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04-10-2016, 20:52 #1
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La NASA risponde alla domanda di un bimbo di quattro anni
Bisognerebbe creare una sezione che riguarda i bambini e le storie come queste... d'altronde il futuro sono loro!!
Perché Saturno ha gli anelli?» La Nasa risponde: «Ottima domanda. È così che si diventa scienziati»
Un ricercatore dell’agenzia spaziale risponde via mail alla curiosità di un bimbo sugli anelli di Saturno: «Con le domande giuste i giovani si appassionano alla scienza»
http://www.corriere.it/scuola/primar...f6958684.shtml
Articolo originale
https://www.ft.com/content/b3ff1866-...7-e7ada1d123b1Ultima modifica di etruscastro; 05-10-2016 alle 10:13 Motivo: modifica titolo
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04-10-2016, 21:52 #2
La NASA risponde alla domanda di un bimbo di quattro anni
«Perché Saturno ha gli anelli?» La Nasa risponde:
«Ottima domanda. È così che si diventa scienziati»
Un ricercatore dell’agenzia spaziale risponde via mail alla curiosità di un bimbo
sugli anelli di Saturno:
«Con le domande giuste i giovani si appassionano alla scienza»
di Antonella De Gregorio
Josh Conway è un bambino curioso di quattro anni, con un papà intelligente. Che nel passaggio rituale dal giorno al sonno ha introdotto una nuova consuetudine: prima di addormentarsi, il bambino può fargli tre domande, alle quali Gavin, il padre, deve rispondere (o impegnarsi a cercare una risposta).
La domanda
Il Financial Times racconta questo rito domestico per dar conto di un’insolita vicenda. Come moltissimi bambini, anche Josh sogna di diventare astronauta e molte sue domande riguardano lo spazio e l’astronomia. Quando, qualche giorno fa, ha posto al padre il quesito: «Perché Saturno è l’unico pianeta del sistema solare con gli anelli?», questi non ha saputo trovare una risposta univoca e adatta a un bambino. Quindi ha girato la domanda alla Nasa: la sua email al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, California (dove si costruiscono sonde spaziali) ha avuto risposta nel giro di dieci minuti.
Gli anelli di Saturno
Gavin non riusciva a credere ai suoi occhi. «È una domanda importante - scriveva Preston Dyches, un astronomo dell’università del Colorado -. Può dire a Josh che questo è proprio il tipo di domanda che si pone uno scienziato». La mail proseguiva con la spiegazione: che tutti e quattro i pianeti esterni più grandi (oltre a Saturno, Giove, Urano e Nettuno, ndr) hanno anelli, ma solo quelli di Saturno sono ben visibili; che non ci sono certezze su come si siano formati, ma solo delle ipotesi; e che lo spazio è pieno di domande ancora irrisolte, che aspettano solo che il piccoletto cresca. Seguiva spiegazione.
Diventare scienziati
La straordinarietà della vicenda sta nell’attenzione che lo scienziato ha dedicato al quesito di un privato cittadino, anzi, di un cittadino poco più che in fasce. Una prontezza che già di per sé infonde fiducia: «La tua domanda ci sta a cuore. E anche che tu sappia come stanno le cose», sembra suggerire lo scritto, che proviene da un vero scienziato, non da qualche addetto alla comunicazione del sito. E il Financial Times riporta la mail integrale, per dire che così si stimolano i giovani, anche i giovanissimi, ad avvicinarsi alla scienza, e allo spazio. Nonostante i programmi dedicati alle Stem (Scienze, tecnologia, ingegneria, matematica), i gadget elettronici, i kit giocattolo, le scienze rimangono innegabilmente discipline ostiche. Con il corollario arcinoto che c’è sempre più bisogno (e penuria) di laureati in discipline tecnico-scientifiche a fronte di sempre più opportunità di lavoro. E sì che per essere degli «alfabeti» nelle discipline Stem, più che la quantità di studio conta la qualità delle domande che ci si pone.
Futuri astronauti
La Nasa non è nuova a risposte individualizzate, nelle quali incoraggia i giovani a inseguire i propri sogni. Qualche tempo fa, in un’analogo caso, l’addetta stampa dell’agenzia, Lauren Worley, aveva dichiarato che il team gradisce molto rispondere ad aspiranti astronauti: «La Nasa si impegna molto nel mandare esseri umani nello spazio più lontano di quanto ci si sia mai spinti prima, prima su un asteroide e poi su Marte. Forse uno di questi bambini potrebbe essere tra i primi astronauti a mettere piede su un altro pianeta».
Fonte:
http://www.corriere.it/scuola/primar...f6958684.shtmlINQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org
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05-10-2016, 07:09 #3
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Re: Una storia curiosissima...
ho unito i due messaggi, ovviamente dando la precedenza a Corrado che l'ha pubblicato per primo. @Valerio Ricciardi e @corrado973 controllate prima di postare che non la notizia non sia stata già pubblicata!
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05-10-2016, 09:40 #4
Re: Una storia curiosissima...
Dolente, ma io cerco di seguire uno dei principi cardine della comunicazione giornalistica: un titolo (ad es. di un thread) deve essere molto sintetico, ma cercar di fornire un'anticipazione veritiera e inequivoca del contenuto che segue.
Un titolo in qualche modo equivalente al mio "La NASA risponde alla domanda di un bimbo di quattro anni" lo avrei notato subito.
"Una storia curiosissima" richiede di entrare nel thread per avere una idea di cosa si tratti.
Equivale tutto sommato a un thread che si intitoli "Aiuto!" nella sezione "Primo telescopio" o simili.
Perciò mi è sfuggito.
E' un suggerimento che do' a tutti, non solo all'indispensabile Corrado973 alla cui indefessa opera di aggiornamento sulle news astronomiche s.l. il forum deve molto più che alla mia.INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org
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05-10-2016, 10:02 #5
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Re: Una storia curiosissima...
Valerio carissimo, per me possiamo usare il tuo titolo e se vuole Antonio può cambiarlo. La mia intenzione era di usare un titolo che poi avrei usato per altre storie curiose nostre o vostre e dare una continua al 3d.
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05-10-2016, 10:13 #6
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Re: La NASA risponde alla domanda di un bimbo di quattro anni
avete perfettamente ragione, variato il titolo del thread!
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05-10-2016, 11:13 #7
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Re: La NASA risponde alla domanda di un bimbo di quattro anni
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05-10-2016, 14:04 #8
Re: La NASA risponde alla domanda di un bimbo di quattro anni
Una storia proprio bella! Grazie (a entrambi) di averla portata alla luce.
Ho sentito parlare del "gioco" (passatemi questo termine, anche se non è adatto...) delle tre domande, e trovo che sia un'ottima abitudine, soprattutto perché se un bambino vede risolti i suoi dubbi, oltre a dotarsi di un po' di conoscenza, accresce il desiderio di porre altri quesiti.Se fossimo soli l'immensità sarebbe proprio uno spreco.
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