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    Mezzo secolo fa Jocelyn Bell scopriva la prima pulsar.

    Era il luglio del 1967: siamo a mezzo secolo esatto dalla scoperta della prima pulsar, cioè la prima stella di neutroni, capostipite di una nuova classe di oggetti ultra-densi dalle caratteristiche fisiche estreme. Lo ricorda l’editoriale di “Nature” del 6 luglio, osservando che cinquant'anni dopo molti aspetti delle stelle di neutroni rimangono da chiarire. La scoperta del segnale della prima pulsar si deve a Jocelyn Bell, dottoranda a Cambridge che stava lavorando per la tesi con un nuovo radiotelescopio da lei stessa costruito. Il primo annuncio ufficiale comparve su “Nature” il 24 febbraio 1968 con la prima firma di Anthony Hewish, cattedratico a Cambridge che seguiva la tesi di Jocelyn Bell, premiato con il Nobel per la fisica nel 1974 (la Bell fu ignorata)



    Lo scienziato austriaco Thomas Gold aveva ipotizzato l’esistenza delle stelle di neutroni già negli Anni 30 del secolo scorso. Al primo modello di questi oggetti contribuì l’astrofisico italiano Franco Pacini dell’Osservatorio di Arcetri (Firenze).

    Jocelyn Bell riconobbe un enigmatico regolarissimo segnale radio analizzando per un anno 29 metri di tracciato su strisce di carta al giorno. Il segnale pulsato si ripeteva ogni 1,3 secondi. Sembravano segnali artificiali di origine extraterrestre e all’inizio scherzosamente si ipotizzò che arrivassero da “omini verdi”. Seguirono altre tre scoperte simili. Oggi si conoscono circa duemila pulsar, alcune con un periodo di rotazione di pochi millesimi di secondo.

    Le pulsar possono avere campi magnetici 20mila miliardi di volte più intensi del campo terrestre e la loro superficie può ruotare a 70 mila chilometri al secondo. Nel 1974 Hulse e Taylor scoprirono una prova indiretta dell’esistenza delle onde gravitazionali studiando una pulsar binaria: anche loro ricevettero il Nobel per la fisica. Nel 1992 rigorose misure delle pulsazioni di PSR1257+12 rivelarono il primo esopianeta, tre anni prima delle osservazioni di Michel Mayor e Didiez Quéloz.

    Nella foto: Jocelyn Bell con il suo professore Anthony Hewish in una fotografia scattata nel 1967 poco dopo la scoperta della prima pulsar.

    https://s22.postimg.org/j2e8xaisx/20...19-28_news.jpg

    Fonte

    Anni fa venne a Cagliari
    http://www.media.inaf.it/2010/10/14/...pri-le-pulsar/

    Un articolo che sottolinea la discutibile scelta del Nobel
    http://www.nationalgeographic.it/sci...nne-1663602/2/
    Dobson gso 10",oculari:30mm,25mm,16mm,9mm,5mm. Barlow televue 2x,vari binocoli.
    Fotocamera bridge Panasonic FZ72 S C B2 La Sardegna col Bepop2

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