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Risultati da 1 a 10 di 58
  1. #1
    SuperGigante L'avatar di Vincenzo Zappalà
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    E se vivessimo in una simulazione?

    L'idea non è certo nuova. Fin dall'antichità si è sempre pensato alla possibilità che la realtà in cui viviamo sia solo una finzione o un'illusione. Fior di filosofi hanno dibattuto su questo argomento. Restava, tuttavia, una pura speculazione. Ma lo sarà ancora per molto? Può darsi che in un futuro non proprio prossimo si sia in grado di verificare scientificamente questa ipotesi esistenziale....
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    Ultima modifica di Red Hanuman; 12-12-2012 alle 05:45

  2. #2
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di Red Hanuman
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    Re: E se vivessimo in una simulazione?

    Beh, notizia ghiottissima! Avevo già letto cose simili, ma nulla di definitivo. Appena posso ci do un'occhiata.
    Grazie per la dritta e i links, Enzo!

  3. #3
    Sole L'avatar di Lampo
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    Re: E se vivessimo in una simulazione?

    WOW...siamo ai livelli di Matrix!

  4. #4
    SuperNova L'avatar di SVelo
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    Re: E se vivessimo in una simulazione?

    Mah, io sinceramente può darsi che non ci abbia capito niente, ma la cosa mi sembra alquanto fantasiosa per non dire assurda.
    Io che simulazione sarei se sono in carne e ossa e provo dei sentimenti e nasco, cresco (mi ammalo) e muoio? La morte sarebbe la fine della simulazione?

  5. #5
    Nana Bruna L'avatar di teto
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    Re: E se vivessimo in una simulazione?

    Citazione Originariamente Scritto da SVelo Visualizza Messaggio
    Mah, io sinceramente può darsi che non ci abbia capito niente, ma la cosa mi sembra alquanto fantasiosa per non dire assurda.
    Io che simulazione sarei se sono in carne e ossa e provo dei sentimenti e nasco, cresco (mi ammalo) e muoio? La morte sarebbe la fine della simulazione?
    Perchè dovrebbe essere una cosa assurda? Noi per ora sappiamo simulare atomi, una porzione del nostro universo, parte del nostro cervello ( http://www.lastampa.it/2012/11/30/sc...TO/pagina.html ), qualche anno fa hanno simulato il cervello di un topo, quello che mi chiedo è quanto dovrebbe essere grande il presunto computer per simulare tutti gli atomi del nostro universo.

  6. #6
    Nana Rossa L'avatar di Andrea I.
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    Re: E se vivessimo in una simulazione?

    Personalmente trovo che sia una speculazione decisamente troppo ardita per un semplice motivo: La vita non puo, a mio parere, essere simulata.
    Ci possono essere delle approsimazioni, certo, ma qua non si parla di semplici variabili, bensì di creatività.
    Penso fermamente che la creatività e l'adattamento siano alla base dell'esistenza stessa.
    Come puo una simulazione "inventare" qualcosa di nuovo? come puo aggiungere o arricchire i contenuti gia esistenti in maniera così imprevedibile e meravigliosa? Veniamo patchati di continuo e l'universo viene dotato di espansioni come in un qualsivoglia videogioco? Come si spiegano dunque le vare rivoluzioni tecnologiche/di civiltà, il cambiare totalmente la natura delle cose in modo così repentino e imprevedibile..... le coincidenze, le bugie e l'ironia?

    Una simulazione é di per se una grande previsione, e la natura stessa dell'esistenza é lontanissima, a mio parere, da un concetto simile.
    Esistere é provare e creare e adattarsi. Simulare é conoscere e applicare. Troppo lontane le due cose, almeno per come sto vivendo io la mia esistenza.
    In sincerità credo che questa, come tante altre, sia un'ipotesi nata della necessità, insita nella nostra natura, di avere "controllo" e "ordine"......anche se questo viene esercitato da terzi. Non riusciamo a concepite ed accettare la casualità e la mancanza di controllo che essa comporta. Il fatto che "il motivo" attualmente ci sfugga ci porta a cercarne di coerenti con la nostra preziosa logica.
    Nelle tre affermazioni posso notare che devono comportare tutte un "apice" un "arrivo" un punto oltre al quale la logica deve "scattare". Io penso che fondamentalmente l'errore sia li. L'esistenza, come concetto, credo sia un po come l'universo : "finito-infinito". Non c'è un "apice" un inizio o un arrivo....Semplicemente "é".

    Vi pongo poi una domanda che racchiude, penso, la negazione stessa di una possibilità simile.
    Vi pare possibile che una simulazione riesca a concepire altre realtà che non rispondano ai propri parametri?
    Io penso proprio che la risposta sia no, ma sono curioso di leggere le vostre opinioni.

    Grazie per l'opportunità di riflessione

  7. #7
    Nana Rossa L'avatar di davide1334
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    Re: E se vivessimo in una simulazione?

    mi viene giusto in mente che anche nel libro "una fortuna cosmica" di paul davies che ho letto qualche tempo fa
    si cita tra le varie posizioni possibilistiche tale "eventualità".....opzione g,il falso universo:

    "viviamo in una simulzione,e ciò che prendiamo per il mondo reale è uno spettacolo
    ingegnosamente realizzato di realtà virtuale.questa è una variante dello scenario del
    progettista intelligente,ma adatta all'era dell'informazione.la teoria gode degli stessi facili
    vantaggi del progetto intelligente ma ha il notevole inconveniente di insidiare la ricerca
    scientifica.se l'universo è un inganno,perchè preoccuparsi di capire come funziona?"

  8. #8
    SuperGigante L'avatar di Vincenzo Zappalà
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    Re: E se vivessimo in una simulazione?

    Citazione Originariamente Scritto da Andrea I. Visualizza Messaggio
    Personalmente trovo che sia una speculazione decisamente troppo ardita per un semplice motivo: La vita non puo, a mio parere, essere simulata.
    Ci possono essere delle approsimazioni, certo, ma qua non si parla di semplici variabili, bensì di creatività.
    Penso fermamente che la creatività e l'adattamento siano alla base dell'esistenza stessa.
    Come puo una simulazione "inventare" qualcosa di nuovo? come puo aggiungere o arricchire i contenuti gia esistenti in maniera così imprevedibile e meravigliosa? Veniamo patchati di continuo e l'universo viene dotato di espansioni come in un qualsivoglia videogioco? Come si spiegano dunque le vare rivoluzioni tecnologiche/di civiltà, il cambiare totalmente la natura delle cose in modo così repentino e imprevedibile..... le coincidenze, le bugie e l'ironia?

    Una simulazione é di per se una grande previsione, e la natura stessa dell'esistenza é lontanissima, a mio parere, da un concetto simile.
    Esistere é provare e creare e adattarsi. Simulare é conoscere e applicare. Troppo lontane le due cose, almeno per come sto vivendo io la mia esistenza.
    In sincerità credo che questa, come tante altre, sia un'ipotesi nata della necessità, insita nella nostra natura, di avere "controllo" e "ordine"......anche se questo viene esercitato da terzi. Non riusciamo a concepite ed accettare la casualità e la mancanza di controllo che essa comporta. Il fatto che "il motivo" attualmente ci sfugga ci porta a cercarne di coerenti con la nostra preziosa logica.
    Nelle tre affermazioni posso notare che devono comportare tutte un "apice" un "arrivo" un punto oltre al quale la logica deve "scattare". Io penso che fondamentalmente l'errore sia li. L'esistenza, come concetto, credo sia un po come l'universo : "finito-infinito". Non c'è un "apice" un inizio o un arrivo....Semplicemente "é".

    Vi pongo poi una domanda che racchiude, penso, la negazione stessa di una possibilità simile.
    Vi pare possibile che una simulazione riesca a concepire altre realtà che non rispondano ai propri parametri?
    Io penso proprio che la risposta sia no, ma sono curioso di leggere le vostre opinioni.

    Grazie per l'opportunità di riflessione
    tutti i commenti contro la simulazione sono ovviamente i più logici e vicini alla morale e all'idea corrente su Universo e realtà. Tuttavia, immaginate di creare virtualmente un bel po' di atomi e poi lasciarli lavorare... non potrebbero evolvere e seguire le leggi stesse della natura che li ha creati?

    Ovviamente, per definizione, noi non possiamo avere idea di come possa essere un computer in grado di simulare l'Universo (sarebbe poi un computer?), nè di come una costruzione virtuale possa seguire la legge stessa di chi l'ha formulata e realizzata... Non per niente si parla di super-umani...

    Ciò che però più mi convince e mi piace di questa provocazione sono le tre affermazioni del filosofo. Niente da fare: almeno una deve essere vera!!! E quelle più facilmente false sono proprio le prime due... pensateci bene...

  9. #9
    Nana Bruna L'avatar di teto
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    Re: E se vivessimo in una simulazione?

    Citazione Originariamente Scritto da Andrea I. Visualizza Messaggio
    Personalmente trovo che sia una speculazione decisamente troppo ardita per un semplice motivo: La vita non puo, a mio parere, essere simulata.
    Ci possono essere delle approsimazioni, certo, ma qua non si parla di semplici variabili, bensì di creatività.
    Penso fermamente che la creatività e l'adattamento siano alla base dell'esistenza stessa.
    Come puo una simulazione "inventare" qualcosa di nuovo? come puo aggiungere o arricchire i contenuti gia esistenti in maniera così imprevedibile e meravigliosa? Veniamo patchati di continuo e l'universo viene dotato di espansioni come in un qualsivoglia videogioco? Come si spiegano dunque le vare rivoluzioni tecnologiche/di civiltà, il cambiare totalmente la natura delle cose in modo così repentino e imprevedibile..... le coincidenze, le bugie e l'ironia?

    Una simulazione é di per se una grande previsione, e la natura stessa dell'esistenza é lontanissima, a mio parere, da un concetto simile.
    Esistere é provare e creare e adattarsi. Simulare é conoscere e applicare. Troppo lontane le due cose, almeno per come sto vivendo io la mia esistenza.
    In sincerità credo che questa, come tante altre, sia un'ipotesi nata della necessità, insita nella nostra natura, di avere "controllo" e "ordine"......anche se questo viene esercitato da terzi. Non riusciamo a concepite ed accettare la casualità e la mancanza di controllo che essa comporta. Il fatto che "il motivo" attualmente ci sfugga ci porta a cercarne di coerenti con la nostra preziosa logica.
    Nelle tre affermazioni posso notare che devono comportare tutte un "apice" un "arrivo" un punto oltre al quale la logica deve "scattare". Io penso che fondamentalmente l'errore sia li. L'esistenza, come concetto, credo sia un po come l'universo : "finito-infinito". Non c'è un "apice" un inizio o un arrivo....Semplicemente "é".

    Vi pongo poi una domanda che racchiude, penso, la negazione stessa di una possibilità simile.
    Vi pare possibile che una simulazione riesca a concepire altre realtà che non rispondano ai propri parametri?
    Io penso proprio che la risposta sia no, ma sono curioso di leggere le vostre opinioni.

    Grazie per l'opportunità di riflessione
    Noi esseri umani siamo solo 3 cose: DNA, cervello, ambiente. Siamo solo un prodotto dell'evoluzione per selezione naturale, se in un computer si simulassero le leggi fisiche e tutte le particelle del nostro universo prima o poi noi appariremmo.

  10. #10
    Meteora L'avatar di skorpio
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    Re: E se vivessimo in una simulazione?

    avevo già citato il tipo di ricerca in un altro mio post, dato che avevo letto qualche settimana fa di questa ardita tesi...
    io credo che sia piuttosto plausibile, ma la cosa che mi affascina totalmente è la seguente domanda:
    "saremmo in grado prima o poi, noi umani, di rendercene conto?"
    e se si, con che basi e con quali strumenti? o per quale strana coincidenza?
    ed assieme al genere umano, potrebbero esservi altre civiltà all'interno di questa grande simulazione?
    mi pareva di aver letto sempre in quell'articolo che era grazie ad un accorgimento di cosa dovevamo scoprire se era realtà o simulazione... e centravano le particelle sub-atomiche... ma non mi ricordo in che modo...
    il fatto che ci poniamo domande sulla natura della realtà è previsto dal programma? si tratta di un errore o di una evoluzione non prevista dagli architetti? andando sullo spirituale, si potrebbe ipotizzare che quella che a noi sembra essere una simulazione, potrebbe semplicemente essere il modo di operare dell'Architetto (la grande mente che ha elaborato la realtà e che qualcuno individua con la parola Dio).
    io la vedo come una domanda esistenziale collettiva...
    ma mi affascina notevolmente!

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