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  1. #31
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    Re: A proposito di buchi neri

    Grazie Red !!!
    Non avevo ben chiaro la differenza tra AGN e BH supermassiccio, ma ora ho capito.

    In aggiunta a quanto hai detto, riporto un bell estratto da QUESTA pagina Wikipedia. Consiglio di leggerlo a chi volesse comprendere meglio il meccanismo dei nuclei galattici !

    《Secondo il modello standard degli AGN, l'energia che li alimenta è generata dalla materia che cade all'interno di un buco nero supermassiccio di massa compresa tra 1 milione e 10 miliardi di volte quella del Sole.

    Quando la materia cade verso il buco nero, il suo momento angolare la costringe a formare un disco di accrescimento attorno al buco nero. L'attrito riscalda la materia e ne cambia lo stato in plasma, e questo materiale carico in movimento produce un forte campo magnetico. Il materiale che si muove dentro questo campo magnetico produce grandi quantità sia di radiazione di sincrotrone che di radiazione termica sotto forma di raggi X. Infatti la temperatura vicino al buco nero è di milioni e forse di miliardi di gradi, in quest'ultimo caso migliaia di volte più calda del centro del Sole. Spesso, vengono osservati getti che si originano dal disco di accrescimento, anche se il meccanismo che porta alla formazione di questi getti è poco compreso.

    Tutto questo processo, alimentato dalla gravità del buco nero, è molto efficiente nel trasformare la materia in energia: quasi il 50% della materia in caduta può essere convertito in energia, contro i pochi punti percentuali della fusione nucleare che alimenta le stelle, e i decimi dell'uno per cento della fissione nucleare dei reattori nucleari contemporanei.

    Si pensa che quando il buco nero ha inglobato tutto il gas e la polvere nelle sue vicinanze, semplicemente il nucleo smette di emettere grandi quantità di radiazione e la galassia diventa "normale". Questo modello è supportato da osservazioni che suggeriscono la presenza di un buco nero supermassiccio ma tranquillo nel centro della Via Lattea e di molte altre galassie, e spiega facilmente come mai i quasar erano molto più comuni nelle prime ere dell'Universo, quando era disponibile più "carburante".

    Questo modello inoltre spiega i differenti tipi di nuclei galattici attivi, che si pensa siano tutti simili tra loro, ma che possono apparire in modo molto diverso a seconda dell'angolo da cui sono visti e dell'ammontare di materia che cade nel buco nero.》
    ...Splende in un luogo oscuro...

  2. #32
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    Re: A proposito di buchi neri

    Aggiorno questo :

    Un buco nero vagante nascosto nella Via Lattea

    Analizzando il moto del gas di una nube cosmica straordinariamente veloce in un angolo della Via Lattea gli astronomi hanno trovato indizi di un buco nero vagante annidato nella nube stessa.

    Questo risultato potrebbe segnare il principio della ricerca dei buchi neri quieti; ci si aspetta che milioni di oggetti di questo tipo fluttuino nella Via Lattea, sebbene finora ne siano stati individuati soltanto qualche decina.

    È difficile individuare buchi neri, perché sono completamente invisibili. In alcuni casi un buco nero ha effetti osservabili sull’ambiente circostante. Ad esempio se ha una stella compagna molto vicina, il gas che ne fluisce verso il buco nero si accumula formando un disco. Il disco si riscalda per l’immensa azione gravitazionale del buco nero ed emette un’intensa radiazione. Ma se un buco nero vaga solo nello spazio, non dovrebbero essere osservabili emissioni.

    Un team guidato da Masaya Yamada e Tomoharu Oka della Keio University, Giappone, ha utilizzato il telescopio ASTE in Cile e il radiotelescopio al Nobeyama Radio Observatory per osservare nubi molecolari attorno al resto di supernova W44, localizzato a 10.000 anni luce dalla Terra. L’obiettivo primario dei ricercatori era esaminare quanta energia fosse stata trasferita dall’esplosione di supernova al gas molecolare circostante, ma è accaduto che per caso hanno individuato segni di un buco nero nascosto ai confini di W44.

    Durante la ricognizione il team ha trovato una nube molecolare compatta che si muoveva in modo enigmatico. La nube, chiamata “Bullet”, ha una velocità di oltre 100 km/s, superiore di oltre due ordini di grandezza alla velocità del suono nello spazio interstellare. Inoltre questa nube, della dimensione di due anni luce, si muove in senso contrario rispetto alla rotazione della Via Lattea.

    Per scoprire qualcosa sull’origine della nube il team ha effettuato osservazioni intensive: secondo i dati la nube salta fuori dal bordo del resto di supernova W44 con immensa energia cinetica. “La maggior parte del Bullet ha un moto di espansione con una velocità di 120 km/s”, ha detto Yamada. “La sua energia cinetica è qualche decina di volte maggiore di quella generata dalla supernova W44. Sembra impossibile che si possa creare una nube così energetica in circostanze ordinarie”.

    Il team ha proposto due scenari per la formazione del Bullet. In entrambi i casi una sorgente gravitazionale oscura e compatta, probabilmente un buco nero, ha un ruolo importante. Uno scenario è il “modello dell’esplosione” in cui un guscio di gas in espansione del resto di supernova investe un buco nero preesistente. In questo caso il buco nero attrae il gas, provocando un’esplosione che accelera il gas verso di noi dopo che il guscio gassoso ha passato il buco nero. Secondo questa ipotesi gli astronomi hanno stimato che la massa del buco nero dovrebbe essere almeno 3,5 masse solari.

    L’altro scenario è il “modello irruzione” in cui un buco nero ad alta velocità irrompe attraverso un gas denso e il gas è trascinato dalla forte gravità del buco nero fino a formare un flusso gassoso. In questo caso i ricercatori stimano che la massa del buco nero possa essere almeno 36 volte quella solare. Con l’attuale set di dati è difficile per il team capire quale sia lo scenario più probabile.

    Studi teorici hanno previsto che potrebbero esistere nella Via Lattea da 100 milioni a 1 miliardo di buchi neri, sebbene finora ne siano stati identificati solo una sessantina. “Abbiamo trovato un nuovo modo per scoprire buchi neri vaganti”, ha affermato Oka. Il team si aspetta di poter comprendere presto quello giusto tra i due possibili scenari e di trovare prove più solide della presenza del buco nero vagante utilizzando il telescopio ALMA. Lo studio è stato pubblicato su Astrophysical Journal Letters.

    Ho letto questo articolo qui

    Articolo proposto dall'ASI

    Originale qui

    http://www.nro.nao.ac.jp/en/news/201...-yamada-e.html
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  3. #33
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    Re: A proposito di buchi neri

    Questa la metto qui:

    Un progetto di studio davvero interssante : riunire tanti radiotelescopi per crearne uno enorme virtuale e puntarlo in direzione di Sagittarius A*

    "Siamo molto emozionati," commenta Sheperd Doeleman dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics a Cambridge, nel Massachusetts. "È da quasi due decenni che ci stiamo preparando. Ad Aprile effettueremo alcune osservazioni che crediamo rappresentino la nostra prima vera opportunità di riuscire a rilevare l'orizzonte degli eventi di un buco nero."
    Le osservazioni verranno analizzate dagli scienziati del MIT, che sfrutteranno una tecnica nota come interferometria a base molto ampia, o VLBI. Unendo i dati raccolti da un gran numero di telescopi nelle Americhe, in Europa e in Antartide, gli scienziati potranno simulare un telescopio virtuale grande quanto la Terra e in grado di raggiungere una risoluzione angolare di appena 50 microarcosecondi.

    Se dovessero arrivare risultati li avremo però non prima di fine anno... ma noi staremo sintonizzati

    http://www.pollucenotizie.net/2017/02/20.html
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  4. #34
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    Re: A proposito di buchi neri

    da un buco nero supermassiccio soffia un “vento” a 71 mila chilometri al secondo

    Il vento più veloce che si conosca soffia da un buco nero supermassiccio: i gas di questa bufera cosmica corrono a un quarto della velocità della luce. Lo annuncia su “Nature” del 2 marzo un articolo con prima firma Michael Parker dell’Istituto di Astronomia di Cambridge (Regno Unito). I dati li hanno raccolti i telescopi spaziali della Nasa “NuStar” e dell’Esa “XMM-Newton”, progettati per osservare il cielo in raggi X e alte energie. I buchi neri supermassicci occupano il centro di grandi galassie e hanno masse che vanno da milioni a miliardi di volte la massa del Sole. Intorno ad essi vortica gas caldissimo a velocità relativistiche. I telescopi spaziali ovviamente non “vedono” il buco nero ma l’emissione in raggi X dei suoi dintorni.

    Capita che di tanto in tanto dai poli del disco di accrescimento del buco nero centrale di galassie attive esca un “soffio” di plasma particolarmente potente e veloce (disegno). E’ ciò che succede nella galassia IRAS 13224-3809. Il “vento” registrato soffia a 71 mila chilometri al secondo, pari 0,24 volte la velocità della luce, e supera del 5 per cento il più veloce vento di buchi neri conosciuto.

    “XMM-Newton” ha tenuto sotto osservazione la galassia attiva IRAS 13224-3809 per 17 giorni, rilevando una estrema variabilità del vento. Variazioni ancora più vistose sono evidenti se si considerano osservazioni distribuite nell’arco di parecchi mesi. Le “folate” di vento più forti avvengono su tempi di poche ore. Oltre alla velocità, in meno di un’ora cambia anche la composizione chimica del plasma che costituisce il “vento”: in questo caso il cambiamento è centinaia di volte più rapido di quanto osservato prima. Sono risultati sono interessanti perché aiuteranno a capire come i buchi neri supermassicci influenzino la distruzione e la formazione di stelle nelle galassie che li ospitano.

    Fonte:
    http://www.astronomianews.it/index.php?p=astro_news

    Articolo originale
    http://www.nature.com/nature/journal...ture21385.html
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  5. #35
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    Re: A proposito di buchi neri

    @Red Hanuman ed @Enrico Corsaro Aiutatemi a capire questa cosa: se un buco nero ha un'attrazione talmente forte da non riuscire a uscire nemmeno la luce, come fa a soffiare un vento? Perdonatemi, ma non ci arrivo
    Ultima modifica di SVelo; 02-03-2017 alle 16:34

  6. #36
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    Re: A proposito di buchi neri

    A quanto ho capito io :

    Ogni buco nero produce un campo gravitazionale così intenso da attirare un'enorme quantità di materia, in forma di gas e polveri interstellari, che spiraleggiano intorno al buco nero stesso e formano un disco di accrescimento.
    Questo moto della materia verso il centro del buco nero però può essere bilanciato da un flusso di massa verso l'esterno dovuto a un fenomeno peculiare: un vento di gas che procede verso l'esterno del disco di accrescimento, con tutta probabilità trascinato dalla radiazione elettromagnetica emessa dall'accelerazione della materia risucchiata dal buco nero.

    Poi magari Red con Enrico ci aiuteranno meglio
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  7. #37
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    Re: A proposito di buchi neri

    Grazie @corrado973, li ho taggati per sicurezza
    Comunque da ciò che dici capisco che il vento soffia dall'orizzonte degli eventi o capisco male?

  8. #38
    Staff • Autore L'avatar di corrado973
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    Re: A proposito di buchi neri

    A me sembra di aver capito che soffi dal disco di accrescimento

    Corrado
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  9. #39
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    Re: A proposito di buchi neri

    Dell'orizzonte degli eventi non sfugge nulla di natura macroscopica, non meno un gas outflow relativistico. E' solo il disco di materia l'origine di tali gett (che sottolineo non e' caratterizzato dalle stesse intense forze mareali che agiscono in prossimita' dell'orizzonte). La produzione avviene a seguito dei forti riscaldamenti dovuti all'addebsarsi della materia dentro il disco.

    Faccio anche notare come uno degli autori e' una ricercatrice calabrese che lavora in Polonia. Ne hanno parlato anche a Media INAF.

  10. #40
    Nana Bianca L'avatar di garmau
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    Re: A proposito di buchi neri

    Non ho capito nulla.. Quindi tutto ok. Ho delle basi ignobili.

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    Leggi di Murphy sul big bang: all'inizio era il nulla. Poi qualcosa ando' storto.

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