere difficile!

    Insomma: guardare Giove e i suoi satelliti, un ammasso globulare dove milioni di stelle stanno unite assieme, una galassia, un ammasso di galassie e sapere che esiste una sola e semplicissima legge che regola tutti questi oggetti mi fa venire i brividi. Non potrei pių guardarli senza sapere. Se č riuscito a farlo Galileo quando non vi erano le sigle, i codici e i numeri, ma solo un pezzo di vetro appena sbozzato... mi vergogno di chi oggi non riesce a capirlo.

    Sai... forse la cosa migliore č parlarne a tu per tu con chi č interessato, dargli lo spunto per poi andare oltre e superare l'apparente freddezza. No, forse un libro sulla bellezza della Natura č oggi fuori tempo. Meglio un catalogo con oculari, obiettivi, codici, prezzi e poi via a giocare a un enorme videogioco. Poi basta spegnere le luci e andare a letto...
    No, il libro non č fuori tempo, anzi! Ma anche se lo fosse, il libro resta. E aspetta la persona giusta. Puoi privarla della tua passione senza sentirti in colpa? Io non credo....

  5. #5
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    Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    Enzo, secondo me non si puō scrivere un libro senza usare il vero ed unico linguaggio che ne descrive la natura senza fraintendimenti.
    sempre secondo la mia opinione il voler semplificare al massimo un concetto (che esso sia di fisica o di matematica) potrebbe portare ad un fraintendimento o ad una non piena conoscenza del fenomeno nonostante la tua grande dote di divulgatore.
    d'altro canto capisco che parlare di derivate e calcolo differenziale porterebbe via pių di mezzo libro di quelli belli grossi.
    Per quanto mi riguarda, anche se sono abbastanza arrugginito a questo livello di matematica (liceale) sono abbastanza in grado di far miei questi concetti, al limite se qualcosa non mi torna saprei che ci siete sempre tu e Red a consigliarmi qua sul forum (spero ).
    ripeto, secondo me, un libro per quanto "semplice" (sul lato divulgativo) di fisica, non puō trattare almeno i concetti basilari senza la matematica.
    e poi come dici.... niente č impossibile, anche conoscere la matematica comporta un minimo di applicazione come il voler imparare un'altra lingua straniera, dipende solo dalla buona volontā del lettore.
    il mio approccio su tutto, č quello di comportarmi sempre da neofita e non dar mai niente per scontato, tenermi sempre pronto ad imparare cose e concetti nuovi.
    Antonio

  6. #6
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    Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    Citazione Originariamente Scritto da etruscastro Visualizza Messaggio
    Enzo, secondo me non si puō scrivere un libro senza usare il vero ed unico linguaggio che ne descrive la natura senza fraintendimenti.
    sempre secondo la mia opinione il voler semplificare al massimo un concetto (che esso sia di fisica o di matematica) potrebbe portare ad un fraintendimento o ad una non piena conoscenza del fenomeno nonostante la tua grande dote di divulgatore.
    d'altro canto capisco che parlare di derivate e calcolo differenziale porterebbe via pių di mezzo libro di quelli belli grossi.
    Per quanto mi riguarda, anche se sono abbastanza arrugginito a questo livello di matematica (liceale) sono abbastanza in grado di far miei questi concetti, al limite se qualcosa non mi torna saprei che ci siete sempre tu e Red a consigliarmi qua sul forum (spero ).
    ripeto, secondo me, un libro per quanto "semplice" (sul lato divulgativo) di fisica, non puō trattare almeno i concetti basilari senza la matematica.
    e poi come dici.... niente č impossibile, anche conoscere la matematica comporta un minimo di applicazione come il voler imparare un'altra lingua straniera, dipende solo dalla buona volontā del lettore.
    il mio approccio su tutto, č quello di comportarmi sempre da neofita e non dar mai niente per scontato, tenermi sempre pronto ad imparare cose e concetti nuovi.
    Antonio
    caro Antonio,
    se dovessi mai introdurre derivate e integrali il manipolo si conterebbe solo su una mano... Temo, almeno...

  7. #7
    Gigante L'avatar di Gaetano M.
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    Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    Enzo, non so se ti ricordi, ma io te lo avevo chiesto espressamente tempo fa.

    Spero tanto che tu possa raccogliere il giusto numero di consensi

  8. #8
    Nana Rossa L'avatar di givi
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    Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    Caro Enzo, mi permetto di incitarti alla stesura del (o dei ) libro di fisica. Personalmente, per gli studi fatti, non ho problemi con derivate ed integrali, ma č giusto che, se possibile, li eviti. Conosco anche la fisica, ma amerei rileggerla scritta col tuo stile leggero e piacevole. Quindi dichiaro ufficialmente che lo acquisterō (questo č per l'exit pool )

  9. #9
    Meteora L'avatar di Harlock
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    Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    La matematica č la lingua della Natura e ogni Scienza (e soprattutto la fisica) si esprime utilizzando la sua simbologia... Per scrivere un libro del genere si deve conoscere la matematica ad un buon livello... perō integrali, derivate, equazioni differenziali,... sono cose che fanno paura in una societā come la nostra dove per fare semplici addizioni o divisioni si utilizzano calcolatrici o iPhone... Questa paura puō essere superata dalla volontā e dalla passione ma quante persone avrebbero la forza e la voglia di "studiare" matematica dopo aver fatto una giornata di lavoro? credo poche purtroppo... inoltre la scuola non fornisce quasi mai basi sufficientemente solide per poi potersi "spingere oltre" e nel frattempo contribuisce a rendere insopportabile questa materia...
    La tua perplessitā č quindi fondata ma secondo me non devi mollare... io il libro lo leggerei sia per passione che per colmare alcune delle mie enormi lacune... Forse quello che manca al giorno d'oggi č la curiositā, la voglia di capire ciō che ci circonda, la voglia di guardare un pō pių a fondo....

  10. #10
    SuperGigante L'avatar di Vincenzo Zappalā
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    Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..

    Citazione Originariamente Scritto da Harlock Visualizza Messaggio
    La matematica č la lingua della Natura e ogni Scienza (e soprattutto la fisica) si esprime utilizzando la sua simbologia... Per scrivere un libro del genere si deve conoscere la matematica ad un buon livello... perō integrali, derivate, equazioni differenziali,... sono cose che fanno paura in una societā come la nostra dove per fare semplici addizioni o divisioni si utilizzano calcolatrici o iPhone... Questa paura puō essere superata dalla volontā e dalla passione ma quante persone avrebbero la forza e la voglia di "studiare" matematica dopo aver fatto una giornata di lavoro? credo poche purtroppo... inoltre la scuola non fornisce quasi mai basi sufficientemente solide per poi potersi "spingere oltre" e nel frattempo contribuisce a rendere insopportabile questa materia...
    La tua perplessitā č quindi fondata ma secondo me non devi mollare... io il libro lo leggerei sia per passione che per colmare alcune delle mie enormi lacune... Forse quello che manca al giorno d'oggi č la curiositā, la voglia di capire ciō che ci circonda, la voglia di guardare un pō pių a fondo....
    carissimo,
    penso che si riuscirebbe benissimo a esprimere i concetti base della fisica senza l'uso di derivate e integrali (con certi limiti ovviamente). In cinematica (che da un certo punto di vista č la peggiore), penso di esserci riuscito. La dinamica č pių ostica perchč cambiano di molto i "modi" per affrontare le varie grandezze... e le loro interazioni. Siete giā in cinque... chissā... perō mi piacerebbe vedere dei nomi nuovi che dicano: "Non conosco la fisica e mi piacerebbe iniziare a conoscerla". Un'illusione?

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