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  1. #1
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    DSJ Deep Sky Journal N° 76 Agosto 2016 - NGC 6760

    Nel numero 76 del Deep Sky Journal di agosto 2016 di Astronomia.com, proseguiremo il cammino estivo tra i più belli e interessanti ammassi globulari del cielo boreale, oggi parleremo di uno non troppo noto tra gli astrofili ma che merita di puntare le nostre ottiche, parliamo di NGC 6760.


    FOTO NGC 6760:

    N6760detail.jpg

















    l'ammasso globulare è situato all'interno della costellazione dell'Aquila, è stato scoperto nel 1845 da J.R. Hind ed è rintracciabile alle coordinate astronomiche di Ascensione Retta 19h 11m 12s e di Declinazione +01° 01' 50”, ha una dimensione apparente di 6,6' e splende di una Magnitudine Integrata di +9,1, la sua Luminosità Superficiale invece si attesta ad una meno piacevole +12.94.


    La distanza da noi è stimata in 24100 anni luce ed è catalogato di classe IX nella scala degli ammassi globulari, quindi poco concentrato; è noto anche con le sigle GC 4473 – GCL 109


    TROVIAMO NGC 6760 CON STELLARIUM:

    1.jpg












    2.jpg












    3.jpg












    non è semplicissimo trovare il globulare dato che non ha riferimenti luminosi nei paraggi, una volta individuata la costellazione dell'Aquila con la fulgida Deneb Okab (delta Aquilae +3.35) si può scendere circa a SudSudEst, oppure partendo da 16 Aquilae (+3,4) salire per circa in direzione NordNordEst.


    CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:


    ho osservato questo oggetto il 1° settembre 2013 in una serata difficile con seeing stimato in 4/10 e un SQM bassino (20,7), forte umidità con una temperatura addirittura di 22° (quindi piuttosto alta per il periodo) riportando questi appunti:


    l'ammasso nel suo contesto è molto bello, non molto luminoso ma ben staccato dal fondo cielo, osservato nel range di ingrandimenti che va dai 140x ai 330x ma nonostante le sue discrete dimensioni angolari non separo le stelle se non alcune nell'estrema periferia (CPC 1100).


    UN POCHINO DI STORIA (liberamente tratto da Wikipedia)….

    John_Russell_Hind_-_1.jpg
    John Russell Hind (12 maggio 1823–23 dicembre 1895) è stato un astronomo britannico.


    Hind cominciò la sua carriera all'Osservatorio Reale di Greenwich con George Biddell Airy. Più tardi succedette a William Rutter Dawes come direttore dell'osservatorio privato di George Bishop.

    Nel 1853 divenne sovrintendente dell'Almanacco Nautico, fino a 1891.
    Hind è noto per essere uno dei primi scopritori di asteroidi, ne scoprì 10; il primo, nel 1847, fu 7 Iris.

    Hind è stato anche il co-scopritore della cometa C/1846 O1 de Vico-Hind.
    Scoprì e osservò anche le stelle variabili R Leporis e T Tauri e scoprì la variabilità Mu Cephei. Scoprì anche la nova V841 Ophiuchi, la prima nova dei tempi moderni (sin dalla supernova SN 1604).

    Sul nome da lui scelto per l'asteroide 12 Victoria ci furono all'epoca alcune polemiche. A quel tempo gli asteroidi non venivano battezzati col nome di persone viventi, e Victoria era appunto il nome della Regina Victoria. Hind si giustificò dicendo che il nome era un riferimento alla dea romana Vittoria. Il riferimento mitologico venne ritenuto sufficiente e il nome fu accettato.

    Hind vinse la Medaglia d'Oro della Royal Astronomical Society nel 1853. Il cratere Hind sulla Luna è chiamato così in suo onore, così come l'asteroide 1897 Hind.



    RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM

  2. #2
    SuperNova L'avatar di SVelo
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    Re: DSJ Deep Sky Journal N° 76 Agosto 2016 - NGC 6760

    Grazie mille @etruscastro

  3. #3
    Nana Bianca L'avatar di garmau
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    Re: DSJ Deep Sky Journal N° 76 Agosto 2016 - NGC 6760

    Tempo fa feci una raccolta dei dsj invernali e ci basai una sessione osservativa, è giunta l'ora di raccogliere i dsj estivi....
    -MAURIZIO-
    Leggi di Murphy sul big bang: all'inizio era il nulla. Poi qualcosa ando' storto.

  4. #4
    Nana Bruna L'avatar di Ares1973
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    Re: DSJ Deep Sky Journal N° 76 Agosto 2016 - NGC 6760

    Solo un appunto per chiarezza e curiosità: NGC 6760 dista circa 12° da Altair, quindi credo ti riferissi a \delta Aquilae (Deneb Okab). Cosa strana è che Stellarium gli attribuisca 1' di dimensione apparente (pochino) ed una luminosità superficiale di +9.52, mentre altri planetari (io uso Sky Safary 4 Plus) addirittura 9,6'; discrepanze che non fanno ben comprendere se la difficoltà di risoluzione che hai notato sia dovuta più alla luminosità oppure alle dimensioni ridotte.

  5. #5
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    Re: DSJ Deep Sky Journal N° 76 Agosto 2016 - NGC 6760

    Citazione Originariamente Scritto da Ares1973 Visualizza Messaggio
    Solo un appunto per chiarezza e curiosità: NGC 6760 dista circa 12° da Altair, quindi credo ti riferissi a \delta Aquilae (Deneb Okab).
    sempre molto attento, ovviamente errore mio e grazie per avermelo segnalato!

    Cosa strana è che Stellarium gli attribuisca 1' di dimensione apparente (pochino) ed una luminosità superficiale di +9.52, mentre altri planetari (io uso Sky Safary 4 Plus) addirittura 9,6'; discrepanze che non fanno ben comprendere se la difficoltà di risoluzione che hai notato sia dovuta più alla luminosità oppure alle dimensioni ridotte.
    credo che in questo caso stellarium sbagli di grosso, di certo non è 1' mentre è molto più veritiero il valore di 6.6' per la dimensione apparente.
    per la luminosità invece credo che tu ti riferisca a quella integrata e non alla superficiale, infatti questo dato è da prendere sempre molto con le molle sugli ammassi globulari poco densi come in questo caso, anche su varie fonti quest'ultimo valore è sempre molto altalenante.

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